Creato da sweet.sensation il 15/12/2006

Healing Hand

She’s a cold, dark night in the dead of winter

 

 

« Il risveglioL'incontro »

Ricordi

Post n°29 pubblicato il 04 Gennaio 2007 da sweet.sensation
 


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Per fortuna la jeep era parcheggiata proprio sotto la graziosa finca dove Max viveva.
Non era molto grande, ma aveva un'ambitissima stanzetta per gli ospiti che i suoi amici si contendevano senza esclusioni di colpi (spesso se la giocavano a chi beveva più pinte di Carling...), non appena la bella stagione si annunciava.
Un semplice volo low-cost per un passare da un'isola all'altra.
Il paradiso era, tuttosommato, dietro l'angolo.

Appena girata la chiave nel quadro, partì subito a manetta un pezzo acid, di un cd ricordo della sera precedente

-Accidenti !! Ora proprio no...-

Gridò stizzito dal baccano.
Nonostante l'analgesico, il cerchio alla testa ancora lo tormentava.

Da San Antonio all'aereoporto c'erano circa 25 km.
I ritmi dell'isola facevano si che le due del pomeriggio fossero come le 5 di mattina in una grande metropoli. In molti ancora dormivano, alcuni facevano colazione.
Ma non prima dell'ufficio, bensì prima di andare in spiaggia....

Così la strada era sgombra.
Ed i suoi pensieri iniziarono a correre a ritroso.
Fino al giorno in cui aveva conosciuto Silvia.

Era l'estate del 2000.

Barcellona. Zona Camp Nou.
Da amante del calcio, Max era andato proprio lì, quasi in "pellegrinaggio", a visitare il museo di uno dei tempi del football. E proprio fuori dallo stadio, incontrò lei che abitava proprio nelle vicinanze.

D'altronde Silvia non era una ragazza che passava inosservata.

I suoi capelli corvini, le sue curve tipicamente mediterannee....
E poi quella maglietta rosa attillata ed i jeans a vita bassissima non lasciavamo molto all'immaginazione.
Tutto ciò aveva turbato i sensi dell'allora ventenne Max. Che non era rimasto affatto indifferente a cotanta grazia.

Uno sguardo rubato, un sorriso appena accennato.
Ma nulla di più. Max non ebbe la prontezza di proferire parola.

Forse perchè estasiato, o forse perchè non conosceva una parola di spagnolo.
Ma tant'è che i due si erano persi di vista.

Barcellona è una grande città, meravigliosa per i suoi prodigi architettonici ed urbanistici.
Sagrada Familia, il "Quadrato d'Oro" con le opere di Gaudì,  i musei di Mirò e Picasso...

E poi c'è il porto con il suo pontile mobile..... E' un'opera ingegneristica di livello pazzesco....
Incredibile che sia stato costruito (assieme il villaggio del Montjuic) con i fondi ottenuti dal CIO per le olimpiadi del '92.

Mica come in Italia, dove i soldi per i mondiali si sa dove sono andati a finire.....

Barcellona è tutto questo e molto altro ancora.

Ma non è una megalopoli come Londra, che ti inghiotte con i suoi lunghi tentacoli e ti porta nei meandri dei suoi mille sobborghi, o giù, nel sottosuolo delle sue sterminate stazioni del metrò

A Barcellona non è poi così difficile rincontrare qualcuno, soprattutto di sera.
Soprattutto in piena estate.

La maggiorparte dei giovani al calar della notte si ritrova sulle ramblas per il classico "struscio", tra artisti di strada e bancarelle di ogni genere. Per poi finire, magari in spiaggia, dove, Guardia Civil permettendo, ci si apparta o con la straniera di turno o per fumare un pò d'erba in compagnia.

E proprio lì, sulle ramblas, in mezzo a centinaia di persone i loro occhi erano riusciti a ritrovarsi di nuovo.

Ma quella volta gli sguardi non furono fugaci.
Ma indugiarono l'uno nell'altro.
Ed il sorriso non fu di circostanza.
Ma decisamente della serie "non ci siamo già visti?"....

Fortunatamente Silvia masticava un pò di inglese.
La conversazione ebbe si qualche intralcio, ma in fondo non bisognava esporre teorie di fisica quantistica....
Nonostante l'attrazione che entrambi avvertivano non successe nulla quella notte.
Nè un semplice bacio, nè, tantomeno, altro.
Solo un banale scambio di numeri di telefono.
Come a rafforzare la promessa del "Ci sentiamo!".

Ma i telefoni taccuero per molto tempo.

Intanto i km scorrevano rapidi e dalla collinetta si iniziavano ad intravvedere gli aerei atterrare e decollare.

-Ci siamo quasi-
Disse fra sè e sè Max.




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