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Post N° 584

Post n°584 pubblicato il 11 Luglio 2006 da ossimora
 

 

Saltellando per le complesse strade e stradine della Toscana si percorrono quattrocento chilometri senza neanche accorgersene ;è una regione stupenda e stupendamente varia ed articolata .

Ieri un giro fino a Piancastagnaio ,nel frescolino degli 800  metri ;splendidi i castagni secolari e splendido il formaggio dell’Amiata col miele di castagno e noci

Quindi giù dall’alta Valdorcia ,dove l’occhio spazia  fra il letto del fiume vasto ed arido ed il “gialleggiare”,di campi ,colline sinuose e scarse costruzioni con le  gigantesche ruote di fieno, performance naturali, che ti aspetti inizino a rotolarti giù  davanti agli occhi in gara fra loro.

In discesa per il  senese contraddistinto dai colori caldi del mattone ed in ultimo dalla   sagoma della torre del Mangia che fa capolino in lontananza .

Fino  a  Poggibonsi  in una Val d’Elsa produttiva e superantropizzata  dove la gente sembra in continuo ,veloce,iperattivo  movimento e dove  è ben difficile ripensare ai fasti medioevali ed alla via Francigena ,quando lo spostarsi ed il muoversi ben più complicato doveva essere davvero un viaggio interiore in una natura incontaminata /ostile.

 Infine Impruneta ,nei saliscendi ,le vie strette dei colli fiorentini,il cotto,l’argenteo ,gli ulivi ,le strade del Chianti…e giù attraverso il Valdarno ( i fiumi sono tutti mortalmente asciutti e pieni di veglio…),fino alla Valtiberina che mi è apparsa insolitamente verde…anche se soprattutto per merito delle culture intensive ,che ne compongono le valli come in una scacchiera impazzita.

Ad Umbria jazz però...c'era Veloso e ...me lo sono perso...


 
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