Creato da e_d_e_l_w_e_i_s_s il 16/06/2012

C'est la Vie

Il bello, il brutto ... e il così così

Messaggi di Dicembre 2016

da Natale all'Epifania

Post n°541 pubblicato il 22 Dicembre 2016 da e_d_e_l_w_e_i_s_s













 
 
 

un toccasana universale

Post n°540 pubblicato il 19 Dicembre 2016 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

 

                                              " Non sopporto la musica.
        Basta che qualcuno batta un tempo con le dita su un oggetto per esserne turbato ".


Parlava così, alla fine degli anni settanta, Federico Fellini, intervistato a Radio Due da Nino Rota.
Più tardi si stabilì che Fellini non era refrattario alla musica, ma ne restava esageratamente colpito e coinvolto.
Stando a ricerche di scienziati americani, parrebbe che chi è insensibile alla musica  abbia  una minore connettività nelle aree cerebrali responsabili dell'elaborazione dei suoni e della gestione delle emozioni.

Perché musica è emozione.
Allevia la solitudine e fa compagnia.
Allenta le distanze e ci sintonizza con la nostra anima.
E' usata con buoni risultati in alcune patologie.
E' una medicina per cuore, mente, corpo senza controindicazioni o effetti collaterali: un toccasana universale.

A qualcuno piace ritmata, ad altri dolce e struggente.
Alcuni si perdono fra le note, qualche altro fra le parole.























Secondo alcuni ricercatri  questa che sentite e che si intitola Weightless  sarebbe la musica più rilassante mai composta prima: rallenterebbe la frequenza cardiaca, ridurrebbe la pressione sanguigna ed abbasserebbe il livello di stress.

Otto minuti di armonie, bassi, ritmi e frequenze giocate fra le ottave di un piano, le corde pizzicate di una chitarre e i suoni che la Natura sa regalarci.


Per voi esiste una musica che più delle altre  amate ascoltare in certi momenti perché vi tranquillizza, o vi carica o vi concentra o semplicemente perché la sentite 'vostra' ?

 

 
 
 

in rosa e in azzurro

Post n°539 pubblicato il 17 Dicembre 2016 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Metti una sera un invito un po’ così o una cena un po’ cosà.

Ma anche una cena un po’ non così e un invito un po’ non cosà.


Lui  si informa sull’orario, sul luogo, sul percorso.

Lei  no ... pensa * e adesso cosa mi metto?*

Immobile e in attesa di un'illuminazione, sfoglia un capo dopo l'altro:
 tutti troppo scuri, troppo larghi, troppo seri, troppo vistosi, troppo.

Davanti alle ante spalancate dell'armadio, con decine di gonne, pantaloni, magliette e abitini, lei non  ha niente da mettersi .

Lui  è pronto. Anche con la barba fatta.













































Per  lui  la doccia dura il tempo tecnico di insaponarsi, sciacquarsi, asciugarsi.

Per  lei  la doccia è un rito da conumare senza tempo e senza fretta.


Lui  sulla mensola del bagno solo 3 oggetti: tutti rigorosamentre essenziali.

Lei,  un’ esposizione di barattolini colorati e profumati.


Lei  fa 5 discorsi contemporaneamente e intanto cucina, stira, risponde al telefono.

Lui  si perde al primo.

Se cucina, non stira.
Il telefono se suona?  lascialo squillare, casomai richiameranno.


Lui  sa tutto delle auto.

Lei  sa che esiste una cosa che si chiama motore.


Nella borsa di  lei  entra la casa ... e ancora manca qualcosa.

Lui  in tasca ha portafogli e chiavi.


Dicono, ma solo i disinformati, che il mal di testa di  lei  sia una scusa.

Quello di  lui  un caso di stato, persino le luci si abbassano e con loro anche le voci

Diversità che sanno attrarci, stupirci, innervosirci e innervosire ma che attraggono come calamite.


Vi ci ritrovate?

Cos' altro  aggiungereste o togliereste a quei due emisferi rosa  e  azzurri che sanno  affascinarci compenetrandosi?



                                                 ( è un vecchissimo post riadattato.)


 
 
 

tutti quelli che...

Post n°538 pubblicato il 14 Dicembre 2016 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

...credono alle bufale.




























Questa che circola per il web è una bufala.
Gentiloni non avrebbe  pronunciato quelle parole.

Non sono bufale  ma realtà   gli annunci proclamati in più trasmissioni e  le interviste rilasciate a più giornali quelle che abbiamo sentito.

Serve fare nomi e cognomi?
No, meglio le loro parole.






Ha ragione D’Alema quando dice “ Persi già 4-5 punti. Alle prossime elezioni sarà un'ondata”.

Hanno ragione tutti i movimenti che non votano la fiducia a questo governo fotocopia
che letteralemente vuol dire:
                                             copia fotografica ottenuta da un negativo;
                                             persona o cosa quasi identica a un'altra.

                                                           

Hanno ragione il mio amico Dario, la mia amica Sabrina, il mio amico Alessio,  mia cugina Laura,  mio cognato Giacomo, il mio collega Mario, la panettiera Rosa  quando dicono che il voto dei cittadini vale meno di un due picche e che loro a votare non c'andranno più perché se quasi 20 milioni di elettori, cioè il 60%,  hanno bocciato senza appello il testo di riforma - che porta la firma Boschi -  quello cui assistiamo è  vergognoso o se volete, citando, ahimè,  Salvini  “è l’ennesima presa per il  c..

C'è chi è convinto che questo governo ci porterà alle elezioni,sì, ma come stabilito nel 2018.


E di fronte a questo mi taccio.

A  voi la parola, se vorrete.


 

 
 
 

si sta per chiudere un anno, si aprono le classifiche

Post n°537 pubblicato il 12 Dicembre 2016 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

 

Scottex è il video non musicale più visto,  Sofia è  il tormentone estivo più cliccato, Trump è il personaggio più rilevante del 2016.

Poteva mancare il libro? Certo che no!

Specie all'antivigilia del Natale quando il libro è sempre fra i regali, forse banali, ma più gettonati.

Ma soprattutto perché:






























Così al primo posto, secondo la Classifica di Qualità nata nel 2012 e supplemento al Corriere della Sera, c’è  * Eccomi *  , una storia
scritta da Jonathan Safran Foer che racconta in  4 settimane di una famiglia in crisi.
Al secondo posto si piazza * Dove la storia finisce * di Alessandro Piperno: il dramma di un'assenza durata 20 anni e il difficile ritorno in famiglia.
 Il bronzo, secondo i 292 giurati, va a Jonathan Franzen con * Purity * in cui debiti e responsabilità incombono sulla vita del protagonista.

E poi ancora, in base alle scelte e ai gusti dei lettori, la lista si compone  di 470 libri.

Tanti, considerando che si dice si legga sempre meno.
Tanti, considerando che si tratta di libri usciti nell’arco di un tempo di 365 giorni.

Alcuni di  loro saranno best sellers, altri saranno di nicchia.
Qualcuno durerà nella memoria di pochi e giacerà là, impolverato sullo scaffale della libreria.

Che sia cartaceo o in versione e-book qual è il vostro libro che negli anni avete  più amato e che vi sentireste di consigliare?

 

 

 
 
 

un'ora

Post n°536 pubblicato il 09 Dicembre 2016 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Noi che  …   s'aspettava  il suono della campanella per andare a casa a piedi o in bici
noi che  …   guardando negli occhi i compagni si organizzava  il pomeriggio
noi che  …   s'aveva un pezzo di terra, di strada, di cortile per giocare
noi che  …   la mamma doveva urlare più volte il nostro nome per farci salire in casa
noi che  …   i 10 e gli 8 erano un optional
noi che  …   nessuno pensava nascessimo imparati
noi che  …   avevamo le mani screpolate e qualche sbucciatura di sassolini  sulle ginocchia
noi che  …   andavamo dal dottore se avevamo mal di pancia o la tosse che non passava.

Noi che  …  giocavamo liberi e ci dimenticavamo delle ore  ma avevamo le guance rosse.

Loro che …  aspettano il suono della campanella per tornare a casa in bus o in macchina
loro che  …  il pomeriggio gliel’ha organizzato la mamma, il papà, l’allenatore, l’allenatrice
loro che  …  hanno whasApp e un sacco di App per giocare
loro che  …  la mamma li chiama ma loro hanno le cuffie e la musica a manetta
loro che  …  i 10 e gli 8 sono ancora, per fortuna,  un optional
loro che  …  qualcuno li vorrebbe nati già imparati
loro che  … alla botta presa in palestra segue RX di controllo
loro che  … dal dottore  vanno perché i parametri di crescita tranquillizzino mammà e papà.































Lui che  …  era pallido e il pallore preoccupava i genitori.
Lui che  ... la pediatra di Taranto coscienziosa gli ha prescritto 1  ora di gioco libero.

 

Voi che  … gioco all’aperto vi è rimasto fra i ricordi di bambino o di bambina?

 

 
 
 

è quasi Natale

Post n°535 pubblicato il 07 Dicembre 2016 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

 

Non so se avete avuto anche voi la sensazione che quest’anno le città, i paesi , i negozi abbiano anticipato l’aria del Natale addobbando vetrine, piazze e vie.

Che gli addobbi creino atmosfera è noto.
Che di cose che sanno di festa ci sia bisogno è vero.
Che l’albero di Natale faccia Natale è indiscusso e fa parte di una lontanissima tradizione.
A lui si legano innumerevoli leggende.

Intorno al 1500 era rigorosamente vero e lo si decorava con mele, noci e datteri.
Negli anni le mele sono diventate palline di vetro prima, di plastica poi.
Più erano colorate,  più l’albero era bello.
C’abbiamo aggiunto le lucine ei nastri luccicanti.
L'albero è diventato sontuoso.

Oggi pare si preferisca l’ecologico. Verde, bianco, argentato.
Molte palline sono di polistirolo o di pasta di pane e personalizzate secondo la nostra fantasia.
Monocolore o variopinto.
Essenziale o carico di addobbi o scintillante  e luminoso
A molti piace l’albero stilizzato e ad altri quello fatto con materali riciclati.

























A voi come piace l'albero di Natale?

 

 
 
 

il giorno dopo

Post n°534 pubblicato il 05 Dicembre 2016 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

"Non credevo che potessero odiarmi così tanto".

 

Questa, fra le tante, è stata una frase pronunciata da Renzi all'indomani della pesante sconfitta del Referendum fin troppo discusso, sviscerato, interpretato, denigrato,  osannato come fosse la soluzione di ogni problema italiano.

Un Referendum che è costato molte migliaia di euro: forse troppe, di 'sti tempi in cui,  nonostante si volesse far credere che le sorti  italiane stiano risollevandosi, i dati oggettivi  non danno ragione a un ottimismo dirompente ed esagerato.

Un Referendum Costituzionale che doveva essere panacea per il popolo tutto ma che si è concluso con un 40espiccioli%  a favore delle molte proposte elencate e un 59erotti% che ha detto NO e che,  contrariamente alle astensioni cui siamo abituati da anni, ha visto un considerevole afflusso di elettori alle urne: qualcosa più del 65%



Indipendentemente dal vostro dispiacere per l’esito o dalla vostra gioia  e indipendentemente dagli scenari politici che si apriranno pensate davvero che gli italiani abbiano votato di pancia, spinti dall’odio o forse dall’antipatia?


O invece l’odio - che  parolona! - c’entra poco.

Semmai ad aver pesato nella risposta chiara e negativa sono state le promesse non mantenute, è stato  l'aver sottovalutato le necessità della gente comune, quella che s'è  lasciata lusingare, nonostante le burle e le bugie,  quella che paga, quella che non arriva a fine mese, quella che dalla buona scuola è stata imbrogliata,  quella turlupinata da certe banche...

 ... e gli italiani , giustamente o ingiustamente,  - solo il tempo darà risposta -  hanno scelto in nome  finalmente di una democrazia?

 

 
 
 

home sweet home?

Post n°533 pubblicato il 03 Dicembre 2016 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

 

Spiaggiati  sul divano mentre un film scorre sullo schermo al LCD, o con della buona musica che allieta il dopo cena, una coperta calda e morbida da dividere possibilmente in due  è il quadro che emerge da un sondaggio.

Che i sondaggi siano spesso di parte non è una novità: ne abbiamo avuto prova in più occasioni.

Comunque sia,  secondo una ricerca eseguita dalla società Deliveroo che si occupa di consegne a domicilio,  parrebbe che il 71% degli italiani preferisca trascorrere le serate in casa complice anche il ritmo spesso convulso con cui si affrontano le giornate.

Un'abitudine comune non solo agli adulti ma anche ai più giovani che abbassando di 10 punti la percentuale  preferisce passare una serata tra le mura domestiche piuttosto che uscire, incontrare gente, fare baldoria.
Qualcuno dice: *bastano pochi click e sono connesso comunque al vasto mondo di Internet.*

Per tutti quasi sempre ci sono ottimi pretesti per non uscire: si dice ce ne siano 101.





























Primo fra tutti : *  troppo freddo, troppo caldo, troppo ventoso, troppo afoso.*

Segue la pigrizia e  la poca voglia di dover scegliere l’abbigliamento.

Spesso ci si lancia in scuse di ogni tipo, probabili, plausibili o tarocche.

Le più gettonate:

                          * domani devo alzarmi presto*

                                                 * non mi sento tanto bene* 

                                                                           * ho altri programmi, non posso venire *
         

                           * ho avuto una giornataccia e domani temo sarà peggio*



Parrebbe che per gli inglesi *home sweet home* sia un'abitudine da non spezzare, meno per gli spagnoli spaccati letteralmente a metà fra i casalinghi e i vagabondi.

Home sweet home o pigro pigrissimo stanno alla base del non uscire?

Vi ci ritrovate in questo dipinto di società casalinga?

 

 
 
 

20 regioni in 2 minuti

Post n°532 pubblicato il 01 Dicembre 2016 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Un giro d’Italia che esprime tutta la fantasia di un popolo.
Ma anche quella di Edoardo Mecca,  piemontese , divenuto un popolare youtuber  grazie alle  sue imitazioni di personaggi noti allo spettacolo.

Lo pubblicava sulla sua pagina Facebook, tempo fa.



Lo trovo simpatico e,  sperando,  di non violare alcun copyright lo metto qui.




Divertenti, cantalenanti  , melodiosi  o buffi, talvolta anche incomprensibili, i dialetti con le loro tipiche inflessioni colorano le nostre parole.



Secondo voi, quale cadenza regionale è più difficile da imitare?


E, senza voler giudicare , quale inflessione secondo voi ha saputo interpretare meglio?


 
 
 

 

 

 

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