C'est la Vie

luoghi comuni o perle di saggia verità?

In pizzeria, ieri sera.
Tra un sorso di birra e una fetta di pizza fumante, il discorso aveva preso una piega un po' così:




























Quante cose hanno da dire le donne! Parlano, parlano, parlano e ancora parlano.
Non sono mai afone o giù di voce.
Ne erano convinti loro.
Rincarando la dose, sostenevano che in una qualsiasi discussione anche l’ultima parola deve restare a lei: non c’era altra via d’uscita per il quieto vivere, ne erano certi.

Contestavano le rispettive mogli.
Io , sorniona, mi zittivo.

Che siano luoghi comuni vecchi quanto il cucco e buttati lì più o meno simpaticamente o un fondo di verità queste perle di saggezza usata, strausata e abusata ce l’hanno anche?

Suvvia, non siate timidi, Signori Uomini,  dite la vostra ... mica ci offendiamo noi   , eh!

E neppure voi,  Signore Donne,  siate imbarazzate a replicare ...tanto che siamo chiacchierone qualcuno lo pensa già…

investimento essenziale

e si capitalizza nello srotolarsi della giornata.

Presente quando da link a link si finisce a leggere  un articolo un po’ vecchiotto che però incuriosisce?

*Non ha dormito per 200 ore consecutive,
ovvero per più di otto giorni,
                          mandando avanti il suo programma radio.*                    

Era il 1959 quando un tale Peter Tripp, dj di New York, si è sottoposto a un esperimento, quello appunto di non dormire per 200 ore consecutive.

Ammazza, bravo !mi dico. Al suo posto non avrei retto per niente!

Contemporaneamente però svaluto il bravo e quoto il masochista perché non c’è denaro né scienza che tengano di fronte a una salutare dormita.

Dopo il terzo giorno Tripp appariva altamente irascibile, rispondeva male a chiunque e insultava gli amici. Aveva allucinazioni e comportamenti paranoici.

Eppure continuava nel suo esperimento rendendosi cavia.

Alla fine delle 200 ore di veglia costante gli studiosi stabilirono che la sua personalità era cambiata: fine dell’allegria, fine dell’ottimismo.

Non ci va una laurea per capire  che la mancanza di sonno è la bancarotta del ben vivere.






























Basta una spicciolata di ore di non sonno per sentire vacillare la lucidità, la memoria, la concentrazione e la capacità di prendere decisioni.

E a voi per stare bene quante ore di sonno servono o vi mancano?

cieli scoloriti VS cose che sanno di buono

Per qualcuno   è decadenza: la natura che si ripiega su se stessa e che rende i frutti di una buona semina prima e di un buon raccolto poi,  le giornate uggiose che invitano alla malinconia, i cieli grigi che invogliano al dolce  far niente.

A qualcuno battono i cervicali, ad altri il raffreddore.


Per altri, invece, l' è rassicurante.

Parrebbe che già dall’infanzia leghiamo l’autunno a cose che sanno di buono e che rincuorano gli animi.
Riposto tutto ciò che di svolazzante e leggero ci mettevamo, i maglioni che indossiamo e il plaid  con cui ci copriamo riscaldano non solo il corpo  ma anche il cuore.

Che il ritmo delle stagioni influisca sul nostro benessere o malessere, ci può stare.

Secondo voi cosa c’è,  se c’è,  di tanto entusiasmante in questa stagione a parte le infinite tonalità di colori accesi  e stemperati che dipingono i boschi, lo scricchiolio delle foglie secche sotto i nostri piedi e le zuppe calde che fanno casa?

e l'idea mi ha preso

E' trascorso quasi un mese dall'ultima volta che ho scritto in queste pagine e che sono venuta a leggere le vostre.
Ad alcuni di voi che mi avete contattato in pvt non ho neppure risposto.
Me ne scuso.
A volte succede che il quotidiano assorba talmente tanto da non avere la testa, lo spirito e il tempo di sedersi di fronte a un monitor e digitare anche una semplice vocale.

Non solo per me sono stati giorni intensi di cose nuove da mettere a fuoco.

Intenso è stato anche il susseguirsi di eventi cui abbiamo assistito.
Dall’America che, dopo una campagna elettorale tosta e scorretta e scalzando ogni sondaggio,  ha scelto il nuovo presidente, alle immagini agghiaccianti che il terremoto ha provocato non solo da noi ma anche in Nuova Zelanda, da scenari tragici che si tingono sempre più di rosso e di morte, alle incessanti polemiche fra i SI’ e i NO all'antivigilia del referendum … e potrei continuare per righe e righe.

Mentre stavo scorrendo le testate dei giornali di oggi  , mi sono detta:
* Elena, basta scatti sulla realtà che è grigia e bigia perché non provare a dare una parvenza  di nuovo anche al blog? *

E l'idea m'ha preso.

Mi viene in mente una frase di non so chi che diceva circa così:
Dopo aver fatto sempre la stessa cosa nello stesso modo per due anni, inizia a guardarla con attenzione. Dopo cinque anni, guardala con sospetto. E dopo dieci anni, gettala via e ricomincia di nuovo tutto.
 Beh, forse quello era un po’ estremista, la sapeva però  lunga quell’altro che asseriva che Non c’è nulla di immutabile, tranne l’esigenza di cambiare.

Non so a voi, ma a me di tanto in tanto prende quella voglia sfrenata di cambiare, fosse anche solo il colore del rossetto o la disposizione dei divani in casa.


E voi come vi rapportate nei piccoli  che la vita propone?