Creato da: ossimora il 20/10/2004
ma c'è voluto del talento per riuscire ad invecchiare senza diventare adulti.

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« Messaggio #719bleath. »

Post N° 720

Post n°720 pubblicato il 16 Dicembre 2006 da ossimora
 

Chi vuole sul serio qualcosa

 trova una strada,

gli altri una scusa.

Proverbio africano

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“Ci prendiamo troppo sul serio…amo chi non si prende troppo sul serio”essenziale è non prendersi sul serio”.

Rimugino da un bel po’ di tempo ,parecchio ,come sempre ,prima di includere queste affermazioni nella lista delle mie idiosincrasie linguistiche.

Queste parole/proposizioni,inserite in qua e in là nei discorsi che capita di ascoltare/ leggere ormai mi infastidiscono decisamente .

Oh bella ci mancherebbe che non ci prendiamo sul serio …anzi ci pigliamo per il culo da soli!

Lo so certo,probabilmente ,spesso ,si usa dire ciò sottintendendo “la levità”,la leggerezza”,l’”ironia”,nei sentimenti,nella comprensione,accoglienza,simpatia/empatia  con  se stessi,con le cose e gli altri ma analizzando i contesti mi appare abbastanza evidente che si usano tali (ormai luoghi comuni?!)per avvallare le peggiori idiozie modaiole,per concedersi continui alibi alla non scelta selettiva ,all’avvallare atteggiamenti barbari,spettacoli spazzatura ,fatuità assurde,fino a sconfinare nei più gravi atteggiamenti di lassismo che portano alla mancanza di professionalità….

”Ma si dai non prendiamoci sul serio…”e ciucciamoci qualsiasi cosa allineando così la presunta leggerezza al conformismo mentale più subdolo.

Prendere la vita sul serio non da seriosi parrucconi asfittici ma “riconoscersi ,in un ambiente nel quale si propone ,con la vitalità ,la voglia ,la passione di affermare/difendere le proprie identità.

Mi piace pensare che chi mi interessa ,chi amo ,chi mi è amico ,prenda se stesso,la vita ,le scelte lievemente/sottilmente /integralmente  sul serio .

Mi piace integrare il mio discorso con questo commento di Scalzasempre ...

Integrandosi

La levità e la leggerezza non sono antipodi alla profondità. Si può volare fino al centro dell'esperienza s-zavorrati da quello che è inutile. Spesso si confonde la profondità con la pesantezza. Che non è propriamente la stessa cosa. La profondità è una strada che si percorre dalla circonferenzialità dell'esternazione fino alla centralità dell'essenza. La pesantezza è il restare appesi a un peso. Di qualsiasi genere. Differenza notevole ma spesso è più facile vivere disintegrando le circostanziabilità senza coglierne il valore, il gusto, la coloritura speciale. Perchè ci va coraggio ad esprimere la realtà del proprio essere e la passionalità come intensità dell'intenzione di chi sa la sua direzione e non si lascia guidare da Ipsilonate di chicchessia, da ovestitudini che magari sono non compensative della mancanza di adeguamento alla propria Realtà. Siamo Unici. Nell'espressione di una creatività che ci appartiene e nella ricchezza di incontri-scontri, non ci può essere altro che il raccogliere simbolico di un atteggiamento espressivo della nostra personalità che si muove muovendo il nostro esistere. E quella realtà che resta ci appartiene ogni volta un po' di più. Perchè assomigliante a quello che davvero si è e non quello che si crede di essere.

 
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