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Ru486: omicidio legale.

Post n°56 pubblicato il 07 Aprile 2010 da Antares_89
 
Foto di Antares_89

Ieri mattina, nella città di Arcene, un operatore ecologico ha trovato, nel parcheggio di una discoteca, più o meno verso le 10.30, un neonato morto. Il cadavere era avvolto da una coperta e sistemato in una busta di plastica. I Carabinieri stanno seguendo la pista della prostituzione, mentre si prepara un esame autoptico per chiarificare le esatte circostanze del decesso.
Nel frattempo, oggi sono arrivati nella farmacia del policlinico di Bari i primi dieci trattamenti per utilizzare la pillola Ru486, per il primo aborto farmacologico avviato in regime di ricovero ordinario. La venticinquenne paziente, già sottoposta agli accertamenti clinici, è ora disponibile al trattamento, dopo che, nei giorni scorsi, aveva scelto di interrompere la gravidanza usando la pillola abortiva invece dell’intervento chirurgico. Sarà il primo intervento d’interruzione di gravidanza con metodo farmacologico in Italia, da quando la Ru486 è in commercio. Qualcuno ne andrà fiero.
Non certo chi ha il minimo rispetto per la vita umana, e che prova orrore vedendo un bambino distrutto con una pillola come se si curasse un fastidioso mal di testa. È incredibile fin dove può spingersi in negativo la scienza umana. Mentre si cercano disperatamente quanto inutilmente cure efficaci contro il cancro o contro l’AIDS, sperando nella vita, in troppi laboratori non si ha altro di meglio da fare che creare strumenti chimici per inventare nuovi tipi di morte. Ricerche, queste, sostenute da moltissime persone, che ritengono un dovere del progresso permettere alle persone di uccidersi e di uccidere chi hanno dentro di sé. Senza remore anche gli Stati. La tanto acclamata riforma sanitaria promossa da Obama consentirà a migliaia di persone di accedere a servizi sanitari a loro prima preclusi, ma stabilisce anche fondi federali, pagati da tutti gli americani, per gli aborti e per rendere questi aborti sempre più semplici. Non so chi abbia mai detto che la somministrazione ospedaliera della pillola Ru486 servirà a ridurre gli aborti, e non voglio nemmeno saperlo: una persona che dice una cosa del genere dovrebbe essere rinchiusa in un manicomio criminale a vita. Oppure ha fatto una battuta di pessimo gusto. Come si può pensare a una cosa del genere? Adesso i giovani, cioè la stragrande maggioranza di coloro che ne faranno uso, saranno ancora meno attenti durante i rapporti. Non c’è più bisogno di tutta la serie di anticoncezionali in commercio. Tanto se si rimane incinta basta un ricovero e si è già a posto, senza neanche una goccia di sangue, pronta per ricominciare. Non è difficile immaginare questo, considerando il tipo di ragazzi che esistono adesso. Con l’età del primo rapporto che si sta vertiginosamente abbassando, e con ragazzine quindicenni che vanno in giro ‘vestite’ come donne da marciapiede. Ma che ci possiamo fare? Questo è il progresso.
Sono certo che tutti rimangano schifati e allibiti di fronte alla crudeltà di una persona che abbandona e uccide un bambino appena nato, ma la situazione cambia radicalmente se quel bambino è appena un po’ più giovane. Perché tante di quelle persone nel primo caso tristi per quel bambino risulteranno assolutamente d’accordo nell’ucciderne un altro solo perché ha qualche settimana in meno. La scusa che addurranno costoro alla loro posizione sarà semplicemente quella solita, che l’embrione, cioè, non è una persona. Grazie! È ovvio che non è una persona, lo si uccide prima che venga alla luce! La maggior parte di queste persone non sanno, e altre faranno finta di non sapere, che anche il laicissimo e defunto scrittore Uberto Scarpelli non condivideva questa idea. Si rifece, al contrario, al concetto di potenza, di persona potenziale. Non si può non capire un concetto così semplice. L’embrione non è ancora una persona adulta, ma se gli si lascia compiere il percorso naturale della vita lo diventerà senz’altro. Dire che finché non nasce effettivamente è passibile di morte a discrezione dei genitori è contro ogni principio d’intelligenza e di morale umana. Da questa morale si chiama fuori con orgoglio Peter Singer, autore di vari libri sulla bioetica. Questi arriva a proporre, in caso di epilessia di uno dei genitori, di concepire ad arte un bambino epilettico da far abortire per abbassare le probabilità che il prossimo concepito risulti affetto dalla malattia. È un abominio tale che può riscontrare il consenso di molte persone, soprattutto fra le schiere dei radicali. Che forse non sanno che nel ’75 Emma Bonino, che avrebbe potuto diventare Governatore del Lazio, venne incriminata per aver effettuato aborti clandestini. Con l’ausilio di una pompa da bicicletta. D’altronde, come criticarla? All’epoca non aveva una pillola abortiva da sostenere. E pensare che questa donna (non so se degna di tal nome) poteva diventare Governatore! Adesso si sarà ripresa dalla sconfitta, e avrà motivo di gioire vedendo che la pillola della morte, di cui tanto è innamorata, verrà finalmente usata. Magari brinderà con Pannella, oppure con la sua cara pompa da bicicletta, compagna di tanti aborti.

Quello che non riesco a capire è perché debba essere concessa questa libertà. È assurdo permettere, nell’Anno del Signore 2010, a una persona di ucciderne un’altra deliberatamente, senza che questa si possa difendere. Perché una donna deve voler abortire, uccidendo la creatura che tiene nel suo corpo? Esistono casi eccezionali, come sempre, come, per esempio, quando il parto potrebbe uccidere la madre. Per il resto, però, è un crimine. Capisco che una donna stuprata possa considerare il bambino che porta in grembo il risultato della sua terribile esperienza, ma perché ucciderlo? Che colpa ne ha il bambino se il concepimento è stato di quel genere? Tutte le istituzioni cristiane del mondo sono pronte a farsi carico dei bambini, nel caso i genitori non li volessero, e ci sono migliaia di coppie che adotterebbero volentieri un bambino. Allora che problema c’è? Forse quella ragazza barese vuole semplicemente mantenere bello e intatto il suo apparato, in modo da poterlo esibire come nuovo ai suoi partner. Non può certo permettersi di ‘rovinarlo’ mostrando i segni del parto! Quella ragazza è l’emblema del tipo di donna che farà uso della Ru486, commercializzata da oggi in Italia.
Qualcuno parla di ‘libertà’ e di ‘progresso’; per me chi uccide senza motivo la vita umana è sempre e solo un criminale e un assassino.

 
 
 
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