Creato da e_d_e_l_w_e_i_s_s il 16/06/2012

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I soldi della discordia

Post n°1005 pubblicato il 06 Maggio 2023 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

<<   Sì, è vero la situazione economica della mia famiglia è stabile, oggi.Abbiamo entrambi un lavoro che ci permette un tenore di vita di tutto rispetto. Abbiamo negli anni acquistato casa con il mutuo ma oggi è nostra. Possiamo permetterci due auto e le vacanze. Anche l’erasmus  per nostro figlio.

Mio fratello invece, nonostante abbia un lavoro redditizio e una moglie laureata ma che nessun lavoro fa per lei, ha chiesto e ottenuto dai nostri genitori nientepopodimeno che centoventimilaeuro non come prestito ma a fondo perduto.

Cioè un domani il capitale da spartirci sarà molto esiguo.
 
Chi mi dice che la mia tranquillità economica duri anche un domani?
E se avessi bisogno di aiuti anch'io? 
È stata un'ingiustizia bella e buona e non mi si venga a parlare del figliol prodigo. 
Io non ho speso e spanto e ci sono sempre stata per loro.
Per questo mi sento defraudata di un diritto e per questo ho scelto di chiudere i ponti con i miei
.    >>









































Questo mi raccontava e questo ascoltavo in silenzio.
Sbigottita, incredula, attonita, basita e non tanto i soldi della discordia quanto l’amarezza era il filo conduttore.

 <<    Ma ti par giusto? >>     mi chiedeva, concludendo
e io giro la domanda a voi.
 


Fanno bene i genitori ad aiutare economicamente un figlio per difficoltà volute?

O ha ragione quella signora a sentirsi defraudata e a chiudere i ponti con la famiglia?

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Commenti al Post:
cassetta2
cassetta2 il 06/05/23 alle 16:24 via WEB
Non mi sembra molto educativo dare cifre a fondo perduto. Comunque se hai due figli fai una donazione di pari importo a entrambi. Se per soldi chiudi i ponti con i tuoi familiari sei materialista. insomma c'è nè per tutti.
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 06/05/23 alle 17:16 via WEB
Fra le tante considerazioni che in silenzio elaboravo non avevo contemplato il fondo perduto. Può starci. Anche se il fondo perduto in questo caso è un figlio.
La considerazione che più mi è martellata dentro è : l'amore verso i genitori anziani è direttamente proporzionale al capitale che lasciano e nulla più...Grazie Cassetta :)
 
surfinia60
surfinia60 il 06/05/23 alle 16:42 via WEB
Non ho mai avuto grosse somme a disposizione, per cui il problema mi tocca il giusto. Recentemente mi è 'piovuta' una bella sommetta che risolverà qualche problema al mio unico figlio ed alla sua famiglia. Lo faccio volentieri perchè lui è tutt'altro che prodigo, anzi, molto bravo ad economizzare ed ottimizzare i fondi. Buon we!
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 06/05/23 alle 17:16 via WEB
Bene per te e bene per tuo figlio. Grazie, anche a te :)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 06/05/23 alle 17:44 via WEB
Formazione, rispetto e confronti...sempre: oggi mio figlio ha 52 anni e mia figlia (vive a Milano con marito e figlia) ne ha 42. Chi abbia avuto più bisogno di aiuto, è stato il maschio, la femmina un po' meno, perché ha lavorato appena laureata e oggi con il marito, occupano posizioni invidiabili. Il grande purtroppo ha avuto sempre idee per intraprendere e noi abbiamo fatto da finanziatori con conti aperti e in vista per tutta famiglia. Al momento opportuno tutto si realizzerà per come sia stato stabilito da noi genitori. C'è accordo, nessun gioco di prestigio e tutto filerà liscio così come sia avvenuto finora. Far di conto è facile, ma rispettare tutti è difficile, ma possibile. Noi abbiamo fatto il possibile. Buona sera Elena.
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 06/05/23 alle 18:27 via WEB
Una testimonianza, la tua, Carlo, molto personale, grazie.
Prevale il senso dell'equità. Cosa che invece la signora lamentava e proprio per la mancanza di equità i rapporti si sono allentati, prima e chiusi poi. Che triste! Nell'ascoltare il suo racconto ho provato tanta tristezza, nel leggere il tuo vedo due genitori che aiutano, che si impegnano e che prevedono e prevengono: una famiglia unita e ben disposta gli uni verso gli altri, come deve essere. Un sorriso e ancora grazie!
 
diego2020200
diego2020200 il 06/05/23 alle 17:49 via WEB
Il princio generale è che i genitori devono sempre aiutare i figli, soprattutto quando sono in difficoltà. Ma quando usiamo il plurale dobbiamo ricordarci che dobbiamo aiutare il figlio in difficoltà, ma non dimenticare e dannegggiare l'altro, perchè se i figli hanno uguali doveri hanno anche uguali diritti. Quindi, giusto aiutare chi ha bisogno, ma con la precauzione che ciò sia fatto non a fondo "PERDUTO". Allora i genitori devono, se possono, aprire un libretto di risparmio per l'altra figlia che non ha ricevuto nulla e per il momento non ne ha bisogno e tenere la cifra come accantonamento dello stesso diritto ricevuto dal fratello. E' pure possibile che il fratello firmi un documento sottocritto dagli interessati, ovvero i genitori e la sorella che hanno ricevuto un "prestito" e che hanno l'obbligo di restituirlo per il 50% appena possibile. Il documento deve valere anche "post mortem" dei genitori in modo che la parità dei diritti rimanga sempre uguale e non si estingua alla morte dei donatori. Non si tratta di far prevalere il valore del denaro, ma il diritto di uguaglianza fra i fratelli, che sono uguali sia davanti all'amore dei genitori, ma anche a quanto risulta in banca.
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 06/05/23 alle 18:40 via WEB
Diego, grazie per questo pensiero [magari stavolta Word ha funzionato ;)]
D'accordissimo che i genitori hanno il dovere di aiutare un figlio in difficoltà. Per me anche a fondo perduto, proprio perché è un figlio.
Può starci anche l'apertura di un libretto al risparmio per quantificare le cifre, può essere giusta legalmente la firma di un documento. Insomma tutto il tuo pensiero non fa una grinza.
A me invece fa rabbrividire chiudere i rapporti per 120.000.000 euro, che sono tanti ma pochi rispetto a quello che un genitore ha dato in termini non venali in una vita. E secondo me, nel momento in cui quantifichi significa far prevalere il valore dei soldi all'affetto...ma io sono una sentimentale, anche ;) e fatico a comprendere le chiusure o le liti per l'eredità. Che non portano a nulla se non a far soffrire genitori peraltro anziani, figli e famiglia.
Buona serata :)
 
chiedididario66
chiedididario66 il 06/05/23 alle 18:02 via WEB
Elena vedo che sei incazzata. Non metto parola. Non so per quale motivo tuo fratello è in difficoltà economiche. Se è voluto, o no. Posso dirti che la famiglia è come lo stato, se cerchi di rubare vai in default. Gli introiti, devono essere maggiori delle uscite. I motivi non li voglio sapere, perché sono personali. Posso dirti:è giusto aiutare un figlio, anche se ha commesso un errore, è sempre un figlio. Però i tuoi genitori dovevano specificare, che qualora venissero a mancare, lui non dovrebbe spartire per 120000€.esempio :se fra immobili e conto corrente risultasse una cifra di 500000€,310000€spetterebbero a te Elena e 190000€a tuo fratello. Questo dovrebbero metterlo per iscritto davanti ad un notaio, o avvocato. Mai fare il passo più lungo della gamba. Ancora maggiormente se in casa entra solo uno stipendio. Se sua moglie vuole fare una vita agiata, deve capire che non lo può fare.
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 06/05/23 alle 18:51 via WEB
Oh mamma cara, Dario!! Vuoi lusingarmi che sono così brava a far credere che tratti di me e della mia famiglia?Allora è meglio specificare, che dici? :)

n o n __r i g u a r d a__ m e __ n é___ l a__ m i a___ f a m i g l i a.

Sono d'accordissimo che un figlio qualora avesse bisogno vada aiutato.
Probabilmente per i più è corretto il tuo ragionamento con l'esempio che porti. Personalmente non ce la farei a chiudere i rapporti con i miei. C'è un amore troppo grande e c'è la consapevolezza di tutto quello che mi hanno dato per " cancellarlo" per l'eredità mancata. Per questo il racconto della signora mi ha stupita. Sbaglio, forse, ma questo sento e questo dico.
 
stelladelsud16
stelladelsud16 il 06/05/23 alle 19:33 via WEB
Situazioni come questa ci sono in tutte le famiglie, è giusto aiutare i figli soprattutto in momenti in cui si trovano in difficoltà anche a fondo perduto dal momento che si parla di aiutare un figlio,io sono stata favorevole e mai invidiosa.Certo qui si parla anche di una cifra abbastanza considerevole ed è giusto valutare se il figlio ne ha necessariamente bisogno e che da parte sua ci sia sempre stata la volontà di essere indipendente senza pensare tanto ci sono i genitori perché poi in presenza di altri fratelli è chiaro che con una simile cifra si sentano defraudati da quello che è un diverso trattamento da parte del genitore e che quindi porti la persona in questione a ripudiare anche i genitori ,che sicuramente non tanto per la questione di soldi comunque cospicua tanto appunto per la diversità di trattamento che riceve da loro.I genitori a prescindere dal bisogno o no dovrebbero trattare i figli in egual maniera ,aiutando subito chi necessita, tanto nella misura che potrà disporre anche per gli altri figli anche in seguito,proprio al fatto che i figli devono ricevere un pari trattamento,poi il tema è vasto e anche le diverse tipologie di problemi che possono presentarsi in una famiglia quando ci sono genitori anziani. Buona serata Elena e buon weekend :) Lucia
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 07/05/23 alle 16:23 via WEB
Ciao Lucia :)
"problemi che possono presentarsi in una famiglia quando ci sono genitori anziani." Su questa frase che tu, Lucia, saggiamente riporti che c'ho riflettuto anche io mentre ascoltavo la signora. Sì, perché fra le tante riflessioni che mi passavano per la testa, mi chiedevo anche con che coraggio o con che incoscienza un figlio chiede un capitale a genitori anziani che potrebbero averne bisogno visto l'avanzare dell'età e tutto ciò che ne deriva. Quindi, posto che un genitore si prodighi ad aiutare un figlio, sta nel figlio usare il buon senso e non approfittare eventualmente di un 'tesoretto' costruito da mamma e papà a fatica negli anni. Sta anche però nell'altra figlia, secondo me, non ripudiare , parola pesantissima, un genitore fosse solo per non avere un domani rimorsi o rimpianti. In fondo, io credo, ma sicuramente mi sbaglio, che ci si senta più defraudati quando si rompono i rapporti famigliari di quanto non ci senta per una mancata eredità.
Certo, è vero fra i due fratelli c’è stato un trattamento diverso, ma da qui a buttare una vita di sentimenti, secondo me, ce ne va.
Passa un bel pomeriggio, un sorriso
 
gianor1
gianor1 il 06/05/23 alle 20:49 via WEB
E' mia convinzione che, al di là di ogni possibile strumentalizzazione, la ricchezza del paradigma educativo che come figlio ho acquisito dai miei genitori è lo stesso modello che perseguo con mia figlia. Il valore dei soldi, come mi è stato insegnato, è dato da un lavoro onesto, da principi etici e sociali di solidarietà e giustizia. Ma soprattutto vorrei lasciarle lo stesso calore amorevole che quotidianamente mi donano ancora i miei genitori. Ore liete e serene. Gian
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 07/05/23 alle 16:24 via WEB
La tua idea di eredità, Gian, è l’eredità che ogni genitore vorrebbe e ambirebbe lasciare ai propri figli. E secondo me vale così tanto che non ha prezzo in euro.
Buonissimo pomeriggio, ciao
 
woodenship
woodenship il 07/05/23 alle 00:57 via WEB
Credo che l'errore sia principalmente dei genitori: avrebbero dovuto coinvolgere l'altra figlia e renderla partecipe della decisione. Lei, visto che, come tu racconti, è in condizioni finanziarie buone, avrebbe potuto acconsentire alla regalia di buon grado. Al contrario, in caso non fosse stata d'accordo, avrebbero dovuto bilanciare la donazione. Certo, è triste che lei abbia troncato i rapporti con i genitori per denaro. Ma, se ci pensi bene, i rapporti familiari si reggono sul senso di giustizia, di condivisione e solidarietà. Se vengono meno, vuol dire che qualcosa è andato storto nel percorso di crescita ed educazione dei figli. E le conseguenze possono dare vita a rancori... c'è gente che si ammazza in famiglia per molto meno. È già qualcosa che lei abbia troncato solo i rapporti. Altri sono finiti pure in tribunale...un bacio scintillante di stelle...w....
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 07/05/23 alle 16:29 via WEB
Oggi è venuto a pranzo da noi papà e, complici i vostri pensieri sul tema, tra una forchettata e l'altra ho raccontato loro il fatto che poi è il post. Papà senza preamboli ha sostenuto l'ingiustificabilità dell’atto del genitore, avvallato da mie figlie da mio marito che puntava molto sul coinvolgere l'altra figlia e renderla partecipe della decisione, come dici tu, ma anche, come sostengono alcuni altri amici, redigere una sorta di atto formale e legale. Al mero scopo e per etica di evitare rancori, malumori e rapporti incrinati.
Sai? in realtà ero così sicura, quasi certa che no! il mazzetto di euro non può prevalere sull'affetto... vedi unpo’... il bello di un blog: tocca riflettere e magari anche ricredersi o vedere l'argomento da altra prospettiva. Per questo, lo scrivo qui, grazie dei vostri punti vista. Un sorriso :)
 
   
woodenship
woodenship il 08/05/23 alle 00:34 via WEB
Anche l'affetto può sentirsi tradito, quando non viene reso partecipe, da scelte che invece lo coinvolgono. Quindi il genitore avrebbe dovuto fare presente agli altri figli la situazione e chiedere se erano d'accordo. E, se non lo erano, di suggerire altre soluzioni. Perché, comunque, il fratello andava aiutato.
 
     
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 08/05/23 alle 16:59 via WEB
Sì,...W..., il tuo/vostro ragionamento è logicissimo. Onestamente devo filtrare il tutto. Siamo tutti comunque d'accordo che il figlio in difficoltà vada aiutato.
 
magdalene57
magdalene57 il 07/05/23 alle 06:22 via WEB
Sono la prima di sei figli, e come puoi facilmente immaginare a turno siamo stati tutti aiutati nei momenti di difficoltà. Nessuno aveva/ha le idee chiare sul quanto, ma sapevamo/sappiamo che ..: mia madre considera il bisogno di un figlio essenziale. Certamente abbiamo avuto bbusigni diversi cui sono seguiti aiuti diversi. Ma nessuno di noi ha mai sollevato obiezioni. Quest idea delle eredità io non la capisco proprio, quello che vuoi dare, dallo, e lascia che se lo godano.
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 07/05/23 alle 16:37 via WEB
Sono la terza di quattro. Tendenzialmente i nostri genitori hanno sempre avuto come motto: "arrangiatevi, provateci da soli ma sapiate che noi siamo comunque qui" Qualcuno ce l'ha fatta da solo e qualcuno ha chiesto un aiuto. Ma mica noi fratelli siamo stati lì con il bilancino del farmacista a soppesare, sai. Anzi, eravamo contenti per il fratello o per la sorella quando riceveva un aiuto. Fa parte dell'essere famiglia. Esattamente come fa parte del mestiere di genitore soccorrere al bisogno e compatibilmente. Senza esagerare perché far crescere un figlio vuol dire anche essereci ma insegnargli ad arrangiarsi.
Trovo una considerazione di tutto rispetto quella che poni: " vuoi dare, dallo !" ...e io aggiungo: ma "spera però che gli altri comprendano"
 
TheFineSunshine
TheFineSunshine il 07/05/23 alle 07:30 via WEB
Carissima. Certo: la tua reazione non solo è logica ma è legittima. Purtoppo non puoi agire legalmente perchè è un atto tra vivi e quando ci sono due volontà nessuno può intromettersi. Non ti resta che l'amaro in bocca e lo capisco. Vedi la vita è fatta di tante cose: belle e brutte ma di una cosa sono sicuro e cioè che "il tempo è un grande galatuomo" e prima o poi avrai la ua risposta a questa ingiustizia. Il tuo amico Giò
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 07/05/23 alle 16:38 via WEB
Giò, girerò volentieri il tuo pensiero all'interessata. Non sono parte in causa come scrivevo marcatamente più su e di legge, grazie a Dio, so niente.
Però posso dirti che l'amaro in bocca è restato anche a me, estranea ai fatti, che ascoltavo il racconto della signora. Ciao. Buona domenica
 
diogene51
diogene51 il 07/05/23 alle 21:15 via WEB
Quando ero giovane ho avuto bisogno di una cura costosa, che hanno pagato i miei genitori, in parte mia sorella che lavorava e in parte mia nonna con i suoi risparmi. Io non ho mai pensato di avere un debito verso i miei fratelli, né questi di essere a credito verso di me. I nostri genitori non ci hanno lasciato niente, né casa né liquidi, e nessuno se ne è lamentato, ma li riconosco e li onoro come miei genitori. Certo, parlando di altri, ci sono casi e casi e bosgnerebbe conoscere tutto bene a fondo per dare un giudizio. Ormai i soldi sono diventati la misura di tutto, l'affetto è considerato una debolezza. Un caro saluto, Elena! Come vedi abbiamo un modo simile di sentire.
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 08/05/23 alle 17:08 via WEB
Ci mancherebbe che di fronte a cure mediche di cui un figlio necessita e che hanno un costo si litigasse. Sarebbe il colmo, secondo me. Sai? mi torna in mente per esempio che mia sorella e uno dei miei fratelli hanno avuto bisogno per parecchio tempo di apparecchi ortodontici. Era ovvio che i genitori provvedessero e senza giustificare.
Così come mi torna in mente che uno dei miei fratelli non si laureava più, fuori corso di brutto e anche in questo caso noi fratelli/sorelle non abbiamo battuto ciglio, anzi tifavamo per la sua laurea!
Credo fortemente che il valore di un genitore vada oltre i lasciti. Un sorriso, Renato :)
 
diogene51
diogene51 il 07/05/23 alle 21:20 via WEB
Un piccolo commento di natura legale che mi è subito saltato agli occhi ma su cui ho voluto documentarmi prima di sparare fesserie. Cito "La legge prevede infatti che se il de cuius in vita ha fatto donazione ai figli, ai loro discendenti, o al coniuge, al momento della divisione ereditaria tali beni devono essere compresi nella massa attiva del patrimonio ereditario per essere divisi tra i coeredi in proporzione delle rispettive quote (collazione)." Ma questo vale solo per i beni immobili o anche per i mobili?
 
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 08/05/23 alle 17:11 via WEB
Quanti stimoli ;)))
Qui però ci si addentra nel tecnico, nel legale, nel cavillo. Ovviamente non so rispondere. Però penso anche a quanta tristezza sarebbe ricorrere all'avvocato. Credo che anche la signora, per quanto mortificata e delusa sia, eviterebbe e auspico cerchi di risolvere eventualmente la questione in modo "famigliare".
 
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