Messaggi del 28/09/2014

RINALDA racconto (41) di Dino Secondo Barili

Post n°15626 pubblicato il 28 Settembre 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

 con persone reali o fatti realmente avvenuti)

41

Rinalda …e l’intraprendenza delle donne

Sulla intelligenza e l’intraprendenza delle donne non ci sono dubbi. La storia è piena di esempi (esemplari) piccoli e grandi. Non occorre sfogliare i libri di storia… basta guardarsi intorno… cosa accade (ed è accaduto) a Pavia e Provincia… e ovunque. La Rinalda, per esempio, pur essendo vissuta parecchi decenni fa in un paese della Lomellina è ricordata ancora oggi. Il locale porta ancora il suo nome: “Osteria della Rinalda”. Ormai è tutto cambiato, ma alcune persone avanti negli anni ricordano bene la sua storia. Rinalda era figlia unica. Il padre aveva avviato un’Osteria per dare un futuro alla propria figlia com’era in uso a quell’epoca. All’età di ventuno anni Rinalda chiese a suo padre se poteva apportare dei cambiamenti. Il padre si oppose: “Quand son mort mi… ta fe quel che vot. Adess i rob a sten insì e basta” (Quando sono morto io … fai quello che vuoi. Adesso le cose stanno così e basta). La Rinalda ingoiò il rospo e tacque. Alla morte di suo padre, però, rivoluzionò ogni cosa. Rinnovò il locale allargando le finestre per renderle più luminose… Dietro all’Osteria fece costruire un pergolato con l’uva bianca e nera. All’ombra del pergolato pose numerosi robusti tavoli in legno con comode panche. Un luogo romantico… dove mangiare, bere e chiacchierare. In breve l’Osteria ebbe successo. Il carattere spiritoso della Rinalda fece la differenza. L’Osteria era diventata il ritrovo fisso di alcuni commercianti della Lomellina (spendaccioni) i quali, a giorni fissi della settimana, si ritrovano per concludere i loro affari e fare delle favolose abbuffate. Così facevano pure alcuni orafi, i quali, però, per prudenza, annunciavano la loro presenza solo all’ultimo minuto … e con mille precauzioni. Rinalda era sulla bocca di molte persone in Lomellina… e oltre. Parecchi uomini avevano preso una “cotta” solenne per lei, per l’Ostessa. Rinalda, però, era una donna forte e con le idee chiare. Non voleva vincoli. Perciò niente “morosi”, spasimanti o uomini di qualsiasi specie. Diceva: “Non ho nulla contro gli uomini… anzi, mi piacciono, ma sono “tipi” gelosi e non mi permetterebbero mai di essere me stessa. Ogni attività ha le sue peculiarità. Io, Rinalda, devo fare complimenti a tutti gli uomini, miei avventori… Non posso sopportare che ci sia qualcuno dietro le spalle che mi misura le parole in bocca… e ci trova ciò che non c’è. Perciò … niente moroso, niente marito, niente matrimonio” Viene il momento, però, che anche una donna indipendente deve pensarci prima di dire un “no”. Durante un temporale di luglio di tanti anni fa, all’Osteria della Rinalda chiese assistenza il Conte Valentino Dei Valentini… un nome, un programma, anzi, un “impero” in campi e campagne. La Rinalda assistette il Conte Valentino come era sua consuetudine. Questi era appena rimasto vedovo e stava cercando moglie. Come per incanto si innamorò della Rinalda. Questa, però, garbatamente, rifiutò la proposta. “Vede Signor Conte. Non posso accettare l’offerta di diventare sua moglie… perché perderei la mia libertà …la quale non ha prezzo. La libertà è tutta la mia vita.” – Buona giornata a tutti. Dino (41)

 
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IL MELOGRANO di Teresa Ramaioli

Post n°15625 pubblicato il 28 Settembre 2014 da dinobarili
 

IL MELOGRANO 

di

Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo il 28/09/14 alle 10:28 via WEB
IL MELOGRANO----Nell'antico Egitto il melograno era ritenuto una pianta medicinale per le sue proprietà te-rapeutiche e vermifughe, ed era inoltre utilizzata nelle cerimonie funebri. Melagrane sono raffigurate in tombe egizie del 2500 a.C., citate nelle iscrizioni di Tutmosi I (1547 a.C.) e ritrovate nella tomba di Ramses IV (1145 a.C.). Nel corso dei secoli il melograno ha ispirato numerose leggende all'interno di varie culture e tradizioni. Nell'antica Grecia il melograno era sacro a Cerere, Demetra, Giunone, Persefone e Dioniso. In un racconto mitico, Persefone fu condannata agli inferi per aver mangiato sette chicchi di melagrana. Ai tempi degli antichi Romani, le spose usavano adornarsi i capelli con rametti di melograno, come simbolo di ricchezza e di fertilità. Plinio il Vecchio lo chiamava Malum Punicum, con una chiara allusione ad una probabile origine Fenicia di questo frutto. In epoca cristiana il melograno divenne l'allegoria della Chiesa che accoglieva a sé i fedeli. I pittori rinascimentali spesso mettevano proprio una melagrana in mano a Gesù Bambino quale simbolo della nuova vita donata all'umanità. Nel corso del 1400 la melagrana è rappresentata in numerosissime opere d'arte, nella pittura, nella scultura e nelle arti decorative, come nel dipinto del Botticelli La Madonna della Melagrana, oppure La Madonna Dreyfus di Leonardo da Vinci. In India si crede che il frutto della melagrana procuri fertilità e in Turchia, ancora oggi, le novelle spose fanno cadere per terra una melagrana che, rompendosi, fa uscire tutti i suoi semi. La tradizione popolare ritiene infatti che si avranno tanti figli quanti sono i chicchi usciti dal frutto spaccato. Ciao Teresa Ramaioli

 
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ANNAMARIA ...E IL RACCONTO DI GISELLA

Post n°15624 pubblicato il 28 Settembre 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL RACCONTO DI GISELLA

annamariamennitti
annamariamennitti il 28/09/14 alle 14:45 via WEB
Perchè il primo amore non si scorda mai ? solo per il primo bacio per il primo pensiero d'amore ,per le prime lacrimucce, ma non per la persona , infatti Gisella le è capitato di ricordare il suo professore ,ma forse era meglio solo il ricordo Ti è mai capitato di vedere una persona che hai avuto per anni solo nel cuore e quando ti capita di rivederla dopo anni pensi "meno male che non l'ho sposato" ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 28/09/14 alle 19:10 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento molto ponderato. La storia è piena di primi amori. Oggi le ragazze sono più avvedute. Solo i ragazzi sono rimasti ingenui. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 
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STEFANO BROCCA.... E I COLORI DELL'AUTUNNO

Post n°15623 pubblicato il 28 Settembre 2014 da dinobarili
 

STEFANO BROCCA....

E

I COLORI DELL'AUTUNNO

franzkline
franzkline il 28/09/14 alle 11:24 via WEB
Ogni stagione ha i suoi colori caratteristici ma i colori dell'Autunno sono in assoluto quelli più caldi e brillanti di tutto l'anno e secondo me (parere da pittore) sono i più riflessivi e stimolanti… Vedi il Movimento di Corrente che sta facendo parlare di se proprio in questo periodo autunnale... Ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 28/09/14 alle 18:50 via WEB
Ciao Stefano - Bel commento. I colori dell'autunno sono stupendi. I Pittori ne sanno le ragioni. L'autunno è la stagione dell'arte... Passo dal tuo Blog. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 
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MADDAMARK...E I RAGAZZI HANNO PAURA DELLE DONNE

Post n°15622 pubblicato il 28 Settembre 2014 da dinobarili
 

MADDAMARK...

E

I RAGAZZI HANNO PAURA DELLE DONNE

maddamark
maddamark il 28/09/14 alle 16:17 via WEB
Ciao, io amica di tanti ragazzi ho scoperto che i ragazzi stessi hanno paura delle donne. Spesso non sanno come trattarle.....riflettiamoci. Un salutone Maddalena
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 28/09/14 alle 18:44 via WEB
Ciao Maddalena - Non è solo adesso che è così... è sempre stato così. Non basta riflettere. Bisogna agire... ma l'argomento è difficile. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 
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ANNAMARIA ...E I PENSIERI SPARSI

Post n°15621 pubblicato il 28 Settembre 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA...

E

I PENSIERI SPARSI

annamariamennitti
annamariamennitti il 28/09/14 alle 14:14 via WEB
Certo l'amore si costruisce sempre per il domani,anche se non ne sei convinta che ci sarà un futuro i sogni sono sempre per il domani.....che se si realizzano grazie alle nostre capacità..al contrario si ricorre al destino "Non era scritto nel destino" ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 28/09/14 alle 18:39 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. Hai detto delle cose sagge. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 
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MADDAMARK...E IL RACCONTO DEL SIGNOR CARLO

Post n°15620 pubblicato il 28 Settembre 2014 da dinobarili
 

MADDAMARK...

E

IL RACCONTO DEL SIGNOR CARLO

maddamark
maddamark il 28/09/14 alle 16:12 via WEB
L'unica cosa certa è che la Mafalda è una poco di buono imbrogliona. L'amore, l'affetto e l'amicizia è per tutte le età. Serve sempre quel certo pizzico di fortuna. Ciao Maddalena
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 28/09/14 alle 18:34 via WEB
Ciao Maddalena - bel commento. Oggi, i problemi sono tanti. Il racconto è uno spaccato di vita attuale. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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PENSIERI DI PIERLUIGI VALLI

Post n°15619 pubblicato il 28 Settembre 2014 da dinobarili
 

PENSIERI DI PIERLUIGI VALLI

"Volere è potere"

Pierluigi

 

 
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MADDAMARK...E LA RIPRESA DEL RITMO

Post n°15618 pubblicato il 28 Settembre 2014 da dinobarili
 

MADDAMARK...

E

LA RIPRESA DEL RITMO

maddamark
maddamark il 28/09/14 alle 16:01 via WEB
Ciao Dino, questa volta, spero proprio di riprendere il ritmo......piccoli guai fastidiosissimi!!! Io adoro l'autunno e i suoi colori.Lontano dagli occhi...lontano dal cuore.....per Gisella è stato così!! Ciao buona domenica Maddalena
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 28/09/14 alle 18:25 via WEB
Ciao Maddalena - grazie per il commento. Sono contento che hai ripreso a pieno ritmo. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 
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DONADAM68...E I PENSIERI SPARSI

Post n°15617 pubblicato il 28 Settembre 2014 da dinobarili
 

DONADAM68...

E

I PENSIERI SPARSI

donadam68
donadam68 il 28/09/14 alle 09:24 via WEB
...sempre guardando quel sole che innanzi ai nostri occhi sorge e sperando che quei colori intinti dall'alba dipingeranno l'intero giorno che ancora sarà ....buona Domenica :)D
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 28/09/14 alle 18:21 via WEB
Ciao - Come sempre i tuoi pensieri fanno riflettere. Grazie. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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ANGELAURGESE2012...E LA BUONA DOMENICA

Post n°15616 pubblicato il 28 Settembre 2014 da dinobarili
 

ANGELAURGESE...

E

LA BUONA DOMENICA

AngelaUrgese2012
AngelaUrgese2012 il 28/09/14 alle 10:33 via WEB
Buon giorno una felice dominica.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 28/09/14 alle 18:15 via WEB
Ciqao - grazie. Buon inizio settimana. Dino
(Rispondi)

 

 
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MADONNA DREYFUS di Teresa Ramaioli

Post n°15615 pubblicato il 28 Settembre 2014 da dinobarili
 

MADONNA DREYFUS 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 28/09/14 alle 10:39 via WEB
MADONNA DREYFUS----L'opera: "Madonna Dreyfus" è un dipinto di Leonardo da Vinci o Lorenzo Credi, realizzato con tecnica a olio su tavola intorno al 1469, oppure, al periodo 1475-80, misura 16,5 x 13,4 cm. ed è custodito nella National Gallery of Art, Washington. L'attribuzione della tavoletta a Leonardo da Vinci viene tradizionalmente riferita intorno al 1469, in modo tale che, delle due tavole realizzate, una venga considerata autografa dell'artista. L'altro dipinto, attribuito a Lorenzo Credi viene generalmente inserito nel periodo 1475-1480, ed è considerato come una seconda versione di un originale leonardesco andato perso. Ciao Teresa Ramaioli

 
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PENSIERO DEL GIORNO

Post n°15614 pubblicato il 28 Settembre 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORNO

“La saggezza è come la salute…

…indispensabile”

Dino

 

 

 
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IL SIGNOR PINO racconto (40) di Dino Secondo Barili

Post n°15613 pubblicato il 28 Settembre 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

 con persone reali o fatti realmente avvenuti)

40

Il Signor Pino… uomo tirchio

Oggi, nei paesi, e nelle piccole città (come Pavia), le persone vivono isolate, spesso sole. Il dialogo quotidiano è limitato al massimo. Ecco perché, molte persone affollano il “mercato” del mercoledì e del sabato in Piazza Petrarca a Pavia. Non perché tutte le persone che girano tra i banchetti hanno bisogno di comperare qualcosa… ma “girano” per incontrare qualcuno con cui parlare, salutare, dialogare, scambiare informazioni, fare un po’ di pettegolezzo (gossip, come si dice oggi). Le persone hanno bisogno di scambiarsi informazioni, osservazioni e impressioni…cioè vivere! Mercoledì scorso, al mercato, la Signora Anna Maria cercava di convincere il Signor Giovanni che il suo amico Pino (di quarantacinque anni) si era comportato male con la sua quasi-fidanzata Rachele. Il Signor Giovanni, che non è uno sprovveduto, si è fatto raccontare il fatto. La Signora Anna Maria non aspettava altro. “Da quel che so io, le cose sono andate così. Pino, quarantacinque anni, è Ragioniere presso un Ente pubblico. Ha una buona posizione, e sei mesi fa ha cominciato a fare il filo a Rachele, trent’anni… mia lontana nipote. Da quello che ho saputo dalla Rachele stessa, il Rag. Pino è un tirchio… che più tirchio non si può. E’ scapolo, ha un bel posto, ha modi garbati, ben educato, ma un “regime” di vita rigido come un frate in convento. Infatti, in sei mesi di quasi fidanzamento, il Rag. Pino non ha cambiato il proprio atteggiamento. Pizza al sabato sera in Pizzeria. Domenica… un giretto in auto sulle colline dell’Oltrepò Pavese. Domenica sera film presso una Multisala. Martedì e Giovedì … TV in casa di lei, della Rachele. Quando la mia lontana nipote ha osato chiedere se era possibile fare una gita al mare… il Pino ha risposto che c’è la crisi economica e bisogna risparmiare. Dopo tale affermazione la Rachele non ci ha visto più … e l’ha piantato sui due piedi. Fine della storia”. Il Signor Giovanni che, sprovveduto non è, ascolta spesso le storie di parecchie persone, ed ha ritenuto di esprimere la sua opinione. “Molto spesso alcune donne vedono il mondo a modo loro. Per te, Anna Maria, il Rag. Pino è un tirchio… e la Rachele, secondo te, l’ha piantato proprio perché tirchio… Cosa puoi dirmi, invece, del Michele che abita nei tuoi paraggi? Quarantadue anni. Due anni fa, si è innamorato pazzamente della Ginetta, una bellissima ragazza che voleva fare carriera come modella? Quando si frequentano certi ambienti i soldi “volano come il vento”. Siccome Michele, è un debole, incapace di dire di no ad una donna (specialmente se ne è innamorato), per aiutare Ginetta nella carriera… ha venduto la casa avuta in eredità dai genitori…” – L’Anna Maria, incuriosita, ha chiesto com’è finita … “Male” – rispose il Signor Giovanni – “Quando la Ginetta si accorse che Michele era rimasto al verde … lo ha piantato sui due piedi. Alla differenza tra Pino e Michele … pensaci tu.” - Buona giornata a tutti. Dino (40)

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°15612 pubblicato il 28 Settembre 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buon Lunedì... a tutti"

 DIARIO CORALE

 del

29 settembre 2014

 
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PENSIERI SPARSI DEL 28 SETTEMBRE 2014

Post n°15611 pubblicato il 28 Settembre 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 28 SETTEMBRE 2014

“L’amore guarda sempre al domani…

mai al passato”

Dino

 
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GISELLA E LA TOUR EIFFEL racconto (757) di Dino Secondo Barili

Post n°15610 pubblicato il 28 Settembre 2014 da dinobarili
 

28 SETTEMBRE 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 28 Settembre 2014 – Domenica - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconti di settembre

757

Gisella e la Tour Eiffel

Settembre è il mese delle riflessioni. Una persona è spinta a riflettere su tutto e su ogni cosa. Sarà perché il ventitre settembre si passa dalla stagione estiva a quella autunnale? Può darsi. L’autunno si trova nei colori della natura quasi all’improvviso. Per esempio… nel colore delle foglie della vite e dell’uva… che sta per essere colta. Una gamma di colori infiniti… che li comprende tutti o quasi. I colori fanno riflettere. Un anno fa, alla fine del mese di settembre è stato così anche per la Dott. Gisella, quarant’anni, single, bellissima... Dirigente di una Agenzia Commerciale a Milano, abitante a Pavia. La Dott. Gisella non aveva nulla da rimproverarsi dei suoi quarant’anni… Le era andato quasi tutto bene. Il quasi è d’obbligo perché nella vita di Gisella c’era un vuoto… l’amore. La verità era molto complessa. Durante il periodo dell’Università, Gisella si era innamorata di un Professore e ci aveva fatto una malattia. E’ stato un amore travagliato. Lei vent’anni, lui quaranta … all’epoca di fatti. Il Professore si chiamava Donato …e come regola non voleva farsi vedere in giro insieme a Gisella. La cosa andò avanti per un paio d’anni… poi, Gisella si era iscritta ad un’altra Università… e il “primo amore” era finito… come tanti “primi amori”... con un nulla di fatto. Un anno fa, però, Gisella si trovava ad un Corso di Aggiornamento a Torino per conto della sua Agenzia Commerciale. Tra gli esperti chiamati a rispondere alle domande degli iscritti al Corso c’era Donato, il Prof. Donato, il suo primo amore… Per cortesia, Donato e Gisella dovevano almeno salutarsi e lo hanno fatto. Ormai erano passati vent’anni… Cosa c’era di male? Lui sessant’anni, lei quaranta… Gisella più bella che mai… alta, bionda, occhi azzurri, e gambe da far tremare i polsi a qualsiasi uomo. Anche se il Prof. Donato era un luminare esperto nella sua materia … non poteva rimanere insensibile di fronte ad un simile bellezza. Ovvio, che il sessantenne ha fatto di tutto per trovarsi sempre a portata di Gisella la quale ha cominciato a riflettere e farsi delle domande. Ormai il Corso di Aggiornamento aveva preso una piega diversa rispetto a quello che pensava la Dirigente dell’Agenzia Commerciale milanese. Ora, aveva a che fare con il suo primo amore. Non poteva evitare di porsi le considerazioni… sull’età dell’uomo… sui capelli radi, anzi, quasi pelato… gli occhiali spessi da quasi miope… sull’andatura non proprio da persona che frequenta palestre per tenersi in forma… Per non parlare del corpo leggermente appesantito. Donato, però, dopo aver visto Gisella si era ringalluzzito. Approfittando di un momento in cui i due erano rimasti a tu per tu… ne ha approfittato per lanciare l’esca… “Gisella perché non approfittiamo di questa occasione per cenare insieme?” Per Gisella è stata una domanda abbastanza prevedibile. Nei confusi anni del loro complicato rapporto ci sono stati anche dei momenti indimenticabili… Ora, però, erano passati vent’anni… e quel sogno era svanito nel tempo. Gisella volle essere gentile. “Donato quegli anni sono lontani … anni luce. Non credo che una cena risolverebbe il problema. Ormai tu sei tu…e io sono io. A volte basta il ricordo di ciò che c’è stato” Donato aveva capito che indietro non si torna. La mente di Gisella aveva altre aspettative… Infatti, Gisella, da due settimane era in contatto con un Dirigente di una Azienda Commerciale francese, il cinquantenne Dott. Francois, alto e bello come voleva lei. C’era stato un primo incontro per ragioni di lavoro …e Francois era stato letteralmente ammagliato da Gisella. Prima della fine dell’incontro l’uomo aveva già fatto le avances e tra i due c’era stato lo scambio dei numeri di cellulare. Da quel momento il telefonino era in continuo movimento. Tra un telefonino e l’altro c’era una girandola di messaggi da far perdere il ben dell’intelletto. Ora, c’era pure una novità. Al termine del Corso di Aggiornamento Francois sarebbe giunto a Torino con la sua Ferrari per prendere Gisella per una vacanza… Dove? A Parigi, naturalmente… sei giorni tutti per loro e baci appassionati sulla Tour Eiffel. Gisella sentiva già il fuoco bruciarle dentro… Il primo amore stava bene dov’era… tra i ricordi. Questo è il racconto 757, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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LE NOCI di Teresa Ramaioli

Post n°15609 pubblicato il 28 Settembre 2014 da dinobarili
 

LE NOCI 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo il 27/09/14 alle 13:25 via WEB
LE NOCI---L’offerta dei frutti spontanei del bosco è sempre stata molto ricca. Castagne, noci, mele, pere, nocciole, pinoli, fragole, funghi, tartufi, melagrane e mandorle ne rappresentano solo alcuni esempi. Nel Medioevo erano rari gli appezzamenti di terreno adibiti a frutteti, e perciò era il bosco la mensa alla quale rivolgersi. Nell’antichità intorno all' albero da noce, simbolo di prosperità e protezione, si affollavano simboli, credenze e miti. I suoi frutti raccolti in settembre-ottobre, che per forma e contenuto ricorderebbero la testa umana, sembra che fossero indicati per curare le malattie della mente e dell’amore. Ne veniva fatto dono a coloro che soffrivano di deperimenti, o erano messi nelle tasche dei giovani per farli innamorare. Le noci hanno un eccezionale potere nutritivo e corroborante (una noce 45 calorie). Per la doppia protezione garantita al frutto da guscio e mallo, Plinio scriveva che le noci erano l’emblema della stabilità del matrimonio. Dedicate a Giove e definite “cibo degli dei”, venivano gettate in aria e offerte durante le cerimonie nuziali. Durante il Medioevo con il frutto si curava la debolezza di stomaco, l'infuso di foglie era indicato per la tosse e l’asma, i gusci tritati servivano a lenire il mal di denti. Sotto la folta chioma del noce venivano celebrati riti di stregoneria e magia. Nel VII sec. divenne celebre il noce di Benevento, albero secolare fatto abbattere dal vescovo Barbato per impedirne l’uso pagano. Nel tempo si affermò la credenza che le noci acquistassero poteri magici se raccolte nella notte di San Giovanni; preposte alla raccolta erano donne; dalle noci verdi ed immature, messe a infusione nell’alcol, usciva un liquore detto “Nocino”. Ciao Teresa Ramaioli

 
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EST.LA.BELLE.EPOQUE ...E LA BUONA DOMENICA

Post n°15608 pubblicato il 28 Settembre 2014 da dinobarili
 

EST.LA.BELLA.EPOQUE...

E

LA BUONA DOMENICA

est.la.belle.epoque
est.la.belle.epoque il 27/09/14 alle 22:23 via WEB
Buon sabato sera caro Dino..
un abbraccio, Liliana
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 28/09/14 alle 09:10 via WEB
Ciao Liliana - Buona domenica. Grazie della visita. Dino
(Rispondi)

 

 
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COMMENTO DI PAOLA110

Post n°15607 pubblicato il 28 Settembre 2014 da dinobarili
 

COMMENTO DI PAOLA110

PAOLA11O
PAOLA11O il 27/09/14 alle 22:52 via WEB
Salve, felice serata. (Una preghiera) DIO MIO TI PREGO Abbi cura dei miei fratelli meno fortunati, allontana dai loro corpi quella belva feroce: "la Fame". Custodisci nel loro cuore la purezza della vita e la bellezza dell'Amore, preservando le loro Anime dalla sofferenza della guerra, dona loro la pace che solo Tu puoi donare. Amen. A. C.
(Rispondi)

 
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