MIELOMA MULTIPLO – Il trattamento di seconda linea con Belantamab mafodotin triplica la sopravvivenza libera da progressione rispetto a Daratumumab

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Mieloma multiplo recidivato / refrattario: l’anticorpo coniugato anti-BCMA Belantamab mafodotin, associato a Bortezomib e Desametasone, ha quasi triplicato la sopravvivenza senza progressione rispetto al trattamento a base di Daratumumab

Nei pazienti con mieloma multiplo recidivante o refrattario, il trattamento con Belantamab mafodotin ( Blenrep ), un anticorpo coniugato anti-BCMA, in combinazione con Bortezomib e Desametasone ( BorDex ) ha quasi triplicato la sopravvivenza media libera da progressione rispetto alla terapia standard a base di Daratumumab ( Darzalex ) più BorDex.

Questi sono i risultati relativi a una analisi intermedia dello studio di fase 3 DREAMM-7 .

L’analisi ha evidenziato un miglioramento statisticamente e clinicamente significativo con la combinazione Belantamab mafodotin, con una riduzione del 59% del rischio di progressione della malattia ( PFS ) o di morte rispetto alla combinazione a base di Daratumumab.

Con un follow-up mediano di 28,2 mesi, la sopravvivenza mediana libera da progressione è stata di 36,6 mesi nel gruppo Belantamab mafodotin rispetto ai 13,4 mesi del trattamento con Daratumumab.

L’effetto sulla sopravvivenza senza progressione ( endopoint primario ) è stato osservato in tutti i sottogruppi prespecificati, compresi quelli refrattari a Lenalidomide e quelli con citogenetica ad alto rischio.

Il profilo di sicurezza e tollerabilità della combinazione Belantamab mafodotin è stata coerente con il profilo noto dei singoli agenti.

Il sostanziale beneficio in termini di sopravvivenza libera da progressione e il forte trend di sopravvivenza globale rispetto a una combinazione standard di cura con Daratumumab ha evidenziato il potenziale della combinazione a base di Belantamab mafodotin nel ridefinire il trattamento del mieloma multiplo in corrispondenza o dopo la prima recidiva.

Fonte: Plenary Series ASCO ( American Society of Clinical Oncology ), 2024

 

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PHARMABUSINESS – Con l’acquisizione di Seagen Pfizer diventa leader in oncologia

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DOPO L’ACQUISIZIONE DI SEAGEN, PFIZER DIVENTA LEADER IN ONCOLOGIA

BOURLA “ Grazie alla tecnologia proprietaria Seagen del coniugato anticorpo-farmaco ( ADC ), leader a livello mondiale, insieme alla portata e alla forza delle capacità e dell’esperienza di Pfizer, siamo pronti a cambiare il paradigma del trattamento del cancro. Riteniamo che l’oncologia rappresenterà un significativo motore di crescita per Pfizer e contribuirà in modo significativo al raggiungimento dei nostri obiettivi finanziari a breve e lungo termine. “

Seagen è leader mondiale nella tecnologia ADC, una modalità di trasformazione che sta emergendo come un potente strumento per un’ampia gamma di tumori, progettata per uccidere preferenzialmente le cellule tumorali e limitare le tossicità fuori bersaglio. Con l’aggiunta dei quattro medicinali in linea di Seagen, ADCETRIS ( Brentuximab vedotin ), PADCEV ( Enfortumab vedotin ), TIVDAK ( Tisotumab vedotin ) e TUKYSA ( Tucatinib ), il portafoglio oncologico leader del settore di Pfizer comprende ora oltre 25 farmaci e biosimilari approvati in più più di 40 indicazioni, tra cui nove farmaci che sono o hanno il potenziale per diventare un blockbuster.

Con l’aggiunta di Seagen, la pipeline oncologica di Pfizer ha raddoppiato le sue dimensioni con 60 Programmi che abbracciano più modalità, tra cui ADC, piccole molecole, bispecifici e altre immunoterapie.
Guardando al futuro, Pfizer sfrutterà le sue principali capacità di ingegneria proteica e di chimica farmaceutica per far avanzare la tecnologia ADC di Seagen, sbloccando potenziali nuove combinazioni e farmaci biologici di prossima generazione. ( Fonte: Pfizer )

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XAGENA, SPECIALIZZATA IN ONCOLOGIA & EMATOLOGIA – AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Xagena in campo oncologico – oncoematologico ha dato vita a FORUM ONCOLOGICO www.forumoncologico.it & FORUM EMATOLOGICO www.forumematologico.it

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ENGLISH VERSION

BOURLA “ With Seagen’s proprietary, world-leading Antibody-Drug Conjugate (ADC) technology, together with the scale and strength of Pfizer’s capabilities and expertise, we are poised to change the cancer treatment paradigm. We believe Oncology will be a significant growth driver for Pfizer and contribute meaningfully to the achievement of our near- and long-term financial goals. ”
Seagen is a world-leader in ADC technology, a transformative modality that is emerging as a powerful tool across a broad range of cancers designed to preferentially kill cancer cells and limit off-target toxicities. With the addition of Seagen’s four in-line medicines, ADCETRIS ( brentuximab vedotin ), PADCEV ( enfortumab vedotin ), TIVDAK ( tisotumab vedotin ) and TUKYSA ( tucatinib ), Pfizer’s industry-leading Oncology portfolio now includes over 25 approved medicines and biosimilars across more than 40 indications, including nine medicines that are either blockbuster or have the potential to be blockbuster.
With the addition of Seagen, Pfizer’s Oncology pipeline has doubled in size with 60 programs spanning multiple modalities, including ADCs, small molecules, bispecifics and other immunotherapies. Moving forward, Pfizer will leverage its leading protein engineering and medicinal chemistry capabilities to advance Seagen’s ADC technology, unlocking potential novel combinations and next-generation biologics.

 

 

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INTELLIGENZA ARTIFICIALE & RICERCA DI NUOVI FARMACI: Accordo tra Sanofi e Aqemia

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Sanofi e Aqemia, specialista in intelligenza artificiale, hanno stretto una partnership da 140 milioni di dollari per la scoperta di farmaci. L’accordo mira alla scoperta di farmaci a piccole molecole in diverse aree terapeutiche 

Sanofi e Aqemia, specialista in intelligenza artificiale ( AI ), hanno avviato una collaborazione di ricerca pluriennale del valore di 140 milioni di dollari per scoprire candidati farmaci basati su piccole molecole in diverse aree terapeutiche.

La partnership unirà le capacità di ricerca e sviluppo di Sanofi con la piattaforma di Aqemia, che riunisce fisica e intelligenza artificiale generativa su larga scala per identificare nuove molecole farmacologiche per bersagli terapeutici.

A differenza delle tipiche piattaforme basate sull’intelligenza artificiale che richiedono dati sperimentali su cui addestrarsi, Aqemia afferma che “ affronta i progetti di scoperta di farmaci fin dalle loro fasi iniziali ” generando i propri dati con algoritmi unici di fisica quantistica.

La collaborazione coprirà il percorso di scoperta del farmaco, dall’identificazione dei primi ” successi ” alla selezione del candidato allo sviluppo.

Sanofi sarà l’unico responsabile delle attività di ricerca, sviluppo e commercializzazione del wet lab.

L’accordo si basa sull’attuale partnership incentrata sull’oncologia, avviata per la prima volta nel 2020 e successivamente estesa nel 2022.

L’annuncio arriva meno di due mesi dopo che Sanofi ha collaborato con BioMap, specialista in intelligenza artificiale, per accelerare la scoperta di farmaci per la bioterapia, con un accordo dal valore potenziale di oltre 1 miliardo di dollari.

Fonte: Sanofi, 2023

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INTELLIGENZA ARTIFICIALE & MEDICINA: La sfida tra ChatGPT e medici – JAMA Internal Medicine

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ChatGTP «supera» i medici nel fornire consigli empatici ( e di alta qualità ) alle domande dei pazienti – Queste le conclusioni di uno studio pubblicato su Jama Internal Medicine nell’aprile 2023 … Da allora ChatGPT ha fatto passi in avanti

Era fine aprile 2023, il Corriere della Sera scriveva: ” ChatGpt è davvero la «star» del momento. Tra sensazionalismo e forti timori, il più noto tra i chatbot – i software di Intelligenza artificiale relazionale in grado di simulare ed elaborare le conversazioni umane – cerca di conquistarsi un posto di primo piano anche in campo medico. Negli Stati Uniti Microsoft ( che ha investito in OpenAi, la società sviluppatrice di ChatGpt ) ha appena siglato un accordo con Epic Systems, una delle più grandi società di software per la sanità d’America, per sperimentare il chatbot in alcuni ospedali ( Uc San Diego Health, UW Health a Madison nel Wisconsin e lo Stanford Health Care ). E adesso un nuovo studio pubblicato su Jama Internal Medicine ha fatto emergere che ChatGTP addirittura supererebbe i medici nel fornire consigli empatici e di alta qualità alle domande dei pazienti. Gli stessi autori, tuttavia, ammettono una serie di limiti nella ricerca e invitano ad approfondire l’argomento attraverso studi clinici randomizzati. “

Il confronto: le risposte dei medici e quelle di ChatGPT

Lo studio, condotto da John W. Ayers del Qualcomm Institute dell’Università della California San Diego, ci dà un «assaggio» sul ruolo che gli assistenti di Intelligenza artificiale potrebbero svolgere in medicina. Nella ricerca sono state confrontate le risposte scritte dei medici e quelle di ChatGPT con domande sulla salute formulate nel «mondo reale». Un gruppo di professionisti sanitari ha preferito le risposte di ChatGPT nel 79% dei casi e le ha valutate come di qualità superiore e più empatiche. « Le opportunità per migliorare l’assistenza sanitaria con l’Intelligenza artificiale sono enormi», affermato Ayers, che è anche vice capo dell’innovazione nella Divisione di Malattie infettive e salute pubblica globale della UC San Diego School of Medicine. «L’assistenza sanitaria aumentata dall’Intelligenza artificiale è il futuro della medicina».

ChatGPT è pronto per l’assistenza sanitaria ?

Nel nuovo studio, il team di ricerca ha deciso di rispondere alla domanda: ChatGPT può rispondere in modo accurato alle domande che i pazienti inviano ai loro medici ? In caso affermativo, l’idea è che i modelli di Intelligenza artificiale potrebbero essere integrati nei sistemi sanitari per migliorare le risposte dei medici alle domande inviate dai pazienti e alleggerire l’onere sempre crescente per i medici. «ChatGPT potrebbe essere in grado di superare un esame di abilitazione alla professione medica», sostiene Davey Smith, coautore dello studio e condirettore dell’UC San Diego Altman Clinical and Translational Research Institute e professore presso la UC San Diego School di Medicina, «ma rispondere direttamente alle domande dei pazienti in modo accurato ed empatico è tutta un’altra cosa».

Il confronto tra medico qualificato e ChatGPT

Il team ha così campionato in modo casuale 195 scambi da AskDocs in cui un medico qualificato ha risposto a una domanda pubblica. Il team ha fornito la domanda originale a ChatGPT e gli ha chiesto di creare una risposta. Un gruppo di tre operatori sanitari autorizzati ha valutato ogni domanda e le risposte corrispondenti e non sapeva se la risposta provenisse da un medico o da ChatGPT.

Hanno confrontato le risposte in base alla qualità delle informazioni e all’empatia, annotando quale preferivano. Il gruppo di valutatori professionisti sanitari ha preferito le risposte ChatGPT alle risposte dei medici il 79% delle volte. Inoltre, le risposte ChatGPT sono state valutate in termini di qualità significativamente più elevate rispetto alle risposte dei medici: le risposte di qualità buona o molto buona erano 3,6 volte superiori per ChatGPT rispetto ai medici ( medici 22,1% contro ChatGPT 78,5% ). Le risposte sono state anche più empatiche: le risposte empatiche o molto empatiche sono state 9,8 volte superiori per ChatGPT rispetto ai medici ( medici 4,6% contro ChatGPT 45,1% ).

Fonte: Corriere della Sera 2023

https://www.corriere.it/salute/ehealth/23_aprile_28/chatgtp-supera-medici-consigli-empatici-domande-pazienti-6308b68c-e4eb-11ed-9767-c520489f6dde.shtml

 

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PHARMA NEWS – AbbVie espande il portafoglio di tumori solidi con l’acquisizione di ImmunoGen da 10 miliardi di dollari. L’accordo garantisce l’accesso al farmaco contro il cancro ovarico Elahere approvato dalla FDA

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Abbvie con l’acquisizione di ImmunoGen entra nel settore dei coniugati anticorpo-farmaco con Elahere nel cancro all’ovaio resistente al Platino. AbbVie acquisterà ImmunoGen per circa 10,1 miliardi di dollari, dando un impulso al proprio portafoglio nei tumori solidi

Grazie a questo accordo AbbVie avrà accesso al coniugato anticorpo-farmaco ( ADC ) Elahere ( Mirvetuximab soravtansine-gynx; Mirvetuximab soravtansine ) di ImmunoGen, che nel 2022 aveva ricevuto l’approvazione accelerata da parte della Food and Drug Administration ( FDA ) statunitense per il trattamento del cancro ovarico resistente al Platino.

Gli ADC sono una nuova classe di terapie antitumorali progettate per colpire e uccidere con precisione le cellule tumorali risparmiando quelle sane.

Il cancro all’ovaio è la principale causa di morte per cancro ginecologico negli Stati Uniti e ogni anno viene diagnosticata la malattia a circa 20.000 pazienti.

La decisione della FDA su Elahere, che si applica specificamente agli adulti con carcinoma ovarico epiteliale, delle tube di Falloppio o tumore peritoneale primitivo FRα-positivo, resistente al Platino, che hanno ricevuto da uno a tre precedenti regimi di trattamento sistemico, è stata basata sui risultati dello studio SORAYA a braccio singolo.

I risultati positivi dello studio di conferma MIRASOL supporteranno la presentazione di una domanda di licenza biologica supplementare ( BLA ) alla FDA al fine di ottenere la piena approvazione per Elahere, nonché una domanda per l’uso del farmaco nell’Unione Europea.

Oltre a Elahere, il portafoglio di ImmunoGen comprende un ADC anti-CD123 in fase di sviluppo intermedio per la neoplasia blastica delle cellule dendritiche plasmocitoidi, un raro tumore del sangue, e un ADC anti-FRα di fase 1 per il cancro ovarico con il potenziale di espansione in altre indicazioni di tumori solidi.

Fonte: Abbvie, 2023

 

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LEUCEMIA LINFATICA CRONICA / LINFOMA A PICCOLI LINFOCITI – Jaypirca approvato dalla FDA statunitense per il trattamento di terza linea degli adulti affetti da leucemia linfatica cronica o linfoma linfocitico a piccole cellule

Eli Lilly

Una volta che i pazienti con leucemia linfatica cronica / linfomi a piccoli linfociti hanno progredito con le terapie con inibitori covalenti di BTK e inibitori di BCL-2, i trattamenti sono limitati e i risultati possono essere scarsi. Jaypirca ( Pirtobrutinib ), che utilizza un nuovo meccanismo di legame, può estendere il vantaggio di colpire il percorso BTK nei pazienti con leucemia linfatica cronica / linfomi a piccoli linfociti precedentemente trattati con queste terapie

Jaypirca ( Pirtobrutinib ), un inibitore non-covalente della tirosina chinasi di Bruton ( BTK ), ha ottenuto l’approvazione accelerata dalla Food and Drug Administration ( FDA ) statunitense per il trattamento di un sottogruppo di pazienti affetti da leucemia linfatica cronica o linfoma a piccoli linfociti ( CLL/SLL ).

La decisione dell’Agenzia regolatoria, si applica specificamente agli adulti che hanno ricevuto almeno due linee terapeutiche precedenti, tra cui un inibitore di BTK e un inibitore di BCL-2.

La leucemia linfatica cronica è uno dei tipi più comuni di leucemia negli adulti, con circa 18.740 nuovi casi diagnosticati negli Stati Uniti nel 2023.

La leucemia linfatica cronica e il linfoma a piccoli linfociti sono essenzialmente le stesse malattie che vengono trattate allo stesso modo ma prendono il nome in base alla posizione delle cellule tumorali dei pazienti. Nella leucemia linfatica cronica, le cellule tumorali sono presenti nel sangue e nel midollo osseo, mentre i linfomi a piccoli linfociti compaiono nei linfonodi.

Jaypirca, che utilizza un nuovo meccanismo di legame, può estendere il vantaggio di colpire il percorso BTK nei pazienti con leucemia linfatica cronica / linfomi a piccoli linfociti precedentemente trattati con queste terapie.

L’approvazione di Jaypirca da parte della FDA è stata supportata dai risultati di un sottogruppo di pazienti nello studio di fase 1/2 BRUIN, in cui i pazienti adulti con leucemia linfatica cronica / linfomi a piccoli linfociti che hanno ricevuto almeno due linee di terapia, incluso un inibitore di BTK e un BCL- 2, ha raggiunto un tasso di risposta complessivo del 72%.

Questa è la seconda approvazione per Jaypirca nel 2023 da parte della FDA. Jaypirca ha ricevuto la sua prima approvazione accelerata dalla FDA a gennaio per il trattamento dei pazienti adulti affetti da linfoma mantellare ( MCL ) recidivante o refrattario dopo almeno due linee di terapia sistemica, incluso un inibitore di BTK.

Fonte: Eli Lilly, 2023

 

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CANCRO ALLA PROSTATA – Xtandi approvato dalla FDA per l’indicazione precoce del cancro alla prostata, forma sensibile alla castrazione non-metastatica

Pfizer Inc. and Astellas Pharma Inc. jointly commercialize XTANDI in the United States and Astellas has responsibility for manufacturing and all additional regulatory filings globally, as well as commercializing XTANDI outside the United States.

Xtandi ( Enzalutamide ) è il primo inibitore della segnalazione del recettore degli androgeni approvato per i pazienti con cancro alla prostata sensibile alla castrazione non-metastatico [ FASE PRECOCE DELLA MALATTIA ]. Xtandi è in fase di revisione con altre Autorità regolatorie, inclusa l’Agenzia europea per i medicinali ( EMA ), per supportare un’indicazione ampliata basata sui risultati dello studio EMBARK

Xtandi ( Enzalutamide ) è stato approvato dalla Food and Drug Administration ( FDA ) statunitense per il trattamento dei pazienti affetti da cancro alla prostata sensibile alla castrazione ( nmCSPC ) non-metastatico con recidiva biochimica ( BCR ) e ad alto rischio di metastasi.

La decisione dell’Agenzia regolatoria rende Xtandi, che è stato autorizzato per l’uso con o senza una terapia con analogo dell’ormone di rilascio delle gonadotropine ( GnRH ), il primo inibitore della segnalazione del recettore degli androgeni ( ARI ) approvato per l’uso in questo sottogruppo di pazienti.

Il trattamento è già approvato negli Stati Uniti per il cancro alla prostata resistente alla castrazione e per il cancro alla prostata metastatico sensibile alla castrazione.

Rispetto a queste indicazioni, il tumore alla prostata sensibile alla castrazione non-metastatico rappresenta uno stadio precoce della malattia, in cui non vi è alcuna evidenza rilevabile della diffusione del cancro a parti distanti del corpo ( metastasi ) e risponde ancora ai trattamenti che abbassano il testosterone.

Tuttavia, tra il 20% e il 40% dei pazienti sottoposti a trattamento per il cancro alla prostata andranno incontro a recidiva biochimica ( aumento dei livelli di PSA ) entro dieci anni, e circa nove su dieci di quelli con recidiva biochimica ad alto rischio svilupperanno una malattia metastatica.

La domanda supplementare è stata supportata dai risultati positivi dello studio di fase 3 EMBARK, che ha dimostrato un miglioramento statisticamente e clinicamente significativo nella sopravvivenza libera da metastasi ( MFS ) per i pazienti con carcinoma della prostata sensibile alla castrazione non-metastatico ad alto rischio di recidiva biochimica trattati quotidianamente con Xtandi più l’agonista del GnRH Leuprolide rispetto a placebo più Leuprolide.

Lo studio ha inoltre raggiunto un endpoint secondario chiave, dimostrando che i pazienti trattati con Xtandi come agente singolo hanno presentato una riduzione statisticamente significativa del rischio di metastasi o morte rispetto al placebo più Leuprolide.

Fonte: Pfizer & Astellas, 2023

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CARCINOMA DELL’OVAIO – La Commissione Europea ha approvato Rubraca come trattamento avanzato di mantenimento del cancro ovarico

pharma&

La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Rubraca, il cui principio attivo è Rucaparib, un inibitore di PARP, come trattamento di mantenimento di prima linea per il cancro ovarico avanzato, indipendentemente dallo stato della mutazione BRCA, nei pazienti che hanno risposto alla chemioterapia di prima linea a base di Platino

Rubraca che è stato autorizzato per l’uso in tutte le pazienti con cancro ovarico avanzato indipendentemente dal loro stato di mutazione BRCA, era stato precedentemente approvato per il trattamento di mantenimento degli adulti con recidiva Platino-sensibile di cancro ovarico epiteliale di alto grado, delle tube di Falloppio o cancro peritoneale primitivo con una risposta completa o parziale alla chemioterapia a base di Platino.

L’ultima decisione della Commissione Europea sul farmaco fa seguito a una recente raccomandazione del Comitato per i medicinali per uso umano dell’Agenzia europea per i medicinali, EMA, ed è stata supportata dai risultati positivi dello studio in fase avanzata ATHENA-MONO.

I risultati hanno mostrato che, come trattamento di mantenimento di prima linea, Rubraca ha migliorato significativamente la sopravvivenza libera da progressione, valutata dallo sperimentatore, rispetto al placebo nelle pazienti con cancro ovarico avanzato, indipendentemente dallo stato della mutazione BRCA.

Il profilo di sicurezza osservato nello studio ATHENA-MONO è risultato coerente con le attuali indicazioni per Rubraca.

Si stima che ogni anno in Europa a 66.000 persone venga diagnosticato un tumore all’ovaio e, nonostante i recenti progressi nel cancro ovarico di nuova diagnosi, i casi avanzati della malattia sono ancora considerati incurabili per la maggior parte delle pazienti.

La nuova approvazione di Rubraca arriva pochi mesi dopo che pharma& ha acquisito Rubraca da Clovis Oncology come parte di un’asta associata alla procedura fallimentare di Clovis.

Fonte: pharma& 2023

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LINFOMA FOLLICOLARE – Approvato in Europa Brukinsa associato a Obinutuzumab nel trattamento del linfoma follicolare recidivato o refrattario

BeiGene

Brukinsa ( Zanubrutinib ) è il primo inibitore della tirosin-chinasi di Bruton ( BTK ) approvato per il linfoma follicolare nell’Unione Europea. L’approvazione si è basata sui risultati dello studio ROSEWOOD in cui Brukinsa più l’anticorpo monoclonale anti-CD20 Obinutuzumab ha ottenuto un tasso di risposta globale più elevato rispetto a Obinutuzumab da solo

Le persone che convivono con il linfoma follicolare spesso vanno incontro a ricadute e hanno scarse risposte alle successive linee terapeutiche.

I risultati dello studio ROSEWOOD hanno dimostrato un beneficio clinico significativo di Brukinsa più Obinutuzumab per i pazienti con linfoma follicolare recidivante o refrattario.

Brukinsa è un’opzione di trattamento orale priva di chemioterapia che può rappresentare un’importante opzione per i pazienti idonei affetti da linfoma follicolare recidivante o refrattario”.

Zanubrutinib è una piccola molecola inibitrice della tirosina chinasi di Bruton scoperta dagli scienziati di BeiGene e attualmente in fase di valutazione a livello globale in un ampio Programma clinico come monoterapia e in combinazione con altre terapie per il trattamento di varie neoplasie delle cellule B. Poiché nuova tirosin-chinasi di Bruton viene sintetizzata continuamente, Brukinsa è stato specificamente progettato per fornire un’inibizione completa e prolungata della proteina BTK ottimizzando la biodisponibilità, l’emivita e la selettività. Con una farmacocinetica differenziata rispetto ad altri inibitori BTK approvati, Brukinsa ha dimostrato di inibire la proliferazione delle cellule B maligne in numerosi tessuti rilevanti per la malattia.

Il linfoma follicolare è il secondo tipo più comune di linfoma non-Hodgkin ( NHL ), rappresentando il 22% di tutti i casi di linfoma NHL.

In tutta Europa, ogni anno viene diagnosticato il linfoma non-Hodgkin a oltre 122.000 persone.

Il linfoma follicolare è un tumore a lenta crescita ma può diventare più aggressivo nel tempo.

Sebbene il linfoma follicolare rimane incurabile, le persone affette da questa condizione possono vivere a lungo. Il tasso di sopravvivenza a 5 anni è di circa il 90% e circa la metà delle persone con diagnosi di linfoma follicolare può convivere con la malattia per quasi 20 anni.

ENGLISH VERSION

Brukinsa ( Zanubrutinib ) is the first BTK inhibitor approved for follicular lymphoma in the European Union. Approval was based on results from the ROSEWOOD trial in which Brukinsa plus the anti-CD20 monoclonal antibody Obinutuzumab has achieved higher overall response rate compared to Obinutuzumab alone

People living with follicular lymphoma often experience relapse and have poor responses to subsequent lines of therapy, making it imperative to improve outcomes.

The results from the ROSEWOOD trial have demonstrated a significant clinical benefit of Brukinsa plus Obinutuzumab for patients with relapsed or refractory follicular lymphoma. Brukinsa is a chemotherapy-free, oral treatment option that can be a practice-changing option for eligible patients with relapsed or refractory follicular lymphoma.

Zanubrutinib is a small molecule inhibitor of Bruton’s tyrosine kinase ( BTK ) discovered by BeiGene scientists that is currently being evaluated globally in a broad clinical Program as a monotherapy and in combination with other therapies to treat various B-cell malignancies. Because new BTK is continuously synthesized, Brukinsa was specifically designed to deliver complete and sustained inhibition of the BTK protein by optimizing bioavailability, half-life, and selectivity. With differentiated pharmacokinetics compared to other approved BTK inhibitors, Brukinsa has been demonstrated to inhibit the proliferation of malignant B cells within a number of disease relevant tissues.

Follicular lymphoma is the second most common type of non-Hodgkin lymphoma ( NHL ), accounting for 22% of all NHL cases.

Across Europe, over 122,000 people each year are diagnosed with non-Hodgkin lymphoma.

Follicular lymphoma is a slow-growing cancer but can become more aggressive over time. While follicular lymphoma remains incurable, people with the condition can live a long time. The five-year survival rate is about 90%, and approximately half of people diagnosed with follicular lymphoma can live with the disease for nearly 20 years.

Source: Beigene, 2023

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CARCINOMA AL POLMONE NON A PICCOLE CELLULE – Rybrevant a base di Amivantamab più chemioterapia per il trattamento dei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule con mutazione EGFR che è progredito durante o dopo trattamento con Osimertinib

Janssen Oncology

Carcinoma al polmone non-a-piccole cellule: nuove opzioni di trattamento sono urgentemente necessarie nel setting post-trattamento con Osimertinib ( Tagrisso ) / New treatment options are urgently needed in the post-Osimertinib setting, where patients continue to face unacceptable survival rates

Janssen ha presentato domanda di licenza supplementare per farmaci biologici ( sBLA ) alla Agenzia regolatoria statunitense FDA per ottenere l’approvazione di Rybrevant ( Amivantamab ) più chemioterapia per il trattamento dei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule con mutazione EGFR che è progredito durante o dopo trattamento con Osimertinib ( Tagrisso )

Questa presentazione è supportata dai dati dello studio di fase 3 MARIPOSA-2. Rybrevant più chemioterapia ha mostrato un miglioramento significativo dell’endpoint primario della sopravvivenza libera da progressione, rispetto alla sola chemioterapia, in pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule avanzato con mutazione di EGFR dopo precedente terapia con Osimertinib

Janssen di Johnson & Johnson ha annunciato la presentazione di una domanda di licenza biologica supplementare ( sBLA ) alla Food and Drug Administration ( FDA ) statunitense per ottenere l’approvazione di Rybrevant ( Amivantamab-vmjw; Amivantamab ) in combinazione con chemioterapia ( Carboplatino e Pemetrexed ) per il trattamento di pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) localmente avanzato o metastatico con delezioni dell’esone 19 del recettore del fattore di crescita epidermico ( EGFR ) ( ex19del ) o sostituzione di L858R dopo progressione della malattia durante o dopo Osimertinib.

Questa richiesta è supportata dai dati dello studio di fase 3 MARIPOSA-2 che ha valutato l’efficacia e la sicurezza di Rybrevant e della chemioterapia in pazienti con tumore NSCLC localmente avanzato o metastatico con EGFR ex19del o sostituzione L858R che hanno avuto progressione della malattia durante o dopo il trattamento con Osimertinib.

I risultati dello studio MARIPOSA-2 sono stati presentati al congresso 2023 della Società Europea di Oncologia Medica ( ESMO ) e contemporaneamente pubblicati negli Annals of Oncology.

Informazioni sullo studio MARIPOSA-2

MARIPOSA-2, che ha arruolato 657 pazienti, è uno studio di fase 3 randomizzato, in aperto, che ha valutato l’efficacia e la sicurezza di due regimi di combinazione di Rybrevant ( con e senza Lazertinib ) e chemioterapia.

I pazienti con tumore NSCLC localmente avanzato o metastatico con mutazioni di EGFR ( ex19del o L858R ) che hanno avuto progressione della malattia durante o dopo il trattamento con Osimertinib sono stati randomizzati al trattamento con Rybrevant più chemioterapia, Rybrevant più chemioterapia con Lazertinib o chemioterapia da sola.

Il doppio endpoint primario è stato utilizzato per confrontare la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) ( utilizzando le linee guida RECIST v1.1 ) valutata mediante revisione centrale indipendente in cieco ( BICR ) per ciascun braccio sperimentale con la sola chemioterapia. Gli endpoint secondari includevano la risposta obiettiva valutata mediante BICR, la sopravvivenza globale ( OS ), la durata della risposta ( DOR ), il tempo alla terapia successiva, la PFS2 e la sopravvivenza libera da progressione intracranica.

Tutti i partecipanti allo studio sono stati sottoposti a imaging cerebrale seriale per consentire una valutazione approfondita degli endpoint intracranici e per valutare l’attività sul sistema nervoso centrale di Rybrevant più chemioterapia con e senza Lazertinib. Poiché le metastasi cerebrali possono comportare un onere significativo e scarsi risultati per i pazienti, questo aspetto del disegno dello studio fornisce informazioni critiche in un’area con elevati bisogni insoddisfatti.

Lo studio ha arruolato 657 pazienti con tumore NSCLC localmente avanzato o metastatico con mutazioni di EGFR ( ex19del o L858R ) che hanno avuto progressione della malattia durante o dopo il trattamento con Osimertinib.

Informazioni su Rybrevant

Rybrevant ( Amivantamab ), un anticorpo bispecifico completamente umano mirato a EGFR e MET con attività di direzione delle cellule immunitarie, ha ricevuto l’approvazione accelerata dalla Food and Drug Administration ( FDA ) statunitense nel maggio 2021 per il trattamento di pazienti adulti con tumore NSCLC localmente avanzato o metastatico con mutazioni di inserzione dell’esone 20 dell’EGFR, come rilevato da un test approvato dalla FDA, la cui malattia è progredita durante o dopo la chemioterapia a base di Platino. Questa indicazione è approvata con approvazione accelerata sulla base del tasso di risposta obiettiva ( ORR ) e della durata della risposta.

Il proseguimento dell’approvazione per questa indicazione può essere subordinato alla verifica e alla descrizione del beneficio clinico negli studi di conferma.

Rybrevant è approvato anche per questa indicazione in Europa.

Nell’agosto 2023, Janssen aveva presentato una domanda di licenza biologica supplementare ( sBLA ) alla FDA statunitense per l’approvazione estesa di Rybrevant in combinazione con chemioterapia ( Carboplatino – Pemetrexed ) per il trattamento di prima linea di pazienti con tumore NSCLC con mutazioni di inserzione dell’esone 20 di EGFR . Una domanda di autorizzazione all’immissione in commercio per questa indicazione è stata presentata anche all’Agenzia europea per i medicinali EMA.

Informazioni sul cancro al polmone non-a-piccole cellule

In tutto il mondo, il cancro al polmone è uno dei tumori più comuni, con il tumore NSCLC che rappresenta dall’80 all’85% di tutti i casi di cancro al polmone. I principali sottotipi di tumore NSCLC sono l’adenocarcinoma, il carcinoma a cellule squamose e il carcinoma a grandi cellule.

Tra le mutazioni driver più comuni nel tumore NSCLC vi sono le alterazioni di EGFR, che è un recettore tirosina chinasi che controlla la crescita e la divisione cellulare. Mutazioni di EGFR sono presenti nel 10-15% dei pazienti occidentali affetti da NSCLC con istologia di adenocarcinoma e si verificano nel 40-50% dei pazienti asiatici.

Le mutazioni di EGFR ( ex19del o L858R ) sono le mutazioni EGFR più comuni.

Il tasso di sopravvivenza a cinque anni per tutte le persone con carcinoma al polmone non a piccole cellule avanzato e mutazioni di EGFR trattate con inibitori tirrosinchinasici di EGFR è inferiore al 20%. I pazienti con mutazioni EGFR ex19del o L858R hanno una sopravvivenza globale a 5 anni nel mondo reale del 19%

ENGLISH VERSION

Janssen has submitted supplemental biologics license application ( sBLA ) to U.S. FDA seeking approval of Rybrevant ( Amivantamab-vmjw ) plus chemotherapy for the treatment of patients with EGFR-mutated non-small cell lung cancer who progressed on or after Osimertinib

This submission is supported by data from the phase 3 MARIPOSA-2 study. Rybrevant plus chemotherapy has shown significant improvement in primary endpoint of progression-free survival, compared to chemotherapy alone, in patients with EGFR-mutated advanced non-small cell lung cancer following prior Osimertinib therapy

Janssen Pharmaceutical of Johnson & Johnson has announced the submission of a supplemental Biologics License Application ( sBLA ) to the U.S. Food and Drug Administration ( FDA ) seeking the approval of Rybrevant ( Amivantamab-vmjw; Amivantamab ) in combination with chemotherapy ( Carboplatin and Pemetrexed ) for the treatment of patients with locally advanced or metastatic non-small cell lung cancer ( NSCLC ) with epidermal growth factor receptor ( EGFR ) exon 19 deletions ( ex19del ) or L858R substitution after disease progression on or after Osimertinib.

This application is supported by data from the phase 3 MARIPOSA-2 study evaluating the efficacy and safety of Rybrevant and chemotherapy in patients with locally advanced or metastatic EGFR ex19del or L858R substitution NSCLC who had disease progression on or after treatment with Osimertinib.

Results from the MARIPOSA-2 study were presented at the European Society of Medical Oncology ( ESMO ) 2023 Congress and simultaneously published in the Annals of Oncology.

About the MARIPOSA-2 study

MARIPOSA-2, which enrolled 657 patients, is a randomized, open-label phase 3 study evaluating the efficacy and safety of two combination regimens of Rybrevant ( with and without Lazertinib ) and chemotherapy. Patients with locally advanced or metastatic EGFR ex19del or L858R substitution NSCLC who had disease progression on or after treatment with Osimertinib were randomized to treatment with Rybrevant plus chemotherapy, Rybrevant plus chemotherapy with Lazertinib, or chemotherapy alone. The dual primary endpoint was used to compare the progressione-free survival ( PFS ) ( using RECIST v1.1 guidelines ) as assessed by blinded independent central review ( BICR ) for each experimental arm to chemotherapy alone. Secondary endpoints included objective response as assessed by BICR, overall survival ( OS ), duration of response ( DOR ), time to subsequent therapy, PFS2 and intracranial progression-free survival.

All study participants underwent serial brain imaging to allow for the robust assessment of intracranial endpoints and to assess the CNS activity of Rybrevant plus chemotherapy with and without Lazertinib. As brain metastases can lead to significant burden and poor outcomes for patients, this aspect of the study design provides critical information in an area of high unmet need. The study enrolled 657 patients with locally advanced or metastatic EGFR ex19del or L858R substitution NSCLC who had disease progression on or after treatment with Osimertinib.

Information on Rybrevant

Rybrevant ( Amivantamab ), a fully-human bispecific antibody targeting EGFR and MET with immune cell-directing activity, received accelerated approval by the U.S. Food and Drug Administration ( FDA ) in May 2021 for the treatment of adult patients with locally advanced or metastatic NSCLC with EGFR exon 20 insertion mutations, as detected by an FDA-approved test, whose disease has progressed on or after Platinum-based chemotherapy. This indication is approved under accelerated approval based on overall response rate ( ORR ) and duration of response. Continued approval for this indication may be contingent upon verification and description of clinical benefit in the confirmatory trials.

Rybrevant is also approved in this indication in Europe, and other markets around the world.

In August 2023, Janssen submitted a supplemental Biologics License Application ( sBLA ) to the U.S. FDA for the expanded approval of Rybrevant in combination with chemotherapy ( Carboplatin – Pemetrexed ) for the first-line treatment of patients with NSCLC with EGFR exon 20 insertion mutations.

A marketing authorization application for this indication has also been submitted to the European Medicines Agency ( EMA ).

Information on non-small cell lung cancer

Worldwide, lung cancer is one of the most common cancers, with NSCLC making up 80 to 85& of all lung cancer cases. The main subtypes of NSCLC are adenocarcinoma, squamous cell carcinoma and large cell carcinoma.

Among the most common driver mutations in NSCLC are alterations in EGFR, which is a receptor tyrosine kinase controlling cell growth and division. EGFR mutations are present in 10 to 15% of Western patients with NSCLC with adenocarcinoma histology and occur in 40 to 50% of Asian patients.

EGFR ex19del or EGFR L858R substitutions are the most common EGFR mutations.

The five-year survival rate for all people with advanced NSCLC and EGFR mutations treated with EGFR TKIs is less than 20%. Patients with EGFR ex19del or L858R mutations have a real-world five-year overall survival of 19%

FONTE: https://www.janssen.com/janssen-submits-supplemental-biologics-license-application-us-fda-seeking-approval-rybrevantr

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