Due settimane fa ci ha improvvisamente lasciati Gioia, la gattina randagia che adottammo – sarebbe più corretto dire “ci adottò” visto che i gatti scelgono loro il padrone. Una scomparsa improvvisa che ha lasciato un vuoto che nessuno immaginava fosse così intenso al punto da apparire quasi incolmabile.

Probabilmente molti, leggendomi, penseranno che stia esagerando. Se davvero così fosse, costoro sappiano che non li biasimo perché il primo a stupirsene sono io stesso.

Gioia la micetta bellella

Due settimane fa ci ha improvvisamente lasciati Gioia, la gattina randagia che adottammo – sarebbe più corretto dire “ci adottò” visto che i gatti scelgono loro il padrone. Una scomparsa improvvisa che ha lasciato un vuoto che nessuno immaginava fosse così intenso al punto da apparire quasi incolmabile.

Probabilmente molti, leggendomi, penseranno che stia esagerando. Se davvero così fosse, costoro sappiano che non li biasimo perché il primo a stupirsene sono io stesso.

Da che ero bambino, fino all’età di oltre vent’anni, ho vissuto in casa prima con un cane e un gatto e poi con un altro cane. Quindi vivere con un animale domestico per me è un’abitudine, eppure la scomparsa di Gioia mi ha profondamente turbato come invece non fu quella degli altri.

Forse perché mentre loro morirono di vecchiaia, Gioia è scomparsa all’improvviso nel giro di quattro giorni a causa di un linfoma che le aveva perforato la cistifellea procurandole un travaso di bile, come scoprimmo quando fummo costretti a ricoverarla di urgenza in un ospedale per animali.

Dal primo istante che a fine settembre di 6 anni fa fece la sua comparsa sul balcone di casa perché la sfamassimo – a prendersi cura di lei fu mia moglie – Gioia diventò subito un membro della famiglia e tale è stata e sarà per sempre.

Mai fummo sfiorati dal pensiero, soprattutto d’estate quando partivamo per le vacanza, di lasciarla da sola tanto era abituata a stare in strada. Ovunque andassimo, se in casa non c’era qualcuno che si occupasse di lei, la caricavamo nel trasportino e la portavamo con noi. […]

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Come in ogni territorio, anche nei Campi flegrei risiedono realtà artistiche/culturali che a testa alta ne difendono e diffondono il nome e il vessillo a livello nazionale. Una di queste è sicuramente la poetessa/scrittrice Annamaria Varriale: dopo aver vinto a ottobre dello scorso anno il premio di poesia “L’amore: arte e sentimento” a San Giorgio sul Sannio/BN e a luglio “L’Ischia Poetry Slam” – meritandosi l’accesso alla finale di Milano della prossima settimana -, domenica 5 settembre, nella splendida cornice di Acciaroli, è risultata tra i vincitori per la sezione poesia alla seconda edizione del Premio Speciale Angelo Vassallo Sindaco Pescatore con la poesia ADDII DI GABBIANI.

La poetessa Annamaria Varriale si afferma al premio speciale di poesia Angelo Vassallo

Come in ogni territorio, anche nei Campi flegrei risiedono realtà artistiche/culturali che a testa alta ne difendono e diffondono il nome e il vessillo a livello nazionale. Una di queste è sicuramente la poetessa/scrittrice Annamaria Varriale: dopo aver vinto a ottobre dello scorso anno il premio di poesia “L’amore: arte e sentimento” a San Giorgio sul Sannio/BN e a luglio “L’Ischia Poetry Slam” – meritandosi l’accesso alla finale di Milano della prossima settimana -, domenica 5 settembre, nella splendida cornice di Acciaroli, è risultata tra i vincitori per la sezione poesia alla seconda edizione del Premio Speciale Angelo Vassallo Sindaco Pescatore con la poesia ADDII DI GABBIANI. […]

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