C'est la Vie

La violenza sulle donne è sempre da condannare e non mi prendano tutte queste scuse.Genovese è un delinquente e sarebbe ora di non fargliela fare più franca nè a lui nè ad altri che girano intorno.Ho finito.Ciao Mitica:)

Com'è che tu e io siamo così d'accordo ultimamente, Divina? ;)
Sì, la violenza in qualsiasi forma va sempre condannata e senza pietà.
Buona domenica pomeriggio, un sorriso

Mettiamola salomonicamente così: le ragazze sono colpevoli e volenti o poco volenti per scarsa conoscenza della società odierna, se la sono cercata. Chiuderla così però, non è onesto e va contro ogni dovuta considerazione: possiamo come società civile, prevenire tutto questo sconcio? Vi sono modi, mezzi e nuclei capaci di anticipare ed evitare che accadano queste paurose cadute? Tutte senza famiglie alle spalle? Tutte sole senza alcun punto di riferimento? Tutte all'oscuro di quanto accada solo per un paio di bicchieri? No, non posso crederlo, non posso pensare al loro isolamento sociale e alle loro strade impervie e ricche di insidie. Qualcuno potrà parlare pure con loro, potrà capire quale sia il loro percorso e attivarsi per prevenzione assidua e controllata. Se poi da solo quel qualcuno sente di non potercela fare, vi sono centri di assistenza, posti indicati perché siano aiutate. Insomma, loro se la cercheranno pure, ma noi in quanto società civile, ce ne freghiamo altamente. Cos' non va, aiutare è un obbligo ed una presa di coscienza ineludibile! Bella serata Elena.

Appunto, Carlo, è semplicemente ridicolo giustificare quel buonismo da quattro spicci secondo cui le ragazze d'oggi, a 20 anni, quindi già donne praticamente risolte, siano delle Alici nel Paese delle Meraviglie e non abbiano percezione di quel che può loro accadere frequentando alcuni ambienti. Per questo mi riesce difficile imputare alla società , seppur malata, o alla famiglia colpe.
Considerando poi che accedevano a quel genere di feste per divertimento e quindi soddisfacendo l'equazione secondo cui divertirsi è drogarsi. E non solo.
A prescindere da tutto ciò, resta comunque condannabile ogni forma di violenza. Ma ancor più è amarissimo constatare che esiste una fetta di ragazze che si svende senza alcuno scrupolo e senza alcuna dignità.
Buona domenica :)

Non credo che queste cerchino popolarità. Secondo me stanno puntando ai risarcimenti. Si è sparsa la voce che, con Genovese in galera, la sua "banca" ha le porte aperte e senza difese e cercano tutte di approfittarne. Del resto, cosa ti aspetti da ragazzine che si prostituivano proprio per i soldi?

Si è smentito che avessero ricevuto soldi.
Non si è mai parlato che fossero prostitute, perciò mi dissocio dall'etichetta con cui le definisce.Di certo non sono da immolare sull'altare dell'ingenuità e dell'innocenza.
E’ corretto pensare che chiunque subisca un torto di simile portata non cercherebbe un risarcimento? O forse porgerebbe l'altra guancia perché qualcuno potrebbe pensare che se ne stia approfittando?

Si dice che: "prevenire è meglio che curare" e allora perché non si adotta lo stesso sistema per difendere le donne vittime di violenza....qualunque essa sia.... prima che sia troppo tardi? Una dolce serata Elena....un abbraccio !

C'è , secondo me , una sostanziale differenza fra una donna abusata mentre sta facendo, per esempio, jogging e una donna che finisce volontariamente ad una festa di cui tutti, ma proprio tutti, sapevano le dinamiche. La violenza c'è in entrambi i casi ed è condannabile in entrambi i casi ma converrai con me, Andrea, che la donna stuprata nel parco è vittima indiscussa. Per cui o si stroncano le feste di quel genere – ed è utopico - o si diserta quell'ambiente. Prima che sia appunto troppo tardi.
Buona domenica, un sorriso :)

Io non ne sapevo niente e non so nemmeno chi è questo Genovese, né m'interessa saperlo. Ci sono casi e casi, comunque sulla violenza alle donne il web riflette l'opinione comune che è essenzialmente un espediente per non pensare. Per non pensare che una donna dovrebbe avere il diritto di vestirsi come le pare e di andare dove le pare. Elena, ma mi sai dire perché Libero non mi avverte mai dei tuoi post? Che gli hai fatto? Un caro saluto °____°

Vero, Renato. Il web riflette l'opinione comune e la amplifica: dietro un monitor e in anonimato anche la pecorella più mansueta può diventare un leone ruggente. Come in questa vicenda che , se in questi anni ti ho letto correttamente, la storia Genovese&C. immagino ti intrigherebbe o quantomeno ti stimolerebbe.
Che gli ho fatto a Libero? :)) Non lo so. Dal canto mio ho disattivato tutto il disattivabile ed è ancora poco visto il numero di attività che tocca cancellare ogni volta che entro.
Bei giorno a te, Renato :)

Facile. It, facile. It. Ahahahahah. Ma che stupratore e stupratore. Se proprio lo vogliono condannare, che lo condannino per evasione fiscale e conti correnti in lussemburgo e altri paradisi fiscali. Quelle troiette tossico dipendenti che lo hanno denunciato, hanno sputato nel piatto dove hanno mangiato. Se volevano vincere la causa, avrebbero dovuto evitare interviste giornalistiche e programmi televisivi(la7). Poi non sono credibili. Era tutto pattuito. Droga gratis, in cambio di sesso. Quella poi che è stata la prima a denunciarlo, 3000€erano pochi, allora è arrivato a 10000€,lei avrebbe detto fai di me quello che vuoi. Non è una contrattazione? Ma dai, ma dai. Poi le altre sono salite sul carro, spinte da avvocati per spillare soldi al genovese. È stato un complotto per spillare soldi. Poi queste troiette, che dicono di essere state violentate, sono ritornate a queste feste in casa sua. Tu Elena, saresti Ritornata nella casa del tuo stupratore? Non chiamiamola vittime! Poi sempre la stessa, a 17,un anno prima, aveva rubato una card ad un imprenditore utilizzandola per spese folli. Tutte queste troie sono andate a Ibiza, mykonos e Londra. La bella vita volevano fare, accomulando più soldi possibili. Sapevano, che lui voleva fare sesso estremo. Io comunque indagherei due avvocati:procaccini e l'altro, che ha un locale che faceva concorrenza a Genovese. Per finire, a detta di leali, quelle troiette sono state viste in altre feste, identiche a quelle di terrazza sentimento. Dunque, Elena trai le conclusioni. Tutte le accuse cadono. Sai cosa dico:siamo in pieno medioevo.

Ehi, non sei riuscito a trovare un termine appena appena più decoroso per tutti nel parlare di queste ragazze, Dario? Prendo le distanze da certe espressioni che hai usato e sostengo che a prescindere chi usa violenza o non si ferma davanti a un *NO!* di una donna è da condannare senza se e senza ma.
Quindi sono vittime.
Vittime di chi non ha rispettato il loro NO!
Vittime di chi le ha conciate così male da finire in ospedale dove si dice fossero parecchio malconce.
Non sono vittime, né innocenti creature quando frequentano e rifrequentano ambienti depravati in cui divertimento = droga, sballo, sesso, sesso estremo. Che però può essere consenziente e senza violenza.
Sì, La7, e soprattutto "Non è l'arena", ha trattato molto il fatto. Forse fin troppo rivestitendole di un'ingenuità che non le rappresenta.
In tutto questo parlare ne è emerso che non ci sarebbe stato giro di denaro: a gennaio, lo riporta Fanpage.it/milano , Genovese con i magistrati ha fatto tutto un discorso confuso parlando prima di 3mila euro, poi di 10mila, infine di 500.
Quindi andrei cauta con le asserzioni.
Sempre da "Non è l'Arena" la dottoressa Andreoli, in difesa delle vittime di Genovese, lancia un attacco a coloro che continuano a non credere alle dichiarazioni delle ragazze e a denigrarle sostenendo che
[Chi non comprende questo credo faccia fatica a comprendere qualunque cosa della vita.]
Invece io credo che non serva santificarle né farle passare da povere sprovvedute, perché sono tutto tranne che ingenue, ma un briciolo di carità umana verso 'ste ragazzine spudorate e immature mi pare il minimo sindacale.

Il WEB decreta le sentenze che piacciono ai "giudici". Ma non servono a niente e sarebbe bene fregarsene. E noi ce ne freghiamo.
In genere, in tali vicende, c'è commistione derivante dai comportamenti delle parti coinvolte. Prepotente uno, opportuniste e un po' fessacchiotte le damigelle. Ma un po' fesso pure il prepotente se poi le conseguenze sono cosi gravi. Alla fine, di certo, le bimbe cercano soldi; questo è fuori di qualsiasi umano dubbio. Altrimenti si farebbero un onesto esame di coscienza e, magari, pure si cercassero un diverso lavoro, diciamo così, più dignitoso. Un saluto, M@.

Il web decreta alcune sentenze che lasciano basiti tanta è la crudezza,l'arroganza, la supponenza e il giudizio laconico senza neppure andare oltre l'involucro.
Probabilmente a questo punto sì, un risarcimento è nel loro obiettivo. In fondo hanno pagato un prezzo grosso per le violenze usate loro da Genovese e perché no? anche dal web.
*Prepotente* è un eufemismo; *fessacchiotte* pure perché secondo me loro sono tutto tranne che sprovvedute e tontarelle e in nome di uno pseudo ideale hanno gettato alle ortiche la dignità verso loro stesse. E questo da donna disturba. Mentre lui non ha scusanti.
Buon pomeriggio, M@ :)

Rispetto agli atti di "violenza", effettivamente posti in atto, convengo che non ci si possa appellare ad alcuna giustificazione e vanno condannati e puniti come la legge sancisce. Così come moralmente ed eticamente spregiati. Un saluto, M@.

Ovviamente d'accordissimo, un saluto, M@ :)

Perdona amica carissima, ma non mi sento nemmeno di scrivere qualcosa al riguardo. Già ci trovo tanto pressapochismo maschilista pure in molti di questi commenti offensivi e volgari, privi di un qualsiasi criterio se non lo stesso di quella banalità che rende il male benvenuto e fa le vittime doppiamente vittime........Un bacio scintillante di stelle........W.......

:) Perdono e comprendo,...W...
Comprendo che è difficile scrivere qualcosa: anche rispondere, sai...;) però il bello di un blog è anche conoscere opinioni diversissime e confrontarcisi. O anche consolidare l'idea che il web, fatto da tutto e da niente, non perdona o invece giustifica o invece se ne frega.
Spiace sempre quando si eccede con i termini e con le offese da cui mi dissocio ogni volta. Si può dire tutto senza offendere, credo.
Una bella domenica a te :)

Valle a capire le giovani di oggi.Volevano la fama ma sono state vittime di un "sistema" più grande di loro.Buona Domenica Elena. ^__^

Permettimi di puntualizzare, Dolce:
certe giovani.
Non tutte, per fortuna, frequentano certi ambienti mancando di rispetto a se stesse. E restando vittime di un sistema talmente grande e degradante che ha tolto loro la dignità.
Buona domenica, ciao :)

Concordo.

... non avevo dubbi, Dolce ;)

Questo genere di opinioni sulle vittime femminili, purtroppo molto diffuse, originano dal fatto che la donna è sempre considerata una potenziale preda, che se vuole salvarsi deve starsene zitta e buona, essere invisibile. Non si pensa invece che è la mentalità maschile e, ahime, spesso anche quella femminile che deve smettere di considerarla in primis una preda sessuale, da sottomettere e abusare quando se ne presenti l'occasione. Un po' come dire "sei lì, strafatta, poco vestita e disponibile. E' normale che mi ti faccio'. Invece di normale non c'è proprio niente.

Sono d'accordo, Surfinia.
E' pur vero però che alcune donne in alcune situazioni servono su un vassoio d'argento all'offerente di turno una sorta di lasciapassare affinchè possa considerarsi preda facile. Come in questa squallidissima storia di sesso, droga e violenza che comunque non giustifica gli abusi avvenuti.
Per fortuna si tratta di un esiguo numero di donne che sanno buttarsi via così.

Verissimo, Gian. Si tende a minimizzare la portata del fenomeno violenza etichettando con post-it di dubbio gusto. Spiace anche pensare a retaggi antichi: significa che la società non ha saputo evolversi.
Non sono del tutto convinta che si tratti di fragilità. Nè femminile nè maschile. Ma di una distorta concezione del divertimento, del sesso, del rispetto anche e soprattutto verso se stessi.
Abbi cura anche tu, un sorriso :)

MA CHE VITTIME E VITTIME.SOLDI VOGLIONO E DROGA A GRATIS.SESSO A TRE ANCHE LA MOROSA DI GENOVESE PARTECIPA ALLE ORGIE.HAIVISTO LA TRASMISSIONE DI GILLETTI?POI DIMMI SE NON è UNO SCHIFO QUELLO CHE DICONO LE DONNE.

Non ho visto la trasmissione. Ho letto però di Asia Argento, per esempio, e del suo scontro piuttosto acceso. E francamente non fa onore nè a un uomo nè a una donna esprimersi così.
Circa il caso Genovese mi sono espressa abbondantemente. Però mi spice non sapere chi sei ...