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« bufaleinsalatona »

La giornata

Post n°1299 pubblicato il 28 Agosto 2008 da ossimora
 

 +++

Oggi la notizia   allucinante e pesantissima  è quella dei morti nel Mediterraneo ;

ancora dannati della terra ,ancora terrore , poche righe e due parole bastano alla nostra "informazione" per tutti;

non erano in un aereo verso le ferie e non contano una mazza.

Urliamo.

La minutaglia della cronaca nostrana si nutre invece di misere storie miserrrime .

Scrostare un po’ il maquillage è per me  esercizio  necessario.

Dunque i 7000 (2000 in più del passato ,che bravi!)“esuberi” Alitalia  sono tutti sovraddosati e certamente trattasi di  vagabondi ,quindi non c’è problema di sorta .

Il premier ha garantito che i sacrifici saranno per poco e che i lavoratori saranno ricicciati e  non abbandonati.

 Possono crederlo...e stare tranquilli ,inutile che sbraitino quei perdigiorno dei sindacati .

Qui adesso si fa sul serio e magari si risolve anche il problema della nostra sovrappopolazione e dei ragazzi precari a vita.

La ministrina  Gelmini dalla penna rossa, intanto , raccatta tutte le chiacchiere da corridoio più deleterie in giro per le scuole ,quelle che da anni fanno stridere i denti ogni  mattina e con queste copre l’unica verità semplicissima e banale;meno soldi ,contrazione dei servizi  soprattutto a chi più ne ha bisogno ,apertura alle fondazioni private ,meno autonomia.

Dopo il grembiulino,il voto in condotta ,tornano le valutazioni tramite i numeretti e in prospettiva :il maestro unico .Bazzecole insignificanti.

 Altro che tempo pieno diffuso e modelli euopei.

Bisogna risparmiare ;questo è l’unico dictat in ogni campo che riguarda le persone;scuola ,sanità,cultura , altrimenti non si trovano i soldi per foraggiare grandi opere ,guerre e pseudoguerre ,progetti per gli amici degli amici dove non si può risparmiare di certo!

Non mancava oggi grande risalto in cronaca  al bagno di Fini in riserva naturale integrale ,le relative scuse di circostanza e l’affermazione che pagherà la multa .

Penso dell’opportunista ,voltagabbana ,presidente del senato ,tutto il peggio possibile e la cosa che mi manda più in bestia è che sono due mesi che lo si vede saltellare da una barca all’altra (lui e non solo …) come una soubrettina demodè ...non potremmo cominciare a risparmiare stringendo la borsa a questi loschi figuri???

 
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Commenti al Post:
ossimora
ossimora il 29/08/08 alle 13:35 via WEB
io la costituzione l'ho sempre usata in classe e il mio appunto era sul lodo Alfano..quale costituzio ne???
(Rispondi)
 
fattodiniente
fattodiniente il 29/08/08 alle 14:03 via WEB
Leggo quel che scrivi da quel dì. Di Libero e del Giornale non saprei dire, mai visti. Ma due conti li so fare, e la realtà la guardo per come mi si para davanti. Tre maestri sono uno spreco, il ministro li vuol togliere e ha ragione. Punto.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 30/08/08 alle 17:39 via WEB
A proposito della reazione suscitata dalle decisioni del Governo in materia di scuola, ho pensato fosse interessante proporre alla vostra attenzione questo contributo di un militante della FLC - CGIL di Genova, Pino Striglioni, che ha ricoperto ruoli di dirigenza nel Sindacato a livello regionale. Restauri e tagli della "macelleria sociale" nella scuola E' il caso che qualcuno spieghi al ministro Tremonti che nella scuola i giudizi di valutazione, se valutati in senso formativo, orientante, rimotivante, possono essere molto utili, se l'obiettivo è quello costituzionale dell'inclusione. A fine anno scolastico o del corso di studi il voto serve, ma non ha senso contrapporlo in alternativa ai giudizi, a meno che l'intenzione non sia quella di far "classifica" per selezionare ed escludere. E alla ministro Gelmini si potrebbe cercare di spiegare che il male della scuola non deriva dal "68" o dal "dominio ideologico della sinistra", ma dal fallimento del modello economico e sociale prevalente negli ultimi quindici anni, fondato sulla falsa libertà del mercato e sulle varie privatizzazioni ad esso conesse, che hanno confuso diritti e merci. In questo contesto le parole chiave della signora ministro: autorevolezza, autorità, gerarchia, fatica, merito, sono, queste si, falsa ideologia, senza senso e soprattutto inutili di fronte ai problemi della scuola e dei giovani di oggi. Lasci stare il 68 o almeno prima lo studi. E tanto meno lo si usi per giustificare una politica che, giustamente, è stata definita di "macelleria sociale", incompatibile con il rispetto (che chi governa dovrebbe garantire) per il principio costituzionale di uguaglianza e per la funzione istituzionale del servizio pubblico nell'istruzione: assicurare il diritto a uguali possibilità di accesso alla conoscenza per consentire di partecipare, o almeno capire, "l'organizzazione economica, sociale, politica, del Paese". Un maestro del 68, da tanti amato, scriveva in "Lettera a una professoressa" (1967): "La vita era dura anche lassù (nella scuola di Barbiana n.d.s.). Disciplina e scenate da far perdere la voglia di tornare. Però chi era senza basi, lento o svogliato si sentiva il preferito. Veniva accolto come voi accogliete il primo della classe. Sembrava che la scuola fosse tutta solo per lui. Finchè non aveva capito gli altri non andavano avanti". I ministri, purtroppo, ignorano o fingono di ignorare, che era questo il senso che molti lavoratori della scuola negli anni Sessanta - Settanta davano al loro rapporto educativo con gli studenti. Non era la scuola più facile rappresentata dai ministri, o la scuola ammortizzatore sociale con personale demotivato. In quel periodo la stragrande maggioranza degli insegnanti veniva assunta in concorsi nazionali per esami assai selettivi, che garantivano quanto meno competenze disciplinari, a cui con l'esperienza si aggiungevano quelle didattiche, pedagogiche, psicologiche necessarie a sostenere una relazione educativa adeguata. Era una scuola con una forte dialettica, sostenuta da idealità e valori ispirati alla Costituzione e alla fiducia nella possibilità di usare conoscenza ed istruzione per contribuire a rendere il senso comune coerente con la partecipazione democratica per una società più giusta. Il male, il "virus", cari ministri, è stato aver accolto solo in parte le richieste di innovazione e cambiamento nella scuola e nella società in quegli anni "formidabili". E ora, dopo aver giocato la campagna elettorale sull'abolizione dell'ICI, vi trovate a dover compensare i Comuni con fondi ricavati da ulteriori tagli a istruzione e sanità. Il risultato della "macelleria sociale" sarà di regredire ancora di più e restaurare i livelli degli anni Cinquanta: meno scuole, classi più numerose, meno ore di insegnamento, meno personale, meno diritti, meno formazione comune nell'obbligo scolastico. Più selezione, più disuguaglianza, più ingiustizia. Non è di questo che si dovrebbe aver paura?
(Rispondi)
 
 
 
fattodiniente
fattodiniente il 30/08/08 alle 19:05 via WEB
Beh, usando il tuo metro, dovrei rispondere "se lo dice uno della CGIL...". E sempre per stare ai tuoi criteri: questo qui, chi è? Un distaccato della scuola? Cioè uno che viene pagato dallo Stato per fare il lavoro della sua controparte? O un quadro a nota spese della CGIL medesima? Cioè uno che di mestiere DEVE fare il bastian contrario, sennò il suo lavoro non ha senso? Ma stiamo al merito. Che dice in sostanza questo qui? No ai voti, perché escludono e classificano, cioè premiano (testuale) "fatica e merito che sono falsa ideologia". Ma pensa un po'. E naturalmente, immancabile, la citazione di Don Milani. Mal compresa, come sempre, perché se c'era qualcuno che i delegati sindacali della CGIL (per non dire della CISL...) li avrebbe volentieri presi a calci nel culo e mandati a lavorare, quello era proprio Don Milani. Te lo dice uno che ha contribuito a far intitolare la scuola a Don Lorenzo, e il giorno della rinominazione ha avuto ospite uno dei primi studenti di Barbiana, oggi scrittore e pedagogista. Ma la questione della uguaglianza merita maggiore studio, perché mi sa tanto che come la intende la CGIL ha un nient'affatto vago sentore di 6 politico. E chi viene dalle classi "popolari" sa benissimo (Don Milani docet) che l'uguaglianza propugnata dalla pedagogia di sinistra è perfetta per lasciare le cose come stanno: i figli dei medici faranno i medici, e quelli degli operai gli operai. Questo articolo del resto, è un grandioso concentrato di ideologia garzie a Dio ormai superata e luoghi comuni che ormai comuni non sono proprio per niente più, come dicono, nel loro piccolo, ma certo incontrovertibile, i sondaggi di Repubblica e Corriere (non Libero o il Giornale), i cui lettori si sono espressi per il 74% e il 90% a favore del ritorno al voto numerico. Ma tanto, la CGIL come al solito pensa d'essere l'èlite, e che tutti gli altri non capiscono niente. Io capisco una cosa di sicura: se mandassimo a lavorare tutti i distacchi sindacali, avremmo un risparmio pari ad una finanziaria, visto che abbiamo (e paghiamo) più distacchi sindacali che carabinieri. E invece di gente che critica come lavorano gli altri, lavorerebbe un pochino anch'essa. Nullafacenti, impastatori d'aria e del nulla. Grazie per questo contributo, finalmente chi legge capisce bene con chi abbiamo a che fare.
(Rispondi)
 
 
 
 
fattodiniente
fattodiniente il 30/08/08 alle 19:07 via WEB
Sinossi: questo qui, di fatica a scuola proprio non ne fa, e cosa sia il merito personale, visto come si fa carriera nel sindacato, non ne ha la più pallida idea. Sfido che ha terrore di queste parole, che sono, guarda un po', il pane quotidiano e la salvezza di milioni di persone (lavoratori, studenti). La gente in nome della quale questa gentaglia pretende di parlare.
(Rispondi) (Vedi gli altri 9 commenti )
 
 
 
 
fattodiniente
fattodiniente il 30/08/08 alle 19:10 via WEB
E visto che ci sono, diciamolo anche qui: la mia sola scuola, di medie dimensioni (160 alunni, 10 classi e 20 insegnanti - !) costa ogni anno all'incirca una milionata di euro solo di stipendi ai maestri. Una sola scuola, di una frazione di un piccolo comune che ha altre due scuole più grandi di questa.
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 31/08/08 alle 00:30 via WEB
Non ho certo voglia di riaprire la polemica sul sindacato .So come la pensi in proposito ,ne abbiamo ampiamente dissertato altre volte .Non mi interessa nemmeno fatti notare che in effetti fai esattamente ciò che dici di non voler fare ma non importa ,io sono ideologicamente asfittica e tu sei nel giusto ,va bene così,ormai lo so ,sono un residuato bellico che non riesce a liberarsi del suo substrato vetero sessantottino e non riesce a gioire dello splendore delle nuove proposte che ci vuoi fare? In ogni caso contro il ritorno del voto numerico .del maestro unico bla bla si stanno muovendo non solo i sindacati ma un sacco di associazioni. Non mi pronuncio sul voto ;ho parecchie perplessità ,credo che in qualche caso possa anche funzionare (negli obiettivi e nei lavoro quantificabili precisamente )in altre aree /situazioni è una imbecillata ,il fatto che la maggioranza delle persone siano d’accordo conferma che della scuola poca gente sa davvero cosa succede e queste ciance mi preoccupano. Ricordo una serie di problemi ,totalmente inesistenti scaturite dalle chiacchiere mediatiche su “presepe si o no” Vedo che abbiamo qualcosa in comune nell’interesse e lo studio di don Milani. Credo che se Lorenzo vedesse adesso la nostra scuola avrebbe netta la sensazione di un ritorno fortissimo al classismo ed all’emarginazione dei poveri ( mi sembra giusto usare questa parola ) intesi in primis come sud d’Italia ,dove non sarebbe male convogliare un bel po’ di soldi e di risorse per riequilibrare una situazione pesantissima . Forse la ministra Gelmini ha sbagliato a leggere qualche carta che le hanno passato e quando ha parlato del livello degli insegnanti del sud non si riferiva alla loro professionalità quanto all’ abbandono della scuola in tutto il Sud . Questa si che è una vera emergenza che passa attraverso la mancanza di scuola e di laboratori scientifici ,l’abbandono di massa ,il non lavoro dopo le lauree e via discorrendo . Subito dopo il Sud del nostro paese ci sono i nuovi poveri ;gli emigrati ,credo tu sappia bene di cosa parlo ,magari gli ecuadoriani che a Pg vivono in 20 in una stanza o chi non può proprio non può comprarsi un libro. Spero che andranno a loro i soldi che risparmierà il tandem Tremonti /Gelmini e non agli insegnanti pochi o tanti che siano.
(Rispondi)
 
 
 
 
fattodiniente
fattodiniente il 31/08/08 alle 10:57 via WEB
Anto', non puoi spostare il discorso; oppure, se è questo il discorso che ti interessa fare, fallo da subito, e non nasconderlo dietro ad altro. A me pare una cosa di una semplicità disarmante: se la scuola spendesse meglio le sue risorse, a beneficiarne sarebbero per prime proprio le classi più deboli. Se i "nuovi poveri" (il termine è questo) avessero meno insegnanti, ma più risorse, e sarebbe meglio. La questione è che quella della didattica dei moduli è solo una elegante foglia di fico dietro cui si nascondono il comodo degli insegnanti (lavorano meno e con meno responsabilità: ricordi la polemica sul tutor?), dei sindacati (più iscritti ecc...) e delle Associazioni (idem, e so di che parlo, avendo fatto parte di una di esse per anni). La realtà, nuda e sgradevole, ma vera, è questa. E a rimetterne, alla fine, sono (oltre alle casse dello stato) proprio le fasce più deboli e marginali, perché alla fine hanno meno, e c'è poco da discutere... Ora, dove andranno a finire i soldi risparmiati, è una partita ancora tutta da giocare: se la scuola si presenterà compatta nelle sue posizioni passatiste, di difesa dell'indifendibile, nascosta dietro a princìpi superati se non fasulli all'origine, ha già perso (in 20 anni di moduli, c'è uno straccio di studio, di test, di osservazioni, che dimostri che i moduli sono più produttivi del maestro unico? NO, non c'è. E bada che dovrebbero essere più produttivi del 50% in più, qualunque cosa voglia dire, visto che questa è la differenza in più che costano). Se invece sapesse dire "ok ministro, hai le tue ragioni, e forse hai ragione: la scuola negli ultimi 15 anni ha peggiorato i suoi standards, non ha saputo adeguarsi alla nuova realtà sociale, culturale ed economica; ripensiamo laicamente alla organizzazione e alla distribuzione delle risorse, fissando e rimodulando gli obiettivi", beh, delle buone speranze di razionalizzare davvero la scuola ci sono. Ma siccome Gelmini è un ministro del governo Berlusconi, allora...
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 31/08/08 alle 12:22 via WEB
Sposto il discorso?Rileggiti il mio post .L’interesse primario nella mia lettura della cronaca è la morte nel Mediterraneo e francamente e mai ho parlato di risparmi e monetizzato alcunché. Nel momento in cui si fa questo allora mi interessa (ammesso che i miei ed i tuoi desideri sul come si spendono i risparmi prossimi venturi interessino Tremonti e C!) che si parli di poveri (nuovi ,vecchi poco cambia )e di marginalità ,dello stato pietoso della scuola al Sud,che in tempi passati almeno a livello primario era assimilabile al resto del paese.(Gli insegnanti del sud vanno al nord,i ragazzi per strada).Mi sembra abbastanza normale che associazioni difendano i posti di lavoro ; temo peraltro che anche in questo caso sempre il sud pagherà perdendo anche il lavoro nella scuola. Mi è capitato di parlare con dei leghisti che si vantavano di avere stalle iperproduttive in terra padana i quali mi hanno dato della parassita (così tout court senza sapere minimamente numeri e mole del mio lavoro sulla scia di quell’odiosa campagna mediatica e non che da anni martella portando la residua stima nei confronti della scuola e di chi ci lavora ai minimi )proseguendo vantandosi di lavorare duro ma di avere il Ferrarino. Sembra che il lavoro nella scuola abbia decisamente poco appeal al nord..e quindi ,i tagli immiseriranno sempre di più il nostro bel sud. Per cominciare la pseudo cordata di capitalisti che si prenderà la parte sana e soldi nostri per Alitalia ringrazia. Non è necessario che tu metta in risalto ogni due per tre la mia sfiducia nei confronti di questo esecutivo. E’ assolutamente vero e non lo nascondo ;è vero non mi piace nessuno di questo gruppo ,mi vergogno persino di certi pensa un po’ ;sul caimano concordo con Moretti …chi vuole sapere sa e credo non possa accettare certi trascorsi..ma evidentemente per molti pecunia (comunque ottenuta ) non olet…Schifani e Alfano mi danno la nausea ,Tremonti e Capezzone li trovo inguardabili,le donne del governo sono inesistenti o parlano a comando ,dei post fascisti al ministero della guerra ed alla camera meglio non dire ..tutti hanno servitù economiche e di riconoscenza verso il RE e lo servono senza un minimo di autonomia,gelmini stessa è una funzionaria di Forza Italia catapultata all'istruzione vado avanti? So bene peraltro di essere in minoranza e mi va bene.
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fattodiniente
fattodiniente il 31/08/08 alle 13:41 via WEB
Abitualmente parlo di quel che so con sufficiente cognizione di causa: nel tuo post butti là una osservazione sulla scuola che ho trovato superficiale, prevenuta e disinformante, per cui ho detto la mia. Poi, lo ripeto, il benaltrismo non mi interessa come metodo: serve solo a buttar tutto in caciara, anche gli argomenti più seri e delicati, e a lasciar tutto come sta. Per cui, come metodo, io preferisco parlare di una cosa alla volta, e se parlo di scuola, parlo di scuola. E per la scuola si spende troppo e male: spendendo MENO e MEGLIO si otterranno risultati migliori, e credo si possa dare per assodato. Se poi pensi che Tremonti & c se ne impippino delle tue o nostre osservazioni, che scrivi a fare? Posso pensarlo anche io, se credi, ma nel momento in cui citi sindacati e associazioni, sta pur certa che nelle assemblee sindacali e nei momenti di riunione, così come nel collegio dei docenti e negli altri momenti collegiali della scuola, le cose che ho detto qui le ripeterò pari pari. E mi divertirò a guardare negli occhi i vari arrampicatori speculorum e mestatori più o meno interessati cercare di dimostrare il contrario. Di fatto, consentimi, non hai scritto mezza riga che spieghi in modo convincente che i tagli del personale produrranno un danno, e che, numeri alla mano, io abbia torto.
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ossimora
ossimora il 31/08/08 alle 16:49 via WEB
Il danno di certo lo produrranno a chi precario mai vedrà uno stipendio,su questo non ci piove.
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fattodiniente
fattodiniente il 31/08/08 alle 19:04 via WEB
Quindi i moduli servivano per dar lavoro alla gente e non per reali necessità didattiche.
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ossimora
ossimora il 01/09/08 alle 12:49 via WEB
Ho già detto che mai sono stata entusiasta del modulo;sempre stata nel tempo pieno che ritengo nella primaria il modello migliore...che fine farà il tempo pieno?
(Rispondi)
 
 
 
 
fattodiniente
fattodiniente il 01/09/08 alle 21:36 via WEB
A occhio e croce secondo me resta com'è. Ma non saprei dire con certezza.
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