Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

vignetta del giorno

 

Area personale

 

 

 Un asterisco: tempo perso

  

**  2 asterischi  : Ok Chewing gum

*** asterischi : si comincia a ragionare 

****  4 astrischi : Da non perdere 

*****  5 asterischi : SUPER!!!

 

blog in inglese

immagine

IL MIO BLOG

IN INGLESE

(più o meno...)

 

Tag

 

Ultime visite al Blog

exiettocassetta2ossimorajigendaisukealf.cosmosmerizeta21bubriskafedechiaraje_est_un_autreQuartoProvvisoriocar.car46Fajrormaliberaanakyn1
 

Ultimi commenti

Bentrornato jei jei
Inviato da: ossimora
il 12/09/2024 alle 19:00
 
Troppe cose che mi fanno salire la rabbia in questo...
Inviato da: jigendaisuke
il 11/09/2024 alle 20:49
 
Interessante
Inviato da: jigendaisuke
il 11/09/2024 alle 20:47
 
Mai letto nulla di Cotroneo
Inviato da: jigendaisuke
il 11/08/2024 alle 23:41
 
Mi pare di avere sentito parlare di qualcosa di simile....
Inviato da: jigendaisuke
il 08/08/2024 alle 20:02
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 320
 

 

 
 
     Blog counter

    Registra il tuo sito nei motori di ricerca

     Blog Directory

Migliori Siti

 

 

 

     Libertarian Political Blogs Blogs - BlogCatalog Blog Directory

 

 

 
« Appunti di lettura 2022Appunti di lettura 2022 »

Appunti di lettura 2022

Post n°2252 pubblicato il 04 Febbraio 2022 da ossimora


Breve storia del mio silenzio - Giuseppe Lupo - Libro - Marsilio - Romanzi  e racconti | IBS
n.9
Giuseppe Lupo
Breve storia del mio silenzio 
Marsilio romanzo

Un racconto d'infanzia ; un episodio speciale , raro e particolare è quello che ispira e da cui prende il via la narrazione  ( ed il titolo stesso del libro candidato al premio Strega nel 2020 ).
Un bimbo di quattro anni quando nasce "sorellina" perde completamente le parole, ammutolisce e si chiude in un silenzio totale. Le parole diventano nemiche , non vogliono e non riescono ad uscire , si bloccano in gola. 
La famiglia , attenta , cerca in tutti i modi di comprendere , si preoccupa, si rivolge agli  specialisti ; pian piano le parole tornano e saranno proprio le parole a segnare tutta l'esperienza successiva della vita dell'autore , perchè si tratta di un racconto certamente autobiografico. 
 Interessante il confine che segna il passaggio dalla fanciullezza in Lucania , l'Appennino profondo , contraddistinto sopratutto dalle figure dei genitori , entrambi maestri , cultori della letteratura, animatori culturali della propria famiglia ma del paese stesso attraverso un 'associazione che organizzava incontri con personalità della cultura e della scuola ed in cui nasce l'ammirazione per il poeta Sinisgalli . 
Alla gioventù ed eta adulta trascorsa in Lombardia , più precisamente a Milano "illuminista "come la raccontava sempre il padre. L'università  le passeggiate per Milano  e l'irrompere delle parole : un mondo nuovo, la letteratura  . 
Le parole di altri . L'America e gli scrittori americani  I tanti libri letti . Fino alle laurea ed  il primo romanzo pubblicato .
La forza di riprendersi in pieno le amate parole.

...se qualcuno mi avesse chiesto cosa li avesse fatti innamorare avrei risposto che era stata colpa degli abecedari appesi ai muri , dalla A di ape alla Z di zebra : detta così sembrerebbe una storia superficiale invece aveva una radice solida perchè fare scuola per entrambi era un modo per sostenere le impalcature del mondo...

.quando si lamentava con mio padre perchè riempiva lo studio di libri ,diceva :"E' questo il sugo che lasceremo ai figli ?"...Raffaele ripeteva una filosofia tutta sua ."I libri sono cibo " .Hai visto mia madre , avrei continuato a dire fra me e me , pure sta volta ci ha azzeccato!

...a dimostrazione che la memoria non è forza di accumulo ma selezione , anche solo di un'inezia , di una virgola , di un'ombra dentro una caos di ricordi destinati ...

Ripercorrevo passo dopo passo le linee di quella magnifica architettura della mente che è la fede nelle cose invisibili , divise da una questione di tempo oppure tangibili nel loro appartenere ai desideri di cui si nutre la memoria 

L'acqua continua ad attrarre i miei passi non soltanto quella su cui Milano poggiava i piedi ma anche quella che Leonardo da Vinci aveva cercato di imbrigliare nelle chiuse , immaginando una città di porti e canali , dondolante come gli orecchini di una donna.

Ricordare e dimenticare sono due esercizi per addomesticare il tempo ; questo credo volesse farmi intendere mia madre ...

Certo era la modernità la più grande favola a cui credeva...
vado allo scaffale , estraggo "Le città invisibili" , apro e leggo."  Le immagini della memoria , una volta fissate con le parole si cancellano . Scriviamo ciò che è destinato a essere cancellato , scriviamo per dimenticare . "


 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Commenta il Post:
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963