Creato da e_d_e_l_w_e_i_s_s il 16/06/2012

C'est la Vie

Il bello, il brutto ... e il così così

Messaggi di Dicembre 2023

Due bambini e una noce

Post n°1052 pubblicato il 19 Dicembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

 



Una storia che sa di Natale, che sa di buono e di magia.  

Una storia irreale vista con occhi di bimbo che emoziona per le atmosfere del Natale e delle luci.

Una storia di amicizia, quella dei due bimbi oramai diventati grandi, che resiste al tempo e alle distanze come tutti noi in fondo spereremmo ci accadesse.

Fa bene all'animo pensare alla magia di ritrovare una persona di cui negli anni si sono persi i contatti ma di cui non si è spento il ricordo. E dirglielo.














































Una
panchina e un albero cresciuto in 15 anni frondoso e solido quasi a dirci quanto sia importante essere come il piccolo Carlo e coltivare con cura anche il più insignificante dono. Facendolo crescere e germogliare.

In una noce, dura, ruvida  e senza estetica,  si racchiude tutta l'importanza delle piccole cose a cui spesso abbiamo smesso di dare loro importanza.  Del resto,  forse, non diamo proprio importanza alle cose. E qui ci sarebbe, in caso, da rifletterci su.

 

Nell'era del ci piace il tutto e il subito e dell' iper connessi come mai  fa fiaba la frase 
Me l’avevano detto i miei che sareste tornati.

E chissenfrega se poi quell’albero non esiste o sarà abbattuto in nome della cementificazione. O  se 15 anni non saranno  sufficienti a renderlo così maestoso.

Se  poi  pesca + noce= pescanoce   e trilogia sarà fatta, beh! questo è altro discorso… se non altro 'sta noce distoglie l'attenzione dal pandoro_Ferragni.

 

Mi costa non chiedervi se vi piace questo nuovo spot  natalizio della Esselunga, ma siamo a Natale,  siamo tutti più buoni e ci piace esserlo

  ... sarà poi così o ne uscirà il caso "noce di Natale"?

 
 
 

Caro Natale

Post n°1051 pubblicato il 16 Dicembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Cala l'inflazione, rassicurano. Ma non per il Natale.
Le famiglie tornano a spendere e sale il budget destinato al Natale.
Lo dice Confcommercio.

Raddoppia il costo degli addobbi che fanno bella la casa; +20% per tablet e smartphone; +15% per gastronomia che batte giocattoli, profumi e vestiario.
Nell'elenco non sono contemplati libri.

























Pare che quasi ogni italiano spenderà in regali sui 300 euro.
Per contro sul fronte regali 7 italiani su 100 dichiarano di non volerne acquistare nemmeno uno.

Dunque per 1 italiano su 3 la tredicesima quest'anno se ne andrà in doni, prodotti enogastronomici e tecnologia. Ma c'è anche quell'italiano su 3 che la userà per pagare bollette, mutui, rate e Imu in scadenza.

 Ciò che però più balza all'occhio è l'insostenibile costo dei biglietti di treni e aerei di chi, lavorando al Nord, vuol far Natale a casa.
Dunque *Mario* prende il Volo Milano – Catania e spende  400 euro. A gennaio gli costerebbe 33 euro.
*Maria* sceglie il treno Torino Reggio Calabria: 140 euro. Se non fosse Natale spenderebbe 33 euro.


Il costo della vita è aumentato di 2mila euro. E le famiglie comprano al discount e non vanno dal dentista.

Ogni dicembre di ogni anno, indipendentemente dai presupposti, dai fattori socio-economici  e dalle motivazioni,  la solita tiritera.




Caro Natale,  quanto ci costi…
                                                  … meno male che vieni una volta all'anno…

 
 
 

Largo ai sessantenni!

Post n°1050 pubblicato il 13 Dicembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Se io, mio marito e mie figlie decidessimo di far domanda presso la Brazzale spa, i nostri curricula sarebbero eliminati di default. Perché siamo troppo giovani.  Non abbiamo sessant’anni.
E l’azienda casearia assume solo over 60, oltre che amici e compagni di scuola. Non  per buon cuore, ma perché sono bravi.

[ i 60enni]Hanno energia, deluso dai giovani fa sapere il titolare.










































Una scelta in controtendenza in un momento in cui il mondo del lavoro preme su assunzioni,  peraltro col contagocce, destinate agli under 30.

Per l'Azienda spa, l'esperienza con giovani lavoratori si è rivelata deludente perché non hanno le competenze e quindi manca quella passione per l'enogastronomia che invece, pur provenendo da settori differenti,  i veri temprati professionisti  fuoriclasse sessantenni hanno.

A me la notizia, fosse anche un caso particolare,  pubblicata su Il Corriere del Veneto spiazza.
Specie quando si fa un gran parlare di giovani e di diritto al lavoro e abbiamo un tasso di disoccupazione under 30 pari al 25.9%

A voi la parola.

 
 
 

5/7 o 4/7?

Post n°1049 pubblicato il 10 Dicembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Era il 1973 quando il sabato lavorativo divenne libero e portò con sé un milione di nuovi posti di lavoro.


Cinquant'anni dopo, cioè mezzo secolo più tardi, Luxottica sperimenta la settimana corta per alcuni reparti e aree produttive. A parità di salario e al tempo stesso apre l’opportunità di un posto fisso e stabile a oltre 1.500 nuovi lavoratori.


Anche Lamborghini si mette in gioco: prevede di assumere 500 nuovi dipendenti e consolidare diritti e tutele inclusive.

Entrambe le aziende per cui lavorano mie figlie si cimenteranno nell'esperimento per il primo trimestre del 2024. Se la produttività non ne risentirà e se programmi e scadenze verranno rispettate potrebbe consolidarsi.





















Va da sé che il progetto cambia radicalmente la vita del lavoratore: avrà a disposizione un giorno alla settimana in più da dedicare a se stesso, ai suoi hobby, o semplicemente alla famiglia.

E fuori confine come va?
La Germania vanta il primato delle settimane lavorative medie più brevi in Europa: 34,2 ore.
L' Islanda è leader nella settimana di quattro giorni dimostrando peraltro ottimi risultati.
Le aziende nel Regno Unito sono soddisfatte dei risultati tant’è che stanno pianificando di rendere permanente la settimana lavorativa breve.

Meno orario, stesso salario è uno slogan che non suona bene: sa più di rivendicazioni passate che di progresso.

Suonano meglio invece alcuni studi secondo cui lavorare 5 giorni sotto stress e con stipendi mediamente bassi, come avviene per la maggior parte dei lavoratori italiani, non aumenta né la qualità né la produttività né il benessere interiore.


È una giusta sperimentazione e una azzeccata strategia quella di allungare il fine settimana

o, qui, andremo a farci male?

 
 
 

Magia negata?

Post n°1048 pubblicato il 07 Dicembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Succede a Firenze, in una scuola primaria.































Sei alunni rispondono SI';   sei dicono NO;   due non lo sanno.

L'insegnante documenta la lezione sul registro elettronico.

 
Poi i bimbi vanno a casa e chiedono spiegazioni ai genitori.
Qualche bambino, si dice, sia turbato. Qualche altro sconvolto.

I genitori di più tant’è che, pur non chiedendo provvedimenti particolari,  segnalano l'accaduto alla preside via PEC.


La domanda dell'insegnante però diventa un caso anche politico: la Lega condanna  e molti polemizzano sulla vicenda.


Che ne pensate?

È giusto togliere ai bimbi la magia del Natale?

È esagerata reazione?



Per inciso: un episodio simile è successo anche a Genova, in una quarta elementare.

 
 
 

Orrori&Errori

Post n°1047 pubblicato il 05 Dicembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 


Che la cronaca ci restituisca per quasi la totalità dei servizi orrori, immagino siamo tutti d'accordo.

 
Scorrono da anni scene di guerre, di scempi e di feriti, tra manifestazioni pro e contro. Colorate nel loro grigiore.

Si macina vita e morte di uomini, bambini, di città devastate dalla furia di missili.
Si sviscera ogni dettaglio con estrema dovizia di particolari, anche i più scabrosi,  fin all'osso , senza pudore, su donne e ragazze stuprate e  massacrate e uccise.
E sui loro assassini.
Su detenuti  picchiati e malmenati  con ferocia.

Mentre qualcuno enfatizza o polemizza, accreditiamo o disapproviamo polemiche che manco avrebbero ragione di esistere tanta è la delicatezza di ciò che ci accade intorno .

E, increduli e costernati, restiamo incollati alle immagini, cibandoci di tante, troppe parole e  gustando il sapore amaro di scoop, tesi e dibattiti. 


Come spettatori avidi del truce di uno show che si ripete, si intensifica e ci consuma.  

Ma non siamo in uno show.































Siamo nelle realtà.

Che per quanto orrore faccia merita l'educazione e il rispetto di saper tacere pur facendo rumore. 


È errore argomentare  e disquisire spingendosi al di là del lecito e fino all'orrore, a favore del clamore e oltre il dolore?

 
 
 

Ai tempi del politically correct

Post n°1046 pubblicato il 02 Dicembre 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

L’abbiamo canticchiata tutti per la sua orecchiabilità e allora, nel 1981, quando Ferradini la compose insieme Herbert Pagani fu successo immediato.
A detta del cantautore, parrebbe che all'epoca siano state proprio le femministe del centro sociale Leoncavallo di Milano le prime fan.

Erano altri tempi, tempi in cui anche i cinepanettoni squallidi e pieni di doppi sensi  o battutacce andavano alla grande. Con buona pace di tutti.

Passano i decenni, prova ad emanciparsi l'idea di donna, arriva il #metoo  e, in nome del politically correct,  si stabilisce che certi messaggi  sono sessisti e creano condizioni necessarie e  sufficienti per collezionare in fretta processi mediatici.





























Credo che oggi sarebbe pericoloso come brano, probabilmente non lo riscriverei.
Dice Ferradini con il suo teorema, le sue spremute di cuore e la nessuna pietà.

E la reimposta così:



 


Fra le due versioni quale preferite?

È un giusto arrangiamento  del messaggio ?

O siamo cresciuti più cavillosi, attenti alla parola e sessisti che non lasciamo aperta la porta del cuore nemmeno a una canzone?

 
 
 

 

 

 

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