Sabato 21, gennaio durante la presentazione del mio romanzo L’ULTIMA NOTTE (Edizioni Helicon) , il prof. Magliulo, uno dei relatori insieme al prof. Ernesto Salemme presenti quella sera in sala, parlando dell’amore divinizzato, a loro dire tema centrale del racconto, ha citato Dante Alighieri, suscitando in me viva gioia e dandomi modo di parlare del presunto rapporto tra il sommo poeta e i Fedeli d’Amore.
A riguardo nella mia raccolta di articoli sull’ermetismo – DISCUSSIONI SU MARIA MADDALENA – UN VIAGGIO NELLA TRADIZIONE ERMETICA disponibile su Amazon – vi è un capitolo dedicato proprio a Dante e al suo rapporto sia con i templari sia con i Fedeli d’Amore che ripropongo in questo post al fine di chiarire a quanti non li conoscessero chi erano i Fedeli d’Amore.
DANTE TEMPLARE E ALCHIMISTA
Tra i massimi capolavori letterari di sempre, la Divina Commedia vanta un gran numero di saggi critici e analitici, alcuni dei quali non si limitano ad analizzarne la struttura compositiva, la storicità e il significato filosofico ma, entrando nell’anima dell’opera, tentano di dimostrare come Dante non si fosse limitato a infondervi simbolicamente le proprie ideologie politiche e religiose. Bensì vi avesse trasfuso il proprio credo spirituale/misteriosofico di matrice gnostica in quanto avrebbe fatto parte, insieme ad altri stilnovisti, dei Fedeli D’Amore. […]
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