CANCRO AL SENO: Orserdu nel tumore al seno avanzato o metastatico ER-positivo HER2-negativo con mutazione ESR1

Stemline

Orserdu ( Elacestrant ), un nuovo trattamento per il cancro al seno che offre efficacia in una sola somministrazione per os al giorno. Orserdu rappresenta la prima innovazione nella terapia endocrina in quasi due decenni

Approvato in Europa Orserdu come monoterapia per pazienti con carcinoma mammario avanzato o metastatico ER+ HER2- e con mutazione ESR1

La decisione dell’autorità di regolamentazione dell’Unione Europea si applica specificamente alle donne e agli uomini in postmenopausa con carcinoma mammario positivo per il recettore degli estrogeni ( ER ) ( ER-positivo ), HER2-negativo, localmente avanzato o metastatico con una mutazione attivante ESR1.

Le pazienti eleggibili devono inoltre manifestare una progressione della malattia dopo almeno una linea di terapia endocrina, incluso un inibitore di CDK 4/6.

Ogni anno in Europa, a più di 550.000 persone viene diagnosticato un cancro al seno, nel 70% con malattia ER-positiva.

Le mutazioni ESR1 sono presenti fino al 40% dei tumori al seno ER+, HER2- , in fase avanzata o metastatica, e rappresentano un noto fattore di resistenza alla terapia endocrina standard, rendendo questi tumori più difficili da trattare.

Dopo l’approvazione della Commissione Europea, Orserdu è il primo trattamento specifico per pazienti con tumori al seno ER+, HER2- avanzati o metastatici che presentano mutazioni ESR1.

La decisione è stata supportata dai risultati dello studio EMERALD in fase avanzata, che ha dimostrato una sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) statisticamente significativa con Orserdu rispetto alle cure standard.

In un sottogruppo di pazienti i cui tumori presentavano mutazioni ESR1, Orserdu ha raggiunto una sopravvivenza PFS mediana di 3,8 mesi rispetto a 1,9 mesi nella coorte di terapia standard e ha inoltre ridotto il rischio di progressione o morte del 45%.

Inoltre, un’analisi post hoc di sottogruppi dello studio EMERALD riguardante i risultati di sopravvivenza senza progressione ha mostrato che la durata del precedente trattamento con inibitori CDK4/6 era positivamente associata a una più lunga sopravvivenza libera da progressione nel gruppo Orserdu ma non nella terapia standard.

Per i pazienti con mutazioni ESR1 trattati con inibitori CDK4/6 per 12 mesi o più prima della randomizzazione in EMERALD, Orserdu ha raggiunto una sopravvivenza PFS mediana di 8,6 mesi contro i 1,9 mesi con lo standard di cura, con una riduzione del 59% del rischio di progressione o morte.

Fonte: Stemline Therapeutics – Menarini 2023

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CARCINOMA MAMMARIO – La combinazione Pembrolizumab e chemioterapia si è dimostrata promettente nel cancro al seno ER-positivo / HER2-negativo in fase avanzata

MSD

 

KEYNOTE-756 è il primo studio di fase 3 positivo che ha valutato un regime basato sull’immunoterapia per pazienti con cancro seno ad alto rischio, in stadio iniziale ER-positivo, HER2-negativo. In un’analisi ad interim pre-specificata, la combinazione basata su Pembrolizumab ( Keytruda ) ha dimostrato un miglioramento statisticamente significativo nel tasso di risposta patologica completa

Sono stati presentati i risultati di uno studio in fase avanzata della combinazione di Pembrolizumab ( Keytruda ), un inibitore di PD-1, e la chemioterapia in alcuni pazienti affetti da cancro al seno.

Lo studio di fase 3 KEYNOTE-756 ha valutato la terapia anti-PD-1 in combinazione con la chemioterapia come trattamento neoadiuvante nei pazienti con carcinoma mammario ad alto rischio, positivi al recettore degli estrogeni in stadio iniziale, negativi al recettore del fattore di crescita epidermico umano 2 ( ER-positivo / HER2-negativo ).

In un’analisi ad interim pre-specificata, la combinazione basata su Pembrolizumab ha dimostrato un miglioramento statisticamente significativo nel tasso di risposta patologica completa ( pCR ) rispetto al placebo più chemioterapia, soddisfacendo uno dei due endpoint primari dello studio.

Lo studio, che sta anche valutando il trattamento adiuvante con Keytruda più la terapia endocrina, continuerà a valutare il secondo endpoint primario della sopravvivenza libera da eventi ( EPS ), sulla base della raccomandazione del Comitato di monitoraggio dei dati.

Negli Stati Uniti, si stima che nel 2023 ci saranno circa 298.000 pazienti con diagnosi di cancro al seno e 43.700 decessi per malattia.

Di tutte le pazienti con carcinoma mammario, a circa il 70% verrà diagnosticata una malattia con recettore ormonale positivo ( HR-positivo ) e HER2-negativo. La recidiva della malattia dopo l’intervento chirurgico per questo tipo di cancro è più comune entro 5 anni, e i pazienti con caratteristiche ad alto rischio hanno maggiori possibilità di recidiva.

Sebbene siano stati compiuti progressi significativi nel trattamento del carcinoma mammario ER-positivo e HER2-negativo, le persone con diagnosi di malattia ad alto rischio valutata in base a criteri clinici e patologici hanno in genere una prognosi peggiore e opzioni limitate prima dell’intervento chirurgico.

ALTRA INFO SU KEYTRUDA

I risultati positivi arrivano pochi giorni dopo che Merck e il partner Moderna hanno dichiarato di aver iniziato ad arruolare pazienti in uno studio in fase avanzata del vaccino sperimentale contro il melanoma in combinazione con Pembrolizumab.

Lo studio di fase 3 V940-00 è progettato per valutare la sicurezza e l’efficacia del vaccino candidato, V940 ( mRNA-4157 ), in combinazione con Pembrolizumab rispetto alla sola terapia anti-PD-1 in circa 1.089 pazienti con melanoma di stadio da 2b a 4, resecato.

 

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REPORT 1 da ASCO 2023: Meeting Annuale dell’American Society of Clinical Oncology

ASCO Annual Meeting

 

 

REPORT DAL CONGRESSO DELL’ASCO ( AMERICAN SOCIETY OF CLINICAL ONCOLOGY ) 2023 ( Parte 1  )

 

PODCAST – STUDIO NATALEE:  Carcinoma mammario in fase precoce HR+/HER2- / Ribociclib ( Kisqali )

PODCAST – STUDIO DUO-O:  Carcinoma ovarico avanzato di alto grado / Durvalumab ( Imfinzi ) + Olaparib ( Lynparza )

PODCAST STUDIO KEYNOTE-671:  Carcinoma polmonare non a piccole cellule in fase precoce / Pembrolizumab ( Keytruda ) nel setting neoadiuvante & adiuvante

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PODCAST – STUDIO EV-103:  Carcinoma uroteliale metastatico o localmente avanzato in pazienti non-idonei al Cisplatino / Trattamento di prima linea con la combinazione Enfortumab vedotin ( Padcev ) e Pembrolizumab ( Keytruda )

PODCAST – STUDIO CHRYSALIS: la sopravvivenza mediana libera da progressione non è stata raggiunta dopo 33.6 mesi di follow-up con l’uso di prima linea di Amivantamab e Lazertinib nei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule avanzato con mutazione di EGFR

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Pre-ASCO: attesa per i dati dello studio NATALEE riguardanti Kisqali nel carcinoma mammario in fase iniziale

Novartis Oncology

Lo studio NATALEE potrebbe aprire a Kisqali ( Ribociclib ) un mercato del valore di circa 6 miliardi di dollari, secondo gli analisti di ODDO BHF. Lo studio sta testando l’inibitore CDK4/6 come terapia adiuvante dopo l’intervento chirurgico nel carcinoma mammario HR-positivo e HER2-negativo

Poiché Ibrance è fuori dal gioco del setting adiuvante dopo due flop, la potenziale rivalità di mercato si riduce a Kisqali e Verzenio / Verzenios ( Abemaciclib ), che vanta un’approvazione di prim’ordine nei pazienti ad alto rischio.

Kisqali si rivolge a una popolazione di pazienti più ampia che include pazienti sia ad alto che a rischio intermedio. Verzenio è autorizzato a trattare solo pazienti con cancro con interessamento dei linfonodi, mentre Kispali si rivolge anche a pazienti con linfonodi negativi. Secondo le stime di Novartis, la popolazione NATALEE coprirebbe un gruppo di pazienti che è da due a tre volte più grande dell’attuale indicazione di Verzenio.

A marzo, Novartis aveva affermato che lo studio NATALEE aveva raggiunto il suo endpoint primario in un’analisi ad interim, con Kisqali che ha conferito un vantaggio significativo nella prevenzione della recidiva della malattia invasiva. Kisqali aveva mostrato un “beneficio costante” nei pazienti in stadio 2 e 3 indipendentemente dal coinvolgimento linfonodale.

Fonte: FiercePharma, 2023

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Pre-ASCO23 – Studio TROPiCS-02: Sacituzumab govitecan nel carcinoma mammario metastatico HR+/HER2-

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I risultati finali della sopravvivenza globale ( OS ) dello studio di fase 3 TROPiCS-02 per Trodelvy ( Sacituzumab govitecan-hziy; Sacituzumab govitecan ) nel carcinoma mammario metastatico HR+/HER2- ( mBC ) saranno presentati al meeting ASCO 2023

English Version

Final overall survival ( OS ) results from the phase 3 TROPiCS-02 study for Trodelvy ( Sacituzumab govitecan-hziy; Sacituzumab govitecan ) in HR+/HER2- metastatic breast cancer ( mBC ) will be presented at 2023 ASCO Meeting.

IN ATTESA DEI NUOVI DATI DI ASCO23 …….

Durante il 2022 ASCO Meeting era stata presentata l’efficacia di Sacituzumab govitecan nel carcinoma mammario metastatico HER2-negativo nei pazienti già trattati con altre terapie. I risultati dello studio di fase 3 TROPiCS-02 avevano indicato che Sacituzumab-govitecan rispetto alla chemioterapia era in grado di ridurre del 34% il rischio di progressione della malattia e di morte rispetto alla chemioterapia standard.

SACITUZUMAB GOVITECAN

Sacituzumab govitecan ( Troveldy ) è una molecola che combina un anticorpo monoclonale e un farmaco chemioterapico.

Uno studio ha dimostrato che Sacituzumab govitecan è in grado di ridurre sensibilmente il rischio di morte e di migliorare la qualità di vita delle pazienti affette da carcinoma mammario triplo negativo, la forma di cancro al seno più aggressiva e difficile da combattere che colpisce soprattutto le donne giovani.

La riduzione rilevata dai ricercatori per il rischio di progressione della malattia o morte è risultata del 59% rispetto alla chemioterapia scelta dal medico.

La terapia è risultata efficace anche contro il carcinoma mammario metastatico di tipo HER2-negativo, migliorando la sopravvivenza libera da progressione della malattia nelle pazienti che erano già state sottoposte ad altre terapie oncologiche.

Sacituzumab govitecan, è un anticorpo-coniugato ( ADC ) ed è composto da un anticorpo diretto contro l’antigene di superficie antitrofoblasto 2 ( Trop-2 ) unito a SN-38, il metabolita attivo dell’Irinotecano e un inibitore della topoisomerasi I. Trop-2 è un trasduttore di segnale del calcio trans-membrana altamente espresso dalle cellule del tumore mammario.

L’anticorpo monoclonale è in grado di trasportare il chemioterapico contro uno specifico bersaglio molecolare presente sulle cellule cancerose. Questo permette da una parte una grande efficacia terapeutica, dall’altra di ridurre la tossicità legata all’esposizione delle cellule normali.

TRODELVY: INDICAZIONI APPROVATE NELL’UNIONE EUROPEA: Cancro al seno triplo negativo

Trodelvy in monoterapia è indicato per il trattamento deI pazienti adulti con cancro della mammella triplo negativo metastatico ( mTNBC ) o non-resecabile che abbiano ricevuto in precedenza almeno due terapie sistemiche, almeno una delle quali per la malattia avanzata

Sacituzumab govitecan ha ridotto del 59% il rischio relativo di mortalità.
Il carcinoma alla mammella triplo negativo è la forma più aggressiva del tumore al seno

Studio ASCENT

I risultati dello studio di fase 3 ASCENT presentati ad ASCO22 avevano mostrato che, nelle pazienti con carcinoma mammario triplo negativo metastatico recidivante o refrattario già trattate con altre terapie, Sacituzumab govitecan aveva migliorato la sopravvivenza libera da progressione della malattia rispetto alla chemioterapia scelta dai medici ( 4,8 mesi versus 1,7 mesi ), inoltre ha anche esteso la sopravvivenza globale ( OS ) mediana di circa cinque mesi, ovvero 11,8 mesi vs 6,9 mesi. La percentuale di sopravvivenza globale a 2 anni è stata del 20,5% nel braccio Sacituzumab govitecan, contro il 5,5% con la chemioterapia scelta dal medico.

Sacituzumab govitecan ha anche mostrato miglioramenti clinicamente significativi nella qualità di vita correlata alla salute ( HRQoL ) rispetto alla chemioterapia.

Il tumore mammario triplo negativo riguarda il 15% delle nuove diagnosi di cancro al seno ogni anno (i n Italia circa 37.000 ).

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Key Update in Oncologia & OncoEmatologia di Gilead

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Le vendite dei prodotti Cell Therapy sono aumentate del 64% a 448 milioni di dollari nel primo trimestre del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022.

• Le vendite di Yescarta ( Axicabtagene ciloleucel ) sono aumentate del 70% a 359 milioni di dollari nel primo trimestre del 2023, trainate principalmente dall’aumento della domanda di linfoma a grandi cellule B recidivato o refrattario ( “R/R” ) ( “LBCL” ).

• Le vendite di Tecartus ( Brexucabtagene autoleucel ) sono aumentate del 40% a 89 milioni di dollari nel primo trimestre del 2023, trainate principalmente dall’aumento della domanda di linfoma mantellare R/R e leucemia linfoblastica acuta dell’adulto R/R ( “ALL” ).

Le vendite di Trodelvy ( Sacituzumab govitecan ) sono aumentate del 52% a 222 milioni di dollari nel primo trimestre del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022, trainate principalmente dall’aumento dell’adozione nel carcinoma mammario triplo negativo metastatico negli Stati Uniti e in Europa, nonché dal lancio dell’indicazione per carcinoma mammario metastatico HR+/HER2- pretrattato negli Stati Uniti.

Aggiornamenti chiave in Oncologia

• Approvazione della FDA per Trodelvy per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma mammario non-resecabile localmente avanzato o metastatico HR+/HER2- che hanno ricevuto terapia a base endocrina e almeno due terapie sistemiche aggiuntive nel setting metastatico;

• Presentati i risultati positivi di un’analisi di follow-up a 3 anni di Tecartus nello studio di fase 2 ZUMA-3 su pazienti con leucemia linfoblastica acuta R/R all’European CAR T-cell Meeting;

• Presentati i dati positivi dello studio di fase 2 TROPHY-U-01 di Trodelvy per il trattamento del carcinoma uroteliale metastatico al Simposio sui tumori genitourinari dell’American Society of Clinical Oncology ( ASCO );

• Completata l’acquisizione di Tmunity, una società biotecnologica privata in fase clinica, che fornisce programmi preclinici e clinici, inclusa una piattaforma tecnologica CAR T che può essere applicata a una varietà di CAR T per migliorare l’attività antitumorale, nonché processi di produzione rapidi;

• Annunciati i risultati della sopravvivenza globale primaria dello studio di fase 3 ZUMA-7 per il trattamento iniziale dei pazienti adulti con linfoma a grandi cellule B R/R, che ha mostrato un miglioramento statisticamente significativo per Yescarta nella sopravvivenza globale rispetto al trattamento precedente.

Fonte: Gilead, 2023

ENGLISH VERSION

Cell Therapy product sales increased 64% to $448 million in the first quarter of 2023 compared to the same period in 2022.

• Yescarta ( Axicabtagene ciloleucel ) sales increased 70% to $359 million in the first quarter of 2023, primarily driven by increased demand in relapsed or refractory ( “R/R” ) large B-cell lymphoma ( “LBCL” ).

• Tecartus ( Brexucabtagene autoleucel ) sales increased 40% to $89 million in the first quarter of 2023, primarily driven by increased demand in R/R mantle cell lymphoma and R/R adult acute lymphoblastic leukemia ( “ALL” ).

Trodelvy sales increased by 52% to $222 million in the first quarter of 2023 compared to the same period in 2022, primarily driven by increased adoption in metastatic triple-negative breast cancer in the United States and Europe, as well as the launch of the indication for pretreated HR+/HER2- metastatic breast cancer in the United States.

Key Updates in Oncology

• Received FDA approval of Trodelvy for the treatment of adult patients with unresectable locally advanced or metastatic HR+/HER2- breast cancer who have received endocrine-based therapy and at least two additional systemic therapies in the metastatic setting;

• Presented positive results from a three-year follow-up analysis of Tecartus in the phase 2 ZUMA-3 study of patients with R/R ALL at the European CAR T-cell Meeting;

• Presented positive data from the phase 2 TROPHY-U-01 study of Trodelvy for the treatment of metastatic urothelial cancer at the American Society of Clinical Oncology Genitourinary Cancers Symposium;

• Completed the acquisition of Tmunity, a clinical stage private biotech company, which provides preclinical and clinical programs, including an investigational “armored” CAR T technology platform that has the potential to be applied to a variety of CAR Ts to enhance anti-tumor activity, as well as rapid manufacturing processes;

• Announced primary overall survival results from the phase 3 ZUMA-7 study for initial treatment of adult patients with R/R LBCL, which has shown a statistically significant improvement for Yescarta in overall survival versus historical treatment.

Source: Gilead, 2023

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Aggiornamento in Oncologia by Xagena

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Pembrolizumab versus placebo come terapia adiuvante nel melanoma in stadio IIB o IIC completamente asportato: studio KEYNOTE-716

Pembrolizumab ( Keytruda ) prolunga la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) e la sopravvivenza globale ( OS ) tra i pazienti con melanoma avanzato e la sopravvivenza libera da recidiva ( RFS ) …


 

Abiraterone più Prednisone aggiunto alla terapia di deprivazione androgenica e a Docetaxel nel tumore prostatico sensibile alla castrazione metastatico de novo: studio PEACE-1

L’attuale standard di cura per il tumore alla prostata metastatico sensibile alla castrazione integra la terapia di deprivazione androgenica con Docetaxel, terapia ormonale di seconda generazione o ra …


 

Sacituzumab govitecan nel carcinoma mammario metastatico HR-positivo, HER-negativo

Il tumore mammario metastatico endocrino-resistente positivo al recettore ormonale ( HR+ ) e negativo al recettore del fattore di crescita epidermico umano 2 ( HER2- ) viene trattato con chemioterapia …


 

Cabozantinib più Atezolizumab versus Sorafenib per il carcinoma epatocellulare avanzato: studio COSMIC-312

Cabozantinib ( Cabometyx ) ha mostrato attività clinica in combinazione con inibitori del checkpoint nei tumori solidi. Lo studio COSMIC-312 ha valutato Cabozantinib più Atezolizumab ( Tecentriq ) r …


 

Niraparib più Nivolumab o Niraparib più Ipilimumab nei pazienti con tumore pancreatico avanzato Platino-sensibile

È stato proposto di stabilire alternative alla chemioterapia permanente per i pazienti con carcinoma pancreatico avanzato per affrontare la resistenza alla chemioterapia e la tossicità cumulativa. G …


 

Cemiplimab neoadiuvante per il carcinoma cutaneo a cellule squamose in stadio da II a IV

In uno studio pilota che ha coinvolto pazienti con carcinoma cutaneo a cellule squamose, un’alta percentuale di pazienti ha avuto una risposta patologica completa con l’uso di due dosi di Cemiplimab ( …


 

Effetto di Serplulimab in prima linea versus placebo aggiunto alla chemioterapia sulla sopravvivenza nei pazienti con carcinoma polmonare a piccole cellule in stadio esteso: studio ASTRUM-005

Gli inibitori di PD-L1 combinati con la chemioterapia hanno cambiato l’approccio al trattamento di prima linea nei pazienti con tumore al polmone a piccole cellule in stadio esteso ( ES-SCLC ). Non …


 

Nivolumab e Nivolumab / Ipilimumab di salvataggio nei pazienti naive-al-trattamento con carcinoma renale a cellule chiare in fase avanzata: studio HCRN GU16-260-Coorte A

È stato determinato il valore dell’espressione di PD-L1 come biomarcatore predittivo dell’efficacia della monoterapia con Nivolumab ( Opdivo ) nei pazienti naive-al-trattamento con carcinoma renale a …


 

Atezolizumab con terapia anti-HER2 neoadiuvante e chemioterapia nel tumore alla mammella in fase iniziale HER2-positivo: studio IMpassion050

La combinazione dello standard di cura ( Pertuzumab – Trastuzumab, chemioterapia ) con l’immunoterapia contro il tumore può potenziare l’immunità antitumorale, l’attività citotossica e gli esiti dei p …


 

AENEAS: uno studio randomizzato di fase III di Aumolertinib rispetto a Gefitinib come terapia di prima linea per il carcinoma polmonare non-a-piccole cellule localmente avanzato o metastatico con delezione dell’esone 19 di EGFR o mutazioni L858R

Aumolertinib ( Ameile ) è un nuovo inibitore della tirosin-chinasi del recettore del fattore di crescita epidermico ( EGFR ) di terza generazione approvato in Cina. Lo studio di fase III AENEAS in …


 

Pembrolizumab versus placebo come terapia adiuvante post-nefrectomia per il carcinoma renale a cellule chiare: studio KEYNOTE-564, analisi di follow-up a 30 mesi

La prima analisi ad interim dello studio KEYNOTE-564 ha mostrato una sopravvivenza libera da malattia migliorata con Pembrolizumab ( Keytruda ) adiuvante rispetto al placebo dopo l’intervento chirurgi …


 

Nivolumab più Cabozantinib rispetto a Sunitinib nel trattamento di prima linea per il carcinoma a cellule renali avanzato: studio CheckMate 9ER

Nell’analisi primaria di CheckMate 9ER, Nivolumab ( Opdivo ) più Cabozantinib ( Cabometyx ) ha mostrato una sopravvivenza libera da progressione ( PFS ), una sopravvivenza globale e ( OS ) una rispost …


 

Blocco di PD-1 mediante Dostarlimab nel tumore rettale con deficit di riparazione del disallineamento localmente avanzato

La chemioterapia neoadiuvante e la radioterapia seguite dalla resezione chirurgica del retto sono un trattamento standard per il tumore del retto localmente avanzato. Un sottogruppo di tumore del re …


 

Cabozantinib in combinazione con Atezolizumab nei pazienti con tumore prostatico metastatico resistente alla castrazione: studio COSMIC-021

I pazienti con tumore prostatico metastatico resistente alla castrazione hanno poche opzioni di trattamento dopo una nuova terapia ormonale ( Abiraterone o Enzalutamide ). È stato valutato Cabozanti …


 

Selumetinib più Iodio radioattivo adiuvante nei pazienti con cancro tiroideo differenziato ad alto rischio: studio ASTRA

Selumetinib ( Koselugo ) può aumentare l’avidità di Iodio radioattivo ( RAI ) nei tumori refrattari a RAI. Si è studiato se Selumetinib più RAI adiuvante migliori i tassi di remissione completa ( CR …

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Cancro al seno HR+ nelle donne in postmenopausa: l’Ibandronato non dovrebbe essere impiegato

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Donne in postmenopausa con cancro al seno HR-positivo

La maggior parte delle recidive di cancro al seno a distanza sono ricadute ossee. I bifosfonati contenenti azoto come l’Ibandronato alterano il metabolismo osseo e possono teoricamente ridurre il rischio di recidive ossee. Precedenti analisi di sottogruppi hanno suggerito che i pazienti in postmenopausa possono trarre beneficio dal trattamento con bifosfonati combinato con la terapia endocrina. Lo studio randomizzato TEAM-IIB ha valutato l’Ibandronato orale adiuvante per i pazienti in postmenopausa con carcinoma mammario positivo al recettore ormonale.

Conoscenza generata

Sebbene il braccio Ibandronato sembrasse avere una migliore sopravvivenza libera da malattia e meno recidive ossee a 3 anni dopo l’assegnazione casuale, con un follow-up più lungo, entrambi i bracci hanno presentato tassi di sopravvivenza e recidiva simili. Circa il 17% dei pazienti nel braccio Ibandronato ha interrotto precocemente il trattamento a causa di eventi avversi.

Rilevanza

È ancora una questione irrisolta quale sia la classe ottimale, la dose, il programma e la durata del trattamento dei bifosfonati e quali pazienti in postmenopausa dovrebbero essere selezionati per il trattamento con bifosfonati. I risultati dello studio TEAM-IIB hanno indicato che l’Ibandronato giornaliero per 3 anni non è la strategia raccomandata.

Fonte: Journal of Clinical Oncology, 2022

 

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