I sensitivity reader sono espressione di progresso o di censura?

The rise (or fall) of sensitivity readers — Harpy.

Con l’espressione “appropriazione culturale” si intende la pratica attraverso cui una cultura dominante si appropria, grossolanamente, di linguaggi artistici e credenze propri di gruppi etnici minoritari. Per scongiurare ulteriori scivoloni – cinema e letteratura ne sono già ricchi, ma non lo sarebbero se si contestualizzassero gli anni a cui le opere incriminate appartengono -, gli editori statunitensi assoldano i sensitivity reader, ovvero editor che analizzano i file dal punto di vista linguistico e culturale, segnalando poi all’editore espressioni e passaggi che potrebbero offendere le minoranze. In quest’ottica eticamente vigile il caso più emblematico risale al 2011, quando Alan Gribben riscrisse Huck Finn, sostituendo il vocabolo “nigger“, che nell’originale di Mark Twain ricorre 219 volte, con schiavo.

A febbraio il Times di Londra ha pubblicato un articolo che può essere considerato un campanello d’allarme per chi aborrisce la cancel culture; il lettore svogliato sarà risparmiato dalla fatica di leggerlo, perché già titolo fa il punto: Is the rise of sensitive readers progress or censorship?

Il repulisti è attivo in America da anni, soprattutto per quanto riguarda la narrazione young adult, tuttavia ora si sta estendendo alla fiction e ai saggi. Ed è quest’ultima deriva tentacolare a insospettire chi nel lavoro certosino dei sensitivity reader intravede il ghigno moralista del censore.

I sensitivity reader sono espressione di progresso o di censura?ultima modifica: 2022-03-29T12:07:16+02:00da VIOLA_DIMARZO

Un pensiero riguardo “I sensitivity reader sono espressione di progresso o di censura?”

  1. Non credo sia ne’ progresso ne’ censura, ma semplice sviluppo- omologazione alle esigenze mercantili dei colossi finanziari . Solo appiattendo sensibilita’ preferenze e gusti si puo’ pensare di proporre lo stesso prodotto , etichetta od idea al mercato allargato. Piu’ piatto il sentire piu’ largo il mercato e piu’ uniforme la preferenza (direi la recensione, vediamo di adeguarci allo stile di amazon & soci) Per trovare lo scopo finale del fenomeno trova il colpevole, cioe’ trova chi paga per isensivity readers… Anche per questo credo la famigerata guerra (ideologica prima che fisica) di Putin possa avere risvolti positivi, stoppando parzialmente ( per un po’) la globalizzaione galoppante almeno per cio’ che riguarda noi. Bel post 😉

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