Creato da e_d_e_l_w_e_i_s_s il 16/06/2012

C'est la Vie

Il bello, il brutto ... e il così così

Messaggi di Dicembre 2019

Fermoimmagine di un anno

Post n°808 pubblicato il 28 Dicembre 2019 da e_d_e_l_w_e_i_s_s







Quali altri avvenimenti  aggiungereste o vi hanno colpito?

Ma soprattutto:



                                   che cosa resterà di quest'anno strano?




 

 




 
 
 

Senza regali, Natale non sarebbe Natale

Post n°807 pubblicato il 19 Dicembre 2019 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Specie per i bambini.
Andando indietro con la memoria mi rivedo bimba. Nei giorni precedenti al Natale aiutavo mamma, negli altri mesi no. La sera della vigilia mi si bloccava lo stomaco  e di notte dormivo meno serena perché temevo di trovare carbone sotto l'albero. Non avvenne mai.

Divenni mamma e mi ritrovai dall’altra parte della barricata. Mi entusiasmavo lo stesso.
Sì, perché  percependo e conoscendo quanta magia ci sia per i bimbi nei preparativi e nell'attesa di quando Babbo Natale scende dal camino, beve latte e mangia arance  e arachidi lasciando bucce sparse e quel molle disordine in cucina per attestare che lì, in quel luogo noto e familiare, s'è fermato a riposarsi, mi  rallegrava vederle emozionate.
Nei giorni precedenti  vivevano , e io con loro,  l'euforia di scrivere rigorosamente a mano la letterina con tanto di francobollo e indirizzata a




 



















Nel baule dei ricordi da conservare, ritrovo le letterine, tutte.
Ognuna diversa perché diverse sono le mie tre figlie.
Le rileggo volentieri e sorrido di fronte a qualche spezzone: per par condicio ne scelgo uno per ciascuna.








 

 






















Poi una mattina di Natale,  trovarono sì i doni ma anche una lettera appesa al camino. Babbo Natale scriveva loro che ormai erano diventate grandi e lui i regali li porta solo ai bambini.
Finì così l’eccitazione e il batticuore  della sorpresa.




 




















... continuate voi  scrivendo a Babbo Natale che dono avreste gradito trovare sotto l'albero, allora?




















 
 
 

Siamo tutti evasori?

Post n°806 pubblicato il 16 Dicembre 2019 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

 

Di solito li trovi fuori dal supermercato: stanno lì ore e ore al freddo o sotto il sole, ti danno il buongiorno e si offrono di aiutarti a caricare in auto le buste della spesa ricolme di ogni cibo in cambio dell'euro, dei due euro o dei cinquanta centesimi che ti sono serviti per sbloccare il carrello.
Solitamente sono aitanti giovani extracomunitari.
Per principio non mi faccio aiutare e non lascio elemosine.

Venerdì, mentre stavo riportando il carrello, vedo lui. Italianissimo.
Lo riconosco. Potrebbe essere mio papà.
Mi ricordo di quando lavorava in un posto che frequento anche io. Mi saluta, lo saluto.
E’ imbarazzato.
Forse per questo mi racconta che fa questo lavoro da qualche mese; da quando cioè non ce la fa più a sbarcare il lunario.
Lui, dopo 38 anni di lavoro, percepisce 652 euro mensili a cui va sottratto l'affitto.
Ha venduto anche l’auto.
E' arrabbiato perché quei 652 euro sarebbero stati di più se ogni datore di lavoro avesse pagato all'epoca  i contributi che gli spettavano.

Lo ascolto e intanto penso a quanti pensionati  e non solo pensionati si trovano nella sua situazione.
Non mi sento di dargli l'euro: è una sorta di rispetto.

Ne parlo stamattina con i miei colleghi: qualcuno di loro lo conosce.
Mi stupiscono alcune reazioni.

Dice lei: * Ma se tutti quelli che faticano ad arrivare a fine mese chiedessero l'elemosina non ci liberemmo più*
Rafforza quell'altra:* Un euro adesso, due dopo, cinquanta centesimi poi  e a sera s'è pagato la giornata esentasse.*

*E che dire della moda dei mariti in affitto? – fa eco lui – Sono quelli che sanno fare poco di tutto e tanto di niente e che si improvvisano falegnami,  elettricisti,  imbianchini,  giardinieri e intanto guadagnano extra e tutto in nero*
* Come del resto le signore che ti fanno a ore le pulizie in casa* tuona l'altro.

*Piano, piano, piano- dice quello - se non superi un certo guadagno non sei evasore.

Sbotta lei: * E basta!  è questione di principio: accettare questo vuol dire essere evasori! E così lo siamo tutti.*























Che ne pensate?
Così facendo siamo tutti evasori e incrementiamo il lavoro nero?

 

 
 
 

Aspettando il Natale

Post n°805 pubblicato il 12 Dicembre 2019 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

 

Inutile negarlo, le tradizioni di Natale irrompono con incredibile fascino ogni anno.

Anche per i più cinici e disillusi.

Le città rumorose e frenetiche si si illuminano di luci e colori per presentarsi splendenti.
Le case si addobbano a festa e nei preparativi echeggia il senso di famiglia.
Perché Natale è anche , o soprattutto, famiglia.
Eppure a Natale chi è più solo si sente più solo, chi è malato, più malato, chi è povero, più povero.
Ma tant'è ,  la festa più importante dell’anno porta con sé rituali consolidati che si ripetono ogni anno da secoli, trasmesse di generazione in generazione.


































Per molti la tradizione a cui non venir meno è addobbare l'albero l'8 dicembre.
E quest'anno, diceva lei soddisfatta, niente albero di plastica, ma abete vero con tanto di radici da piantare dove non si sa.

Per altrettanti è il presepe:  lui , per esempio, è cresciuto con il presepe perché il primo albero di Natale di cui ha memoria risale alla sua quasi adolescenza, negli anni '60, e al posto delle palline aveva mandarini.

Per quella iniziare l’impasto del pandoro.Un lavoraccio, assicura, ma un sapore che non uguali!

Per l'altra il calendario dell' Avvento: ogni giorno una finestrella da aprire, una frase propositiva da leggere e un cioccolatino da mangiare.

Per quello, veronese d'origine, è Santa Lucia.

A Verona,  racconta,  c'è una tradizione che si perde nella notte dei tempi, quando un'epidemia colpiva la vista dei bimbi e le mamme, per scongiurare la sciagura e chiedere la grazia, portavano i figlioletti scalzi in pellegrinaggio  promettendo loro che al ritorno Santa  Lucia avrebbe fatto trovare loro dei doni di ringraziamento. Da allora la notte tra il 12 ed il 13 dicembre c'è l'usanza di attendere i doni di Santa Lucia.

Per loro invece sono i mercatini: dai rinomatissimi mercatini altoatesini a quelli suggestivamente casarecci e artigianali.
Non c'è anno che non li frequentino, perché,  sostengono, allietano il cuore e riappacificano gli animi.



E voi , aspettando il Natale, avete usanze o  tradizioni a cui non rinunciate volentieri e ripetete ogni anno?


 

 
 
 

Da ittico a umano

Post n°804 pubblicato il 10 Dicembre 2019 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

 

Di loro  sapevo quanto venissero usate in cucina dalla Sicilia, al Veneto, alla Liguria per le loro carni salutari.
Sapevo che vengono  pescate e tante volte ributtate in mare, che hanno la bocca grande e che perdono le scaglie facilmente.
Che vivono in branchi fitti e disciplinati, composti da centinaia o migliaia di individui.
Che si riproducono  tutto l’anno con un massimo  risultato in inverno.
Parlo delle sardine.

Quelle da mangiare che qualche analogia con le sardine di piazza ce l'hanno anche.

Loro, quelle di piazza, nascono meno di un mese fa, per un flash mob a Bologna dall'iniziativa di quattro ragazzi Giulia, Andrea, Roberto e Mattia Santori.
































Quel giorno Piazza Maggiore conteneva più di seimila persone, strette come sardine, appunto.
Quel giorno a Piazza Maggiore Salvini apriva la campagna elettorale per le elezioni regionali.

Diventa subito un movimento spontaneo e senza bandiere e si moltiplica velocemente  sui social media.
Si nega ogni legame con la politica.
“Siamo più un anticorpo che un movimento politico” sostengono.


Oggi si apprende che il leader romano di Sardine Roma aprirebbe la piazza anche a Casa Pound .
Sui social monta la protesta.
I quattro ideatori fanno sapere: “Le piazze delle sardine si sono fin da subito dichiarate antifasciste e intendono rimanerlo. Nessuna apertura a Casapound, né a Forza Nuova. Né ora né mai”.


Dagli ultimi sondaggi il Movimento delle sardine sarebbe al 39% tra simpatizzanti e sostenitori.
Abbraccia ogni età, dai giovani, ai meno giovani; la più senior è napoletana e ha 85 anni.































Il professore di liceo campione del quiz *L'Eredità* ha abbandonato la gara per tornare tra i suoi ragazzi perché, dice,  "le Sardine hanno gli stessi valori che trasmetto ai miei studenti."

Fabio Volo: "In piazza con loro? Sarei ingombrante."

Alessandro Cecchi Paone: "Io sostengo pubblicamente le sardine e sarò sicuramente in piazza San Giovanni sabato."

Francesca Pascale: "Ritrovo elementi e quella libertà che furono propri della rivoluzione liberale di Berlusconi."

Massimo Cacciari: "Le sardine non devono strutturarsi, sono rappresentazioni."



No, no,    non vi chiedo se c'andreste in piazza con 'sto freddo, poi …


Ma che ne pensate del nuovo fenomeno?

Durerà, servirà, si dissolverà?

Verrà politicizzato?

 O…?

 

 
 
 

... e vedi come torniamo a marciare

Post n°803 pubblicato il 06 Dicembre 2019 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

 






































E' lo stato d'animo che domina gli italiani di oggi
dovuto all'incertezza nel futuro, alla crisi economica, alla sfiducia nei politici.
Un malcontento diffuso che sfocia nell'intolleranza verso il prossimo.


Qualche settimana fa un amico sosteneva:

Na botta di Trump o di Merkel e vedi come torniamo a marciare. La nostra democrazia è troppo fragile e da troppi anni; basta un ‘buuu!’ dell’ultimo  arrivato e il governo vacilla. Tante volte cade. Tutti comandano e nessuno tiene il timone. Né lo sa tenere.”
 


Noi, che stavamo mangiando le castagne e bevendo vin brulè,  assaporammo un retrogusto amarissimo  e anche l'aria stemperata che solo il caminetto acceso sa dare divenne fredda. Quasi gelida.
Contestammo, dissentimmo,  ribattemmo.

Eppure tutti noi leggiamo nei nostri animi quell’ansia e quell’incertezza, quella rabbia e quel disgusto  per ciò che ci accade e a cui soccombiamo.
E sentiamo la precarietà della situazione: la Storia ha sempre insegnato la pericolosità dei troppi scontenti del popolo.

Fu quasi un premonitore,  lui, il mio amico, padre di famiglia, lavoratore disciplinato, con il mutuo da pagare e i figli da sistemare, a-politico da sempre.

Pare infatti che per il 48% degli italiani ci vorrebbe "un uomo forte al potere" che non debba preoccuparsi di Parlamento ed elezioni.
A riferirlo sono i dati elaborati dal Censis.



Vi ci ritrovate in questa mezza Italia così preoccupata e così drastica?

E ancora, che rispondereste al mio amico e a quei tanti italiani?

 

 
 
 

C'è arte e arte

Post n°802 pubblicato il 04 Dicembre 2019 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

L’arte è un appello al quale troppi rispondono senza essere chiamati.
 
Leo Longanesi

Il mondo non è stato creato una volta,
ma tutte le volte che è sopravvenuto un artista originale.
Marcel Proust



 

E di originale, o forse anticonvenzionale e provocatorio,  Cattelan, padovano sessantenne, ha dato  e dà prova.

Amatissimo soprattutto negli Stati Uniti e in Francia,  espone  ovunque e ogni volta è un successo tant’è che le quotazioni delle sue opere hanno sempre avuto prezzi elevatissimi.































Nel 2016 realizza un'opera chiamata America  rivestita in oro a 18 carati utilizzabile dai visitatori del Guggenheim Museum

























Nello stesso anno gli si dedica un film documentario,  "Be right back", che racconta di lui, delle sue opere e della sua vita.
"A casa mia -
dice- non si è mai visto un giornale che non fosse Famiglia Cristiana né un libro. Siamo cresciuti con poco" e con tante vicissitudini dolorose.

Fa svariati lavori per mantenersi poi un giorno, complice la sua manualità, matura la consapevolezza di artista.
Di lì il trasferimento a Milano e successivamente negli States dove pare vivesse con 5 dollari al giorno.

Sta il fatto che negli anni produce oltre cento opere tutte di successo.

Oggi ritorna sul mercato così:






































Qualcuno ironizza “cosa accadrà se la banana ammuffirà? ”

Faccio mio un illustre pensiero di un altrettanto illustre Oscar Wilde:

Esistono due modi per non apprezzare l’Arte.Il primo consiste nel non apprezzarla.
Il secondo nell’apprezzarla con razionalità.

Che dite, che 'sto giro sia io troppo razionale?


 
 
 

Non 1 giorno, ma 10

Post n°801 pubblicato il 02 Dicembre 2019 da e_d_e_l_w_e_i_s_s
 

Tanto è durato il Black Friday che con la giornata di oggi si conclude e, nonostante i contraccolpi lanciati dal movimento Friday for the Future, con un sostanziale giro d’affari che si aggira intorno ai 2 miliardi di euro.

Le giornate di saldi anticipati a ridosso del Natale hanno mosso quasi il 90% degli italiani e ben 4 famiglie su 10 si stima abbiano speso in media tra i 125 e i 170 euro ciascuna.

Secondo Codacons 1,4 miliardi di euro sono stati  spesi solo on line.

Non so voi, ma in questa settimana ho visto lungo le vie del corso tante signore, molti ragazzi, parecchi uomini aggirarsi fra le vetrine con quell’aria tipica da shopping sfrenato o oculato.

E non è solo l'elettronica o la telefonia a beneficiarne, ma anche l'abbigliamento e le calzature.

































Però non fa onore a noi italiani, a noi europei, a noi sensibili alle giuste cause ammettere che quello sconto ci allettava e che quel saldo anticipato ci faceva gola, mica siamo consumisti noi, eh!

Ecco allora che da Tokyo a  Nuova Delhi, da Parigi che blocca Amazon, alla Germania, dove 630 mila persone hanno partecipato alla giornata globale di lotta contro i cambiamenti climatici e il consumismo, a Roma arrivano a manifestare 30.000 persone oltre alle sardine che rappresentano  già per la loro natura un bacino pericoloso ed enorme di voti.

E a Vigonza (PD) , il black friday si è trasformato in "block friday" : una decina di attivisti ha scavalcato le recinzioni,  preso d'assalto  con uova e bomboletta spray  il magazzino di Amazon e,  forti dello slogan "Oggi tingiamo di verde Amazon, mettiamo i lucchetti ai suoi cancelli e freniamo quel flusso compulsivo di merce che percorre le strade di tutto il Veneto" ha ripreso e condiviso l'operato via twitter dal globalproject.it

Tranquilli!... non vi chiedo quanto avete speso o quanto non avete speso…

Vien  però da chiedersi: checchè se ne dica e in barba al consumismo risparmiare dal 20 al 30%  non fa forse comodo all'acquirente  e non fa girare un po' l’economia dando linfa al commerciante che troppo spesso ansima?

O invece ben vengano tutte le manifestazioni anti Black Friday ?




Ben ritrovati!
Si dice che il primo amore non si scorda mai…
e aggiungo neppure il primo blog si scorda facilmente e neppure gli amici seppur virtuali
che in 7 anni mi hanno fatto compagnia
e allora eccomi di nuovo qui.
Presente non tutti i giorni, ma presente…promesso!







 
 
 

 

 

 

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