antonia nella notte

provo a commentare un libro che non ho letto; esercizio di dorsologia frequentato da molti critici...non tu.... Borghes in questo suo libriccino schizza con mano ormai parkinsoniana scene e personaggi incontrati nel buio della sua cecità , immaginati e rielaborati a memoria sulla impronta delle sue sterminate letture. Scrivere per borghes, era riacquistare la vista nel profondo della immaginazione, immaginazione ormai senza immagini. Le novelle sono brevi direi meglio schizzi in bianco e nero tracciati con mano senile e visionaria.

Io in dorsologia avevo scritto delle poesie acchiappando stimolanti titolature poi anche fotografate dall'infanta. Quasi quasi avrei preferito che si trattasse davvero di schizzi visionari e di immaginazione ma credo che Borges sia davvero più un erudito , conoscitore ed analizzatore dell' animo umano che un visonario...

Bellissimo!. Grazie Antonia, per la splendida recensione. Lo scrivo sul serio e senza enfasi. Di Borges, ho letto l'Aleph, lo ricordo vagamente... ma questo è meglio. E conto di leggerlo (grazie a te). :) E gli stralci che hai riportato, davvero esaustivi: grazie.

Come svaniscono i sogni quando scopriamo di sognare. (Borges) :-) buona giornata.

Ciao Cara Roby , già i sogni svaniscono all'alba !Un abbraccio forte!

Ciao Cara Anto, spesso i sogni svaniscono ancor prima... ed altri, invece (per chi ha questa fortuna in terra, anche) - si uniscono al reale, e prendono il volo insieme, si. Abbraccio fortissimo ! - da qui, possiamo :-) ciao!