Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"
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Messaggi di Aprile 2006
Post n°443 pubblicato il 09 Aprile 2006 da ossimora
Tag: Letture L'indeciso che decide per me Nella storia delle elezioni, e più in generale nella storia dell'umanità, la figura dell'indeciso è sempre stata determinante. Quando le sorti di intere popolazioni sono in bilico, è l'indeciso a far pendere la bilancia da una parte o dall'altra. Da sempre gli studiosi si domandano come possa, l'indeciso, decidere in un quarto d'ora ciò che non è riuscito a decidere in trent'anni di vita. Nel suo celebre saggio 'Psicopatologia dell'indecisione', il tedesco Koffelmeyer individua tre possibili tipologie di decisioni dell'indeciso: quelle a capocchia, quelle alla speraindìo e quelle un tanto al chilo. E conclude che l'intero corso della storia non dipende dalla determinazione di milioni di persone che prendono una posizione chiara, ma dall'uzzolo tardivo e casuale di una piccola percentuale di cacadubbi. Sono parole gravi. Ma ampiamente suffragate dai noti episodi che andiamo ad elencare. Preistoria È stato recentemente rinvenuto un fossile di primate non classificabile tra gli ominidi né tra le scimmie. Lo scheletro di Homo indecisus rivela una totale incertezza identitaria: la mano destra impugna una banana, la sinistra una rudimentale racchetta da tennis. La gamba destra indica la posizione eretta, la sinistra neanche a parlarne. Un pollice è opponibile, l'altro non si oppone neppure a storcerlo violentemente. È altamente probabile che sia stato proprio Homo indecisus, accoppiandosi con una gorilla oppure con una cavernicola (a seconda di quale delle due incontrava per prima), a determinare l'evoluzione della specie. I paleontologi sono indecisi se ospitare il fossile al Victoria and Albert Museum oppure mandarlo a cagare. Terzista Figlio di un ateniese e di una spartana, Terzista combatté la prima guerra con Atene, la seconda con Sparta, la terza stazionando in mezzo ai due eserciti con un chiosco di olive e lupini. Determinò l'esito del conflitto schierandosi con gli ateniesi dopo che uno spartano aveva giudicato disgustose le sue olive. Waterloo La battaglia venne decisa da un indeciso belga, il contadino Geppi Turlin, che nel mezzo della carneficina, non essendosi accorto della battaglia in corso (l'aveva confusa con una festa in costume), continuò come se niente fosse ad arare i campi e travolse con la sua coppia di buoi la tenda dello Stato maggiore napoleonico. Saputo che si trattava di una guerra, Geppi espresse il suo rincrescimento a Napoleone e, pur di non prendere una posizione sul conflitto in corso, propose di travolgere anche la tenda del comando inglese, ma era ormai troppo tardi. Il destino della battaglia e dell'Europa era già deciso. Il caso del piccolo Kurt Celebre saggio di Freud su un clamoroso caso di indecisione: il piccolo Kurt, amando in pari misura il padre e la madre e non volendo fare torto a nessuno dei due, ebbe sia il complesso di Edipo che quello di Elettra. Fumava il sigaro come il padre, ma lavorando all'uncinetto come la madre. Otteneva centrini da tavola bucherellati dalle bruciature da sigaro, ma era molto felice. Nazismo Nessuno lo sa, ma Hitler prese il potere soprattutto grazie alla signora Nina Blink, una modista berlinese. Un giorno Nina incontrò Adolf Hitler, ancora agli inizi della sua carriera, mentre passeggiava. Il futuro dittatore stava vivendo proprio in quel momento l'unica crisi morale della sua vita, della durata di 20 minuti, e le domandò a bruciapelo: "Secondo lei è meglio che io invada la Polonia, scateni la seconda guerra mondiale e stermini sei milioni di ebrei, oppure è meglio di no?". La signora Blink, di carattere molto indeciso, rispose che doveva pensarci qualche istante. Quando, un'oretta dopo, si sentì pronta a rispondere, Hitler si era addormentato su una panchina e Nina non potè esprimere la sua opinione. Elezioni 2006 I sondaggisti hanno individuato in Gianugo Braghin, di Schio, l'elettore che determinerà le sorti del Paese per i prossimi 150 anni. Braghin, che in passato ha votato Democrazia Proletaria, liberale, Dc, Stella e Corona, Pensionati, scheda bianca e Union Valdotaine, ha fatto sapere che deciderà all'ultimo momento, nella cabina elettorale, facendo la conta 'anghingò tre galline e tre cappon, ditemi basta!'. Michele Serra
Post n°442 pubblicato il 08 Aprile 2006 da ossimora
Tag: Di me Stamattina c’è un bellissimo sole,le finestre finalmente aperte ,in terrazzo la clematide sta cacciando foglioline che pian piano si inerpicheranno sulla grata ...mi dedico alle piacevolezze dell’otium da fine settimana . Ho fatto un sogno stanotte. Pedalavo, pedalavo assieme a mia madre fino ad arrivare in un paesetto minimo con poche case sparse,ci aggiriamo,osserviamo un po’ attorno,c’è un grande megastore sovradotato per la minuscola comunità ed un grande bar ,una trattoria nella quale tutto è perfettamente apparecchiato ma tutti i posti sono totalmente vuoti ,sembra tutto ordinato ed abbandonato. Sorridiamo e azzardiamo ipotesi. Ci guardiamo attorno:nessuno. Si torna indietro ma man mano che si prova a rientrare nella valle gli accessi alle strade sono inondati,acqua ovunque. Proviamo varie vie di fuga…ma niente ,siamo in un isola ormai e siamo da sole. Un week end storico questo…speriamo che Valentino Rossi rivinca il GP…!
Post n°439 pubblicato il 07 Aprile 2006 da ossimora
Tag: Abreazioni Cosa combinerà Silvio in queste ultime 48 ore? Le altre opzioni sono state già pienamente utilizzate dal nostro amato premier . Ps:-...l'ho rubata in giro INFATTI: Sono le 21,24,la campagna elettorale è chiusa:mi hanno telefonato addesso per dirmi di accendere la tv e guardare rete4,c'è il presidente del consiglio che solo soletto si lascia intervistare da Maurizio Belpietro...ecco! Che zozzeria.(ai giornali sono rrivate centinaia di proteste di cittadini italiani) Bagno di folla per Berlusconi al termine del comizio di piazza Plebiscito a Napoli. A fatica, tra le manifestazioni di gioia dei militanti della Cdl, il presidente del consiglio raggiunge il palazzo della prefettura proprio accanto alla piazza. Sale e si affaccia dal balcone. Alza il braccio e saluta la folla, sorridente. Un gruppetto, proprio in prima fila, con bandiere in mano grida "duce, duce...". Poco dietro si alza il coretto: "Silvio, Silvio, Silvio".
Post n°438 pubblicato il 07 Aprile 2006 da ossimora
Tag: senza commento La memoria è tesoro e custode di tutte le cose (Cicerone) Nel famigerato libro fotografico elettorale inviato per posta da Berlusconi agli italiani, a pagina 154 si trovi la dimostrazione matematica di come in soli 5 anni di governo Berlusconi sia riuscito a far lievitare il reddito medio degli italiani. Insomma l’ennesima riprova delle menzogne del centrosinistra che parla di un paese irreale in cui i cittadini con i loro stipendi non riescono quasi ad arrivare alla fine del mese. Ed ecco i calcoli della Cdl con tanto di tabelle: nel 2006 il reddito medio degli Italiani era di 27.119 dollari, mentre nel 2001 era di 24.670 dollari. Facendo due conti: il reddito medio degli Italiani è cresciuto di circa 2.500 (2449) dollari. A questo punto però la domanda sorge spontanea: perché le cifre sono in dollari? «Io già ho difficoltà a capire le cifre in Euro, figuriamoci con la moneta di uno stato estero – scrive perplesso Claudio Lardo che per primo ha fatto circolare la notizia - E come me, anche moltissime famiglie, massaie e pensionati che hanno ricevuto il libro». Così, per capire meglio e annusando nell’aria odore di imbroglio, il destinatario del libretto berlusconiano ha deciso di farsi due conti e, come spiega, è andato sul sito ufficiale dell'Ufficio Italiano dei Cambi è ha fatto una semplice operazione: ha tradotto quelle cifre in euro. Ed ecco cosa ha scoperto: nel 2001 per fare un dollaro ci voleva 1 euro e 15 centesimi, quindi i 24.670 dollari del reddito 2001 (moltiplicati per 1,15) equivalgono a 28.370,5 euro. Il 31 marzo 2006 per fare un dollaro occorrono 83 centesimi di euro, quindi i 27.119 dollari di reddito medio del 2006, moltiplicati per 0,83, equivalgono a 22.508,77 euro. «In altre parole – come fa notare il lettore - mi si spacciano le cifre in dollari per farmi credere che il reddito medio sia aumentato, mentre, invece, di fatto è diminuito di 5861,73 euro».
Post n°437 pubblicato il 06 Aprile 2006 da ossimora
Tag: Abreazioni L'altra sera il “minestrone degli esteri “,il sedicente democratico Gianfranco Fini,ha citato il denaro speso dalla regione Umbria per la promozione del jazz negli Stai Uniti. Fini ,ancora una volta ha perso una buona occasione per tacere,capisco bene che abbia il dente avvelenato con la presidente M.R. Lorenzetti , che ha superato alle regionali il candidato della CDL …non con qualche zero virgola ma con 25 punti circa in più ma bastava che almeno si informasse,sapesse il valore (non voglio dire culturale perché temo sia tempo perso)ma squisitamente economico,il denaro investito infatti in larga parte viene da aziende(circa una sessantina) del territorio interessate alla promozione della manifestazione e dell’Umbria in genere come terra votata al turismo.Non credo che le aziende si divertano a sprecare denaro…anzi… New York, 23 Marzo
Post n°435 pubblicato il 05 Aprile 2006 da ossimora
Tag: Mondialità Stamattina a scuola Jascharan ,un ragazzino indiano si è sentito male,forse aveva la febbre ,di certo il mal di testa e la nausea. Senza troppi problemi ho preso la macchina e l’ho accompagnato a casa ,affidando la mia classe per un po’. In macchina ho acceso la musica ,abbiamo ascoltato Keith Jarret ed ho cercato di scherzare un po’ per farlo rilassare . Era spaventato. Sua mamma mi ha accolto per nulla preoccupata(conosce i suoi polli…evidentemente e sa che un goloso…si ingolfa…è un torello!!!) ,mi ha fatto entrare sorridente in una piccola ma accoglientissima casetta,dove facevano bella mostra due grosse immagini dei Guru(in casa sua …non a scuola…),mi ha offerto del succo di frutta e mi ha pure fatto un sacco di complimenti ,che fanno sempre piacere. Nell’aria c’era una musica rasserenante ed un forte profumo di curry,lei era bella e colorata nel suo sari arancione . Sono tornata indietro sorridendo ,pensando alla fortuna che ho /abbiamo di poter fruire di mescolanze e diversità. Pera e Ruini sono così lontani!!! Namastè!
Post n°434 pubblicato il 04 Aprile 2006 da ossimora
Tag: Abreazioni Armato di pistole, di bazooka, nell’ultimo duello in tivvù, il Cavaliere non sfonda, non buca, è cotto a puntino, a ragù ! Spara così l’ultima fanfaluca: « Se vinco, l’ICI non si paga più!» Da vero killer: colpo alla nuca! Bella promessa, però da Zulù ! Se anche fosse vera la novella di togliere l’imposta comunale, con che sostituisce la gabella? Con la cancellazione generale di ottomilatrecento Comuni, o li condanna a starsene digiuni? Forse il Cavaliere non lo sa Come si finanzia una città! Non erano parole d’ubriaco, ma di scimmia, del genere macaco ! Non si comprende la sorpresa degli osservatori su quella specie di asso di picche calato da Silvio Berlusconi al tavolo del duello con Romano Prodi. La cancellazione dell'Ici, l'esosa tassa comunale sulla casa, è solo un assaggio di tutto quello che Lui ci darà. E di tutto quello che ci ha già dato, sintetizzato nello splendido slogan: "Abbiamo cambiato l'Italia". E' vero. Siamo alla crescita zero e quando mai era stata raggiunta una meta così agognata? Come dicevano i contestatori francesi, non è che l'inizio. Non ci sarà solo la fine dell'Ici. Altre misure verranno. I guadagni in borsa saranno incentivati. Nel senso che se intaschi plusvalenze per qualche miliardo, avrai un bonus di altrettanto peso, quale omaggio alla tua fedeltà al denaro. I patrimoni enormi, come quelli di papà Mediaset, non solo potranno essere depositati nelle tasche dei figli senza alcuna tassa di successione: sarà aggiunto un piccolo premio di riconoscenza. Al contrario sarà decretata una tassa per i figli dei metalmeccanici che alla morte del babbo non potranno usufruire della vecchia Fiat lasciata in eredità. Non solo: chi acquisterà impunementescarpe Tod's sarà punito con un sovrapprezzo speciale. Sarà la IDV, Imposta Della Valle, l'odiato nemico annidato nella Confindustria. Non è finita: col Berlusconi bis, onde premiare la "categoria" femminile, avremo una donna vicepresidente del Consiglio. Siamo in grado di anticiparne il nome. Sarà la forzaitaliota Gabriella Carlucci. Con buona pace per Daniela Santachè e anche per Fini e Casini già deposti perché maschi. L'apertura alle donne ormai ossessiona il premier che non a caso ha diffuso i particolari, raccolti da Libero, delle sue telefonate notturne alle esuberanti ragazze dei chat erotici che lo hanno coperto di cortesie. Ora l'impegno del governo è quello di assegnare agli italiani un certo numero di collegamenti chat notturni. Gratis. Un modo per rasserenare gli animi e rallegrare le famiglie. Ma dove troverà i soldi per tutto questo? La domanda fatidica che ossessiona Roberto Napoletano, approdato da "24 ore" al "Messaggero", non ha trovato risposte esplicite da Berlusconi che si è limitato ad un gesto di stizza. Tutto però è chiaro e solo il giornalista non ha capito. E' chiaro che l'abolizione dell'Ici farà chiudere i Municipi. Tanto peggio per noti bolscevichi come Walter Veltroni, Antonio Bassolino, Nichi Vendola. Gli ospedali, così procedendo, finalmente saranno accessibili solo a persone distinte e fornite di adeguate carte di credito. E così le scuole e le metropolitane. Avremo, insomma, servizi pubblici d'elite, non affollati da masse d'ignoranti maleodoranti. E poi il governo troverà polli da spellare a bizzeffe tra i tanti evasori fiscali, ovverosia tra metalmeccanici, braccianti, Co.Co.Co. e via elencando. Tutta gente che si è ingrassata in questi anni a spese di Ricucci e di altri poveri immobiliaristi. Certo quello televisivo è stato uno scontro tra due filosofie. Da una parte quella di Romano Prodi che non fa promesse mirabolanti e chiede addirittura che anche gli evasori paghino le tasse onde far risalire l'Italia, senza colpire chi lavora e produce. E scommette sullo stare tutti insieme, sulla serenità e la giustizia sociale, addirittura sulla felicità. Dall'altra parte un cocchiere un po' sbruffone e demodé che indica la strada immaginifica per il Paese dei Balocchi, abitato solo da possidenti ricchissimi. Incurante del baratro che ci può attendere.
Post n°433 pubblicato il 03 Aprile 2006 da ossimora
Tag: senza commento L'ultimo regalo del caimano: crollano le retribuzioni Sempre più in basso. Nella classifica dell’Ocse le retribuzioni degli italiani precipitano al 23esimo posto tra i trenta Paesi industrializzati. Eravamo al 19esimo nel 2004 e già allora apprenderlo destò allarme. Oggi siamo in coda, prima di noi, tra gli altri, tutti i «cugini» europei ai quali il Belpaese viene confrontato quando, ad esempio, si parla di costo del lavoro o di inflazione. Per avere un’idea basti pensare che nella media dei trenta paesi Ocse i nostri stipendi sono più bassi del 12,4% e che la forbice si allarga se si prende la media dell’Europa a 15: abbiamo il 18,7% in meno. Dietro di noi il Portogallo, (24esimo) la Turchia (25) la Repubblica Ceca (26) Polonia (27) Messico (28) Slovacchia (29) Ungheria (30). Da notare che questi sette paesi sono più o meno rimasti al loro posto rispetto al 2004, a muoversi, peggiorando, è stata l’Italia. Davvero non c’è da stare allegri. Il resto del mondo ci guarda dall’alto, comprese Spagna e Grecia. Lo fa soprattutto la Corea che ha decisamente messo il turbo, è passata dal decimo posto del 2004 al primo nel 2005 e ci sovrasta con le sue retribuzioni superiori alle nostre del 42,1%. A latitudini più vicine, non se la passano male neanche gli inglesi, secondi in classifica con buste paga il 42% più pesanti delle italiane. Il crollo dei salari netti che ci vede al 23esimo posto si ricava da una tabella del rapporto sui prelievi fiscali sugli stipendi. (ecco il vero partito delle tasse...altro che i menzogneri soliloqui del numer/ologo e del sedicente "ministro degli esteri"+l'innominabile alle finanze...) Dove sono i nostri soldi??? È stata presa in considerazione «la media annuale delle retribuzioni per una persona single senza figli». I salari, calcolati sia al lordo che al netto, vengono espressi in dollari e attraverso il sistema PPP, sigla che sta per purchasing power parity, diventa possibile valutare i cambi delle diverse monete a parità di potere d’acquisto. Cambiando dunque i dollari in euro risulta che un lavoratore italiano si ritrova a fine anno con 16.242 euro netti, la media è di 1.350 euro al mese tredicesima compresa. Al sedicesimo posto, un francese guadagna 19.731 euro cioè il 17,6% in più: la Francia ci ha superato rispetto all’anno prima quando era al 21esimo posto. La differenza tra gli stipendi italiani e quelli tedeschi è del 23,5% sebbene anche la Germania abbia perso ben cinque posizioni passando dal quarto al nono posto. Meglio non parlare dell’area scandinava, di Usa e Canada, o di Svizzera e Giappone, da sempre con stipendi di tutto rispetto. Nella media dei Paesi Ocse lo stipendio è maggiore del 12,4% rispetto a quello di un italiano; la differenza sale se si considera l’Europa a 15. In questo caso le nostre buste-paga sono mediamente più basse del 18,7%. L'Ocse fornisce anche la stessa classifica nelle valute in corso nei vari Paesi, non tenendo conto dunque della parità del potere di acquisto. Mentre per gli altri Paesi si registrano cambiamenti di rilevo (in testa alla classifica salgono la Svizzera e la Norvegia, mentre la Corea scende al sesto posto), l'Italia resta comunque ad un ventiduesimo posto, davanti sempre ai soliti sette Paesi, riuscendo a sorpassare in più, ma di misura, solo la Grecia. Il costo del lavoro, la riduzione del cuneo fiscale e la ripresa dei consumi anche attraverso l’aumento del potere d’acquisto delle retribuzioni sono al centro della campagna elettorale. All’Unione i sindacati chiedono che la riduzione del cuneo fiscale non sia a favore solo delle imprese. «Ridurremo le tassazioni sul lavoro - è la posizione del presidente ds Massimo D’Alema - in modo che le imprese ridurranno i costi, saranno più competitive e si potrà far crescere i salari che hanno raggiunto livelli intollerabili». Per il centrosinistra questa è una priorità, «Mettiamo al centro le ragioni dell’impresa e del lavoro - ha continuato D’Alema - la prima nostra scelta sarà quella di sostenere il lavoro per dare forza all’impresa».
Post n°432 pubblicato il 02 Aprile 2006 da ossimora
Post n°431 pubblicato il 01 Aprile 2006 da ossimora
Tag: Di me Questo sabato lo avevo dedicato mentalmente ad una totale rilassatezza defatigante ;dormire tanto,leggere poi andare in campagna a lasciarsi sorprendere (il tempo non intacca certi incantamenti…)dai verdi giovani e dalle siepi di biancospino che rompono lo sguardo ancora immerso nell’oscurità delle querce . Pensavo anche di fare un po’ di foto alle forsizie,meravigliose forsizie che in questi giorni i prendono seppur effimeramente gli spazi di colore più accesi. Guardandole, pensavo a quelli che le potano per non permettere loro di esplodere scompostamente come fuochi d’artificio e diventare siepi scipite e peggio ancora coloro che le legano come insaccati ,fino a farne un misero accrocchio di giallo. Non sarebbe male impedire lo scempio…i “righellatori”di natura ne amano soltanto l’idea. Niente di tutto questo invece;diverse questioni egoidipendenti mi hanno costretta ad una discreta tensione mista ad un po’ di preoccupazione malumoreggiante ,ho scritto parecchio e continuo a farlo in qua e in là per scaricare nervi sovrattivi.
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Inviato da: jigendaisuke
il 08/08/2024 alle 20:02
Inviato da: cassetta2
il 03/08/2024 alle 14:49
Inviato da: jigendaisuke
il 03/08/2024 alle 13:37
Inviato da: ossimora
il 03/08/2024 alle 11:53
Inviato da: bubriska
il 02/08/2024 alle 12:14