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APPUNTI DI LETTURA 2020

Post n°2170 pubblicato il 02 Giugno 2020 da ossimora

Olive, ancora lei (Supercoralli) eBook: Strout, Elizabeth, Basso ...
N.30 
Elizabeth Strout
Olive, ancora lei.
Einaudi


Avevo letto "mi chiamo Lucy Bartun" su consiglio di un amico del gruppo di lettura , un pò di tempo fa , mentre Olive Katteridge mi mancava . Arrivo  quindi a leggere quello che probabilmente sarà l'epilogo della sua storia e del suo personaggio . Olive ...un'insegnante ormai anziana , il suo secondo marito , anche lui vedovo e turbato dalla non accettazione di  una figlia lesbica; una nuova casa , Olive , uno spirito schietto ed onesto di chi non teme di dire ciò che pensa .Olive è una donna normale che vive la normalità della provincia americana , casetta con giardino , serate semplici. Un'acuta capacità /amore/ attenzione nel comprender le persone . Non ha difficoltà Olive a scrutare nelle ritualità più "normali" dell'essere umano , i rapporti fra coniugi , con i figli , le nuore , le amiche stesse , delineando fuor di retorica i profili della quotidianità delle persone  con un atteggiamento mai  edulcolorato , realista ed essenziale . Il romanzo procede attraverso un concatenarsi di racconti ed "immagini" ( la bibliotecaria , la giovane malata...etc, ) filo logico dei vari racconti è proprio lei Olive ed il suo sguardo , anche quando compare nel racconto come un cameo  . Un viaggio nella vecchiaia di Olive , vedova due volte, col figlio medico lontano , a New york , burbera , schietta , irriverente ; narra la vita quotidiana sua e degli altri con qualche indubbio raggio di poesia e molto dolore che trova senso nell'ineluttabilità di molte delle vicende umane , pur rendendosi conto di essere stat infondo felice e fortunata ,Olive si meraviglia anche della morte , non ci aveva mai pensato molto e capire che si sta avvicinando  , la sorprende con uno strano  senso di stupore.
 Mi è piaciuta molto l'ambientazione ...il Maine, il confronto con la vita di New York , le case bianche , l'oceano , le dune , le spiagge ...i fari , i quadri di Hopper negli occhi! Vorrei andarci !

...e quella Mayflower in salotto. A Kayley pareva che i fatti storici ai quali si era aggrappata quella donna non avessero più importanza ;e presto quella storia sarebbe quasi spazzata via ,ridotta a un nonnulla , non solo dagli irlandesi ma da un mucchio di altre cose che intanto erano successe ,il movimento per i diritti civili ,il fatto che ormai il mondo era più piccolo ,e la gente comunicava in modo che msr Ringrove non avrebbe mai potuto immaginare...

Aveva fatto anche lei come Ann .Anche lei aveva urlato in pubblico contro Henry. non ricordava con precisione chi fosse presente ma era stata sempre feroce , quando perdeva le staff e dunque , ecco la sua verita', suo figlio aveva sposato sua madre come fanno alla fine tutti gli uomini in una forma o nell'altra.

"leggeva da Shakespeare ai gialli di Sharon Mc Donald ,dalle biografie di Samuel Jhonson a drammaturghi vari , dai romanzetti rosa su su fino alla poesia. In cuor suo era convinta che i poeti sedessero più o meno alla destra di Dio"

Il parte dipendeva dal fatto che anche Edna St .Vincent Millay era cresciuta ne Maine , ad un'ora appena da lì e che da piccola era stata povera.

...Perchè in Febbraio le giornate cominciavano davvero ad allungasi ed a ben guardare ,uno poteva accorgersene .E vedeva come un melograno e la luce residua filtrava fra i rami nudi come una promessa C'era una promessa dentro quella luce , ed era una cosa fantastica".

Olive.. tiro' fuori il foglio e lo appoggiò con cura in cima alla pila dei suoi ricordi; le parole appena scritte le riecheggiavano in testa."Non ho la minima idea di chi sono stata. Dico sul serio, non ci capisco niente."

 
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