Messaggi del 19/09/2014

TOMMASO racconto (22) di Dino Secondo Barili

Post n°15479 pubblicato il 19 Settembre 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

 con persone reali o fatti realmente avvenuti)

22

Tommaso… la crisi economica e il Fai da te

Tommaso, 53 anni, impiegato, con moglie e tre figli risente della crisi economica come tutti… ma ha messo in atto reazioni virtuose immediate. Ha dato priorità alla famiglia e alla casa. Per prima cosa ha eliminato (nei limiti del possibile) tutte le “cose” ritenute superflue (portandone alcune in discarica)… e dando maggior valore a quelle essenziali. Tommaso, inoltre, ha dato inizio ad una serie di “lavori” riparando o dando maggior funzionalità a tutto ciò che fa parte della “vita della casa”. Il sabato e la domenica sono così diventati “la festa del Fai da te” … per tutta la famiglia. Infatti, tutti  i componenti sono occupati, coinvolti… e motivati. Giorgio, per esempio, il figlio maggiore di diciotto anni, ha “il pallino delle feste”. Mentre tutta la famiglia è impegnata nei “lavori domestici” Giorgio prepara gli “Eventi”. Tutte le scuse sono buone per darsi una motivazione e una giustificazione. Giorgio ha messo in atto un programma basato su: Compleanni, Onomastici, Feste tradizionali come festa della mamma, del papà, del nonno, della nonna… Scuse per coinvolgere tutta la famiglia nella sua forma più naturale e completa. Giorgio ha già calcolato che nell’arco dell’anno può creare fino a 24 Eventi… (due al mese). Secondo Giorgio, la “Festa familiare” ha il potere di riunire e di dare alla famiglia maggiore solidità. Nella vita, non esiste soltanto il lato economico… esiste anche quello “ludico” in cui si “giocano… i valori tipici dello stare insieme”. La parte principale del “lato ludico” risiede nella musica. Le feste organizzate da Giorgio hanno un doppio significato: esaltare il valore della mamma, del papà, del nonno, della nonna e tutti gli altri componenti la famiglia e… dall’altra di coinvolgerli per mezzo del “ballo”. Infatti, a Tommaso, 53enne, padre di una simile combriccola piace ballare… Ecco perché ogni festa soddisfa tutti coloro che vi prendono parte e regala serenità e benessere. – Buona giornata a tutti. Dino (22)

 
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CRISTINA DE PIZAN di Teresa Ramaioli

Post n°15478 pubblicato il 19 Settembre 2014 da dinobarili
 

CRISTINA DE PIZAN 

di

Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo il 19/09/14 alle 13:40 via WEB
CRISTINA DE PIZAN--È stata una scrittrice italiana, naturalizzata francese. Nata a Venezia nel 1362, si trasferì bambina a Parigi con la famiglia e morì al Monastero di Poissy nel 1431. Cristina de Pizan è nota come la prima donna in Europa scrittrice di professione. Poetessa e filosofa, ha composto diversi testi, ma ad entrare nella storia è stata soprattutto “La Città delle Dame”, opera scritta in pochi mesi tra il 1404 e il 1405. Cristina, nata in Italia, fu educata alle lettere e alle scienze dal padre, prima docente di medicina e astronomia all’università di Bologna, poi consigliere del re Carlo V alla corte di Parigi, dove si stabilisce con la famiglia. Cristina stessa ricorda che il maggior ostacolo alla sua istruzione, raro percorso per una donna di quei secoli, era rappresentato dalla opposizione della madre che avrebbe preferito per lei la tradizionale istruzione femminile (“ago e filo”), più adatta a una futura moglie. Due disgrazie danno in seguito, dolorosamente, ragione a Cristina: le morti ravvicinate del padre e del giovane e amato marito la lasciano senza mezzi e con figli piccoli da crescere. Costretta dunque, come lei dice , a “diventare uomo”, mette a frutto la sua cultura e le sue capacità: diviene la prima scrittrice della storia francese in grado di provvedere con il suo lavoro alla famiglia, conquistandosi un ruolo sociale e intellettuale di prestigio. Esordisce ricopiando nel suo scriptorium testi famosi per la corte; poi compone opere su commissione di principi e nobili come la biografia di Carlo V chiestale dal fratello del sovrano. I tempi in Francia allora erano molto duri: la guerra contro gli inglesi, la Guerra dei Cent’anni, iniziata nei primi decenni del XIV secolo e durata fino alla metà del XV, è segnata ben presto da carestie tremende e dalla Peste Nera, che spazza via le risorse umane ed economiche rendendo la vita politica e quotidiana precaria e pericolosa. Ma la cultura rimaneva viva . Cristina vive in un clima culturale vivace e ricco di dibattiti e anche contrasti: si discute di guerra e pace, di ricchezza e “vera nobiltà” d’animo. Ma Cristina nei suoi scritti introduce un tema assolutamente originale, rivoluzionario: uomo e donna sono , afferma ,pari “per natura” quanto a capacità intellettuali. Soltanto l’educazione , il ruolo sociale e le circostanze, secondo Cristina, fanno la differenza avvantaggiando nella vita l’uomo e relegando la donna in secondo piano. Ciao Teresa Ramaioli

 
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COMMENTO DI STEFANO BROCCA - FRANZKLINE

Post n°15477 pubblicato il 19 Settembre 2014 da dinobarili
 

COMMENTO

DI

STEFANO BROCCA - FRANZKLINE

franzkline
franzkline il 19/09/14 alle 19:02 via WEB
Complimenti per il tuo racconto Dino in particolare xchè Matteo è il nome di mio figlio! Se hai tempo vai a visitare la mostra in p.zza Cavagneria questo Week-end ci sono i quadri del mio Movimento di Corrente. Ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 19/09/14 alle 19:19 via WEB
Ciao Stefano - grazie del commento. Ci vediamo alla Mostra. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 
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PENSIERI DI PIERLUIGI VALLI

Post n°15476 pubblicato il 19 Settembre 2014 da dinobarili
 

PENSIERI

di

PIERLUIGI VALLI

(via Mail)

In tempo di crisi come la nostra

è indispensabile avere amici

con cui dialogare.

E’ un modo per capire le difficoltà.

Pierluigi

 
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IL SIGNOR BONAVENTURA di Teresa Ramaioli

Post n°15475 pubblicato il 19 Settembre 2014 da dinobarili
 

IL SIGNOR BONAVENTURA 

di

Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo il 19/09/14 alle 13:46 via WEB
IL SIGNOR BONAVENTURA nasce dalla fantasia di Sergio Tofano, in arte STO, artista poliedrico, attore, regista, disegnatore, poeta. Fu il Corriere dei piccoli, supplemento a colori x bambini, del Corriere della sera, a chiedere a STO un nuovo personaggio. Con un segno fatto di linee semplici ed eleganti, creò questa figura, dalla caratteristica marsina e bombetta rossa, i larghi pantaloni bianchi e il fedele cane bassotto giallo. La sua pria comparsa avvenne il 28 ottobre 1917, sul numero 43 del Corriere dei piccoli. Il fumetto si presentava a tutta pagina, divisa in otto vignette, ognuna delle quali riportava in didascalia i testi. Testi scritti dallo stesso STO e composti da distici ( strofe di due versi) di ottonari(versi di otto sillabe metriche) a rima baciata. L’ottonario è stato definito ‘il verso più appiccicoso della lingua italiana ‘ perché la sua accentazione non ti si leva più dalla testa, molto usato nelle filastrocche. Le storie di Bonaventura seguivano sempre lo stesso copione, una disavventura iniziale del protagonista si trasformava in un beneficio per qualcun altro, che poi ringraziava sempre con una banconota da un milione grande come un lenzuolo. Il fedele compagno di Bonaventura è un cane bassotto giallo, sempre presente nelle sue avventure. C’ è il bellissimo Cecè figura presa, come omaggio, da un personaggio di una commedia di Pirandello del 1913. Un disegnatore che dirà di se stesso ‘ho usato più la gomma che la matita‘.Il Signor Bonaventura ha affascinato e accompagnato generazioni di fanciulli, uno dei fumetti di maggior successo della prima metà del ‘900. Cessò negli anni 60, fu ripreso negli anni 80 da atri disegnatori che simpaticamente per tenerlo al passo coi tempi, cambiarono un milione con un miliardo, e lo stesso riportato ancora al milione di euro recentemente. –Ciao Teresa Ramaioli

 
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PENSIERO DEL GIORNO

Post n°15474 pubblicato il 19 Settembre 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORNO

“Prima difesa personale:

non dare confidenza agli sconosciuti”

(non è questione di umanità

…ci sono le Organizzazioni apposite) - Dino

 

 

 
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ENRICA racconto (21) di Dino Secondo Barili

Post n°15473 pubblicato il 19 Settembre 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

 con persone reali o fatti realmente avvenuti)

21

Enrica … e il corso di difesa personale

Enrica è una ragazza “tosta”. Trent’anni, un diploma di Ragioniera… e una “pesante” responsabilità in un ufficio contabile. Dopo aver saputo della brutta esperienza capitata ad una sua collega, un anno fa, …aveva capito che il tempo attuale richiede nuove precauzioni… che ieri non erano necessarie: un piano di difesa personale. Ormai è finito il tempo in cui nei paesi e nelle piccole città (come Pavia) le persone si conoscevano tutte o quasi… Ora, la mobilità delle persone è un fatto acquisito, inevitabile, da non sottovalutare…rischi compresi. Inutile, quindi, ignorare la “pericolosità” di certe situazioni. Un anno fa, Enrica, ha deciso di frequentare un corso di “difesa personale”… e dopo il primo è venuto il secondo. Da quel momento si è resa conto di quanto sia necessario difendersiaiutare le persone … aiutando sé stessi. Infatti, la nostra Ragioniera, ha acquisito alcune “regole” molto importanti…Prima fra tutte, quella di non dare confidenza agli sconosciuti ed avere sempre persone di fiducia a cui riferire (anche a mezzo telefonino) fatti in apparenza marginali che, però, non sono da sottovalutare. Non si tratta di creare allarmismi, ma di prendere atto di situazioni che hanno a che fare con il nostro tempo, la nostra storia attuale, la tranquillità e la serenità delle persone. Enrica ha imparato sulla sua pelle che, ogni rapporto con le persone (sconosciute… nel senso che non si conoscono) ha dei limiti oltre i quali non si può e non si deve andare. Il “piacere” ad una persona … si fa una volta. Se la situazione si ripete… allora, non è più un “piacere”, ma un vizio… oppure, l’inizio di un “imbroglio”. Sabato della settimana scorsa, Enrica, ha risposto “no” alla richiesta di una persona che vedeva per la prima volta… Forse, ha esagerato per eccesso di difesa, ma a distanza di una sola settimana è contenta di averlo fatto. –  Buona giornata a tutti. Dino (21)

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°15472 pubblicato il 19 Settembre 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buon Sabato ...a tutti"

DIARIO CORALE

 del

20 settembre 2014

 
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PENSIERI SPARSI DEL 19 SETTEMBRE 2014

Post n°15471 pubblicato il 19 Settembre 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 19 SETTEMBRE 2014

“La vita è soprattutto continuità”

Dino

 
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GENNARO E IL CLUB DELL'AMICIZIA racconto (748) di Dino Secondo Barili

19 SETTEMBRE 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 19 Settembre 2014 – Venerdì - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconti di settembre

748

L’Architetto Gennaro e il Club dell’Amicizia

Settembre passa in fretta. Sono tante le attese che il mese si porta dietro … che, appena iniziato … è già finito. Ne sapeva qualcosa, un anno fa, l’Architetto Gennaro, un bel cinquantenne che dimostrava dieci anni di meno. I dieci anni di meno, però, non erano bastati, nei mesi precedenti, perché venisse “piantato” dalla compagna Cesarina, Architetto pure lei. Purtroppo, oggi, i rapporti di coppia sono molto fragili. Non sono bastati cinque anni di convivenza a Gennaro… per costruire un linguaggio comune con Cesarina. Sei mesi prima, Gennaro e Cesarina avevano partecipato ad uno stesso Concorso “Progetto Casa”. Gennaro aveva vinto. Cesarina aveva perso. Risultato… la coppia si era sfasciata. Non era stata quella la sola ragione… ma quella era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso. Inutili i rimpianti, le diatribe, “il si, ma, però…” Ormai era fatta e L’Architetto Gennaro era ritornato solo nel suo grande Attico sulla cima di uno dei più alti Palazzi di Pavia. In teoria non avrebbe avuto nulla a cui pensare… ma stare solo non gli andava bene. Aveva bisogno di compagnia. Una donna, naturalmente, con cui parlare… Magari, discutere… ma parlare, dialogare, parlare del più e del meno, del tempo che passa… Insomma, si vedeva lontano un miglio che l’Architetto Gennaro stava passando un brutto periodo. Se ne era accorta anche la Segretaria del suo Studio di Architettura in Milano, la Dott. Edvige, una quarantenne, single, che aspettava… Non vedeva l’ora che Gennaro la cercasse. L’invitasse a cena… eccetera, eccetera. L’Architetto, invece, da quell’orecchio, era completamente sordo. Edvige come Segretaria andava benissimo…anzi, era superlativa, ma come “donna del cuore”… neanche a pensarci. Edvige aveva un bel dire… “Architetto come sta? Posso fare qualcosa per lei?” Gennaro rispondeva gentile… ma oltre il convenzionale non andava. La Segretaria ce la metteva tutta… nella voce, nelle attenzioni… nel linguaggio languido e sinuoso (nel senso che la voce si modulava ai sentimenti). Niente. Niente e ancora niente. Intanto l’Architetto Gennaro stava male…Un giorno di settembre di un anno fa, se ne accorse anche il suo Collega e amico Architetto Rosario. “Gennaro … non ti riconosco più. Cosa ti è capitato? Dove è finito il tuo spirito allegro e spensierato?” Il cinquantenne era quasi contento che avesse attirato l’attenzione di un amico e collega. “Rosario, non me ne parlare… Sto passando un brutto periodo. Sarà l’età… sarà che Cesarina mi ha piantato in asso…” L’Architetto Rosario non ci ha visto più. “Gennaro… vuoi aprire gli occhi? Cesarina ha già un altro uomo… un fusto da fine del mondo. La parità tra i sessi ha raggiunto il suo apice. Non solo agli uomini piace cambiare …anche alle donne… E’ ora di finirla di fare dei drammi inutili. Le esigenze intime non si possono ignorare. Sono uguali per l’uomo e per la donna… e questa è libertà. Anzi, visto che siamo sull’argomento. Mi sono iscritto al Club dell’Amicizia”… un modo di ritrovarsi nuovo, ma non troppo. Ogni venerdì un gruppo di uomini e donne si ritrovano presso la sede del Club al “Ristorante la Fonte dei Desideri” in Lomellina. E’ stato eletto il nuovo Presidente del Club, il Commendator Gianfrancesco, il quale, per ringraziare della stima ricevuta ha offerto una cena …e ha promesso una sorpresa. Anche tu puoi far parte del Club…” L’Architetto Gennaro ha colto l’occasione e si è iscritto subito. Essendo venerdì, si è accodato all’amico Rosario per partecipare alla cena. Gennaro non si immaginava di riceve così tante attenzioni da parte dei soci del Club dell’Amicizia (specialmente dalle donne). Nel corso della cena, il neo .Presidente ha annunciato la sorpresa. Per ringraziare della nomina a Presidente del Club avrebbe offerto “una settimana a Parigi” alla coppia vincitrice della Gara da Ballo che si sarebbe svolta quella stessa sera al termine della cena. Per L’Architetto Gennaro è stata una vera sorpresa. Il cinquantenne era un patito e un virtuoso del ballo… Purtroppo Cesarina (la sua ex-compagna) non sapeva ballare… Per il quieto vivere… anche Gennaro aveva rinunciato al ballo. Ora, però, era tornato il suo momento. L’Architetto si sarebbe lanciato nella Gara da Ballo. Tra le donne disponibili Gennaro aveva solo l’imbarazzo della scelta. Scelse, Desideria… una quarantenne, alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. Per Gennaro la Gara da Ballo è stata una passeggiata. Con le sua capacità di virtuoso ballerino acrobatico… ha dato fuoco alle polveri. Desideria, poi, era la ballerina ideale… flessuosa, leggera come una piuma. La gara è stata vinta senza difficoltà dalla coppia Gennaro – Desideria… Premio: una Settimana a Parigi. Per Gennaro e Desideria è scattata prima la simpatia, poi l’amore. Quando la ruota della fortuna si mette a girare… non la ferma nessuno. Per la nuova coppia … è stato un crescendo continuo di emozioni esplosive. …- Questo è il racconto 748, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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ORSACCHIOTTI E BAMBINI di Teresa Ramaioli

Post n°15469 pubblicato il 19 Settembre 2014 da dinobarili
 

ORSACCHIOTTI E BAMBINI

di

Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo il 18/09/14 alle 13:57 via WEB
ORSACCHIOTTI E BAMBINI----L’orsacchiotto appartiene all’immaginario infantile, ma non sempre è stato così. La sua diffusione è anzi piuttosto recente, si riconduce a un episodio accaduto al Presidente degli Stati Uniti Theodore Roosevelt, soprannominato Teddy, amante della caccia grossa. Nel 1902 Roosevelt si rifiutò di sparare a un esemplare adulto di orso bruno, durante una battuta di caccia organizzata appositamente per lui in Louisiana, poiché l’orso era stato palesemente portato là appositamente per essere abbattuto dal Presidente. Roosevelt si indignò, dicendo che sparare a un orso in quelle condizioni non sarebbe stato sportivo. La sua presa di posizione fu particolarmente apprezzata dal vasto pubblico che la apprese attraverso i quotidiani, e che soprannominò l’orso “Teddy Bear”. Nei giorni a seguire, il disegnatore satirico Clifford K. Berryman pubblicò sulla prima pagina del Washington Post una vignetta e con la didascalia ”stabilire un confine sul Mississippi” metteva in relazione l’accaduto con una disputa territoriale in corso all’epoca (fra Louisiana e lo stato del Mississippi). L’orso della vignetta conquistò sempre più lettori e, astutamente, Berryman ne modificò gradualmente le sembianze, addolcendone le linee, fino a renderlo un cucciolo. Sulla scia della vera e propria “passione” risvegliata negli americani da Teddy Bear, due commercianti russi misero in vetrina un paio di orsetti di pezza -nel loro negozio di Brooklyn- con il cartello “Teddy’s bears”. Era il 1903. L’operazione fu commercialmente vincente, al punto da far fondare alla coppia una società specializzata nella produzione di orsacchiotti, la Ideal Toy Company. La passione si estese trasversalmente ad abiti, servizi di porcellana, musiche, poesia sopravvivendo anche ai giorni nostri. Ciao Teresa Ramaioli

 
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ANNAMARIA ...E LA SPINTA MORALE

Post n°15468 pubblicato il 19 Settembre 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA...

E

LA SPINTA MORALE

annamariamennitti
annamariamennitti il 18/09/14 alle 19:25 via WEB
In ogni iniziativa anche nello studio occorre una spinta morale per incoraggiamento ,come ha fatto kety con Matteo, poi c'è stato anche San Matteo a metterci la mano .....è andata bene
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 19/09/14 alle 08:37 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. La spinta morale ci vuole sempre in ogni attività. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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PENSIERO DEL GIORNO di Pierluigi Valli

Post n°15467 pubblicato il 19 Settembre 2014 da dinobarili
 

PENSIERI di PIERLUIGI VALLI

( via Mail)

Ciao Dino – leggo sempre il tuo Blog

e ho deciso di scriverti il mio “pensiero… del giorno”.

Da quanto tempo siamo in crisi?

Io, non me lo ricordo. E tu?

Per fortuna che abbiamo i nervi saldi.

Ogni giorno facciamo il nostro dovere…

altrimenti ci sarebbe da perdere la testa.

Pierluigi

 

 
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SANT'AGATA DEI GOTI di Annamaria Mennitti

Post n°15466 pubblicato il 19 Settembre 2014 da dinobarili
 

SANT'AGATA DEI GOTI

di

Annamaria Mennitti

 
annamariamennitti il 18/09/14 alle 20:26 via WEB
Sant'Agata dei due GolfiI primi abitanti del luogo furono dei coloni greci che qui edificarono una necropoli, in un luogo attualmente chiamato impropriamente "Deserto" (nome che i Carmelitani scalzi davano ai propri eremi). Più correttamente la collina si dovrebbe definire "Monte Sireniano" così come sempre indicato dagli antichi geografi, come Strabone, e dalle mappe, in quanto ospitava il culto delle sirene e forse anche il tempio, antichissimo ed ibrido di cultura etrusca e greca. La piccola comunità santagatese si è sviluppata partendo dalla piazza ove si trova la chiesa all'interno della quale si trova un altare risalente al 1600, opera dello scultore ed architetto di scuola fiorentina Dionisio Lazzari, fatto di madreperla e lapislazzuli proveniente dall'antica chiesa dei Girolamini di Napoli ed unico per la sua bellezza secondo lo storico napoletano D.A.Parrino (1700) che sosteneva "che forse simile non si può trovare al mondo". Il paesino si affaccia sui due golfi di Napoli e di Salerno, da esso si può scendere a una piccola spiaggia, detta Marina di Crapolla, situata nel territorio di Torca e raggiungibile solo via mare o attraverso un lungo sentiero pedonale caratterizzato da centinaia di scalini. Secondo una leggenda qui sbarcò l'apostolo Pietro nel suo difficoltoso viaggio verso Roma. A Lui è dedicata una chiesetta, venerata dai pescatori dell'antico borgo, e sorta sui resti del tempio di ApollO

 
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DANTE E IL NUMERO TRE di Teresa Ramaioli

Post n°15465 pubblicato il 19 Settembre 2014 da dinobarili
 

DANTE E IL NUMERO TRE 

di

Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo il 18/09/14 alle 13:55 via WEB
DANTE E IL NUMERO TRE- Gli antichi vedevano nel numero tre il simbolo della perfezione. Dante sul numero Tre e i suoi multipli costruì il poetico edificio della Divina Commedia: Tre cantiche, ciascuna di 33 canti (totale 99, + uno d’introduzione), i versi raggruppati in terzine. Tre sono le fiere incontrate nella selva oscura (sono la Lonza, il Leone e la Lupa simboli rispettivamente della lussuria, della superbia e ella cupidigia), Tre le donne che dal cielo cron in suo aiuto: la Vergine, Lucia e Beatrice. Tre per Tre , cioè nove i cerchi dell’inferno, nove i cieli, nove i cori angelici. Nel Cristianesimo il numero Tre assume un duplice significato sia di “famiglia divina”, composta da Maria, Giuseppe e Gesù, sia di Trinità, nelle persone del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Un riferimento al Tre c’è anche nella Luna, infatti viene descritta come triplice: piena, assente o parziale, metafora di vita, morte e rinascita. Tre sono le Parche, le Furie , le Grazie, i Re Magi, i moschettieri di Dumas e le caravelle di Colombo. In ogni fiaba, l’eroe, nel suo viaggio iniziatici, deve superare Tre prove , magia ed essoterismo spesso prevedono ritualità e formule ripetute Tre volte, triplice è lo scorrere del tempo dal passato al presente al futuro, triplice il fondamento del principio generativo che, dall’unione del maschile e del femminile , origina un nuovo essere. Nel Cristianesimo Tre sono le virtù cardinali su cui si fonde la perfezione della vita umana: fede, speranza e carità. Tre è il primo numero di armonia, di soluzione del conflitto dualistico, ed è per questo considerato un numero perfetto. Ciao Teresa Ramaioli

 
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