A molti il termine Dimore Filosofali dirà poco o nulla. Viceversa dirà tanto agli studiosi e agli appassionati di ermetismo, alchimia in particolare: LE DIMORE FILOSOFALI è il titolo di una delle opere del famoso alchimista francese Fulcanelli vissuto nel ventesimo secolo.
Nelle Dimore Filosofali, esaminando i fregi in bassorilievo e i dipinti che decorano gli esterni e gli interni di alcune antiche e nobili case dispiegate sul territorio francese e belga, lo studioso cerca di dimostrare che quegli addobbi furono realizzati seguendo gli stessi canoni legati all’antica tradizione iniziatica, dove nulla era lasciato al caso, con cui nel remoto passato vennero edificati i templi e in epoca più recente le cattedrali gotiche.
Mediante quelle statue e disegni i decoratori, nella fattispecie gli scalpellini, mentre scolpivano e dipingevano, seminavano indizi attinenti al cammino che l’uomo avrebbe dovuto compiere per realizzare la Grande Opera – la trasmutazione del piombo in oro simboleggiante il passaggio dallo stato materiale a quello spirituale – che solo gli iniziati alla tradizione sacra sarebbero in grado riconoscere, comprendere e realizzare.
Molti anni dopo, seguendo la stessa logica del Fulcanelli, la compianta storica flegrea Lina Sansone Vagni, dopo aver pubblicato nel 1992 il suo ineguagliabile capolavoro sulla figura di Raimondo di Sangro Principe di San Severo, nel 1994 diede alle stampe un libricino dal titolo eloquente UNA DIMORA FILOSOFALE IN POZZUOLI, edito da Bastogi. […]
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