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UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.
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Messaggi di Novembre 2020
Post n°1779 pubblicato il 28 Novembre 2020 da lascrivana
Era il tempo dei tramonti infuocati Di candele tremolanti e di cibi raffinati Di passeggiate al chiaro di luna D'inseguimenti sfrenati alla dea della fortuna Era il tempo delle note della passione Dei ritmi sfrenati della lussuria e della tentazione Tempi di letti disfatti e di cuscini bagnati Di corpi stremati, sudati e appagati Il ricordo della gioventù e della passione Accompagna gli inverni della vecchia generazione Ma ciò che più preme a chi sta in pensione E di mantenersi in salute e conservare l'uso della ragione. |
Post n°1778 pubblicato il 25 Novembre 2020 da lascrivana
Chico aveva solo nove anni quando la pandemia del 2020 aveva fatto razzie tra i popoli. Molti sono stati gli anziani e i malati che avevano messo fine ai loro giorni a causa di un demone invisibile "il covid". Era la notte di capodanno quando Chico decise di spostare le lancette dell'orologio di qualche ora indietro. Divertito dal ritmo delle lancette che giravano al'inverso, non si accorse di aver spostato il tempo a molti anni prima; praticamente senza volerlo si era ritrovato proiettato nella notte del capodanno del 1987! In quell'anno Chico era solo un fagiolino che si muoveva dentro una pozza d'acqua con un tubo attaccato all'ombelico. Sapeva che era il 1987 poiché dopo un forte boato che proveniva dall'esterno aveva sentito urlare "benvenuto 1987!" Ma com'era possibile? Lui era nato solo il 2011! Incredulo poggiò l'orecchio alla parete dell'involucro che lo conteneva, per udire meglio. Lo avevano ripetuto di nuovo "buon 1987!" - Oh mio Dio! ma com'era possibile che io sia rimasto per 33 anni chiuso in questa sacca colma di acqua!- Esclamò attonito. Incuriosito da quella situazione assurda, si concentrò sulle voci che provenivano dall'esterno; nonostante la dolcezza con cui gli parlavano le persone che si proclamavano come suoi genitori, non riusciva ad associare il tono delle voci con quelli di sua madre e suo padre ... e poi lo chiamavano con uno strano nome "Mattia!". No ... non potevano parlare di lui! Sua madre gli aveva sempre detto che era il suo più grande desiderio chiamarlo Chico; proprio come il suo affezionato cane morto qualche anno prima di metterlo al mondo. E poi anche il suo papà, inizialmente restio alla scelta del nome, alla fine lo aveva accettato per far felice la mamma. No ... le voci che provenivano in intimità dall'esterno non potevano essere quelle dei suoi genitori. E poi perché si trovava così minuscolo in quell'uovo pieno di liquido? Possibile che fosse tornato di nuovo nel ventre di sua madre? Cercò d'immaginare la scena di come si poteva vedere dall'esterno ricordando il pancione di mamma di quando era incinta della sorellina Dina. Nonostante si sforzasse di riconoscere quelle voci, proprio non riusciva ad associarne i visi; e man mano che passavano i giorni, si convinceva sempre di più che stava vivendo un altra vita. Lui c'era nel 1987! Ma com'era possibile se la sua mamma non era ancora nemmeno nata? da quello che ne sapeva lui era nata nel 1995. Erano passati solo un paio di mesi, e quando stava per adattarsi a quella nuova situazione, percepì dalle voci disperate dall'esterno che qualcosa stava per cambiare. L'ultimo ricordo fu la voce disperata della mamma che non voleva perderlo; e poi si ritrovò in un luogo ovattato avvolto con candide lenzuola e cullato da una musica celestiale. Rimase in quel luogo per molti anni ancora prima che finalmente la voce dei suoi genitori, quelli che aveva conosciuto per nove anni, lo acclamassero all'unisono "Benvenuto Chico".
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Silvia è la moglie di Alberto. Ambiziosa e sofisticata, spera in un futuro in un ufficio di Milano per il marito. Quando Alberto sarà trasferito al sud, stenterà a crederci per poi piombare nella depressione.
Una profezia! Luca Miniero ha diretto la commedia nel 2011. Ancora non sapeva che Gaudio l'avrebbe trasformata in realtà. Al sud bisogna viverci per capire la differenza, ma per farlo non bisogna andare nei ghetti dei così detti piani alti, bensì deve entrare nelle case come il direttore Colombo interpretato da Bisio. Venga signora, venga... E diventerà Gaudia di fatto non come il cognome come suo marito. |
Non sempre le risposte alle nostre preghiere arrivano come vorresti; a volte ti sorprendono miracolosamente. Una dedica speciale al mio primo e grande amore. Le avevo dedicato questa canzone un paio di mesi addietro, e oggi più che mai gliele ridedico. Sei un miracolo mamma! Sei un miracolo per l'amore che mi hai dato per quello che ti ho dato per il tempo che mi hai dedicato e per quello che io ti ho dedicato per come mi fai sentire quando ti guardo e per la forza e il coraggio che m'infondi sempre Tu sei un icona per me hai partorito una marea di figli hai sempre ubbidito in silenzio e ora soffri anche in silenzio sei il mio idolo madre e so che ci sarai sempre per me anche quando potrai indossare il vestito che più si adatta a te perché le ali non stanno bene a tutti sai?
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Come al solito presento in anticipo l'immagine del blog che sarà la mascotte del 2021. Lascio sempre che sia l'istinto ad aiutarmi nella scelta; e cerco sempre un immagine che sia di buon auspicio per tutti. Dal web ricerca sull'edera dopo l'evento. Non male direi come indizio. Sacra nell'antichità classica al dio Dioniso, l'edera è oggi considerata simbolo di fedeltà, ma in verità, sono numerose le leggende che si sono sviluppate intorno a questo bellissimo rampicante sempreverde. Una delle più affascinanti narra che l'edera nacque subito dopo la nascita di Dionisio per ripararlo dal fuoco che lambiva il corpo della madre, colpita da un fulmine del potente Zeus. L'edera lo avvolse completamente e gli offrì protezione. |
Post n°1774 pubblicato il 04 Novembre 2020 da lascrivana
La lunga e travagliata decisione del governo è stata presa. Duro firmare un decreto con la consapevolezza di causare lo scontento di molti. Duro promettere risarcimenti che mai compenseranno gli introiti passati. Una decisione sofferta presidente Conte. Sei diventato il caprio espiatorio della situazione covid. Potevi lavartene le mani come Ponzio Pilato; ma non l'hai fatto! Sapevi bene che il popolo avrebbe crocifisso l'uomo sbagliato, e hai preferito addossarti la responsabilità di tutte le conseguenze della tua decisione. Salveremo molte vite se osserveremo il decreto; anche se questo significa congelare l'economia. Sono fiduciosa e convinta che quando tutto questo sarà finito potremo far rifiorire la nazione. Forti e consapevoli delle nostre fragilità riprenderemo in pugno la situazione. Rimaniamo uniti e proteggiamo i più deboli. Io ho già rinunciato a vedere i miei cari da quasi un mese. L' ho fatto senza aspettare nessun decreto: coscienziosamente e consapevolmente.
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Inviato da: tanmik
il 29/02/2024 alle 05:50
Inviato da: tanmik
il 29/02/2024 alle 05:50
Inviato da: cassetta2
il 21/02/2024 alle 08:52
Inviato da: tanmik
il 15/02/2024 alle 04:08
Inviato da: tanmik
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