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Post N° 590

Post n°590 pubblicato il 15 Luglio 2006 da lubely
 

Stasera volevo scrivere di balòn, del giuoco del calcio. E' da un po' di tempo che voglio scriverne. Per dire che il giuoco non è solo la vittoria ai Mondiali. Quella è una cosa che capita ogni 4 anni a 23 fortunati bipedi tra gli svariati miliardi di esseri umani che popolano questo mondo. E' anche quello, ma non è solo quello.
Volevo anche dire che il succitato giuoco non è quella poltiglia stercorea di cui tanto di parla in questi giorni. E' anche quello, ma non è solo quello.

Il giuoco del balòn è quella cosa strana che, dato un rettangolo libero (sia esso di prato, di terra, di asfalto o di cemento), una sfera e un numero x (meglio se pari) di esseri umani (maschi, in linea di massima), fa sì che quel gruppo di individui si divida come per magia in due parti e, l'una contro l'altra, ognuno sputi tutto quel che ha in corpo, neanche fosse un duello all'ultimo sangue.

Però le parole sono femmine, e come tutte le cose e le persone di sesso femminile danno l'impressione di essere prede, ma si fanno catturare solo da chi vogliono loro. E quelle parole stasera mi hanno evitato.

Non sono riuscite, però, ad evitare altre persone. Un gruppo di cui mi sono fatto regalare un cd a scatola chiusa, senza averlo mai sentito, solo perché qualcuno me ne ha parlato bene. Quel gruppo, quelle parole le ha catturate. Ne ha fatto una canzone dedicata a uno di quei bipedi che del gioco del balòn hanno fatto professione. Ma che sono riusciti a non diventare ciechi su quanto gira attorno a loro.
Lui è Cristiano Lucarelli. Il gruppo è la Casa del Vento. Il cd è Il grande niente. La canzone, questa canzone, è Ala sinistra.

Ero bambino
e davo calci ad un pallone.
Gente comune nel quartiere
ed il sudore.

Cosa vuol dire
camminare per il pane,
marcato a uomo
mi volevo liberare

dal mio destino
di ogni giorno ad otto ore,
dal fiato sul mio collo,
da una condizione.
Un catenaccio
a denti stretti e un centrattacco
su quella fascia
la bellezza di un riscatto


Perché ho sempre immaginato
di smarcarmi, di involarmi
e insaccare in un rettangolo di gioia.
E così che come allora
sono incline a liberarmi
e il mio piede è più sensibile a sinistra

Ala sinistra, sola sulla fascia
tutti al centro e io rimango
ala sinistra.
Ala sinistra, sola sulla fascia
tutti al centro e io rimago
ala sinistra

E allora so che intorno
c'è tanto dolore,
non solo l'oro dei contratti
da firmare.
Uno squilibrio
dove sempre brucia un fuoco
milioni in un'azione
sempre in fuorigioco

Perché la fuori
c'è chi gioca una partita
che già in svantaggio
prende calci dalla vita.
Passo la palla
a tutti gli altri per vedere
una giocata più corale
e realizzare

Perché so che per segnare
c'è uno schema solidale
mescolando i tentativi
alla pazienza.
E così anche se attaccati
stretti con i miei compagni
trasformiamo la difesa in resistenza

Ala sinistra, sola sulla fascia
tutti al centro e io rimango
ala sinistra

Mille calci da guardare
giornalisti da ascoltare
e discutere per ore
se è rigore.
Per portarci ad assopire
e non farci più pensare
rompere le antenne
e farci addormentare


Chiuso nella metà campo
da quel diavolo assalito
un contrasto vinto
e sono ripartito.
E spostandomi a sinistra
ho calciato all'improvviso
Palla in rete, rete gonfia
si è sgonfiato e si è spento quel sorriso.




Perchè so che per segnare
c'è uno schema solidale
mescolando i tentativi
alla pazienza.
E così anche se attaccati
stretti con i miei compagni
trasformiamo la difesa in resistenza

 
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