Messaggi del 27/09/2014

LA SIGNORA GIUSEPPINA E IL MATRIMONIO racconto (39) di Dino Secondo Barili

Post n°15606 pubblicato il 27 Settembre 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

 con persone reali o fatti realmente avvenuti)

(39)

La Signora Giuseppina … e il matrimonio

Negli ultimi sessant’anni, i problemi delle persone sono aumentati… Merito dei “media”, oppure del così detto “benessere”… Fatto sta che, parecchie persone avanti negli anni, aprono le braccia e, sconsolate, affermano … “si stava meglio… quando si stava peggio”. L’espressione non è da prendere alla lettera perché, oggi, ci sono comodità che ieri non c’erano, opportunità che qualche decennio fa, non erano neppure immaginabili. Ora, però, le persone si lamentano … e non hanno tutti i torti. Qualche giorno fa si lamentava, per esempio, la Signora Giuseppina, settant’anni, che al mercato di Piazza del Duomo a Pavia, si sfogava contro le nuove generazioni di giovanotti in difesa di sua nipote, Caterina (trentacinque anni), che pur essendo una brava ragazza, non riesce a trovare marito. “Si” – diceva la Signora Giuseppina – “…di uomini in età da marito ce ne sono… ma non vogliono impegnarsi. Pensano solo al divertimento. Vogliono uscire con la ragazza… la sera per andare al cinema, a mangiare la pizza, fare qualche weekend… ogni tanto, ma poi… ognuno a casa propria. Sotto le ali della mamma…” La Signora Giovanna, mamma di due ragazzi di 35 e 38 anni, bravi ragazzi con una buona posizione e uno stipendio sicuro, si inalberò.” – “Signora Giuseppina, io, ho proprio due “ragazzi” in età “di sposarsi” che vivono comodamente e felicemente in casa con me e mio marito. Tante volte ho detto ai miei figli di farsi una famiglia, di cercarsi una brava ragazza… Lo sa cosa mi hanno risposto? Mamma, guardati intorno. Dei miei amici e coetanei che si sono sposati… non c’è una coppia ancora insieme… (uno solo, per la verità). Tutti gli altri… divisi. Ti piacerebbe che ci sposassimo e dopo qualche anno … ritornassimo ancora sotto il tuo tetto? Di fronte ad una simile osservazione (documentata!) cosa posso rispondere? Effettivamente, per quello che so io, molti coetanei dei miei figli si sono sposati ed ora sono ritornati dai loro genitori. Io, non voglio dare la colpa a nessuno. Ne’ ai ragazzi, né alle ragazze di oggi… certo è che, sia una parte, sia l’altra “ci pensano due volte” prima accedere al vincolo matrimoniale, assumersi delle responsabilità.” La Signora Giuseppina è una donna tosta, testarda, ha le sue idee. Non è riuscita a trattenersi. “Io, sarò di un’altra epoca… Mi sembra che questi giovani (ragazzi e ragazze) stiano buttando al vento la parte migliore della loro vita, il loro domani. Il matrimonio così com’è strutturato non funziona più. Troppi equivoci, troppa retorica (“finché morte non vi separi”, ecc. ecc.). Secondo me sarebbe meglio tornare …”al matrimonio d’interesse” dove le clausole sono più limitate e vengono sottoscritte. Indicano, però, la ragione dello stare insieme…” La Signora Giovanna prese la palla al balzo… “Ne parlerò ai miei figli… voglio sapere cosa ne pensano.” – Buona giornata a tutti Dino  (39)

 
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TRADIZIONI di Teresa Ramaioli

Post n°15605 pubblicato il 27 Settembre 2014 da dinobarili
 

TRADIZIONI

di

Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo il 27/09/14 alle 13:22 via WEB
TRADIZIONI--Nella società contadina, venivano usati alcuni alimenti ritenuti in grado di prevedere il futuro. Divinazione praticata tramite il sale. Una tecnica consiste nell'osservare i modi di come si scioglie nell'acqua o crepita nel fuoco. Tra i romani c'era la convinzione che fosse di cattivo auspicio per un invitato, il fatto che dormisse sul tavolo prima che fossero ritirate le saliere. Ancora oggi si crede che versare il sale porti male; per scongiurarne gli influssi negativi si consiglia di prenderne un pizzico e lanciarlo dietro le spalle. Divinazione per mezzo delle cipolle. Si raccolgono varie cipolle e si scrive su ciascuna il nome della persona di cui si desidera avere notizie. In seguito, si mettono sotto una terra ben inumidita e a seconda di come germoglieranno, rapidamente o lentamente, si dedurrà lo stato di salute della persona a cui corrispondono. Divinazione che si faceva per mezzo dell'alloro. Si gettava un ramo di alloro, l'albero sacro, nel fuoco e si formulava la domanda. Se le foglie scoppiettano la risposta era affermativa, se non lo facevano, era negativa. Divinazione per mezzo delle uova. Si versa la chiara di un uovo in acqua, osservando le figure che essa forma. Si rendono più visibili usando acqua bollente, poiché l'albume si coagula grazie all'azione del calore. Divinazione praticata per mezzo delle foglie di fico. Si scrivevano sulle foglie le domande formulate: se le foglie, una volta scritte, si seccavano subito, indicavano un cattivo presagio, ma se tardavano a seccare erano indizio di un buon presagio. Tutt'oggi sono presenti diverse superstizioni legate alla tavola. E' malaugurante sedere a tavola in tredici, perché si ricollega all’ultima cena di Cristo con gli Apostoli, o l’invitare ospiti a pranzo di venerdì, giorno nefasto che coincise con la morte di Gesù. Superstizioni consistono nel credere d’impazzire se si mangia la testa dell’oca, e nel convincimento che posare il pane capovolto sulla mensa, rovesci gli interessi della famiglia. Da ragioni d’ordine pratico hanno origine altre superstizioni, come il credere infausto rovesciare l’olio o il sale, con il connesso scongiuro di buttarsi il sale dietro le spalle. Sembra che porti male il mescere una bevanda o il porgere un piatto con la mano sinistra. Invece porterebbe bene rovesciare il vino, se poi ciascuno dei commensali v’intinge il dito e si bagna la nuca per essere partecipe di un’immancabile fortuna. Ciao Teresa Ramaioli

 
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ANNAMARIA ...E LA TORRE DI PISA

Post n°15604 pubblicato il 27 Settembre 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

LA TORRE DI PISA

annamariamennitti
annamariamennitti il 27/09/14 alle 16:33 via WEB
ciao Dino non so proprio perchè la Torre di Pisa sia inclinata,Secondo me le basi su cui poggia la torre erano in discesa per cui la torre è riuscita storta ,la vogliamo paragonare alla vita e si che si può.La vita è simile alla TORRE se i figli provengono da genitori di buona famiglia ,questi crescono bene, al contrario non hanno le basi forti vengono su come la Torre storta e ci si rende conto solo quando vai su con gli anni...Tutto sta nel costruire le basi forti ....se vuoi trascorrere una vita tranquilla e serena ....ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/09/14 alle 18:35 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. La vita è un grande mistero. Più ci giriamo intorno e più diventa ... come la Torre di Pisa... Buona serata. Dino
(Rispondi)

 
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STEFANO BROCCA ..E LA VITA E' FATTA A SCALE

Post n°15603 pubblicato il 27 Settembre 2014 da dinobarili
 

STEFANO BROCCA ...

E

LA VITA E' FATTA A SCALE

franzkline
franzkline il 27/09/14 alle 10:20 via WEB
Infatti il detto "la vita è fatta a scale c'è chi scende e c'è sale" in più la torre di Pisa è anche pendente simbolo delle avversità che ti presenta la vita… Per noi pittori tutti i giorni è una scalata! Ciao Dino complimenti per i tuoi primi 756 racconti
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/09/14 alle 18:24 via WEB
Ciao Stefano - bel commento. La vita è veramente fatta a scale... e tutti i giorni bisogna scalare almeno uno scalino. Questo vale per i Pittori come per tutti gli altri esseri umani. la regola è: VIVERE UN GIORNO ALLA VOLTA. Buona serata. Passo dal tuo Blog. Dino
(Rispondi)

 

 
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DONADAM68 ... E LA FELICITA'

Post n°15602 pubblicato il 27 Settembre 2014 da dinobarili
 

DONADAM68 ...

E

LA FELICITA'

donadam68
donadam68 il 27/09/14 alle 16:48 via WEB
...la felicità è quel tocco impalpabile che vola donando quel senso di pace verso l'azzurro dei pensieri e dei giorni :)D
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/09/14 alle 18:18 via WEB
Ciao - Bellissimo pensiero. Oggi, tutti hanno bisogno di serenità... come nel tuo commento. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 
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PENSIERI DI PIERLUIGI VALLI

Post n°15601 pubblicato il 27 Settembre 2014 da dinobarili
 

PENSIERI DI PIERLUIGI VALLI

""Dino... come sarebbe la vita se si potesse

viverla una seconda volta ?"

Pierluigi

 
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LUXXIL...E LA VITA E' COME LA TORRE DI PISA

Post n°15600 pubblicato il 27 Settembre 2014 da dinobarili
 

LUXXIL...

E

LA VITA E' COME LA TORRE DI PISA

Luxxil
Luxxil il 27/09/14 alle 09:30 via WEB
codivido il pensiero. ciao Dino...buon fine settimana Giò:)
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/09/14 alle 18:10 via WEB
Ciao Gio' - "la vita è come la Torre di Pisa... solo quando si raggiunge la cima ...si capisce il perché" ... e non è solo un detto... ma una cruda realtà. Dino
(Rispondi)

 

 
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MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°15599 pubblicato il 27 Settembre 2014 da dinobarili
 

MILANO 

di

Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo il 27/09/14 alle 14:53 via WEB
MILANO---Il vicolo è dedicato ai lavandai e non alle lavandaie, perché nell'Ottocento ad occuparsi del servizio di lavaggio erano gli uomini organizzati in una vera e propria associazione. Infatti, la confraternita dei Lavandai di Milano risale al 1700. Sant’Antonio da Padova è il loro protettore e a lui è dedicato un altare nella chiesta di Santa Maria delle Grazie al Naviglio, ubicata a 100 metri circa dal Vicolo dei Lavandai, lungo l’Alzaia Naviglio Grande. Il ruscelletto (“el fossett” in lingua milanese) è alimentato dalle acque del Naviglio Grande. Un tempo le lavandaie, munite di secchio, sapone, spazzole e candeggina stavano inginocchiate sul “brellin” di legno, strofinando i panni sugli stalli di pietra e ancora visibili nel vicolo. Il detersivo usato dalle lavandaie era costituito dal cosiddetto “palton”, una paste semidensa a base di cenere, sapone e soda. L’atmosfera del luogo ha ispirato molti scrittori e storici della vecchia Milano, nonché poeti che a questo angolo dell’antica Milano hanno dedicato i loro versi. Da ricordare, la poesia “Vicol di Lavandée” di Luigi Cazzetta, vincitore nel 1964 del premio Carlo Porta e a cui sono dedicati i giardini di piazzale Gorini. Ciao Teresa

 
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PENSIERO DEL GIORNO

Post n°15598 pubblicato il 27 Settembre 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORNO

“Per guardare lontano…

bisogna,

prima di tutto,

osservare vicino”

Dino

 

 

 
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IL SIGNOR CARLO E L'AMORE NELLA TERZA ETA' racconto (38) di Dino Secondo Barili

Post n°15597 pubblicato il 27 Settembre 2014 da dinobarili

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

 con persone reali o fatti realmente avvenuti)

38

Il Signor Carlo …e l’amore nella terza età

Oggi, molte persone vivono nel dubbio. Le persone hanno dubbi su tutto… e su ogni cosa… Anche il Signor Carlo è nel dubbio e negli affanni. E’ da un anno che ci pensa … e non sa trovare la soluzione ottimale al proprio problema. Il Signor Carlo ha 85 anni, vive solo, nella sua casa di proprietà, è vedovo senza figli. Fino ad ora si è arrangiato da solo (mangiare, lavare i piatti ecc.)… con l’aiuto saltuario di una colf a ore. Vive con i suoi tre gatti neri (perché il Signor Carlo è scaramantico e i “gatti neri” gli piacciono e tengono lontani i “guai”). Un giorno o l’altro, però dovrà decidersi e prendere qualche decisione importante… (la moglie “no” … e la compagna “nemmeno”). Purtroppo è storia di tutti giorni. Le notizie al riguardo corrono di bocca in bocca. Per esempio: l’altro giorno, il Signor Carlo era in Piazza Petrarca a Pavia. E’ stato avvicinato dall’amica di lunga data, Giuseppina, la quale ha raccontato la seguente storia. “Carlo hai sentito di Francesco? Quello che abita nella via accanto alla tua… alla periferia di Pavia. Ricordi? …ne abbiamo parlato proprio due anni fa? Allora, aveva 75 anni, ben portati… I “suoi anni” non li dimostrava affatto…anzi, pensava di fare ancora il “galletto amburghese”. Si era invaghito pazzamente di Mafalda, quella bella signora bionda di sessantacinque anni che abitava nei tuoi paraggi. Convinto di essere ancora un giovincello di primo pelo… Francesco le ha fatto una “dichiarazione d’amore” in piena regola. Mafalda (pensionata, vedova e senza figli) si sentì inorgoglita. Visto che “l’amore è cieco” decise di andare a convivere con il Francesco, il suo “grandissimo amore” (parole sue … della Mafalda). Anzi, la Mafalda ha fatto molto di più …Siccome in amore, “quel è mio e tuo … e quel che è tuo è mio”(non è vero!), anche l’appartamento di Francesco passò nell’intestazione di tutti e due. Così …con le pensioni di Francesco e Mafalda… e l’appartamento in comune… l’amore… si riteneva completo! Ma si sa come vanno le cose… Per un anno intero “i due piccioncini” ballarono il tango… due volte alla settimana. Un giorno, di un anno fa, Francesco sentì delle fitte alla gamba sinistra. Cominciò a fare esami… senza venire a capo di nulla. Alla fine rimase immobile, bisognoso di cure continue, incapace di svolgere gli atti quotidiani della vita. La Mafalda si sentiva invece ancora giovane, piena di vita e non aveva alcuna voglia di accudire un infermo. Convinse Francesco a farsi ricoverare in una struttura pubblica protetta… (per essere meglio curato). Tutto andò secondo i “piani”. Francesco si trovò ricoverato e la Mafalda, dopo un po’, non sopportò più di vivere in un appartamento da sola. Affittò l’appartamento (il nido d’amore della terza età) e vendette la sua “metà-casa” al nuovo inquilino…Alla Mafalda, non piaceva più abitare a Pavia. Aveva bisogno di “aria nuova”… di una casetta, piccola, in riva al mare. Le ultime voci… danno la Mafalda, sulla Riviera Ligure. Ha trovato un nuovo amore! Come vedi, caro Carlo, questa società … è piena d’amore…quando si ha la casa di proprietà e si sta bene.” – La Giuseppina tacque e il Signor Carlo, di 85 anni, andò in confusione …turlupinato da una domanda: “Ma, esiste davvero l’amore ad una certa età?” – Buona giornata a tutti. Dino (38)

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°15596 pubblicato il 27 Settembre 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buona Domenica ...a tutti"

DIARIO CORALE

 del

 28 settembre 2014

 
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PENSIERI SPARSI DEL 27 SETTEMBRE 2014

Post n°15595 pubblicato il 27 Settembre 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 27 SETTEMBRE 2014

“La vita è come la Torre di Pisa …

Solo quando si raggiunge la cima…

si comprende il perché”

Dino

 
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MARIA SOFIA E LA TORRE DI PISA racconto (756) di Dino Secondo Barili

Post n°15594 pubblicato il 27 Settembre 2014 da dinobarili
 

27 SETTEMBRE 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 27 Settembre 2014 – Sabato- 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconti di settembre

756

Maria Sofia e la Torre di Pisa

Settembre è il mese delle scoperte… Scoperte? ..quali? …come? Un anno fa… era il problema della Dott. Maria Sofia, Dirigente di una Agenzia Commerciale di Milano, abitante a Pavia… quarant’anni, single, bellissima. Maria Sofia aveva un desiderio che si trascinava da anni. Dopo la Laurea aveva deciso di visitare la Torre di Pisa. Allora (quindici anni prima), aveva appena iniziato una relazione con Alfredo, suo compagno di Università. Si sa quando una persona è impegnata negli studi… è oberato da impegni. Non vede l’ora di terminare gli studi. Alfredo era in ritardo con la tesi di Laurea e aveva promesso a Maria Sofia… “dopo la Laurea ci andiamo”. Alfredo si laureò… Intanto i rapporti tra i due si erano sfilacciati… La Torre di Pisa passò in secondo ordine. Ormai, Maria Sofia aveva gli occhi puntati sul lavoro. Aveva sostenuto parecchi colloqui e si era aperta la porta del lavoro. L’inizio è sempre difficile e pieno di incombenze. Non c’è tempo per pensare ad altro. La Torre di Pisa poteva attendere… e attese. Attese un giorno di settembre di un anno fa. La quarantenne Maria Sofia era passata attraverso altre due relazioni finite con un nulla di fatto. Ora, però, la quarantenne aveva messo gli occhi su Giansiro, un cinquantenne, Dirigente di una Azienda in Svizzera con il quale aveva iniziato una relazione che prometteva bene. Giansiro in tutta la sua vita si era occupato solo della sua Azienda e di null’altro. Non si era neppure sposato oppure avuto relazioni con l’altro sesso… perché il tempo a disposizione era stato assorbito dagli impegni di lavoro. Ora, però, anche Giansiro godeva di una certa tranquillità economica e poteva permettersi di avere una morosa. Ecco, allora, la proposta di Maria Sofia per una visita alla Torre di Pisa. Giansiro aveva accolto l’idea benevolmente, ma, come era sua abitudine, chiese il perché. La quarantenne raccontò la storia. La Torre di Pisa è stata iniziata nel 1173 e si interruppe la costruzione per il cedimento del terreno. Venne ripresa nel 1275 e portata a termine nella seconda metà del 1300. E’ a forma di pozzo cilindrico alto 54 metri. Per raggiungere la sommità si devono salire 294 gradini di una scala a spirale che sono il simbolo stesso della Torre… Già… qualche lettore di questo Blog sicuramente avrà arricciato il naso… Anche il Dott. Giansiro lo ha arricciato. “Perché i 294 scalini sono il simbolo stesso della Torre?” Maria Sofia sapeva tutto sulla Torre di Pisa. Negli anni si era documentata. Letto numerosi libri …anche quelli poco conosciuti… che parlano di teorie strane… ipotesi al limite della fantascienza. “La Torre di Pisa è soprattutto un simbolo magico” – disse Maria Sofia – “Quando si dice magico non si deve pensare a trasformare gli aspetti reali in moduli fantastici… La Torre di Pisa è un fatto reale. Anche raggiungere la cima è un fatto reale… Per raggiungerla, però, ci sono 294 scalini. E lì è il segreto… l’aspetto magico della Torre… Gli scalini possono essere paragonati ai giorni, ai mesi, agli anni… La vita stessa è una Torre di Pisa … ogni giorno ne scali un po’. Raggiungere la vetta è l’obbiettivo finale … come può essere l’amore, la felicità, il sapere, la soddisfazione di aver vissuta una vita che ha dato dei risultati tangibili… come la famiglia, i figli, gli studi… Tutto è rapportato alla Torre di Pisa… “che pende… che pende … e mai non cadrà” proprio come diceva una canzone di tanti anni fa” Giansiro non era ancora convinto. Voleva delle informazioni in più. “Scusa Maria Sofia … la storia dei 294 gradini mi ha incuriosito, ma non l’ho ben capita” Maria Sofia non era nuova a ripetere all’infinito e fin quanto bastava il significato di una azione, di un lavoro… del perché è utile e necessario agire in quel modo. “Giansiro… molti credono di amare, anzi, di saper amare… ma non è così. Quando si affrontano gli scalini della Torre di Pisa ci si rende conto che non basta arrivare in cima… è necessario capire il perché. Esattamente come fare all’amore. Parecchi uomini e donne credono di saperlo fare … ma non è vero. Nell’amore agiscono emozioni di ogni genere Fattori materiali, psicologici, emozionali spesso in contrasto tra loro… Ogni scalino è una conoscenza in più, un sapere in più… di cui tenerne conto… L’amore come la felicità è una conquista… come raggiungere la cima della Torre di Pisa… Per fare cosa? Per conoscere i meccanismi che stanno alla base dell’amore e della felicità. Ecco l’aspetto magico della Torre più famosa del mondo. Oggi, si costruiscono un’infinità di grattacieli… ma di Torri ne esiste una sola … quella di Pisa. La Torre dei 294 scalini. Soltanto coloro che hanno raggiunto la cima della Torre sanno che, anche a distanza di anni, resta un’esperienza indimenticabile, unica, magica… La vita stessa è come la Torre di Pisa… Solo quando sei nei pressi della “cima della vita” ti accorgi quante cose ignoravi quando hai affrontato i primi scalini…” Giansiro è diventato impaziente. “Maria Sofia… partiamo. Sono curioso di salire quei famosi e magici 294 scalini… con te” - Questo è il racconto 756, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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LE TORRI MEDIOEVALI DI PAVIA di Teresa Ramaioli

Post n°15593 pubblicato il 27 Settembre 2014 da dinobarili
 

LE TORRI MEDIOEVALI DI PAVIA 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 26/09/14 alle 13:39 via WEB
PAVIA_ Torri medievali--- si fa risalire al VI secolo il complesso sistema difensivo di torri e voltoni che fece resistere Pavia a lunghi assedi cedendo solo “per fame .” Studi storici hanno rivelato che numerosi torri, oggi non più visibili, sarebbero state costruite sotto il dominio degli Ostrogoti: l’ingegnoso sistema, una volta azionato, rendeva le vie principali inaccessibili da terra. Le torri, posizionate nelle case d’angolo che dividevano due vie, erano unite da un grande arco o voltone chr scavalcava la via: in caso di manaccia le vie principali venivano sbarrate all’inizio e alla fine, e ogni incrocio con le vie trasversali era chiuso con portoni in corrispondenza dei voltoni. Si creava così una città a compartimenti stagni che costringeva gli invasori a forti perdite per conquistare una via dopo l’altra. Il sistema di torri e voltoni avrebbe fatto resistere pavia ad alcuni tra i + cruenti assedi della sua storia. Tra cui quello di Carlo Magno nel 774d.C. e gli Unni, nel 924 d. C. Ciao Teresa

 
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ANNAMARIA ...E LA BICICLETTA DEL GINO

Post n°15592 pubblicato il 27 Settembre 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

LA BICICLETTA DEL GINO

annamariamennitti
annamariamennitti il 26/09/14 alle 19:44 via WEB
Ti pareva che non doveva prendere provvedimento Gino per la poverina di Silvia.....rimasta senza bici. Dicono che la bici fa bene al corpo lo irrobustisce e nello stesso tempo mantiene il fisico ben fatto ,però io ho visto donne in bici che sono abbastanza prosperose forse perchè dopo aver pedalato hanno appetito e mangiano di più...Secondo me la bici è salutare per gli esercizi delle gambe riversandosi al corpo meglio della macchina che siamo costretti a stare sedute ad angolo retto ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/09/14 alle 09:03 via WEB
Ciao Annamaria - hai ragione... la bici fa bene in tutti i sensi. Anche per conquistare ... il Gino. E' noto che gli uomini sono facili ai richiami. Tutto è rimasto uguale sotto il cielo.. fin dai tempi di Elena di Troia. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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STEFANO BROCCA ...E LE VIRTU' DELLE DONNE

Post n°15591 pubblicato il 27 Settembre 2014 da dinobarili
 

STEFANO BROCCA ...

E

LE VIRTU' DELLE DONNE

franzkline
franzkline il 26/09/14 alle 19:45 via WEB
E dai e dai e dai che prima o poi ce la fai! Questo va a dimostrare ancora una volta che la donna è più scaltra di un qualsiasi uomo… Come un Maestro sarà sempre un gradino più su dell'allievo nonostante passano gli anni… Ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/09/14 alle 08:52 via WEB
Ciao Stefano - L'uomo che può competere con la donna ... deve ancora nascere. Altro che (uomo) sesso forte... il vero sesso forte è la donna. Bravo Stefano... bel commento. Buona giornata. Passo dal tuo Blog... per le novità sull'arte. Dino
(Rispondi)

 
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ANNAMARIA ...E LE DONNE CHE DETTANO LEGGE

Post n°15590 pubblicato il 27 Settembre 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

LE DONNE CHE DETTANO LEGGE

annamariamennitti
annamariamennitti il 26/09/14 alle 20:00 via WEB
I tempi sono cambiati purtroppo ,il compito delle mamme era solo di piazzare bene le loro figlie ,trovare il marito che si accollasse la responsabilità della figlia...anche di preparare il corredo a 30 a 40 non so ...e l'uomo lavorava facendo il marito e padre padrone e valeva solo la sua parola .Ora cari uomini mi dispiace ma avete fatto troppo i "bellini" ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/09/14 alle 08:45 via WEB
Ciao Annamaria - interessante commento. I tempi sono cambiati, ma l'uomo e la donna sono ancora tali e quali... E' sempre la donna che detta legge... ieri come oggi... come domani. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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ANNAMARIA ...E IL PENSIERO DI PIERLUIGI VALLI

Post n°15589 pubblicato il 27 Settembre 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL PENSIERO DEI PIER LUIGI VALLI

annamariamennitti
annamariamennitti il 26/09/14 alle 20:09 via WEB
Lo scopo è che ogni nostra azione deve andar bene, ci deve portare alla felicità, ma sei via facendo cambia direzione... ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/09/14 alle 08:40 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. Hai ragione..."ogni nostra azione deve andar bene..." sempre. Dino
(Rispondi)

 

 
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NAPOLI di Annamaria Mennitti

Post n°15588 pubblicato il 27 Settembre 2014 da dinobarili
 

NAPOLI 

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 26/09/14 alle 20:57 via WEB
Il tour che vi darà l’assaggio immediato della bellezza della città che ammaliò interi popoli, dagli antichi Greci, ai Romani, ai poeti medioevali e agli instancabili viaggiatori del Grand Tour ottocentesco. Si percorre inizialmente il lungomare di Napoli, toccando il magico nucleo originario della città, Castel dell’Ovo con il suo borgo Marinari, proseguendo verso ovest si pedala poi sulla via Caracciolo, un tempo spiaggia a servizio del retrostante borgo dei pescatori della città, il popolare quartiere di Mergellina e l’elegante Chiaia, ora luogo di passeggiate in riva al mare, shopping e vita notturna. Una leggera e costante salita ci porta sulla collina di Posillipo, un’oasi panoramica, così vicina e allo stesso tempo distante dalla città, con le sue ville affacciate sul mare, l’audace strada che scavalca grotte e canaloni per intersecarsi con le tortuose discese che, dai borghi ex agricoli della collina cara ai poeti ed ai nobili, conducevano al verde mare solcato dai gozzi dei pescatori.

 
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