antonia nella notte

Grazie dell'articolo! Y

Sul merito delle tesi di questo Carlo Bertani non mi pronuncio. Mi limito a citare:
"Riflettiamo che, durante la recente visita in Italia di S.S. il XIV Dalai Lama – Tenzin Ghiatzo – l’unico uomo “politico” – per così dire – che ebbe il coraggio di parlare con lui fu Beppe Grillo. Se qualcun altro lo ha ricevuto e non ne sono a conoscenza me ne scuso, ma è acclarato che nessuno dei leader politici e delle figure istituzionali ha osato parlare con questa persona, che rappresenta soltanto le istanze di un governo in esilio".
Dall'articolo di Maria Antonietta Calabro' del 14/12/2007 sul Corriere della Sera ecco parziale un elenco di politici che hanno incontrato il Dalai Lama:
Pannella, Veltroni, Bonino, Dini, Marini, Bertinotti, Melandri, oltre a "cento parlamentari di tutti i gruppi, riuniti ad ascoltare le sue parole alla Camera".
Ora io mi chiedo, uno che scrive una panzana di dimensioni colossali quale quella che ho appena dimostrato, e che invece di chiedere -pelose- scuse in anticipo avrebbe fatto meglio a fare una semplice ricerca so Google, ha una qualche parvenza di credibilita' quando tratteggia scenari a livello mondiale? Il dubbio c'e'. Tendo ad essere diffidente di chi discetta sui massimi sistemi parlando dal pulpito della consapevole menzogna. P.S. Ah, una delle pubblicazioni di maggior successo di costui, s'intitola: "EUROPA SVEGLIATI! Prima che l'impero americano CI SCHIACCI" (scritto proprio in questo modo). Altamente obiettivo e attendibile, direi :p

Beh..sull'egemonia americana potremmo discutere ma non è questo che mi interessa ,continuo invece a chiedere a te ed a tutti altri documenti sul Tibet ,una delle ultime cose che ho letto in giro mi si dice che la gente tibetana non E' troppo in sintonia coi monaci ,è su questo che mi interessa capire bene.Ciao

Se le tue fonti sono tutte a questo livello di attendibilita'.. stiamo freschi. Comunque prendo atto che, mentre c'e' una repressione violenta in corso da parte del governo cinese, la tua preoccupazione principale e' di verificare eventuali disaccordi o fratture tra il popolo del Tibet e il Dalai Lama. Non ho parole.

Aspetto le tue .Non mi sembra peregrino il desiderio di sapere se è un questione di un POPOLO o altro.

Mi pare di averti gia' detto che la tua curiosita' riguardo la "veracita'" della protesta repressa violentemente dal governo cinese e' -pelosa-, Antonia; non essendosi mai manifestata in altre occasioni (la Birmania valga come esempio per tutti). Di dibattere con chi si nasconde dietro patetiche foglie di fico, giustificando senza remore chi si mette una cintura al tritolo e sale su un autobus con donne e bambini per farlo esplodere o lancia missili in testa a civili inermi, ma poi chiede la carta d'identita' a chi manifesta per strada disarmato contro la polizia a fucili spianati, francamente non ho alcun interesse. Hai fior di opinionisti di rango, i quali danno disinvoltamente a tutti patenti di "stronzatascritta" di qua o "stronzataletta" di la' (evidentemente se ne intendono). Non quindi hai certo bisogno delle opinioni di uno come me.