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anacronismi

Post n°1837 pubblicato il 17 Ottobre 2011 da ossimora
 
Tag: ecole

 

La crisi della scuola pubblica non è soltanto una crisi dovuta alla mannaia dei tagli ,al blocco ormai considerato "fisiologico" degli stipendi per i  contratti  inopinatamente bloccati , già perchè gli insegnanti sono troppi e poi se ci sono un pò di milioni di euro meglio devolverli zitti zitti alla scuola privata che conviene elettoralmente a destra ed a manca .

Sta cosa della scuola privata poi oltre ad essere finanziata in maniera sconsiderata farcisce la scuola "pubblica" o ciò che ne resta , di persone che hanno fatto la  gavetta  e accumulato punteggio  perlopiù in scuole confessionali e che quando scappano a  gambe levate dalle paghe da fame , per entrare nella statale ... sono portatrici/ori di pensiero unico .Piove sul bagnato.

Certo la demotivazione e la mancanza sia di peso contrattuale che di stima e  gratificazione di chi c'è dentro non aiutano affatto ma la cosa che giorno per giorno mi sembra più evidente è che sono davvero pochissime ,sempre meno,in progressiva estinzione le persone che quando parlano di scuola ,di bambini ,di educazione   lo fanno con professionalità e con  l'entusiasmo e  la  convinzione /consapevolezza di essere (  poterlo essere )"importanti " ,"determinanti" persino ,nella vita dei ragazzi e dei bambini .

C'è ,diffusissimo , oltre il fastidio a volte evidente per i bambini e per il lavoro , la  paura di incorrere in qualche seccatura burocratico - legale , un ritorno al nozionismo più bieco , all'unica modalità della lezione frontale ..io parlo e tu mi ascolti , mai il contrario . Sembra che persino la didattica si sia estinta in modelli più che precostituiti e che nessuno provi  più a cercare nuove vie per affascinare prima di rimpinzare di contenuti sempre meno verificati e verificabili.( inutili mangiasoldi tipo invalsi vari esclusi)

I rapporti interpersonali subiscono pesantissime sclerotizzazioni , avendo come unico punto di riferimento "Le regole" ,è tutto un riempirsi la bocca di REGOLE e DISCIPLINA ,quasi un osceno contrappasso con la realtà dove entrambe le cose sono abbondantemente calpestate .

Ma i ragazzi lo sentono ,lo vedono bene . E voltano la testa,anche se  momentaneamente ci assecondano.

Paradossalmente in una terra sempre più complessa e per nulla stereotipa e densa di luoghi comuni , la scuola arranca asfittica ed immiserita producendo noia ,  disagio ed indifferenza.

 

 
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