C'est la Vie

Sicuramente quei ricercatori hanno peccato contro l'etica della medicina. In medicina, come sai, il principio è "primum non nocere". Il latte andava analizzato prima. Sul "latte agli ormoni", però non sono molto d'accordo. La stimolazione fatta sulla donna (immagino che non sia la madre del bambino) produce la lattazione. Gli ormoni dovrebbero rimanere nel corpo della donna, non passare nel latte. Quando si fa la stimolazione dell'ovulazione, per esempio, non mi risulta che i bambini poi nascano male per via degli ormoni. Sono ormoni fisiologici, che evidentemente mancano e che vengono forniti in quantità alta. Quindi non è detto che il latte della transgender faccia male al bambino. Sull'opportunità della cosa, anche se può sembrare che ci siano tante cose più utili da sperimentare, non si sa mai. Talvolta una scoperta apparentemente inutile viene magari applicata in un altro campo e si rivela utile. Leggevo di Freud e della cocaina. Egli sperimentò la cocaina (presa per bocca) come antidepressivo e come ogni buon ricercatore di una volta la sperimentò su di sé (la dava anche alla fidanzata!) e scoprì che anestetizzava le mucose della bocca. Ne parlò per caso ad un oculista, che cominciò ad usarla. Oggigiorno un suo derivato (la lidocaina) è l'anestetico forse più usato in oculistica e odontoiatria. Sul piano etico, quella transgender si sarà sentita più "donna", come desiderava. I trasngender non sono degli immorali, sono delle persone spesso infelici. Perché non aiutarle? Buon serata, Elena!