Creato da e_d_e_l_w_e_i_s_s il 16/06/2012

C'est la Vie

Il bello, il brutto ... e il così così

Messaggi di Ottobre 2023

C'è un'età giusta e serve insegnare il come fare?

Post n°1038 pubblicato il 29 Ottobre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

È bagarre alla Camera su educazione sessuale a scuola fin dalle primarie.

È una nefandezza dice la LegaLa preistoria è finita  ribatte l'opposizione.

                                 
Si dice che il 90% dei ragazzi e delle ragazze imparino il sesso da YouPorn.
Che i giovani siano reticenti a parlarne fra di loro e con le famiglie e che il tutor sia Internet.

9 studenti su 10 vorrebbero parlarne a scuola.

Secondo studi sempre più ragazzi affrontano il sesso con troppa leggerezza mentre resta costante l’età media del primo rapporto.
Ma solo 4 ragazzi su 10 usano il preservativo, gli altri s'affidano al coito interrotto.
Con tutte le conseguenze del caso.

E cresce il numero di minorenni che al consultorio richiedono la pillola dei 5 giorni dopo.


































Serve davvero "istruirei bimbi  fin dalle elementari e "insegnare" ai giovani parallelamente alle materie scolastiche, la sessualità  e a come viverla ?


Ma soprattutto , secondo voi,  qual è il criterio che stabilisce la giusta età di un bimbo per parlargli di sesso senza che sia una forzatura stabilita a tavolino dagli adulti?

 
 
 

Di seconda mano

Post n°1037 pubblicato il 27 Ottobre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Risparmiare è la parola d'ordine che lega fra loro le generazioni e spinge il giovane, la famiglia e l'over 50, agli acquisti di seconda mano.
L'economia sostenibile e il dare valore al riuso degli oggetti sta alla base del successo del second hand.

Rispetto alle genti europee, inglesi inclusi, siamo in ritardo, ma stiamo guadagnando terreno.
Da noi Lombardia, Campania e Lazio sono le regioni più all'avanguardia.

Il mercato dell'usato, comunque, frutta in Italia 25 miliardi di euro.

L'online viene scelto da 6 italiani su 10  perché più comodo, ma decolla anche l'offline con  mercatini pittoreschi, bancarelle variopinte e persino negozi stracarichi di mercanzie.

Il record di vendite va all'abbigliamento.
Ma il trend dell'usato non si limita solo al mondo della moda.




























Loro, neo conviventi, hanno acquistato su Subito.it  accessori di arredo per la casa che qualcuno aveva messo in vendita.
Lui ha venduto un divano letto.
Lei e lui hanno acquistato culla e materasso, passeggino e seggiolone.

Io? Molto diffidente ma altrettanto curiosa, con tutti contro, mi ci sono cimentata.
Compilo il compilabile, fotografo l'oggetto, lo descrivo sentendomi molto marketing woman. 
Pensando anche che sarebbe stato un buco nell'acqua metto online la foto di un’auto vecchissima ma ben tenuta, quella con cui mie figlie avevano fatto pratica di guida.
Nell'arco di tre ore ricevo la prima telefonata da un numero sconosciuto.
Altre nei giorni successivi.
La settimana dopo eravamo all’ACI per il passaggio di proprietà.

Subito. it uno slogan e … mi è andata bene.



E voi come state ad acquisti o vendite di seconda mano?

Pensate siano pratiche truffaldine o le condividete?


Magari avete anche esperienze da raccontarmi.

 

 
 
 

85% VS 100%

Post n°1036 pubblicato il 22 Ottobre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

La regola dell’85% nasce in ambito sportivo, con Carl Lewis, il figlio del vento, uno dei più grandi velocisti della storia dell'atletica. Per lui, tagliare il traguardo mantenendo le forze e il controllo significava correre all' 85% della propria capacità piuttosto che spingersi fino al 100% ed arrivare stremati e doloranti. 


Traslando il concetto  nella vita di tutti i giorni, indipendentemente dal lavoro che svolgiamo, significa che dare il 100% non equivale a rendere il 100%.
Perché dare sempre il massimo è  impossibile e sfinisce.


Secondo svariati studi, l'essere perfettamente a piombo sempre e comunque può esporre a lungo andare al burnout. Cioè ci bruciamo. Esplodiamo.
Mentre paradossalmente risparmiare parte delle nostre energie spesso porta a risultati non solo soddisfacenti ma addirittura migliori.

Facile da dirsi, difficile da farsi.
Specie quando sono più i fronti su cui essere operativi. 

 

Ci riflettevo stamattina, ripensando alle mie settimane, alle mie giornate, alle scadenze da rispettare  e risentivo quella vocina dentro che mi dice:



























E quell’altra più dura e insistente che mi convince che non sono poi così brava a lasciare andare.

…in fondo con le percentuali non ho mai avuto dimestichezza…mi rincuoravo 

 
E voi, nelle vostre attività  ce la fate a rimanere leggermente al di sotto della soglia del massimo impegno e sforzo?

O come me esigete molto da voi stessi?

 
 
 

Dio, Patria, Famiglia

Post n°1035 pubblicato il 20 Ottobre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s

Possiamo togliere dallo slogan la parola famiglia.

Eh sì, dopo i fuorionda tra l'indecoroso e l'inqualificabile Giorgia Meloni  dice ciao-ciao a Andrea Giambruno.


Quindi per lui da first gentleman a last everyman.

Non voglio scadere nel gossip.
Mi lasciano indiffferente gli eventuali_possibili_ipotetici problemi già all'interno della coppia.
Non mi interessa se la scelta della premier sia giusta, né mi toccano le frasi e i gesti per quanto deprecabili del giornalista.

È logico però pensare che una persona – non voglio usare professionista-   nel tempo si approcci con i colleghi e usi espressioni, gesti, battute e frasi più o meno sempre allo stesso modo.

Ci voleva l'intuito di Ricci per scoprire un vaso di Pandora lungo una carriera, quella appunto, nel bene e nel male, di Giambruno?

































Oggi però scoppia la bomba, e scoppia guarda caso da una rete televisiva vicina_vicina al governo.

Tuona perentoria e immediata la risposta della premier, giusto a far bella figura cosicché nel sentire collettivo i debiti, le promesse non mantenute, l'amaro bilancio di un anno di governo passano, insieme alle notizie ben più salienti per l'Italia,  in secondo piano.

Perché poi il mors tua vita mea ci sta anche.



Non so a voi, ma a me qualche dubbio  in tutto 'sto clamore viene anche.
 

Specie  quando in ballo ci sono giochi di potere perché niente aiuta quanto l’eco mediatic
o.

 
 
 

Fuga dalla realtà

Post n°1034 pubblicato il 15 Ottobre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

" Non le reggo più. Accendi la tv,  ti sintonizzi sulla radio o navighi fra notizie e ti prende un groppo in gola . Inquina la quotidianità.
Guerre e violenze di varia natura, carrello spesa sempre più vuoto ma più pesante, sanità allo sbaraglio, disoccupazione, inflazione e zero crescita economica. Insomma, la  situazione italiana.

Niente niente alleggeriscono il cuore i battibecchi dei nostri politici, ché già questo di suo, a pensarci, è drammatico.

Non ci crederete ma io ormai non leggo più. Neppure i libri appena editi con la carta che fruscia sotto le dita mi entusiasmano.
I talk show alla vecchia maniera si sono estinti: tutti contro tutti e a vincere è la faziosità. "


 Ne era molto convinto lui, mentre noi ascoltavamo sostanzialmente approvando.


"Giusto, - continuava  lei - c'è voglia di























e quindi ben vengano il gossip, le saghe famigliari, le ricette di cucina anche gli influencer e tutto ciò che riguarda il benessere effimero per noi "




Vi ci ritrovate in questa illusoria fuga dalla realtà e dunque in nome della sopravvivenza che notizie preferite seguire?


O invece se reggete ancora al marasma di crudezze e atrocità di questi nostri tempi quale genere di notizia vi angoscia di più?  


 
 
 

«Si può crescere senza sentirsi giudicati»

Post n°1033 pubblicato il 09 Ottobre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

È questo l’esperimento no stop di alcuni istituti da Piacenza a Bologna fino a Roma.
Perciò, addio alle pagelle intermedie, addio ai voti, alle interrogazioni, alle verifiche.

L'obiettivo è considerare l'intero percorso annuale di apprendimento a tutto tondo dello studente.
Un'idea di scuola dunque senza libri, tranne quelli essenziali, che non giudica ma educa alla responsabilitàe in cui si cresce senza la paura del voto.

Il perché di questo orientamento è presto detto. 
Studenti demotivati, ansiosi, vittime di attacchi di panico, intrappolati dentro la gabbia di nozioni mnemoniche e stantie e spesso con disturbi relazionali, invisibili agli occhi di insegnanti e famiglie.


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In contemporanea, a Benevento si studieranno le canzoni di Pino Daniele, ambientandole nel contesto sociale e sviscerandone il messaggio con tanto di spettacoli e play list da studiare e su cui argomentare.

                           … mai sia che Milano non risponda con Jannaci e il suo:

                                           andiamo tutti allo zoo comunale…





Chissà che ne penserà Valditara.


Ma soprattutto che ne pensiamo





               




























            noi che... le interrogazioni e i compiti in classe ci davano la vitale adrenalina;

 noi che... un brutto voto equivaleva a una ramanzina, a volte un castigo, di mamma e papà;

     Noi che... dai voti in rosso o in blu ne siamo usciti sani e salvi e siamo pure sopravvissuti.

                                    Noi che, nonostante tutto, la scuola era buona...

 
 
 

Comunque generosi

Post n°1032 pubblicato il 07 Ottobre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Sì, generosi a dispetto della fatica di arrivare a fine mese e delle incertezze sul futuro.
Questa è l'istantanea del rapporto annuale sulla metà degli italiani.
L'altra metà è costituita da coloro per cui l'idea o l'intenzione di donare qualcosa non è neppure contemplata.

Donare rende felici, lo diceva già Aristotele e lo confermano alcuni dati di settore.

Nel 2020 in piena pandemia, la generosità italiana era rivolta alle organizzazioni sanitarie; l'anno dopo è tornato in auge Zio Paperone

































e per gli italiani il motto è stato è ora di basta!

L'ultimo rapporto datato 2022 vede un ritorno, tranne che per le fasce giovani,  alla generosità.

 Che sì! è denaro volto ad associazioni e organizzazioni no-profit e si stima che l'italiano medio soprattutto al Sud abbia versato nell'arco dell'anno 70 euro , ma è anche offrire volontariato, tempo proprio, ascolto, donazioni di sangue e di organi.

A tutti piacerebbe avere la reputazione di essere di buon cuore e a tutti piacerebbe comprarla a buon mercato ma la vera generosità è elargire senza clamore.

Si dice che di solito meno si ha e più generosi si sia e che essere magnanimi sia più lodato che imitato.


L'ultima volta che vi siete sentiti generosi?

O, visti i tempi,  la questione non vi tocca?


O invece vi astenete  da donazioni perché dubitate delle organizzazioni no-profit? 

 
 
 

 

 

 

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