Creato da e_d_e_l_w_e_i_s_s il 16/06/2012

C'est la Vie

Il bello, il brutto ... e il così così

Messaggi di Settembre 2023

Dolce, amaro, nero, bollente

Post n°1031 pubblicato il 30 Settembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

...il caffè.

Secondo solo all'acqua per popolarità e al petrolio per volume d'affari.
Se ne consumano un miliardo_e_ seicento tazze al giorno.

Siamo settimi al mondo per consumo.

Il 95% degli Italiani lo beve ogni giorno, anzi, più volte al giorno.

Che sia in chicchi da macinare, in cialde, in polvere 'più lo mandi giù, più ti tira su...'

Mai pubblicità fu più veritiera.  Vero?

 

Che sia nato a in Persia o nello Yemen, poco importa.
Da Malta arrivò a Napoli intorno al 1600.
Pur vantando con orgoglio l'invenzione dell' *espresso *,  termine ormai noto in ogni
 vocabolario a ogni latitudine, la passione per il caffè non è solo italiana.

 Un rito, quello del caffè, influenzato da clima, culture e abitudini.











Poco importa se gli studiosi ci dicono che i suoi effetti benefici si hanno a metà mattina:
il gorgoglio della caffettiera insieme  al profumo caldo e al sapore deciso la mattina diventano un la
intonato che attacca il nuovo giorno.

 

Per i più è aroma coniugato al piacere ma è anche convivialità

 

Eppure, nonostante la crescita dei consumi, per la filiera del caffè si prospetta,
per via degli squilibri climatici,  una minaccia per la continuità produttiva soprattutto
di aziende agricole a conduzione familiare.
Alcuni studi dicono che intorno al 2050 l'area globale adatta alla coltivazione del caffè
si ridurrà del 50%

Dal 2015 il primo ottobre si celebra la Giornata Mondiale del Caffè.


Intanto mettevi comodi, oggi il caffè lo offro io...







 


Come lo gradite?




                                 un vecchissimo post modificato








 

 
 
 

Googlo ergo sum!

Post n°1030 pubblicato il 27 Settembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 







Niente male l'effetto delle due "o" che si trasformano nel 25, tanti sono gli anni del motore di ricerca più utilizzato di sempre e che di fatto ha cambiato la società


La leggenda narra che per un errore di trascrizione Googlol , termine utilizzato in matematica per indicare    1 seguito da 100 zeri, sia diventato
Neppure la scelta della pagina bianca a scarna e dei colori primari è casuale e neppure lo è il verde della "l" che, spezzando l'intercalare cromatico, scombina l'ordine e le regole.

  può essere Dio, può essere Satana.
A seconda.

A lui comunque c'affidiamo.
Ci può far sentire dottore o professore o semplicemente erudito.

Con Google maps  non ci perdiamo, anzi calcoliamo anche i tempi del tragitto. Trasciniamo l'omino e ci par d'essere già là.
Con Google translate parliamo 80 lingue.

Con un click ci si apre un mondo e anche un sottomondo. A 360°.
Il prezzo da pagare? Lo paghiamo volentieri  da più di vent’anni lasciando qui e là tracce di noi e dei nostri dati personali che vengono controllati da altri, ma in fondo,non ha prezzo la bellezza di avere tutto spaparanzati sulla poltrona.  Accampando pure il diritto di manifestare liberamente pensieri, parole, scritti  adattandosi al web o ai social.


Oggi  possiede più di 1 milione di server che ricevono più di 1 miliardo di richieste di ricerca al giorno.

Per il 97% i suoi proventi derivano dalla pubblicità, di cui la metà solo negli Usa.

Al giorno raccoglie più di 700 milioni di visite. Anche le mie.

 

Che mondo sarebbe senza ?

Quindi applaudiamo ai due studenti universitari  di Stanford , Larry Page e Sergey Brinche con pochi soldi in tasca ma con tanti algoritmi in mente, hanno posto le basi al motore di ricerca che oggi ci connette?

 
 
 

Come stelle del calcio

Post n°1029 pubblicato il 20 Settembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Cioè ingaggiati e super pagati.
Non sono calciatori che vanno di quadricipite bensì medici, infermieri e fisioterapisti italiani, nello specifico veneti, con competenze e concorsi e attestati.

Gigi è un affermato specialista, sua moglie Laura è un’abile tecnico di laboratorio.
Hanno due figli.

Una sera di qualche giorno fa ci raccontavano con entusiasmo ma con amarezza della loro scelta: lasceranno la sanità italiana e voleranno a breve lontano-lontano per mettere a frutto le loro competenze maturate in anni e anni di servizio pubblico.

Lo faranno sì per lo stipendio triplicato, ma principalmente è per la grande stanchezza accumulata in anni di lavoro in ospedale, con orari e carichi di lavoro insopportabili. Ancor prima del covid. E dopo il periodo del covid duro l'alienazione è aumentata.



































Ci raccontavano che in Veneto, una delle regioni in cui nell'immaginario collettivo la sanità è d’eccezione, in tre anni si sono perse 3.000 figure specialistiche; che le dimissioni volontarie
verso il privato sono raddoppiate; che gli infermieri mica si trovano, addirittura vengono ripescati fra le liste di chi non ha superato il concorso; che nelle case di riposo si ricorre a operatori o presunti tali extra comunitari; che a Belluno viene dato un incentivo ai medici che prescrivono meno esami e visite urgenti. In barba alla prevenzione e in nome delle lunghissime liste d’attesa.
Sorvolavano non senza sarcasmo sulle promesse mai mantenute e sull'assenza di fondi per ricerca e innovazione.


Non è ancora chiaro se i figli li seguiranno.
Ma loro la scelta l’hanno fatta a prescindere.

Ci va, dicono, della loro dignità di medici.
Non si sentono affatto medici in fuga.Con loro partiranno specialisti e infermieri lombardi.



Coraggio, esosità, professionalità, amore per il loro lavoro, come leggete la scelta dei tanti dipendenti della sanità che partiranno verso altri lidi?

 
 
 

A proposito di parolacce

Post n°1028 pubblicato il 17 Settembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Avete fatto caso che in generale il nostro quotidiano è piena zeppo di offese e di insulti?

Dare dello stronzo condendolo con un fanculo! a chi ci ha suonato al semaforo equivale a bombardare una zanzara, eppure lo facciamo.

Come i colpi di clacson nel traffico rivelano non solo la nostra impazienza, ma una sorta di rabbia, così certi gesti , penso al digitus impudicus, già usato da truppe germaniche verso i soldati romani, sanno di offese ancor prima che di maleducazione e cattivo gusto.

Polentone nel gergo comune suona meno oltraggioso di terrone.

E a far cassa di risonanza ci sono i social: lì sì che ci si sfoga. Leoni inferociti dietro un monitor.

Ma noi, qui, non facciamo questo, vero?


Sta il fatto che gli italiani dicono tante parolacce. 





























Veneto e Lombardia sono le regioni "meno virtuose" : vanno di parolacce che è un piacere! Venezia è da medaglia d’oro, Brescia e Padova  la seguono a ruota e anche Genova finisce sul podio.
Il bersaglio delle imprecazioni è  verso se stessi, ma sono molti coloro che scagliano improperi senza un obiettivo preciso, quasi a rafforzare il concetto o per intercalare la frase. Vittime delle nostre parolacce sono pure gli amici, i colleghi e ahimé anche partner e famigliari.

I giovani imprecano molto più degli uomini che a loro volta dicono molte più scurrilità delle donne. E la stessa parolaccia usata da una donna fa un effetto molto più grezzo e volgare.




Voi come siete messi a parolacce?  Dico, vi contenete e siete parsimoniosi  o  date libero sfogo… indipendentemente che quando ci vuole, ci vuole?

... sinceri, eh!...

 
 
 

Parole, parole, parole

Post n°1027 pubblicato il 14 Settembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Per Ansa la parola della settimana è




























 
che non è solo un termine. È di fatto una frase compiuta e viva che si conforma ai tempi.

Prendere la parola;

                      la parola data;

                                       parola di esperto;

                                                              parola chiave;

                                                                             spendere una parola;

                                                                                                   restare senza parola.



Si dice che in media, in un discorso fra amici, si riesca a pronunciare tra le 100 e le 150 parole al minuto; ci dice che le donne siano circa tre volte più loquaci degli uomini.

Sul suo uso e sulle sue ripercussioni si sono riempite pagine e trattati perché una parola può trafiggere più di una lama, lenire più di un balsamo, inebriare più di profumo, lusingarci  ed emozionarci, farci tornare il sorriso e il buonumore o distruggerci. 
Ogni parola detta ha le sue conseguenze.



Attraverso la parola ci facciamo conoscere e interagiamo ma anche possiamo mentire.


Tante volte ne diciamo troppe e tante altre a vanvera.

 


Secondo voi qual è la parola più inflazionata e svalutata dal suo significato che pronunciamo o sentiamo pronunciare?

 

 


A me colpisce la faciloneria con cui si fa uso e abuso della parola "amicizia"

 
 
 

Arrivederci, estate!

Post n°1026 pubblicato il 12 Settembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

... arancione, oro e verde scintillavano sul mare...

l’acqua brillava di fuochi ultraterreni, 

 i sensi rapiti da quello scenario meraviglioso... 

  Wilbur Smith




E invece quest'estate si è accesa di scenari rosso infuocato mescolandosi al nero cupo
per
le troppe stragi: dalle violenze inaudite verso donne, uomini e animali, all'asfalto che si tinge di sangue, fino alle troppe tragedie di chi per portare a casa una pagnotta paga con la vita.

S'accendono sgomenti gli animi. Ma in concreto tutto tace intorno. E nulla si muove.

Rosse infuocate le mappe che segnavano i gradi centigradi da Nord a Sud. Poi venti e piogge e grandine a devastare territori, case e lavoro umano.
Trema la terra poco qui tanto là.

Roventi quanto infruttuose le polemiche sul numero esagerato di migranti mentre il Mediterraneo diventa corridoio di traffici e di nuovi pesci.
Il granchio blu diventa argomento non solo ecologico ma soprattutto culinario, mentre spariscono le povere vongole e i pescatori guardano le reti vuote.

Si dà l'estremo saluto a Berlusconi, a Murgia, a Purgatori, non senza però aver qualcosa da ridire.

Storie di vita che hanno fatto clamore, ma che si frantumeranno come scaglie di conchiglie fra le pieghe della memoria collettiva.

Ma in fondo questa è l’estate della libertà.
Nessun vincolo, nessuna remora.

Tutti liberi e spensierati, costi quel che costi, perché in fondo del doman non v’è certezza.




E voi, nel dire




per cosa la ricorderete questa torrida estate 2023?


… o magari non la ricorderete affatto…

 
 
 

Settembre, andiamo...

Post n°1025 pubblicato il 01 Settembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

È tempo di...






































Si aggiungono a quelli fatti con il brindisi di Capodanno e che poi nei mesi si sono persi fra lo scorrere dei giorni e delle stagioni .

Promettiamo a noi stessi impegno e costanza.
Traguardi e obiettivi.
Decisamente audaci e pieni di buona volontà.

Esageriamo perché dal molto è più facile mantenerne almeno un paio.

 
C'è chi promette di smettere di fumare.
Chi decide di non rosicchiarsi più le unghie.

Chi pratica yoga e chi arti marziali.
Chi si iscrive a un corso di ballo e chi invece toglie la pasta dalla dieta.

Chi tronca quella relazione che non sente più sua, o si butta a capofitto per salvarla.
Chi cerca di capire cosa farà da grande.

C'è chi vuole sorridere di più e chi arrabbiarsi di meno.



Io?
Guardo la mia borsa:  non  ci metto dentro nessun buon  proposito...
 …  mi sento meglio se è leggera.

E voi che buoni propositi fate a settembre?




                                              Da un vecchissimo post

 
 
 

 

 

 

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