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Healing Hand

She’s a cold, dark night in the dead of winter

 

 

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L'Epopea di Gilgamesh

Post n°147 pubblicato il 21 Maggio 2008 da sweet.sensation
 










Destinazione Sinai


Gilgamesh sapeva che nella Terra dei Viventi era situato il Porto Spaziale, che come il Luogo dell'Atterraggio, era sotto l'egida del divino Shamash.

Dal Porto Spaziale gli shem si innalzavano per circumnavigare il globo: il re decise che era qui che sarebbe asceso ai cieli ed avrebbe raggiunto l'immortalità degli dei. Il suo obiettivo era quello di convincere Shamash a far sì che egli accompagnasse Enkidu nella Terra delle Miniere (l'Africa).


O Shamash,
nella tua Terra vorrei entrare!
Sii mi alleato!
Nei luoghi ove sono stati innalzati gli shem,
fa che io possa innalzare il mio!


Quando Shamash fece presente a Gilgamesh tutte le difficoltà ed insidie che presentava il cammino verso il Porto Spaziale, il re ebbe una geniale intuizione: lui ed Enkidu vi sarebbero arrivati via mare.

L'idea era quella di partire da Sumer, ridiscendere il Golfo Persico, circumnavigare la penisola Arabica, risalendo fino al Mar Rosso, per giungere, infine, sulle coste del Sinai. Per far questo venne approntata una barca d'Egitto, Magan, che sarebbe stata spinta da cinquanta giovani rematori.

Tuttavia i piani di Gilgamesh andavano contro il volere del dio Enlil, il quale li avrebbe osteggiati con tutta la sua ira. Infatti, quando al sentenza di morte per Enkidu era stata tramutata in una condanna ai lavori forzati nella Terra delle Miniere, il dio aveva disposto che due emissari vestiti da uccelli avrebbero prelevato in volo lo stesso Enkidu e lo avrebbero portato fin lì.

Così, ad un tratto, mentre la nave veleggiava lungo la costa araba, i marinai scorsero qualcosa di inquietante: su di un tumulo vi era qualcosa, non si riusciva ad identificare chiaramente se fosse un uomo od un dio, ma era dotato di un'arma che emetteva raggi.

In mene che non si dica e senza che nessuno se ne rendesse conto, le vele furono spazzate via come da una mano invisibile. La nave si corcò su di un fianco ed affondò quasi immediatamente. Gilgamesh ed Enkidu riuscirono a mettersi in salvo, nuotando fino alla costa sconosciuta ove avevano deciso di passare la notte ed interrogarsi sul da fare.

Gilgamesh era intenzionato a continuare il proprio viaggio verso il Porto Spaziale, mentre Enkidu era orientato a far ritorno verso Uruk.

Ma, ormai era già stata pronunciata la sentenza di morte verso Enkidu....



 
 
 
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