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Appunti di lettura 2021

Post n°2219 pubblicato il 21 Giugno 2021 da ossimora


Sabbia nera - Cristina Cassar Scalia - copertina

N.27
Cristina Cassar Scalia
Sabbia nera
Einaudi

Catania è avvolta dalla pioggia di cenere nera dell'Etna in eruzione quando nell'ala abbandonata di una vecchia villa viene ritrovato il corpo di una donna mummificata dal 1959.
Del caso si fa carico il vicequestore Giovanna (Vanina) Guarrasi ,palermitana trasferitasi a Catania dopo l'uccisione di suo padre poliziotto. 
Districandosi fra le ragnatele del tempo  il vicequestore dipanerà una storia di avidità e risentimenti che trascineranno una lunga scia di sangue fino ai nostri giorni .
Una bella trama gialla che ti porta senza accorgerti alla fine con una certa tensione.
Una protagonista interessante.
Una scrittura scorrevole ,il giallo è ben costruito , solido , un giallo "classico", che ci porta alla scoperta del colpevole in modo lento e progressivo lasciandoci il gusto dell'investigazione, il pregio di ogni poliziesco che si rispetti.
 Inoltre, valore aggiunto, il caso in questione è un "cold case", un delitto vecchio di mezzo secolo che però continua ad avere ripercussioni anche sul presente. 
Ogni tanto ho voglia di gialli e Vanina si va ad assommare a Petra Delicado della Bartlett ...molti l'hanno accusata di seguire il clichè di Montalbano sopratutto per l'ambientazione siciliana direi...  
L'ambientazione siciliana era rischiosa visto che "papà Camilleri" rappresenta una pesante eredità per i nuovi giallisti, in particolare quelli suoi conterranei, ma anche qui la scrittrice se l'è cavata egregiamente. 
Il dialetto è usato con moderazione e, della sua terra, la Scalia ci offre una visione personale e austera, senza fronzoli, senza sentimentalisi. Le piccole grandi abitudine culinarie dei vari personaggi, il loro modo di vivere la grande città, Catania, e i suoi dintorni, come Noto.
Una donna che, ama il cinema  ( sopratutto quello ambientato in sicilia) e la Sicilia , mette l'accento sulle differenze fra Palermo e Catania con affetto ed una certa ironia.

"Vanina trattenne un ghigno sardonico ; Di Bella era certamente un benpensante, uno che ci teneva a far vedere le cose nella luce che lui considerava più decorosa .Una di quelle persone che le smuovevano i nervi solo a sentirle parlare.

"ma ci sono cose nella vita di ognuno di cui solo a posteriori è dato valutare l'importanza . Spesso le cose non sono come sembrano , mai dimenticare questa regola basilare!!

 
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