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COVID 19: AL MOMENTO I SACRIFICI SONO L’UNICO ARGINE CONTRO IL VIRUS

“Lockdown o no lockdown, questo è il problema”, verrebbe da dire parafrasando Shakespeare, che in queste ore assilla il governo italiano.

Ancora una volta, alla riapertura dei negozi, dei bar e dei ristoranti in tutte quelle regioni passate in zona gialla, l’affluenza di gente per le vie dello shopping o assiepate davanti ai locali, ha fatto scattare l’allarme, facendo temere un nuovo incremento dei contagi a seguito degli assembramenti.

Tale rischio, supportato dall’azione della cancelliera Merkel che, con meno morti al giorno dei nostri e con un sistema sanitario sicuramente meglio messo, porrà in lockdown l’intera Germania a partire da domani fino al 10 gennaio 2021, pare aver smosso le coscienze dei nostri governanti, spingendoli a prendere in seria considerazione di attuare a loro volta una scelta di questo tipo per evitare assembramenti tra natale e capodanno cui farebbe seguito, agli inizi di gennaio, un incremento esponenziale di contagi e decessi. […]

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CIAO, PABLITO!

Avevo da poco compiuto diciott’anni e i mondiali di calcio dell’82 in Spagna li vissi intensamente con gli amici d’infanzia con cui giocavamo insieme a pallone.

Dopo la stentata qualificazione al secondo turno alle spalle della Polonia, per differenza reti contro il Perù e il Camerun, l’Italia capitò in un girone di ferro dove, a detta di tutti – soprattutto dopo le squallide prestazioni della prima fase -, avrebbe funto da ago della bilancia tra Argentina e Brasile per stabilire chi delle due sudamericane sarebbe andata in semifinale.

Due anni prima era scoppiato lo scandalo del calcio scommesse che aveva visti coinvolti diversi calciatori rei di concordare a tavolino i risultati delle partite. Tra questi Paolo Rossi, astro nascente del calcio italiano, simbolo del Lanerossi Vicenza allenato di Giova Battista Fabbri e diretto da Giuseppe Farina, e successivamente del Perugia da cui lo acquistò la Juventus, malgrado lo scandalo e la conseguente squalifica di quasi due anni.

Per quella vicenda Rossi saltò gli Europei dell’80 che si giocarono in Italia, dopo che ai mondiali del 78, in Argentina, si era distinto per le sue doti di velocità, intuito e potenza malgrado il fisico apparentemente gracile. […]

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IL MARESCIALLO ROCCA 4

BUON VIAGGIO, MARESCIALLO ROCCA

Giusto il tempo per dispiacerci della scomparsa di Sean Connery, l’inimitabile James Bond dello schermo, con tutto il rispetto per gli attori che dopo di lui hanno interpretato il ruolo di 007, ed ecco che la vita ci priva di un altro monumento dello spettacolo.

Nel giorno del suo ottantesimo compleanno ci lascia Gigi Proietti.

Attore di teatro, cinema e televisione, così come in Connery il pubblico identificava James Bond, in Proietti la gente riconosceva il Maresciallo Rocca, protagonista dell’omonima fortunatissima serie televisiva andata in onda su RAI UNO dalla fine degli anni novanta fino agli inizi del duemila, a cui Proietti diede il volto. […]

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ITALIANI E IL “BUON SENSO DI STA MINCHIA”.

Ogni qualvolta ascolto il Presidente Del Consiglio Giuseppe Conte confidare nel “buon senso degli italiani” per contenere il diffondersi del covid 19, mi coglie un misto di rabbia e ilarità nervosa.

Se oggi ci troviamo in una situazione sempre più drammatica, al di là delle evidenti falle nel sistema organizzativo locale e nazionale per contenere la diffusione del virus – lasciarsi sorprendere dalla prima ondata ci sta, dalla seconda francamente no!, lo dico da cittadino che crede nelle istituzioni -, è inutile negare che la diffusione del virus ha trovato e trova le porte spalancate anche per via di un atteggiamento a dir poco irresponsabile di una buona fetta di connazionali i quali credono che il covid sia una balla creata ad arte dai poteri occulti per renderci sempre di più loro schiavi; oppure poco più di un’influenza che si può tranquillamente curare standosene a casa imbottendosi di antibiotici e tachipirina. […]

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PAOLA DE MICHELI E QUELLO 0,1% DI CONTAGI CHE NON GIUSTIFICA IL CAOS TRASPORTI

In origine a essere marchiati come untori furono i runner: anche se corressero a tarda da sera o al mattino presto, da soli o in gruppetti distanziati di due metri l’uno dall’altro, c’era chi, nascosto dietro ai vetri delle case, non appena ne vedeva qualcuno, subito lo riprendeva con lo smart phone e ne diffondeva le immagini sui social mettendolo alla gogna pubblica. Poi correva a telefonare alle forze dell’ordine per denunciarlo, attendendone pazientemente l’arrivo da dietro ai vetri per assistere al fermo.

Dopo i runner, a macchiarsi del marchio di untori toccò a palestre, piscine e tutti quei luoghi dove si svolgevano le attività sportive. Poi fu la volta di ristoranti, bar, pub, discoteche e quei locali dove la gente si ritrovava per trascorrere un momento di aggregazione, bevendo o mangiando tra amici.

Infine fu la volta di musei, cinema, teatri, biblioteche, scuole di ogni ordine e grado e di tutte le attività commerciali, lasciando aperte solo quelle che vendevano beni di prima necessità, impedendo alle persone di uscire di casa, se non in casi di comprovata necessità.

Tutti accettarono, seppure a muso duro, le restrizioni perché consapevoli che quello era l’unico modo per arginare il contagio.

Per non penalizzare chi andava a lavoro o era costretto a doversi spostare per forza maggiore, si lasciarono in essere i mezzi pubblici, riducendone drasticamente la capienza, senza però preoccuparsi di aumentarne le corse tanto, con l’esiguo numero di gente in strada, quelli in circolazione bastavano e avanzavano. […]

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LA PROFESSORESSA PALMIRA FAZIO E IL SUO PROGETTO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE ALLA “GADDA” DI QUARTO

Laureata in geologia, insegnante di scienze e matematica alla scuola media dell’Istituto Comprensivo “Gadda” di Quarto, la professoressa Palmira Fazio da anni integra i programmi didattici ministeriali con progetti e attività scolastiche su tematiche ambientali ed ecologiche al fine di formare “cittadini corretti e consapevoli” . Nell’intervista la docente ci parla di alcune attività che sta realizzando in collaborazione con: “Federazione dei Maestri del Lavoro”, Protezione Civile, INGV e patrocinio del comune di Quarto.

Professoressa, il progetto che sta sviluppando riguarda essenzialmente l’ecologia o si estende a un contesto più ampio?

“Le attività rientrano in un contesto educativo più ampio che tende a sensibilizzare gli alunni ad adottare comportamenti corretti a tutela dell’ambiente. Con il patrocinio del Comune di Quarto, la nostra scuola ha aderito al progetto SERR, promuovendo tra gli studenti, la raccolta differenziata. Con la “Federazione Nazionale Maestri del Lavoro”, da svariati anni organizzo dei seminari su “ambiente e inquinamento e sulle fonti di energia”.

È il primo anno che propone questo progetto?

“No, saranno almeno sette anni che si ripete il progetto “insieme con la coscienza del futuro” il cui scopo non è solo quello di fornire conoscenze su temi ambientali, ma anche di offrire ai ragazzi un’esperienza di apprendimento diversa dalla lezione frontale della propria insegnante con professionisti attualmente in pensione insigniti di una importante onorificenza dal Presidente della Repubblica.

La partecipazione costruttiva ai progetti influisce sul giudizio finale dell’allievo?

“Sì, è un’esperienza utile a trecentosessanta gradi”.

Dunque lei questo progetto lo fa rientrare in una sorta di educazione civica…

Civica e ambientale, sì!

Chi sono i suoi collaboratori?

“Con me collaborano tutti i colleghi in quanto si tratta di tematiche trasversali”. […]

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IL MINISTRO SPERANZA, DI NOME E DI FATTO

Intervistato ieri sera da Fabio Fazio a “Che Tempo Che fa?”, il Ministro della Sanità Roberto Speranza, anticipando alcuni dei provvedimenti anti covid previsti nel nuovo DPCM che dovrebbe essere varato questa sera, ha rivelato che tra le norme al vaglio si prevede il divieto agli sport di contatto – leggi calcetto – e una stretta sulle feste private, giustificandola col fatto che “non ha senso tenere i bambini e i ragazzi distanziati in aula se poi si ritrovano senza alcuna misura preventiva a una festa!”.

A quel punto il conduttore gli ha obiettato ciò che qualunque persona dotata di un minimo di capacità cognitiva stava pensando: “Mi scusi Ministro, come farete a controllare le feste private? Mica avete intenzione di entrare in casa della gente!?”.

Al che Speranza ha risposto: “Confidiamo sulle segnalazioni e, soprattutto, sul buonsenso delle persone!”.

Ora, per quanto concerne le segnalazioni, presumendo che il Ministro si riferisse alle delazioni, se da un lato gli spioni troveranno pane per i loro denti, denunciando prontamente quanto accade nelle case dei vicini per paura o perché li hanno semplicemente sulle scatole, levandosi in questo modo qualche sassolino dalle scarpe; dall’altro non si può escludere che quanti li abbiano, i vicini, in simpatia tacciano, lasciando che la festa si svolga regolarmente, magari facendovi partecipare anche i propri figli. […]

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LO SCUGNIZZO

Questo racconto è stato scritto per le celebrazioni che QuiCampiFlegrei.it sta dedicando alle Quattro Giornate di Napoli. Esso è un omaggio ai tanti scugnizzi che in quelle drammatiche giornate sacrificarono impavidamente la vita per liberare la città dal giogo nazifascista. I fatti e i personaggi narrati sono esclusivamente frutto della fantasia dell’autore: ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale.

Il suo nome era Pasquale Cafiero, classe 1930, ma tutti lo chiamavano “lo scugnizzo”. Quel nomignolo gli era stato affibbiato all’epoca della guerra, quando Napoli insorse contro i tedeschi: Pasquale faceva parte di un gruppo di scugnizzi – i ragazzini del popolo – che tra il 27 e il 30 settembre del 1943 combatterono al fianco dei partigiani contro i nazifascisti, dando vita alle Quattro Giornate di Napoli!

Di lui si sapeva che era un pensionato delle poste, che era vedovo e aveva due figli – un maschio, Giuseppe, e una femmina, Assuntina -, nonché una sfilza di nipoti e qualche pronipote. Le sue abitudini erano ben radicate: si alzava tutte le mattine alle cinque; metteva sul fuoco la macchinetta del caffè; andava in bagno per farsi la barba; tornava in cucina, versava il caffè nella la tazzina e andava nel soggiorno dove accendeva la televisione; si sedeva in poltrona e restava a guardarla fino a quando non arrivava Assuntina con il giornale e il solito cornetto mignon alla crema.

Dopo aver fatto colazione e sfogliato il quotidiano, verso le dieci si vestiva e scendeva per la solita passeggiata intorno al palazzo. Chiunque lo incrociasse, faceva un leggero inchino, salutandolo:

<<Buongiorno, scugnizzo!>>.

<<Buongiorno>> rispondeva, abbozzando un sorriso.

Rientrava a casa per la mezza perché all’una doveva pranzare. Dopo mangiato, salutata Assuntina, si metteva sul letto e riposava fino alle cinque. Al risveglio, accendeva nuovamente la televisione e restava incollato davanti allo schermo fino alle sette, quando la figlia gli portava la cena. Finito di mangiare, si infilava il pigiama e se ne andava a letto, continuando a guardare la tv da sotto le lenzuola. Spesso si addormentava con il televisore acceso, costringendo i vicini durante la notte a picchiare in maniera esasperata i pugni sulla parete perché lo spegnesse.

La vita di Pasquale si svolgeva in fotocopia ogni giorno dell’anno, incluse le feste quando i figli lo andavano a trovare con la famiglia.

Il 27 settembre, però, le sue abitudini cambiavano. […]

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POZZUOLI: L’IMPIEGATO È ASSENTE, LO SPORTELLO NON FUNZIONA.

Questa mattina sono andato agli uffici del Comune di Pozzuoli di Piazza della Repubblica per richiedere dei documenti. Quando sono entrato, mi sono rivolto a uno degli addetti alla porta chiedendogli a quale sportello mi dovevo rivolgere. Mi ha risposto:

<<Oggi non è possibile, manca l’operatore: o ripassate domattina oppure, se vi servono con urgenza, dovete andare a Monterusciello>>.

Poiché prima di scendere di casa, consultando il sito del Comune, avevo letto che gli uffici di Toiano il lunedì sono chiusi, ho chieso:

<<Quindi anche per voi valgono gli stessi giorni e orari di lavoro di Toiano!?>>.

<No, noi siamo aperti dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12 e anche il mercoledì pomeriggio dalle 14,10 alle 16,10>> ha risposto, mostrandomi l’avviso sulla porta. <<Oggi l’operatore è assente, e non so se domani rientrerà. È meglio se andate direttamente a Monterusciello>>.

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POZZUOLI: DUE VOLUMI CURATI DA MAURIZIO ERTO PER CELEBRARE I 50 ANNI DELL’EVACUAZIONE DEL RIONE TERRA

Di seguito il mio articolo pubblicato su QuiCampiFlegrei.it relativo alla presentazione al Rione Terra dell’opera POZZUOLI 1970-2020 curata da Maurizio Erto

Agli inizi di marzo di quest’anno per celebrare i 50 anni dello sgombero del Rione Terra fu organizzata a Palazzo Migliaresi, a Pozzuoli, la presentazione dell’opera editoriale “Pozzuoli 1970-2020” composta dai volumi “La cronaca, la storia, la memoria” e “Le fotografie dello sgombero”, entrambi curati da Maurizio Erto per D’Amico Editore.

Purtroppo anche in questo caso il covid impose agli organizzatori di rinviarla a data da destinarsi, ripiegando su internet con la messa in rete di una breve intervista all’autore caricata su youtube e diffusa sul canale tv di Dialogos comunicazione (per vedere l’intervista cliccare su Dialogos Tv.) […]

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