CARCINOMA POLMONARE – Il regime Keytruda ha ottenuto l’approvazione nell’Unione Europea per l’uso esteso nel cancro del polmone

MSD

La Commissione Europea ha approvato Keytruda a base di Pembrolizumab, una terapia anti-PD-1, per l’uso esteso nel cancro del polmone nel setting neoadiuvante e adiuvante. L’approvazione rappresenta la sesta indicazione per la terapia anti-PD-1 di MSD nel cancro del polmone in Europa

La decisione, che si applica specificamente agli adulti affetti da carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) resecabile ad alto rischio di recidiva, significa che Keytruda può ora essere utilizzato in combinazione con chemioterapia contenente Platino come trattamento neoadiuvante e poi continuato in monoterapia nel setting adiuvante.

Il cancro al polmone è la principale causa di morte per tumore in tutto il mondo e il carcinoma polmonare non-a-piccole cellule rappresenta circa l’80% di tutti i casi di cancro al polmone.

L’approvazione è la sesta indicazione per il cancro del polmone in Europa per Keytruda, che agisce aumentando la capacità del sistema immunitario dell’organismo di aiutare a rilevare e combattere le cellule tumorali.

L’ultima approvazione della terapia da parte della Commissione Europea si basa sui risultati positivi dello studio di fase 3 KEYNOTE-671.

A un follow-up mediano di 29,8 mesi, il regime Keytruda ha migliorato significativamente la sopravvivenza globale, riducendo il rischio di morte del 28% rispetto al placebo più chemioterapia nel contesto neoadiuvante seguito dal placebo dopo resezione chirurgica, indipendentemente dall’espressione di PD-L1.

Per i pazienti che hanno ricevuto il regime a base di Keytruda, la sopravvivenza globale mediana non è stata raggiunta, rispetto a 52,4 mesi per quelli del gruppo chemioterapia / placebo.

È stato inoltre dimostrato che il regime Keytruda migliora la sopravvivenza libera da eventi, riducendo il rischio di recidiva, progressione o morte della malattia del 41% rispetto alla chemioterapia / placebo.

Fonte: MSD ( Merck ), 2024

 

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CANCRO AL POLMONE – Rybrevant a base di Amivantamab approvato dalla FDA per il cancro ai polmoni non-a-piccole cellule con mutazioni di inserzione dell’esone 20 di EGFR

J&J Innovative Medicine

I risultati osservati nello studio PAPILLON hanno mostrato un miglioramento significativo nella sopravvivenza libera da progressione, supportando l’uso del regime Rybrevant ( Amivantamab ) come potenziale standard di cura nel trattamento di prima linea dei pazienti con cancro al polmone non-a-piccole cellule e mutazioni di inserzione dell’esone 20 del recettore del fattore di crescita epidermico ( EGFR )

Rybrevant ( Amivantamab-vmjw; Amivantamab ) ha ottenuto l’approvazione dalla Food and Drug Administration ( FDA ) statunitense per il trattamento di un sottogruppo di pazienti con cancro del polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ).

L’anticorpo bispecifico è ora approvato per l’uso insieme alla chemioterapia con Carboplatino e Pemetrexed per il trattamento di prima linea del tumore NSCLC localmente avanzato o metastatico con mutazioni di inserzione dell’esone 20 del recettore del fattore di crescita epidermico ( EGFR ).

Rybrevant ha inoltre ottenuto l’approvazione continua per il trattamento degli adulti affetti da tumore NSCLC localmente avanzato o metastatico con mutazioni di inserzione dell’esone 20 di EGFR la cui malattia è progredita durante o dopo la chemioterapia a base di Platino, aggiornando l’approvazione accelerata della FDA del maggio 2021 in questa indicazione.

Il carcinoma polmonare non-a -piccole cellule rappresenta fino all’85% di tutti i casi di cancro al polmone in tutto il mondo e le alterazioni di EGFR sono le mutazioni determinanti più comuni nel tumore NSCLC.

I pazienti con mutazioni di inserzione dell’esone 20 di EGFR generalmente sperimentano benefici limitati con gli inibitori della tirosina chinasi di EGFR di terza generazione attualmente approvati e con la chemioterapia.

Questa popolazione di pazienti deve affrontare una prognosi peggiore e tassi di sopravvivenza più brevi rispetto ai pazienti con cancro del polmone con altre mutazioni driver di EGFR.

La decisione della FDA riguardo a Rybrevant sono supportate dai risultati positivi dello studio PAPILLON in fase avanzata, in cui Rybrevant più chemioterapia ero associato a una riduzione del 61% del rischio di progressione della malattia o di morte rispetto alla sola chemioterapia.

I risultati hanno anche mostrato che il trattamento con Rybrevant più chemioterapia ha migliorato il tasso di risposta obiettiva ( ORR ) e la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ).

I risultati di PAPILLON hanno inoltre supportato la decisione del National Comprehensive Cancer Network ( NCCN ) di aggiornare le proprie linee guida di pratica clinica per includere una raccomandazione di categoria uno per Rybrevant più chemioterapia come terapia di prima linea per i pazienti con tumore NSCLC con mutazioni di inserzione dell’esone 20 di EGFR.

Fonte: FDA 2024

 

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CANCRO AL POLMONE: Tizveni a base di Tislelizumab per il trattamento del tumore al polmone non-a-piccole cellule localmente avanzato o metastatico in monoterapia o in combinazione con chemioterapia

BeiGene

Tizveni a base di Tislelizumab per il trattamento del carcinoma polmonare non-a-piccole cellule localmente avanzato o metastatico in monoterapia o in combinazione con chemioterapia

Il Comitato per i medicinali per uso umano ( CHMP ) dell’EMA ( European Medicines Agency ) ha adottato un parere positivo, raccomandando la concessione dell’autorizzazione all’immissione in commercio per il medicinale Tizveni, destinato al trattamento del cancro polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) localmente avanzato o metastatico in monoterapia o in combinazione con chemioterapia.

Tizveni sarà disponibile sotto forma di concentrato per soluzione per infusione da 100 mg. Il principio attivo di Tizveni è Tislelizumab, un anticorpo monoclonale IgG4 umanizzato che potenzia le risposte delle cellule T, comprese le risposte antitumorali, attraverso il blocco del legame di PD-1 con i ligandi PD-L1 e PD-L2.

Il beneficio di Tizveni è rappresentato da un miglioramento della sopravvivenza globale ( OS ) e della sopravvivenza libera da progressione ( PSF ) nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule localmente avanzato o metastatico, come dimostrato in tre studi di fase 3, randomizzati, in aperto, che hanno confrontato Tizveni ( in monoterapia o in combinazione ) con la chemioterapia.

Gli effetti collaterali più comuni associati a Tislelizumab sono: anemia, affaticamento e aumento dell’AST ( aspartato aminotransferasi ).

L’indicazione completa è:

Tizveni in associazione con Pemetrexed e chemioterapia contenente Platino è indicato per il trattamento di prima linea dei pazienti adulti con carcinoma polmonare non a piccole cellule non-squamoso i cui tumori hanno espressione di PD-L1 su una percentuale maggiore o uguale al 50% delle cellule tumorali con senza mutazioni positive di EGFR o ALK e che hanno: NSCLC localmente avanzato e non sono candidati alla resezione chirurgica o alla chemioradioterapia a base di Platino, o tumore polmonare non-a-piccole cellule metastatico.

Tizveni in associazione con Carboplatino e Paclitaxel o nab-Paclitaxel è indicato per il trattamento di prima linea dei pazienti adulti con carcinoma polmonare squamoso non-a-piccole cellule che presentano: tumore NSCLC localmente avanzato e non-candidati alla resezione chirurgica o alla chemioradioterapia a base di Platino, o tumore NSCLC metastatico.

Tizveni in monoterapia è indicato per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule localmente avanzato o metastatico dopo precedente terapia a base di Platino. Anche i pazienti con tumore NSCLC con mutazione EGFR o riarrangiamento ALK dovrebbero ricevere terapie mirate prima di ricevere Tislelizumab.

ENGLISH VERSION

Tizveni for the treatment of locally advanced or metastatic non-small cell lung cancer either in monotherapy or in combination with chemotherapy

The Committee for Medicinal Products for Human Use ( CHMP ) has adopted a positive opinion, recommending the granting of a marketing authorisation for the medicinal product Tizveni, intended for the treatment of locally advanced or metastatic non-small cell lung cancer ( NSCLC ) either in monotherapy or in combination with chemotherapy.

Tizveni will be available as a 100 mg concentrate for solution for infusion. The active substance of Tizveni is Tislelizumab, a humanised IgG4 variant monoclonal antibody that potentiates T-cell responses, including anti-tumour responses, through blockade of PD-1 binding to PD-L1 and PD-L2 ligands.

The benefit of Tizveni is an improvement in overall survival and progression free survival in patients with locally advanced or metastatic NSCLC, as shown in three open-label, randomised phase 3 studies comparing Tizveni ( either in monotherapy or in combination ) with chemotherapy.

The most common side effects are anaemia, fatigue and increased AST.

The full indication is:

Tizveni in combination with Pemetrexed and Platinum containing chemotherapy is indicated for the first-line treatment of adult patients with non-squamous non-small cell lung cancer whose tumours have PD-L1 expression on greater than or equal to 50% of tumour cells with no EGFR or ALK positive mutations and who have: locally advanced NSCLC and are not candidates for surgical resection or Platinum-based chemoradiation, or metastatic NSCLC.

Tizveni in combination with Carboplatin and either Paclitaxel or nab-Paclitaxel is indicated for the first-line treatment of adult patients with squamous non-small cell lung cancer who have: locally advanced NSCLC and are not candidates for surgical resection or platinum-based chemoradiation, or metastatic NSCLC.

Tizveni as monotherapy is indicated for the treatment of adult patients with locally advanced or metastatic non-small cell lung cancer after prior Platinum-based therapy. Patients with EGFR mutant or ALK positive NSCLC should also have received targeted therapies before receiving Tislelizumab.

TUMORE AL POLMONE – L’FDA ha approvato Keytruda per il cancro polmonare non-a-piccole cellule resecabile ( T maggiore o uguale a 4 cm o N+ ) in combinazione con chemioterapia nel setting neoadiuvante / adiuvante

MSD

La FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato Keytruda ( Pembrolizumab ) per il trattamento dei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) resecabile ( T maggiore o uguale a 4 cm o positivo per linfonodi ) in combinazione con chemioterapia come trattamento neoadiuvante, poi continuato in monoterapia come trattamento adiuvante dopo l’intervento chirurgico

I risultati dello studio KEYNOTE-671 hanno il potenziale di cambiare l’attuale paradigma terapeutico per il cancro polmonare non a piccole cellule resecabile di dimensioni superiori a 4 centimetri o con coinvolgimento linfonodale, offrendo un regime basato sull’immunoterapia che ha dimostrato miglioramenti statisticamente significativi in termini di sopravvivenza globale ( OS ) e sopravvivenza libera da eventi ( EFS ) rispetto a un regime placebo e chemioterapico.

Keytruda continua a cambiare il modo in cui il cancro polmonare non-a-piccole cellule viene trattato nella malattia precoce e metastatica, indipendentemente dall’espressione di PD-L1.

L’approvazione segna la sesta indicazione per Keytruda nel tumore NSCLC. Le altre cinque indicazioni per Keytruda nel cancro al polmone non a piccole cellule includono:

1) in combinazione con Pemeterxed e chemioterapia con Platino per il trattamento di prima linea di pazienti con tumore NSCLC metastatico non-squamoso, senza aberrazioni tumorali genomiche di EGFR o ALK;

2) in combinazione con Carboplatino e Paclitaxel oppure Paclitaxel legato alle proteine per il trattamento di prima linea dei pazienti con tumore NSCLC squamoso metastatico;

3) come agente singolo per il trattamento di prima linea dei pazienti con tumore NSCLC che esprimono PD-L1 [ percentuale di cellule tumorali che evidenziano espressione per PD-L1 ( TPS ) 1% o superiore ] come determinato da un test approvato dalla FDA, senza aberrazioni tumorali genomiche di EGFR o ALK, e rappresenta lo stadio III in cui i pazienti non sono candidati alla resezione chirurgica o alla chemioradioterapia definitiva, o metastatici;

4) come agente singolo per il trattamento di pazienti con tumore NSCLC metastatico i cui tumori esprimono PD-L1 ( TPS 1% o superiore ) come determinato da un test approvato dalla FDA, con progressione della malattia durante o dopo chemioterapia contenente Platino. I pazienti con aberrazioni tumorali genomiche EGFR o ALK dovrebbero avere una progressione della malattia con la terapia approvata dalla FDA per queste aberrazioni prima di ricevere Keytruda;

5) come agente singolo per il trattamento adiuvante dopo resezione e chemioterapia a base di Platino per i pazienti adulti con tumore NSCLC in stadio IB ( T2a 4 cm o superiore ), II o IIIA.

ENGLISH VERSION

Patients with earlier stages of non-small cell lung cancer: Keytruda ( Pembrolizumab ) approved by FDA

FDA ( Food and Drug Administration ) has approved Keytruda based on Pembrolizumab for treatment of patients with resectable ( T greater than or equal to 4 cm or N+ ) non-small cell lung cancer ( NSCLC ) in combination with chemotherapy as neoadjuvant treatment, then continued as a single agent as adjuvant treatment after surgery

The results in the KEYNOTE-671 trial have the potential to change the current treatment paradigm for resectable non-small cell lung cancer that is greater than four centimeters or has lymph node involvement, by offering an immunotherapy-based regimen that has demonstrated statistically significant improvements in overall survival and event-free survival compared to a placebo and chemotherapy regimen.

Keytruda continues to change the way non-small cell lung cancer is treated across earlier and metastatic disease regardless of PD-L1 expression.

The approval marks the sixth NSCLC indication for Keytruda. The five other indications for Keytruda in NSCLC include:

1) in combination with Pemetrexed and Platinum chemotherapy for the first-line treatment of patients with metastatic nonsquamous NSCLC, with no EGFR or ALK genomic tumor aberrations;

2) in combination with Carboplatin and either Paclitaxel or Paclitaxel protein-bound for the first-line treatment of patients with metastatic squamous NSCLC;

3) as a single agent for the first-line treatment of patients with NSCLC expressing PD-L1 [ tumor proportion score ( TPS ) 1% or more ] as determined by an FDA-approved test, with no EGFR or ALK genomic tumor aberrations and is stage III where patients are not candidates for surgical resection or definitive chemoradiation, or metastatic;

4) as a single agent for the treatment of patients with metastatic NSCLC whose tumors express PD-L1 ( TPS 1% or more ) as determined by an FDA-approved test, with disease progression on or after Platinum-containing chemotherapy. Patients with EGFR or ALK genomic tumor aberrations should have disease progression on FDA-approved therapy for these aberrations prior to receiving Keytruda; and

5) as a single agent for adjuvant treatment following resection and Platinum-based chemotherapy for adult patients with stage IB ( T2a 4 cm or more ), II, or IIIA NSCLC.

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M&A: Bristol Myers Squibb ha acquistato Mirati Therapeutics, rafforzando il proprio portafoglio oncologico

BMS

Bristol Myers Squibb ha acquistato Mirati Therapeutics rafforzando il proprio portafoglio oncologico. Il farmaco di maggiore interesse commerciale nell’immediato è Krazati ( Adagrasib ) per il cancro al polmone non a piccole cellule con mutazione KRAS G12C

Bristol Myers Squibb ( BMS ) ha accettato di acquisire Mirati Therapeutics per un massimo di 5,8 miliardi di dollari.

L’accordo dà a BMS l’accesso al farmaco Krazati ( Adagrasib ) della Mirati, che è stato approvato dalla Food and Drug Administration ( FDA ) statunitense a dicembre 2022 come opzione terapeutica per gli adulti affetti da carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) localmente avanzato o metastatico con mutazione KRAS, che hanno ricevuto almeno una precedente terapia sistemica.

Il farmaco è attualmente in fase di valutazione anche per altre indicazioni, tra cui in combinazione con un inibitore di PD-1 come trattamento di prima linea per il cancro al polmone non-a-piccole cellule e come monoterapia nel cancro del pancreas precedentemente trattato.

Oltre a Krazati, la transazione include numerosi altri asset oncologici mirati, come MRTX1719, che secondo BMS ha mostrato dati di efficacia precoce incoraggianti in diversi tipi di tumore, tra cui tumore NSCLC e melanoma.

Secondo i termini dell’accordo, BMS acquisirà Mirati per 58 dollari per azione in contanti, per un valore patrimoniale totale di 4,8 miliardi di dollari.

Gli azionisti di Mirati riceveranno inoltre un diritto di valore contingente non-negoziabile per ogni azione detenuta, del valore potenziale di 12 dollari per azione in contanti, che rappresenta un’ulteriore opportunità di valore di 1 miliardo di dollari.

EMA, European Medicines Agency

Aggiornamento al 27 luglio 2023 – Il produttore di Krazati ha richiesto un riesame del parere dell’EMA del luglio 2023. Una volta ricevute le motivazioni della richiesta, l’Agenzia riesaminerà il proprio parere ed emetterà una raccomandazione finale.

21 luglio 2023 – Rifiuto dell’autorizzazione all’immissione in commercio per Krazati ( Adagrasib )

L’Agenzia europea per i medicinali, EMA, ha raccomandato il rifiuto della autorizzazione condizionata per Krazati, un medicinale destinato al trattamento del carcinoma polmonare non a piccole cellule ( NSCLC ) nello stadio avanzato con mutazione KRAS G12C.

Krazati è stato sviluppato come medicinale per il trattamento di adulti affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio avanzato quando le cellule tumorali presentano una particolare alterazione genetica ( mutazione ) nota come KRAS G12C. Era destinato ai pazienti che avevano già provato almeno un trattamento sistemico.

Krazati contiene il principio attivo Adagrasib e doveva essere disponibile sotto forma di compressa.

Le modifiche genetiche al gene KRAS possono produrre una proteina alterata che provoca la crescita incontrollata delle cellule tumorali. Il principio attivo di Krazati, Adagrasib, si lega a questa proteina alterata all’interno delle cellule tumorali, rendendo la proteina inattiva e rallentando così la crescita e la diffusione delle cellule. Favorisce anche i processi che uccidono le cellule tumorali.

Rifiuto dell’autorizzazione all’immissione in commercio per Krazati

La Società produttrice ha presentato i risultati di uno studio principale che ha coinvolto 116 adulti affetti da tumore NSCLC avanzato con mutazione KRAS G12C che avevano ricevuto almeno un trattamento sistemico. Lo studio ha esaminato il numero di pazienti il cui cancro ha risposto parzialmente o completamente al trattamento e non ha confrontato Krazati con nessun altro trattamento.

Il Comitato per i medicinali ad uso umano dell’Agenzia ( CHMP ) ha osservato che non erano ancora disponibili dati completi per questo medicinale e che vi erano incertezze sull’efficacia di Krazati.

Sebbene la Società produttrice abbia richiesto un’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata, il medicinale non soddisfaceva i criteri per la concessione di questo tipo di autorizzazione. La Società produttrice non ha potuto dimostrare che Krazati soddisfi un bisogno insoddisfatto e non ha potuto giustificare l’immediata disponibilità del medicinale ai pazienti mentre erano ancora in attesa di ulteriori dati.

Fonte: EMA 2023 [ https://www.ema.europa.eu/en/documents/smop-initial/questions-answers-refusal-marketing-authorisation-krazati-adagrasib_en.pdf ]

ENGLISH VERSION

Update as of 27 July 2023 – The applicant for Krazati has requested a re-examination of EMA’s July 2023 opinion. Upon receipt of the grounds of the request, the Agency will re-examine its opinion and issue a final recommendation.

21 July 2023 – Refusal of the marketing authorisation for Krazati ( Adagrasib )

The European Medicines Agency ( EMA ) has recommended the refusal of the conditional marketing authorisation for Krazati, a medicine intended for treating advanced non-small cell lung cancer

( NSCLC ) with KRAS G12C mutation.

Krazati was developed as a medicine for treating adults with advanced non-small cell lung cancer

when the cancer cells have a particular genetic change ( mutation ) known as KRAS G12C. It

was intended for patients who had already tried at least one systemic treatment.

Krazati contains the active substance Adagrasib and was to be available as tablets.

Genetic changes to the KRAS gene can produce an altered protein that causes the uncontrolled growth of cancer cells. The active substance in Krazati, Adagrasib, attaches to this altered protein inside cancer cells, making the protein inactive and thereby slowing the growth and spread of the cells. It also encourages processes that kill the cancer cells.

Refusal of the marketing authorisation for Krazati

The company presented results from a main study involving 116 adults with advanced NSCLC with a KRAS G12C mutation who had received at least one systemic treatment. The study looked at the

number of patients whose cancer responded partially or completely to treatment and did not compare Krazati to any other treatment.

The Agency’s human medicines committee ( CHMP ) noted that comprehensive data for this medicine were not yet available and that there were uncertainties about how well the medicine worked.

Although the company applied for a conditional marketing authorisation, the medicine did not meet the criteria for granting this type of authorisation. The company could not show that Krazati fulfils an unmet need and could not justify making the medicine immediately available to patients while further data were still awaited.

Source: EMA 2023 [ https://www.ema.europa.eu/en/documents/smop-initial/questions-answers-refusal-marketing-authorisation-krazati-adagrasib_en.pdf ]

 

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TUMORE AL POLMONE CON MUTAZIONE EGFR – Osimertinib associato alla chemioterapia migliora la sopravvivenza senza progressione nel cancro del polmone EGFR-mutato. Studio FLAURA2

FILE PHOTO: The logo for AstraZeneca is seen outside its North America headquarters in Wilmington, Delaware, U.S., March 22, 2021. REUTERS/Rachel Wisniewski

I risultati di FLAURA2 si aggiungono alle ampie evidenze a sostegno di Osimertinib ( Tagrisso ) come terapia di base nel tumore al polmone non-a-piccole cellule con mutazione EGFR, e stabiliscono un nuovo punto di riferimento per la sopravvivenza libera da progressione in questo contesto

Osimertinib, associato alla chemioterapia, permette di ritardare ulteriormente la progressione della malattia, in particolare nei pazienti con le maggiori esigenze insoddisfatte, compresi quelli con metastasi del sistema nervoso centrale al momento della diagnosi

Sono stati presentati i risultati di uno studio in fase avanzata che ha valutato Osimertinib ( Tagrisso ) in combinazione con la chemioterapia per alcuni pazienti affetti da cancro al polmone.

Lo studio di fase 3 FLAURA2 ha randomizzato più di 500 pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) localmente avanzato ( stadio da 2B a 3C ) o metastatico ( stadio 5 ) con mutazione del recettore del fattore di crescita epidermico ( EGFRm ) a ricevere la combinazione Osimertinib più chemioterapia o il solo inibitore della tirosin-chinasi EGFR.

I risultati, presentati a IASLC WCLC 2023 ( International Association for the Study of Lung Cancer 2023 World Conference on Lung Cance ) hanno mostrato che la combinazione Osimertinib più chemioterapia ha ridotto il rischio di progressione della malattia o di morte del 38% rispetto alla monoterapia con il solo Osimertinib.

Inoltre la combinazione ha esteso la sopravvivenza mediana libera da progressione di 9,5 mesi; è stato osservato un beneficio clinicamente significativo in termini di libertà da progressione in tutti i sottogruppi pre-specificati.

Al momento dell’analisi, i dati sulla sopravvivenza globale erano immaturi, ma è stata osservata una tendenza favorevole per Osimertinib più chemioterapia.

Si stima che ogni anno a 2,2 milioni di persone in tutto il mondo venga diagnosticato un cancro ai polmoni e il tumore polmonare non-a-piccole cellule rappresenti fino all’85% di tutti i casi di cancro ai polmoni.

Circa il 10-15% dei pazienti con cancro al polmone non-a-piccole cellule negli Stati Uniti e in Europa presenta un tumore NSCLC con mutazione in EGFR, e questa popolazione di pazienti è particolarmente sensibile al trattamento con un inibitore della tirosina-chinasi di EGFR che blocca le vie di segnalazione cellulare che guidano la crescita delle cellule tumorali.

Tagrisso ha già ottenuto l’approvazione normativa in più di 100 Paesi come monoterapia per alcuni pazienti affetti da tumore NSCLC che presentano una mutazione del gene EGFR.

Precedentemente erano stati presentati i risultati positivi dello studio di fase 3 ADAURA che ha valutato Osimertinib nei pazienti con tumore NSCLC e mutazione EGFR, in stadio iniziale.

I risultati, presentati al Congresso annuale dell’American Society of Clinical Oncology ( ASCO ), avevano dimostrato che Osimertinib era in grado di ridurre il rischio di morte del 51% rispetto al placebo sia nella popolazione dell’analisi primaria ( pazienti con tumore NSCLC di stadio da 2 a 3a con mutazione in EGFR ) sia nel gruppo di controllo. popolazione complessiva dello studio ( stadi da 1b a 3a ).

Fonte: AstraZeneca, 2023

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INTELLIGENZA ARTIFICIALE – L’impegno del Mario Negri nella ricerca sull’intelligenza artificiale in medicina

Mario Negri Istituto

 

L’Istituto Mario Negri è impegnato in due studi che sviluppano o adottano strumenti di intelligenza artificiale, tra questi lo studio I3Lung

LO STUDIO I3LUNG NEL TUMORE AL POLMONE

Lo studio I3LUNG è un Progetto europeo che ha come obiettivo l’implementazione delle cure mediche personalizzate con l’intelligenza artificiale, per i pazienti con tumore al polmone. Il Progetto coinvolge sei centri clinici di eccellenza per la cura del tumore del polmone ( Italia, Germania, Spagna, Grecia, Israele, USA ) e vede la partecipazione di 16 tra le migliori organizzazioni europee e internazionali in ambito oncologico.

I3LUNG mira a creare uno strumento decisionale all’avanguardia che aiuterà sia i medici che i loro pazienti a selezionare la migliore cura, sia per efficacia che per risposta ai loro specifici bisogni e necessità.

Il Progetto utilizzerà l’intelligenza artificiale, in particolare le metodologie dette di apprendimento profondo e approfondimento automatico ( Deep Learning e Machine Learning ) per analizzare a pieno tutta la grande quantità di informazioni disponibili per questo tumore.

Verranno raccolte le caratteristiche cliniche, genetiche e molecolari, le immagini radiologiche e le caratteristiche del tumore già disponibili per 2.000 pazienti arruolati in studi clinici nei Centri partecipanti al Progetto.

È inoltre previsto uno studio psicologico per sviluppare uno strumento di supporto alla decisione medica.

Eugenio Santoro – Laboratorio di Informatica Medica – Dipartimento di Epidemiologia medica

https://www.marionegri.it/magazine/intelligenza-artificiale-medicina

 

XAGENA MEDICAL SEARCH

Motore di Ricerca in Medicina: MediExplorer.it – Motore di Ricerca sui Farmaci: FarmaExplorer.it

Motori di Ricerca per Specialità Medica: 

Cardiobase.it – Dermabase.it – EndoBase.it – Ematobase.it – 

GastroBase.it – Gynebase.it – Neurobase.it – Pneumobase.it – 

RareBase.it – ReumaBase.it

LE NEWS CONTENUTE NEI DATABASE XAGENA SONO TRATTE DALLA LETTERATURA INTERNAZIONALE

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ONCOPNEUMOLOGIA – Selpercatinib nel cancro al polmone positivo per la fusione di RET: raggiunto l’endpoint primario di miglioramento della sopravvivenza libera da progressione

Eli Lilly

Lo studio LIBRETTO-431 è stato disegnato per rispondere a un’importante domanda sul trattamento iniziale per le persone con tumore al polmone non-a-piccole cellule in fase avanzata, positivo per la fusione RET. I risultati hanno indicato che Selpercatinib ( Retevmo ) dovrebbe essere considerato un primo standard di cura

Sono stati presentati i risultati di uno studio della terapia mirata con Selpercatinib ( Retevmo ), rispetto all’attuale standard di cura di prima linea in alcuni pazienti affetti da carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) in fase avanzata.

Lo studio di fase 3 LIBRETTO-431 ha valutato Selpercatinib rispetto alla chemioterapia a base di Platino più Pemetrexed con o senza Pembrolizumab ( Keytruda ) come trattamento iniziale per gli adulti con tumore NSCLC positivo per la fusione RET, avanzato o metastatico.

Un’analisi ad interim di efficacia pre-specificata ha mostrato che lo studio ha raggiunto il suo endpoint primario: il trattamento con Selpercatinib ha dimostrato un miglioramento statisticamente significativo e clinicamente significativo riguardo alla sopravvivenza libera da progressione.

LIBRETTO-431 è il primo studio randomizzato a confrontare la sicurezza e l’efficacia di una terapia mirata con un inibitore PD-1 più chemioterapia nei pazienti oncologici portatori di uno specifico biomarcatore.

Si stima che ogni anno a 2,2 milioni di persone in tutto il mondo venga diagnosticato un cancro ai polmoni. Il tumore NSCLC rappresenta fino all’85% di tutte le diagnosi di cancro al polmone negli Stati Uniti, di cui circa il 50% ha biomarcatori a cui corrisponde una terapia.

Questo studio ha sottolineato l’importanza di test genomici tempestivi e completi per informare le decisioni terapeutiche iniziali per tutti i pazienti con tumore NSCLC.

Lo stato RET – come EGFR, ALK e altri nella famiglia dei driver oncogeni del cancro del polmone – dovrebbe essere ricercato prima di iniziare la terapia antitumorale.

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CANCRO AL POLMONE METASTATICO – Andrea Purgatori: il tumore al polmone fu diagnosticato per la prima volta il 24 maggio

Purgatori Andrea

“IL PRIMO A DIAGNOSTICARE A PURGATORI UN TUMORE DEL POLMONE SONO STATO IO” – SCRIVE IL DOTTOR FABRIZIO LUCHERINI: “ ERA IL 24 MAGGIO, PRESSO LA CASA DI CURA VILLA MARGHERITA DI ROMA. ANDREA, COME OGNI ANNO, SI SOTTOPONEVA PRESSO LA CLINICA AD UN CHECK-UP DI ROUTINE. RISCONTRAI QUESTA MASSA TUMORALE E GLI DIEDI LA NOTIZIA PERSONALMENTE. IL GIORNO SUCCESSIVO…” ( Tratto da Dagospia )

Fabrizio Lucherini, Medico specializzato in Diagnostica per Immagini e Radiologia, ha fatto chiarezza sulla diagnosi di cancro al polmone:

1- Il primo a diagnosticare a Purgatori un tumore del polmone sono stato io in data 24 Maggio presso la Casa di Cura Villa Margherita.

Andrea, come ogni anno, si sottoponeva presso la clinica ad un check-up di routine; e purtroppo in questa occasione, malgrado l’apparente buona salute, riscontrai questa evidente massa tumorale ad esame TC senza mezzo di contrasto del torace.

Gli diedi la notizia personalmente al termine dell’esame, inutile immaginare lo sconforto ma anche la grande forza d’animo con cui Andrea reagì dopo pochi secondi.

2-Come sempre succede nella pratica radiologica, nei casi in cui inaspettatamente si riscontra un grave problema, si è proceduto nel giorno successivo ad effettuare una TC Total Body con contrasto, e quindi una biopsia. Che da lì a qualche giorno confermò la diagnosi di tumore del polmone.

3- Dimesso Purgatori dalla Clinica Villa Margherita, il suo curante mi informò che il giornalista si sarebbe sottoposto ad ulteriori accertamenti come la PET in altra sede.

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REPORT 1 da ASCO 2023: Meeting Annuale dell’American Society of Clinical Oncology

ASCO Annual Meeting

 

 

REPORT DAL CONGRESSO DELL’ASCO ( AMERICAN SOCIETY OF CLINICAL ONCOLOGY ) 2023 ( Parte 1  )

 

PODCAST – STUDIO NATALEE:  Carcinoma mammario in fase precoce HR+/HER2- / Ribociclib ( Kisqali )

PODCAST – STUDIO DUO-O:  Carcinoma ovarico avanzato di alto grado / Durvalumab ( Imfinzi ) + Olaparib ( Lynparza )

PODCAST STUDIO KEYNOTE-671:  Carcinoma polmonare non a piccole cellule in fase precoce / Pembrolizumab ( Keytruda ) nel setting neoadiuvante & adiuvante

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PODCAST – STUDIO EV-103:  Carcinoma uroteliale metastatico o localmente avanzato in pazienti non-idonei al Cisplatino / Trattamento di prima linea con la combinazione Enfortumab vedotin ( Padcev ) e Pembrolizumab ( Keytruda )

PODCAST – STUDIO CHRYSALIS: la sopravvivenza mediana libera da progressione non è stata raggiunta dopo 33.6 mesi di follow-up con l’uso di prima linea di Amivantamab e Lazertinib nei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule avanzato con mutazione di EGFR

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