Seppure corro da che ero ragazzo, ho iniziato a gareggiare, si fa per dire, da quando ho superato la soglia dei quarant’anni. La prima gara cui presi parte fu la mezza maratona di Napoli del 2007. Per la successiva passarono circa quattro anni, a seguito dell’Alzheimer che alla fine degli anni novanta colpì papà e da dicembre 2006 lo allettò, costringendo mia sorella e me ad alternarci al suo capezzale, (tutto ciò l’ho raccontato nel romanzo UN UOMO BUONO – MIO PADRE MALATO DI ALZHEIMER, Edizioni Helicon).

La corsa non è solo fatica e gioia ma anche magia

Seppure corro da che ero ragazzo, ho iniziato a gareggiare, si fa per dire, da quando ho superato la soglia dei quarant’anni. La prima gara cui presi parte fu la mezza maratona di Napoli del 2007. Per la successiva passarono circa quattro anni, a seguito dell’Alzheimer che alla fine degli anni novanta colpì papà e da dicembre 2006 lo allettò costringendo mia sorella e me ad alternarci al suo capezzale, (tutto ciò l’ho raccontato nel romanzo UN UOMO BUONO – MIO PADRE MALATO DI ALZHEIMER, Edizioni Helicon).

Fino a che papà non ci lasciò a maggio del 2011, mi limitai a correre per un’ora tre volte a settimana. Dopo la sua scomparsa ripresi a farlo con continuità, dedicando la domenica ai medi di una ventina di chilometri.

Nel momento in cui ripresi ad allenarmi senza particolari pensieri, spinto da un gruppo di runner di Pozzuoli, mi iscrissi alla gloriosa Pozzuoli Marathon e iniziai a gareggiare un paio di volte al mese.

Cominciai con le dieci chilometri per poi passare alle ventuno, non escludendo di poter realizzare un giorno  quello che è il sogno di ogni runner, prendere parte a una maratona e chiuderla.

La mia prima gara di oltre ventuno chilometri fu la Napoli-Pompei del 2012. […]

PER LEGGERE L’INTERO POST CLICCARE SU www.vincenzogiarritiello.it

La corsa non è solo fatica e gioia ma anche magiaultima modifica: 2022-01-30T21:43:13+01:00da kayfakayfa