Nel momento in cui il caso è diventato pubblico, spesso al vocabolo influencer vi si associa ironicamente quello di deficienters per indicarne i followers, dimenticandosi che deficienters lo siamo stati e lo siamo un po’ tutti: quanti da ragazzi non erano e non sono fan di un attore, di un cantante, di una band musicale, di un calciatore, di un personaggio famoso del quale copiavano e copiano il modo di vestirsi, i comportamenti, il linguaggio, il modo di mangiare e di fumare per illudersi di essere come loro?

Dispiace dirlo, deficienters lo siamo un po’ tutti

Da quando è esploso il Pandoro gate che ha come protagonista in negativo Chiara Ferragni – l’influencer è accusata di pubblicità ingannevole al fine di arricchirsi sulle spalle di quanti avrebbero acquistato un pandoro Balocco dal costo maggiorato convinti che parte del ricavato sarebbe poi andato in beneficenza all’ospedale Regina Margherita di Milano, come lei stessa asseriva in uno spot pubblicitario, mentre in realtà la Balocco aveva già provveduto a versare un obolo di 50 mila euro nelle casse del nosocomio, per cui il restante andava nelle tasche della Ferragni  – ha visto calare, si fa per dire, da oltre 30 milioni a poco più di 29 milioni il numero di followers, ossia di persone che la seguono sui social, imitandola in qualunque cosa faccia e correndo ad acquistare qualunque prodotto pubblicizzi per non sentirsi da meno.

Lo scandalo ha indotto alcune aziende che utilizzavano l’influencer come testimonial a sospendere la collaborazione. La prima è stata la Safilo Group produttrice di occhiali. A seguire la Coca-Cola; lo stesso starebbe per fare Monnalisa, noto marchio di abbigliamento per bambini. Una caduta d’immagine non da poco per la Ferragni, anche perché pare che lo stesso schema del Pandoro Balocco sarebbe stato adotatto per la vendita delle uova di Pasqua di Dolci Preziosi di cui la stessa Ferragni fu testimonial. […]

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Io gli angeli li ho visti davvero.

Mentre aspettavo all’uscita della stazione centrale mio figlio che rientrava da Milano, tra le luci dei lampioni che rischiaravano le tenebre, li ho visti attraversare la strada e dirigersi verso i tanti disperati che dalla mattina alla sera vi soggiornano nell’atrio e nei dintorni chiedendo l’elemosina o offrire se stessi in cambio di qualche spicciolo per comprarsi un caffè, un panino o una dose per farsi.

Gli angeli della notte

Io gli angeli li ho visti davvero.

Mentre aspettavo all’uscita della Stazione Centrale mio figlio che rientrava da Milano, tra le luci dei lampioni che rischiaravano le tenebre, li ho visti attraversare la strada e dirigersi verso i tanti disperati che dalla mattina alla sera vi soggiornano nell’atrio e nei dintorni chiedendo l’elemosina o offrire se stessi in cambio di qualche spicciolo per comprarsi un caffè, un panino o una dose per farsi.

Gli angeli sono arrivati in gruppo di cinque/sei persone, ragazzi e ragazze. Non avevano candide ali alle spalle ma indossavano gilet gialli. Chi di loro portava un termos con il thè caldo, chi delle coperte, chi delle buste con dentro del mangiare. […]

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Sabato 16 ottobre a Pozzuoli, nella sala consiliare di Palazzo Migliaresi, si è svolta la serata finale della seconda edizione del Premio Letterario Nazionale PUBLIO VIRGILIO MARONE.

PREMIO LETTERARIO “PUBLIO VIRGILIO MARONE”, UN SUCCESSO NAZIONALE CHE FA BEN SPERARE PER IL FUTURO

Sabato 16 ottobre a Pozzuoli, nella sala consiliare di Palazzo Migliaresi, si è svolta la serata finale della seconda edizione del Premio Letterario Nazionale PUBLIO VIRGILIO MARONE.

Organizzato dall’Associazione Dialogos Comunicazioni e da NEWMEDIA EDIZIONI, patrocinato dai Comuni di Pozzuoli e Quarto e dal Parco Archeologico dei Campi Flegrei – con la collaborazione delle associazioni culturali flegree KimeLux In FabulaLiberaArteMideAccademia RealeVillaggio Letterario – il premio è finalizzato a far conoscere la produzione virgiliana e i luoghi che l’hanno caratterizzata. Nonché a valorizzare le tante realtà culturali dislocate sui Campi Flegrei e sul territorio nazionale attraverso la figura del sommo poeta latino. Istituendo un rapporto sinergico e gratuito con le scuole medie e superiori in modo da offrire agli studenti la possibilità di impegnarsi artisticamente in maniera costruttiva ispirandosi a un artista immortale di cui il 16 ottobre scorso si è celebrata la nascita. […]

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Dopo la chiusura forzata per oltre un anno causa Covid, ad aprile i cinema e i teatri hanno nuovamente riaperto dimezzando la capienza e rispettando le norme di sicurezza sanitaria. Inoltre dal 6 agosto, per accedervi, è necessario il green pass.

È MISTERO SULLA SORTE DEL CINEMA SOFIA

Dopo la chiusura forzata per oltre un anno causa Covid, ad aprile i cinema e i teatri hanno nuovamente riaperto dimezzando la capienza e rispettando le norme di sicurezza sanitaria. Inoltre dal 6 agosto, per accedervi, è necessario il green pass.

Da lunedì 11 ottobre la loro capienza tornerà a essere del 100%, mentre quella degli stadi passerà al 75%. Riapriranno anche le discoteche al 50%. Un passo notevole verso la tanto agognata “normalità”, seppure dovremmo continuare ad attenerci scupolosamente alle norme di sicurezza.

In contrapposizione con quanto avverrà da domani in tutta Italia, a Pozzuoli, quinta città della Campania per numero di abitanti, il cinema Sofia, l’unico della città e dell’intera area Flegrea tra Bacoli e Pozzuoli, se si esclude il Drive In, continuerà a restare chiuso. […]

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Quando, poco più di un mese fa,   si incendiarono le gradinate in legno dell’anfiteatro Flavio, in tanti non ce ne stupimmo: nel corso degli anni ripetute erano state le denunce per lo stato di abbandono e degrado in cui versavano, e in alcuni casi ancora versano, molti siti archeologici di Pozzuoli.

Rinascimento puteolano: la necropoli del Ponte Copin torna a rivedere le stelle.

Quando, poco più di un mese fa,   si incendiarono le gradinate in legno dell’anfiteatro Flavio, in tanti non ce ne stupimmo: nel corso degli anni ripetute erano state le denunce per lo stato di abbandono e degrado in cui versavano, e in alcuni casi ancora versano, molti siti archeologici di Pozzuoli.

Tra questi spiccava la necropoli romana del Ponte Copin, meglio noto come “ponte azzurro”. Aperta al pubblico più di vent’anni fa, non si è mai capito perché fosse stata repentinamente chiusa e abbandonata a se stessa tanto da consentire alla vegetazione di inghiottirla fino a nasconderla nemmeno fossimo nella foresta amazzonica.

Chiunque chiedesse chiarimenti ai rappresentanti delle istituzioni locali del perché un sito di tale bellezza e dimensioni, che in qualunque altro posto sarebbe stato tutelato, valorizzato e sfruttato per incrementare il turismo e arricchire la comunità, doveva subire una simile umiliazione, si sentiva rispondere: “la gestione del patrimonio archeologico non compete al Comune ma alla soprintendenza!”

Seppure quella spiegazione lasciasse più di un dubbio – a seguito dell’incendio dell’anfiteatro, facendo delle ricerche in rete, si è scoperto che esistono delle leggi che consentono agli enti locali di intervenire direttamente nella tutela e gestione dei beni culturali situati sul proprio territorio -, si confidava che, prima o poi, quell’immenso patrimonio, trovasse la propria valorizzazione. […]

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Da mercoledì 19 maggio, seppure per gradi, l’Italia del covid prova a ripartire. Una ripresa lenta, graduale, ma si riparte. Tralasciando quali possano essere i reali motivi di questa ripartenza secondo alcuni azzardata, sui media è in corso una discussione alimentata dalle parole pronunciate dal Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca in una delle sue ultime dirette Facebook. Stando al Governatore la difficoltà dei ristoratori, ma non solo, di reperire stagionali durante il periodo estivo sarebbe colpa del reddito di cittadinanza:

Il lavoratore non è uno schiavo, seppure fosse stagionale

Da mercoledì 19 maggio, seppure per gradi, l’Italia del covid prova a ripartire. Una ripresa lenta, graduale, ma si riparte. Tralasciando quali possano essere i reali motivi di questa ripartenza secondo alcuni azzardata, sui media è in corso una discussione alimentata dalle parole pronunciate dal Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca in una delle sue ultime dirette Facebook. Stando al Governatore la difficoltà dei ristoratori, ma non solo, di reperire stagionali durante il periodo estivo sarebbe colpa del reddito di cittadinanza: “Per le attività stagionali non si trova più personale. È uno dei risultati paradossali del reddito di cittadinanza. Se tu mi dai 700 euro al mese e io mi vado a fare qualche doppio lavoro, io non ho interesse ad alzarmi la mattina alle 6 per andare a lavorare.” […]

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Pur non essendo complottista, né negazionista, né No Vax dopo tante smentite e contro smentite degli scienziati riguardo la presunta pericolosità dei vaccini anti covid, in particolare dell’Astrazeneca, anch’io avevo iniziato a domandarmi se non fosse stato meglio aspettare per vaccinarmi. Poi però, considerato che qualsiasi medicinale è pericoloso a prescindere, perfino una “semplice” Aspirina o un qualunque antidolorifico che siamo soliti assumere con estrema facilità quando accusiamo un labile fastidio, decisi che quando sarebbe toccato alla mia fascia di età mi sarei prenotato sulla piattaforma per togliermi il pensiero.

CENTRO VACCINALE S. MARIA DELLE GRAZIE, TANTO DI CAPPELLO

Pur non essendo complottista, né negazionista, né No Vax, dopo tante smentite e contro smentite degli scienziati riguardo la presunta pericolosità dei vaccini anti covid, in particolare dell’Astrazeneca, anch’io avevo iniziato a domandarmi se non fosse stato meglio aspettare per vaccinarmi. Ma poi, considerato che qualsiasi medicinale è pericoloso a prescindere, perfino una “semplice” Aspirina o un qualunque antidolorifico che siamo soliti assumere con estrema facilità quando accusiamo un labile fastidio, decisi che quando sarebbe toccato alla mia fascia di età mi sarei prenotato sulla piattaforma per togliermi il pensiero.

Lunedì 27 aprile, quando fu consentito agli over cinquanta di prenotarsi sul portale della Regione Campania, non esitai. Dopo una settimana di attesa, martedì 4 maggio mi arrivò via email la convocazione per il giorno seguente, alle ore diciassette, presso l’Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. […]

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La sospensione a titolo precauzionale del vaccino AstraZeneca imposta dall’EMA, l’Agenzia del farmaco europea, per appurare se effettivamente alcuni decessi per trombosi avvenuti dopo l’inoculazione del vaccino siano conseguenza dei suoi effetti collaterali, ha lasciato tutti di stucco. Prima di tutto l’AIFA, l’agenzia del farmaco italiana, la quale ne ha sempre sostenuto la sicurezza e l’efficacia.

A causa dei vaccini ci scopriremo tutti complottisti e negazionisti?

 

La sospensione a titolo prcauzionale del vaccino AstraZeneca imposta dall’EMA, l’Agenzia del farmaco europea, per appurare se effettivamente alcuni decessi per trombosi avvenuti dopo l’inoculazione del vaccino siano conseguenza dei suoi effetti collaterali, ha lasciato tutti di stucco. Prima di tutto l’AIFA, l’agenzia del farmaco italiana, la quale ne ha sempre sostenuto la sicurezza e l’efficacia.

Nell’attesa di conoscere gli esiti delle valutazioni – probabilmente si sapranno oggi –, è inutile negare che lo stop ha aumentato le preoccupazioni e le perplessità nell’opinione pubblica, oramai da un anno divisa in due fazioni: chi si attiene scrupolosamente ai protocolli sanitari imposti dal governo su indicazioni del CTS, ( seppure le restrizioni non piacciono a nessuno, se sono necessarie per debellare il virus, ben vengano); e chi invece nega l’esistenza del virus, ritenendolo frutto di un progetto messo a punto dai poteri occulti per destabilizzare l’umanità, rendendola schiava e controllarla, magari installando nell’organismo di ognuno di noi, con la scusa di inoculargli il vaccino, un microchip che ne monitora le azioni h 24.

Ma tutto ciò non avverrebbe già attraverso i social su cui rendiamo sfacciatamente pubblica la nostra vita privata per sentirci a nostra volta protagonisti come se fossimo al Grande Fratello?…

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Martedì 2 marzo è improvvisamente scomparso Marco Cascone.

Appassionato di atletica, fin da ragazzino praticò il podismo a livello agonistico ottenendo risultati di rilievo.  A seguito di un grave infortunio, all’età di 29 anni fu costretto ad abbandonare le gare, ma la sua passione per la corsa lo indusse a rimanere nell’ambiente come tecnico e giornalista. Fu organizzatore di molte competizioni divenute poi un classico tra cui “La Corsa nel Mito” tra Cammarota e Palinuro.

L’atletica campana è in lutto, Marco Cascone ci ha lasciati

Martedì 2 marzo è improvvisamente scomparso Marco Cascone.

Appassionato di atletica, fin da ragazzino praticò il podismo a livello agonistico ottenendo risultati di rilievo.  A seguito di un grave infortunio, all’età di 29 anni fu costretto ad abbandonare le gare, ma la sua passione per la corsa lo indusse a rimanere nell’ambiente come tecnico e giornalista. Fu organizzatore di molte competizioni divenute poi un classico tra cui “La Corsa nel Mito” tra Cammarota e Palinuro.

Insieme a Silvio Scotto Pagliara organizzò La Quattro Laghi, una mezza maratona che passava per i quattro bacini flegrei, tuttora da molti rimpianta per lo splendore del paesaggio e l’alto livello tecnico del percorso.

Ma prima di tutto Marco era La Voce delle gare. […]

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Morire in ospedale al tempo del covid

Morire in ospedale al tempo del covid

Il prossimo 21 febbraio sarà trascorso esattamente un anno dal primo caso di covid registrato nel nostro paese.

Cosa sia poi successo da quel giorno maledetto, lo sappiamo tutti. Soprattutto chi a causa del virus ha perso il lavoro, si è ammalato o chi ha perso i propri cari ricoverati in ospedale per covid o per altre patologie, in assoluta solitudine, senza poter dare loro l’estremo saluto.

Queste poche righe sono frutto dell’esperienza vissuta da un’amica: la sorella è deceduta l’altro ieri, dopo un travaglio di un mese in cui è stata sballottata da un ospedale all’altro senza avere accanto nessun familiare.

La signora è deceduta per complicanze respiratorie conseguenti all’aggravarsi di patologie pregresse ai polmoni, aveva ottantatre anni.

Quando a metà gennaio ebbe l’ennesima crisi respiratoria, fu subito portata in ospedale, rigorosamente da sola come previsto da protocollo anticovid, e vi rimase per circa una settimana. Successivamente, visto il persistere della patologia nonostante le cure, ne fu deciso il trasferimento in un altro nosocomio dove rimase un’altra settimana, sempre in assoluta solitudine, rinfrancata dalle lunghe videochiamate che faceva con il telefonino a parenti e amici […]

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