L’ultima volta che feci un’escursione in montagna fu ad agosto del 2019. Con gli amici della Brigata di Raggiolo salimmo fino alla Pozza Nera per poi ridiscendere il fiume Teggina camminando nel suo alveo. In quell’occasione, a causa di una brutta caduta dovuta all’imprudenza, mi procurai una contusione alla gamba che ancora oggi mi dà qualche fastidio.

Il profumo del sole

L’ultima volta che feci un’escursione in montagna fu ad agosto del 2019. Con gli amici della Brigata di Raggiolo salimmo fino alla Pozza Nera per poi ridiscendere il fiume Teggina camminando nel suo alveo. In quell’occasione, a causa di una brutta caduta dovuta all’imprudenza, mi procurai una contusione alla gamba che ancora oggi mi dà qualche fastidio.

Lo scorso anno, per via dle covid, le escursioni furono cancellate dal programma dell’estate raggiolatta. Tuttavia con gli amici della Brigata riuscimmo a organizzare delle passeggiate nei boschi che però non avevano il fascino delle escursioni vere.

Quest’estate, malgrado il covid continui a condizionare le nostre esistenze, con gli amici della Brigata siamo riusciti a fare un’escursione fin su l’Acqua di Corbo, un punto del bosco che sorge sulle pendici del Pratomagno caratterizzato da distese di faggi e filari di castagni secolari.

Il gruppo era formato da Paolo Schiatti e da sua moglie Francesca, dai fratelli Gambini – Adelio e Arturo – e da me. L’escursione è durata all’incirca un paio di ore durante le quali Paolo, il Presidente della Brigata, mi ha raccontato delle qualità degli alberi casentinesi il cui legno – in questo caso l’abete bianco – fu utilizzato dal Brunelleschi per la sua famosa cupola di Santa Maria del Fiore a Firenze e dal Gran Ducato di Toscana per la costruzione delle navi della sua flotta. […]

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