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Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

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Sisma

Post n°1427 pubblicato il 06 Aprile 2009 da ossimora
 

Da stamattina alle tre e quaranta circa mi sento vibratile ed inquieta .le campane del vento che ho in giro per casa hanno tintinnato a lungo ,molto a lungo ,non finiva mai e ci ha svegliati tutti .

E’ destabilizzante e sfinente lo stress da sisma e poi c’è nell’aria un’energia stancante anche se non succede nulla come qui ;il sisma infinito di Assisi ci ha già  messo a dura prova e so di che parlo.

Era  l’onda lunga del terremoto che ha sgretolato la zona aquilana dell’Abruzzo .sgretolato mi sembra il termine più giusto ;osservando le macerie si vedono montagne di pietra ,mattoni,legno,tutti colori caldi ; quando si costruisce in maniera antisismica il colore è metallico ,grigio ,prevale il cemento e soprattutto il ferro intrecciato e saldato in reti fitte fitte ;qui dalle mie parti siamo spesso sfiorati da eventi così normali e così devastamti per chi vive in costruzioni inopportune ed ho osservato come si costruisce dal 2002 dopo che la normativa si è fatta più seria .Ho visto oggi in qualche piccolo centro montano solai in cemento costruiti sopra mattoni e pietre precipitati sopra le macerie come un coperchio mortale.

Nel mettere in sicurezza ,a volte abbattere proprio ,lungo la faglia appenninica bisognerebbe orientare fondi ed attenzioni “vere”e non riempire di chiacchiere i giorni macabri degli eventi per svuotarli appena passata l’emozione e continuare a costruire a cazzo servendo solo le mafie di vario tipo e natura.

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