C'est la Vie

Sinceramente faccio fatica a comprendere,dunque preferisco astenermi dall'esprimere giudizi su qualcosa, il sentimento, il bisogno di genitorialità così impellente e particolare da parte di certa umanità. Sicuro che è un istinto naturale quello d'avere figli. Un istinto che, alle volte, assume la connotazione del"carne della mia carne",dunque si ricorre a stratagemmi che la tecnica e la modernità offrono.Ma, quel che mi chiedo, è questo:siamo, sono in grado di discernere tra la gran mole di offerte che ci vengono proposte dalla modernità?Come e in base a quali criteri debbo e posso discriminare?E' sempre stata la legge dell'offerta e della domanda a regolare i rapporti umani a livello di mercato.Un tempo questa pratica dell'utero in affitto si svolgeva in gran segreto: quanti, ma quanti bambini venivano adottati in gran segreto o quante coppie si sottoponevano a strane triangolazioni per arrivare ad avere il fatidico erede al quale lasciare la propria eredità e sostanza?Addirittura, leggevo che lo stesso Luigi XIV detto il re sole, fosse nato da qualcosa di strano, dal momento che il re Luigi XIII,padre, pare avesse qualche problema. Ma, a parte l'aneddoto, ecco: mi piacerebbe che ci fosse una discussione che permettesse di comprendere fino a che punto può spingersi uno stato, nel regolare queste pratiche così umane. Sebbene la tecnica dell'oggi ed il senso di emancipazione e libertà dell'individuo, arrivino spesso a confliggere con il senso comune e con il conformismo, dettati da un tradizionalismo che mostra sempre più inadeguatezza nel dare risposte ad una società in continua evoluzione, lo stato moderno, deve essere in gradobdi trovare una mediazione attraverso persino una regolamentazione che garantisca da ogni punto di vista, tutti i soggetti in questione, soprattutto quelli del nascituro.......Non so se sono riuscito ad esprimere quanto mi stava a cuore. Ma, data l'ora spero che mi possa perdonare........Un bacio scintillante di stelle........W...........