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Appunti di lettura 2024

Post n°2343 pubblicato il 18 Gennaio 2024 da ossimora

Sei casi per Lorenzo La Marca - Santo Piazzese

N.8
Santo Piazzese
Sei casi per Lorenzo La Marca
Sellerio editore Palermo

Leggo  su anobii che Santo Piazzese , biologo / letterato non scrive più e lo ritengo un peccato perchè nonostante io non ami particolarmente i racconti brevi ( in realtà pensavo infatti fosse un unico romanzo ) questi sei racconti mi sono piaciuti parecchio.
Quasi tutti ben costruiti e raccontati in   una lingua colta e ben articolata ed  un' attenzione continua a certe espressioni squisitamente siciliane ( quanto mi piace il siciliano !) e soprattutto alle caratteristiche della città di Palermo sia nella sua toponomastica che nelle bellezze storiche ed architettoniche dei vari quartieri e delle opere d'arte che nelle caratteristiche naturalistiche ed in certe tipicità gastronomiche .
Una Palermo post catastrofi degli anni duri delle "ammazzatine" e degli attentati , dove la malavita è di piccolo cabotaggio o si rintana carsicamente in una Palermo in rinascita. 
I racconti gialli non hanno un sostituto procuratore , un commissario o un magistrato come protagonista ma Leonardo La Marca , un professore universitario elegante ed autoironico che per diversi motivi si trova invischiato in fatti enigmatici.
 Ci sono poi la sua compagna , l'anatomopatologa italo francese Michelle che lui definisce "il medico dei morti ammazzati"  ed  una serie di personaggi , la sorella , il cognato , qualche collega di facoltà , gli amici .
La personalità di Lorenzo La Marca domina i sei racconti : una marca di Whisky diventa portatrice di messaggi dal passato ,una coppia di scienziati apparentemente turisti innocenti si rivela ben altro , una biscia diventa rivelatrice di una turpe storia tragica .Una specifica varietà di olive rivela il vero responsabile di un crimine camuffato ; un contrabbandiere di sigarette "etico" , si ricorda di La Marca attraverso la dedica in un libro ed una giovane cuoca di famiglia mafiosa viene raggirata e neutralizzata grazie alla chimica.

Sei racconti che scorrono lisci come l'olio , gradevolmente e che dispiace veder finire.

***

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2342 pubblicato il 16 Gennaio 2024 da ossimora

Yoga - Emmanuel Carrère - copertina

N.7

Yoga

Emmanuell Carrère

Gli Adelphi

Il mio primo Carrère : mi è piaciuto e mi ha incuriosito l'uomo / scrittore , certamente leggerò altro. 

 Questo "Yoga " è un libro in tre parti di carattere principalmente autobiografico .

Tutta la prima parte è la descrizione della pratica dello Yoga , in particolare la meditazione , l'importanza del respiro, la Vipassana , il Thai chi che lo scrittore ha praticato e pratica intendendo migliorare la propria vita , superando gli attaccamenti e penetrando nei meccanismi di corpo e mente , conoscersi a fondo ed anche  contollare la sua personalità nevrotica tendente al "bipolare".

 Per raccontare queste pratiche Carrère racconta un percorso affrontato in un centro in campagna in compagnia di un gruppo di uomini e donne , separati e costretti ad abbandonare tecnologia , libri ed appunti . Solo un dialogo continuo con corpo e  mente .e lavoro sulle tecniche . 

Da questo luogo si deve allontanare suo malgrado inquanto a Parigi avviene l'attentato alla rivista satirica Charlie Hebdo , nel quale perde la vita  anche un suo caro amico e torna in città per le esequie.

Nella seconda parte , quella decisamente più angosciante , si scivola nel buio della depressione più profonda .

L'abbandono di ogni interesse , la mancanza di collegamento con la realtà , l'abbruttimento anche igienico , la solitudine e quindi la clinica , gli elettroschok (La terapia elettroconvulsivante (TEC)) fino al lento ritorno ad una condizione più accettabile seppur controllata da farmaci e litio. 

La terza parte è quella del suo viaggio in Grecia verso l'isola di Leros, costruita  da italiani ,durante l'era fascista con un architettura di stampo modernista tanto da far pensare alle piazze di De Chirico.  Abbandonata ed adibito  per un periodo a grande  manicomio  , lasciata questa utilizzazione ,attualmente   usata come hotspot per i migranti in transito dall'Africa ,dalla Siria , dall'Afghanistan .

Qui esce davvero pienamente verso l'esterno , verso il mondo , le storie dei giovani migranti e le storie della sua fantasia , l'interesse e l'empatia verso i giovani .Ci sono molte figure nel racconto , reali o frutto di creazione letteraria .

Un affresco pieno di vita , di verità , di riflessioni , di un IO certamente molto incombente e presente . Dalla sua scrittura , dai suoi volteggi fra realtà e pensiero mi è arrivata tanta vitalità , complessità , tanto "elan vital"che faccio un pò fatica ad immaginarlo nello sprofondo della depressione totale ; è evidente che per Carrere la scrittura è una grande fonte di benessere e di realtà .

***


 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2341 pubblicato il 12 Gennaio 2024 da ossimora

La vita di chi resta - Matteo B. Bianchi - copertina


N: 6
matteo b. bianchi 
La vita di chi resta 
Mondadori

Non conoscevo questo autore , andando a cercare la sua biografia scopro che ha fatto molte cose sia in tv / radio / collaborazioni a  riviste , anche cose viste .
Questo è un libro che una volta iniziato è impossibile riporre per riprenderlo in un secondo tempo , si legge d'un fiato, per forza. 
.La scrittura rapida, quasi appunti , annotazioni private , pezzi di emozione ; il racconto intenso , drammatico ed emotivamente coinvolgente di chi resta ...in questo caso lo scrittore stesso ...dopo il suicidio di una persona amata :S.
Difficile anche parlare di questo racconto di vita .
E' talmente coraggioso , privo di veli , senza eccessi pur mostrando un dolore assolutamente pervasivo e devastante. 
Un'elaborazione del lutto che procede a tentativi : psicologi, gruppi d'ascolto , pranoterapeuti , medium .
25 anni di sofferenza inimmaginabile nei quali anche la musica , elemento importantissimo nella vita dell'autore perde il suo significato.
 Molto interessante la ricerca, tramite uno psichiatra di  rari gruppi che lavorano per la prevenzione del suicidio e per il sostegno di chi rimane che non si trova a contrastare soltanto il dolore della perdita ma un misto di sentimenti che vanno dal senso di colpa , alle cose non dette, a ciò che forse si poteva fare  e non si è fatto.
Ci sono tante domande in questo libro ,riflessioni che toccano corde profonde .
Un memoir che sa di flusso di coscienza .
Una scrittura semplice ma che arriva tutta nella delicatezza del tema trattato ; emozioni condivise , sensazioni raccontate senza commiserarsi ma senza risparmiarsi nulla.

"Sto diventando il dolore che mi abita"

" scopro di essere un sopravvissuto .
I parenti dei suicidi vengono  così definiti "

"Il dolore è un anestetico .Avvolge , protegge :Mi rende intoccabile anche dalle cattiverie del mondo"

***

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2340 pubblicato il 11 Gennaio 2024 da ossimora

Divino amore - Stefania Bertola - copertina

N.5
Stefania Bertola
Divino amore
Einaudi

Mi sono lasciata attrarre da questo "romanzo" prima di tutto dalla copertina ...i vestiti con le linguette da ritagliare ed allacciare alla pupa / modella .
Il mio gioco preferito da bambina ; ne avevo una collezione che mi dispiace molto aver smarrito!
Un romanzo chewing gum  da masticare al volo in un pomeriggio grigioso. 
Il mondo delle wedding planner e del paradossale che spesso avvolge i nuovi matrimoni ; preparati per anni ,con temi i più disparati  e fantasiosi , spesso assai  kitsch , definiti "eventi" , in "location"( mai luoghi ) altrettanto esagerate , spesso pesanti raramente divertenti .
Con tanta ironia la Bertola riesce a tracciare una serie di personaggi che intrecciano storie , inseguono amori , vanno e vengono da questo Palazzo dell'amore nel centro di Torino dove si cercano di organizzare quante più cerimonie ,vista anche una incombente crisi di incassi e di clientela.
Divertente anche se alcune situazioni possano risultare paradossali o altamente improbabili .
Lo stile disinvolto rende tutto abbastanza piacevole .
I personaggi sono spesso caricaturali . 
Una favola moderna con un immancabile lieto fine.
*

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2339 pubblicato il 09 Gennaio 2024 da ossimora


Ingrid Basso


N:4

Marten Brask
La vita perfetta di William Sidis
Iperborea
Questo romanzo di Martin Brask racconta una vita di solitudine, quella di William Sidis .
Un libro "normale "dal punto di vista della scrittura ma che apre e propone diversi interrogativi di natura speculativa ed esistenziale. William nasce nel 1898 a New York .
A sei mesi pronuncia correttamente la prima parola ad un anno e mezzo legge i quotidiani , a tre anni i libri in latino a 4 parla 10 lingue ed a 5 scrive poesie in francese e memorizza ogni libro appena lo legge.
A otto anni inventa una lingua mescolando tedesco , russo e francese al greco ed al latino . 
A 10 anni espone ad Harvard la sua teoria della quarta dimensione .Entra ad Harvard a 11 anni ed a 16 si laurea con lode. 
A 21 anni anticipa l'idea dell'anti materia .
Scrive libri , si interessa di politica dei diritti e della cultura pellirossa.
Si stima che il suo QI sia fra i 250 ed i 300 ; il più alto mai registrato, il doppio di Einstein.
Ha un grande futuro , per se stesso e per l'umanità .
 Invece trascorre anni di sopraffazioni :viene emarginato , cresce quasi come "uno scherzo di natura " o un fenomeno da baraccone e decide di votarsi alla solitudine. 
"Desidero una vita perfetta e il solo modo è la completa solitudine".
I suoi genitori in qualche modo lo assillano , due medici  ingombranti ; la madre con grandiose aspettative ed un forte senso della disciplina ; il padre che si convince che forzando gli apprendimenti si possa sviluppare un notevole potenziale praticamente sminuendo ed arrogandosi le doti innate del figlio.
La vita di William è triste e risulta molto amara. 
Legge Marx e si  appassiona agli ideali del socialismo durante la rivoluzione bolscevica in Russia e partecipa a manifestazioni socialiste in America che lo porteranno in carcere .
 Insegue un unico amore , Martha , compagna di lotta , non corrisposto con la medesima intensità ma solo in forma amicale.
Muore a 46 anni per emorragia cerebrale.
Lascia un forte senso di tristezza sul perchè un uomo cosi' dotato naturalmente sia sparito senza poter lasciare traccia alcuna della sua spaventosa intelligenza.

C'è il cervello di William poi c'è è l'indole , il pacifismo , il disinteresse per la fama e per il denaro ed il treno deraglia. 
Perchè una mente simile non ha lasciato segni per l'umanità intera? Perchè è finito come un comune mortale ? 
**

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2338 pubblicato il 05 Gennaio 2024 da ossimora

Amazon.it: Destino coatto - Sapienza, Goliarda, Pellegrino, A. - Libri
N.3
Goliarda Sapienza 
Destino coatto
a cura di Angelo Pellegrino
Einaudi

Un libro ripescato fra quelli da leggere accumulati nel tempo .
130 pagine di lampi , veloci annotazioni , ancora più esigui dei racconti .
Deliri di personalità scisse, vite pennellate ed appena indagate e concluse nell'arco di poche righe .
Tenerezza, struggimento e follia.
Quanto siamo liberi di agire sul nostro destino?
Goliarda Sapienza non fornisce risposte ma amplia domande nello squarcio del racconto breve e brevissimo ( grande fatica per me che in generale amo poco il racconto breve pur a volte scribacchindoli) .Esistenze nell'ombra , silenziose,anonime .
Una scrittura spezzata , asciutta che scolpisce velocemente personaggi "deliri di persone comuni " con le loro nevrosi .
Racconti che nella loro totalità sono quasi un labirinto che fondamentalmente  crea un forte effetto onirico . 
Sogni. 
Proprio come quando ci si sveglia ricordando pochi lacerti di una storia.
Piccoli spaccati di vita, lapidari , crudezza, una cinica ferocia che quasi tutti i racconti esprimono , la loro sconcertante brevità  ( si potrebbero definire "distici" o "epigrammi")che ribadiscono le cupe atmosfere impresse dall'autrice .
Si termina il libro , pur apprezzandolo ,con il freddo nelle vene. 

**

https://www.enciclopediadelledonne.it/edd.nsf/biografie/goliarda-sapienza/

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2337 pubblicato il 04 Gennaio 2024 da ossimora

La famiglia perfetta

N.2
Shalini Boland
La famiglia perfetta 
Newton Compton editori

Non è affatto "un grande thriller " come recita pomposamente il sottotitolo in copertina. 
(Non capisco nemmeno come possa vendere tanti bestsellers a dire il vero.
Tutta la storia inizia tranquillamente con uno scambio di case per una improbabile vacanza d'Aprile .
Un cottage nella campagna inglese della famiglia Kildare v/s una sontuosa villa in Italia , a Majori della famiglia  Manson.
 La trama si sviluppa nelle relazioni fra le due famiglie solo apparentemente totalmente estranee.
E' piena zeppa di imprecisioni ,di non detti poi rientrati , di eventi estemporanei scoordinati rispetto alla narrazione , di paradossi .
Prima nella lunga parte iniziale tutto risulta chiaro ed accettabile poi pian piano gli eventi si fanno decisamente non credibili , certamente l'intreccio , se c'è , è talmente assurdo da renderlo un "non thriller" . Devo dire che da quando leggo anche gialli e thriller spesso mi trovo a discutere con chi afferma che il genere non ha niente da dire , in questo caso sono d'accordo ma questo mi è anche servito a capire che è la qualità della scrittura e non il genere a determinare il giudizio su un libro.
 Non voglio essere troppo tranchant ma direi ...bocciato completamente . ( Altre le parole che mi venivano )

*

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2336 pubblicato il 02 Gennaio 2024 da ossimora

Una pedina sulla scacchiera (Biblioteca Adelphi Vol. 603) eBook : Némirovsky,  Irène, Di Leo, M.: Amazon.it: Kindle Store

N.1
Irene Nemirovsky
La pedina sulla scacchiera o "una" 
Newton Compton editori 

Un romanzo breve , molto amaro , riflessivo e profondo ma pessimista , struggente , talvolta angosciante per la mancanza totale di anelito alla  speranza .
Pervaso di cupo senso di anomia. 
La Nemirovsky ha una grande forza narrativa , nella trama ,  nelle descrizioni di ambiente e di percezione sulla natura , le stagioni e nel tratteggio dei personaggi. 
Miserie, amori tristi e spenti ,rapporti familiari poco felici e sullo sfondo una Parigi deprimente; umida e fredda d'inverno ed assolata ed asfissiante d'estate che sembra riflettere l'umore dei personaggi.
Certo una grande forza espressiva , un flusso quasi teatrale o filmico ( come spesso nella Nemirovsky )  ci si trova dentro  una società che affronta la crisi economica degli anni trenta del 900 , la guerra nell'aria . 
La middle class costretta a barcamenarsi ed arrabattarsi per sopravvivere a se stessa in un vuoto desolante .
Direi che per certi aspetti è un sentimento estensibile anche alla modernità.
Infondo , James , lo sfortunato protagonista sogna di affrancarsi dalla schiavitù del tran tran quotidiano da impiegatuccio e soprattutto dalla schiavitù del denaro , anche perchè deiderava  apertamente di avere quello del padre senza fare nulla :certamente un libro che non lascia spazio alla speranza , piuttosto cupo , dove la scrittrice si addentra nei meandri più malinconici dell'animo umano .Personaggi , vecchi e giovani che si aggirano senza guizzi di elan vital. 
Del tutto normale arriva  il tragico epilogo : pensando alla lievità ad esempio di "Suite francese" ...una Nemirovsky inedita che comunque mi ha fatto venire voglia di leggere altro di suo.
***

 
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Appunti di lettura 2023

Post n°2335 pubblicato il 31 Dicembre 2023 da ossimora

Cucina in giallo - Libro - Sellerio Editore Palermo - La memoria | IBS


N 46
Vari
 Jimenez Bartlett, Malvaldi ,Recami , Robecchi ,Piazzese, Manzini, savatteri
Cucina in giallo
Sellerio editore Palermo

8 brevi racconti di autori che conosco molto bene come nel caso di Alicia Jimenez Bartlett , Robecchi , Malvaldi e Manzini, altri più sconosciuti. 
Lettura abbastanza piacevole anche se è oggettivamente difficile contenere un vero e proprio , circostanziato , intricato giallo in poche pagine , per di più con una traccia ed un tema obbligato . 
Ne ho altre di queste piccole antologie del giallo e non sempre pienamente riuscite o almeno non tutti i mini gialli. 
Il tema di questa raccolta è la "cucina " , in varie sfumature ogni racconto ha come tema argomenti , reati che vanno dall'omicidio , al plagio ma che ruotano attorno al cibo ed a chi lavora nelle cucine più o meno stellate.
 Piuttosto divertente il racconto di Santo Piazzese , ironico e con citazioni in siciliano molto divertenti : credo che leggerò qualche suo giallo...esteso.
 Non male anche Killing food di Manzini , anche se ormai quando c'è in mezzo il commissario Schiavone posso pensare solo a Marco Giallini ed alla sua romanità. 
Con Malvaldi ho ritrovato "i Bimbi "del Bar lume ma se si esclude qualche risata ...poco spessore dell'intreccio e della storia .
In tutti i racconti c'è un pò di stanchezza, critica più o meno evidente per questa mania dilagante della cucina creativa ed al proliferare di format e di star della cucina. 


"E se l'umanità sembrava posseduta dal demone del cibo e della cucina,del finger food, dello streat food , delle stelle Michelin , del km 0 , dei prodotti del territorio , della tradizione di nonna Giuseppina , delle eccellenze alimentari , del dop. del doc, dello chef , del sous chef , lui giurò che avrebbe proseguito col tenere il frigo vuoto , fumare maria , bere solo vino di livello mangiando poco ed evitando con accuratezza tutti quei ristoranti nei quali si declamavano con l'importanza di endecasillabi petrarcheschi ingredienti , preparazioni , anni di invecchiamento e tradizioni secolari di famiglia di 4 zucchine marce gettate su un piatto insieme a sbroffate di liquidi colorati e fastidiosi , forse più del conto finale...
Manzini 

 
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Appunti di lettura 2023

Post n°2334 pubblicato il 27 Dicembre 2023 da ossimora

Fine estate (Dal mondo) eBook : Santoro, Lara, Letizia, Claudia Valeria:  Amazon.it: Kindle Store
n: 45
Lara Santoro
Fine estate 
Edizioni e/o

Avevo questo  in un mucchietto di libri da leggere ...era iniziato e lasciato lì dopo poche pagine .
L'ho ripreso in mano e deciso di leggerlo ( grazie anche alla fiducia nelle edizioni ...) .
Ho capito perchè l'avevo abbandonato! 
Sta volta sono arrivata infondo ma devo dire che l'ho trovato piuttosto ...sciatto. 
Mal scritto in molti passi . 
Si riprende un pò nel finale dove la narrazione diventa più fluente. E' la storia di Anna , una donna di quaranta anni che vive nel New Mexico con la figlia Eva ; bambina più attenta e responsabile della madre , un paio di amiche ed una governante quasi amica. 
Una vita complessa , un pò scompaginata , di dipendenze dall'alcool e dalle sostanze .
Il padre di Eva , ex compagno ,vive in Inghilterra ed ha nei suoi confronti un atteggiamento di sfiducia ed ironico disprezzo tanto da cercare di toglierle per sempre la figlia .
 Storia centrale però  è quella della relazione che nasce fra Anna ed il figlio poco più che ventenne del suo vicino di casa. Storia nella quale Anna si butta a corpo morto pur essendo consapevole dell'assurdità della cosa.
Storia che svanirà quando la paura di perdere la figlia diventa prevalente ed Anna si rende conto che il rapporto essenziale ed appassionato con questa bimba è tutto quello che ha ! 
Mancano totalmente descrizioni , contestualizzazione dei luoghi e descrizione delle persone . Superficiale.

 
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Appunti di lettura 2023

Post n°2333 pubblicato il 24 Dicembre 2023 da ossimora

L'estate dei fantasmi - Osborne, Lawrence, Gini, Mariagrazia - Libri -  Amazon.it

N: 44
Lawrence Osborne
L'estate dei fantasmi
Adelphi

Ambientato in pieno Mediterraneo , nell'isola di Idra .
E' il racconto di due giovani ragazze  , una inglese ( Naomi) ed una americana (Sam) che si conoscono e stringono amicizia in un rapporto fatto di bagni in mare , barche , nottate di festa nelle ville più o meno lussuose delle famiglie benestanti di artistoidi e borghesi residenti nell'isola  in estate e provenienti da tutto il mondo . 
Le due amiche condividono l'estate 
che per gli eventi che la contraddistinguono diventerà per entrambe indimenticabile .
Quando nel tran tran borghese e vacanziero di ciondolante dolce far niente arriva un giovane migrante siriano che le due donne scoprono in una spiaggia nascosta .

 E' sbarcato da un barcone in arrivo dalla Turchia , apparentemente mal messo ma di buona cultura e da questo momento la storia vira al noir.
Tanta carne al fuoco , anche delle buone idee /opportunità per una trama interessante .
Invece la storia si trascina stancamente ; i personaggi mancano di spessore : le motivazioni alla base del loro agire restano oscure , senza minimamente indagare le pulsioni dei vari personaggi .
Tutti sembrano muoversi senza alcuna emozione e tutto ciò che accade sembra privo di senso .
Anche le descrizioni delle località ( quelle del viaggio di  Faoud in Italia avrebbero potuto essere notevoli ; la Puglia , Matera ; Sorano ; Siena , Arezzo )ma resta tutto in superfice . 
Insomma niente di che ; ho letto un giornale americano che l'ha definito "un gran libro " .Mah!

 
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Appunti di lettura 2023

Post n°2332 pubblicato il 18 Dicembre 2023 da ossimora

Recensione: “La vegetariana” di Han Kang - Viaggio in Corea

N.43

La vegetariana 
Gli Adelphi

E' innegabile che questo romanzo della coreana Han Kang sia inquietante e generatore di sottile ansiolina.
La struttura del romanzo si evolve attraverso tre stadi / capitoli. 
La decisione / la trasformazione in corpo feticcio / l'annullamento. 
La storia della "vegatariana " Yeang -hye che dopo una notte di violenti incubi decide di non mangiare più carne senza nessuna motivazione etica o ideologica ma sulla base di un sogno inaccessibile. 
Un sogno forse fatto di violenze dell'infanzia , sangue e boschi impenetrabili .
Una realtà imprevedibile per una persona ordinaria , comune, senza alcun guizzo , almeno così ce la presenta il marito .
La scelta di questa donna fa infuriare la famiglia , poi destabilizza ed inquieta tutti . 
Non c'è più un'anonima persona che si possa riconoscere e tenere sotto controllo ma una fredda e fortissima determinazione .
Una pulsione di morte sembra impossessarsi della donna ed una scelta appartenente del tutto immotivata si trasforma in una violenza personale e collettiva , in una violenza che cerca di risolvere un problema identitario  che si perde nel tempo in maniera radicale ."Schizofrenica catatonica " la definisce il medico dell'ospedale psichiatrico quando Yeang-Hye fa la verticale continuamente sul pavimento impiantandosi con le braccia che lei crede radici di un albero .
La storia è quella di una metamorfosi , di fuga dalle convenzioni sociali anche (forse) tramite la filosofia buddista nella quale la via per raggiungere l'illuminazione è l'abbandono delle preoccupazioni terrene .
Una moderna Dafne che per sfuggire alla violenza di Apollo ( il padre ...il marito , il cognato, la società...)si trasforma metaforicamente in albero annullandosi.

 
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Appunti di lettura 2023

Post n°2331 pubblicato il 10 Dicembre 2023 da ossimora



N. 42
La Cocca 
Catherine Chidgey 
edizioni e/o

Ambientato in Nuova Zelanda (mondi lontanissimi che emergono in qua ed in là nel racconto sotto forma di tradizioni , modi di vivere , cibi) negli anni '80.
Una scuola cattolica  frequentata dalla protagonista , Justine, un'adolescente con le paure , le insicurezze ed i bisogni di conferme tipici dell'età. Nella classe arriva una professoressa affascinante e carismatica che affascina tutti i ragazzi e di cui tutti vogliono diventare i "prediletti " "i cocchi" ; quelli ai quali la proff chiede aiuto nei piccoli lavori e negli incarichi della classe , suscitando competizione e piccole invidie. 
In realtà la signora in questione , "la signorina Price" si rivela essere una persona fortemente disturbata ; soffre di cleptomania , è infida e manipolatrice .Si insinua nella vita dei ragazzi e soprattutto in quella di Justine arrivando a circuirne e tentare di sposarne il padre vedovo fino al tragico epilogo .
Il romanzo inizia un pò sotto tono poi man mano che si comincia a percepire che qualcosa non quadra nei comportamenti della professoressa la storia evento dopo evento si fa più avvincente virando infine proprio al noir. 
C'è certamente  anche un'attenzione alla vita degli adolescenti , una riflessione sulla colpa , sull'inganno , su una certa misoginia dell'età e sull'impatto del cattolicesimo nelle giovani menti . 

 
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Appunti di lettura 2023

Post n°2330 pubblicato il 05 Dicembre 2023 da ossimora

Baumgartner - Paul Auster - Libro - Einaudi - Supercoralli | IBS

N.41

Paul Auster

Baumgartner

Einaudi

E’ il primo libro di Paul Auster che leggo ; in realtà è da poco che 

 frequento la letteratura contemporanea americana .

Un bel libro.

Racconta momenti normali di vite normali ; parte da lui , dalla sua

 condizione di uomo ormai anziano poi attraverso racconti , un

 pomeriggio di sole , un viaggio in treno , la caduta dalle scale

 approfondisce la conoscenza con i luoghi , le cose e con le persone.

Personaggio centrale è Anna , la moglie annegata tragicamente ed il

 loro grande amore interrotto bruscamente ; i genitori di entrambi ,

 le storie smarrite e ritrovate. Il tema di fondo del libro è quello

 dell’invecchiare , della solitudine , dalla ricerca di ricordi vivificanti,

 il tutto è raccontato in maniera pacata ed a tratti anche sottilmente

 ironica. Le pagine del capitolo quarto , in cui Austin parte da una

 banale dimenticanza ( la patta dei pantaloni lasciata aperta dopo

 l’uso del bagno) percorre alcune tappe dell’invecchiamento mentale

 fino a quella oggi chiamata “demenza senile “sono leggere e persin

 spiritose ma oseri dire anche dolci , fanno passare la paura ( o ci

 provano) che tutti proviamo per la perdita delle facoltà raziocinanti

 .Sono un po' incerta nel giudicare questo libro .

Avevo letto recensioni e giudizi esaltanti di Auster e della sua grande

 capacità nel focalizzare egregiamente l’importanza del “caso”

 nell’evoluzione della vita. 

Leggo invece delusione per questo ultimo suo breve romanzo .

Io non l’ho trovato male e certamente mi è venuta voglia di leggere i suoi primi romanzi .

 
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Appunti di lettura 2023

Post n°2329 pubblicato il 01 Dicembre 2023 da ossimora

Soledad. Un dicembre del commissario Ricciardi – I libri di Eppi
N: 40
Maurizio De Giovanni
Soledad
Un dicembre del commissario Ricciardi

Avevo pensato di non prendere più i libri di De Giovanni . 
Li ho letti tutti e mi sembrava un pò troppo "seriale" ; ma non ho saputo resistere a questo Soledad che more solito si legge in un soffio.
 Mi è sembrato armonioso e ben riuscito .
C'è il delitto ( quello di una giovane residente nel centro storico di Napoli streatta fra la madre invalida , un vecchio amante ed un nuovo amore ) attorno alla quale indaga la coppia Ricciardi / Maione , diventata inseparabile ( ho intuito chi poteva essere l'assassino/a abbastanza presto ) ma poi si sviluppano vari scenari , piani narrativi della Napoli fascista alle soglie della imminente guerra .
C'è la famiglia del commissario Ricciardi , i genitori di sua moglie deceduta che devono stare attenti alle persecuzioni possibili derivanti dalle leggi razziali e persino Marta , la bimba di Ricciardi è inserita in una lista di "attenzionati" dai gerarchi fascisti per la  nonna ebrea.
Le squadracce  in questo periodo di fatua esaltazione sono assai tracotanti e violente ed il pestaggio di una trans diventa occasione per Maione di affrontare il problema anche con il figlio che si è lasciato sedurre . 
Poi c'è una parte riservata a Bianca , solitaria contessa che si occupa dell'educazione della piccola Marta, alla sua vita solitaria e forse all'avvicinamento ad un amico. 
E Nelide che si prende cura del commissario e della figlia pur avendo una qualche storia d'amore con un ragazzo del mercato. 
Le avventure e le paure di Modo , il medico legale antifascista  sempre più spaventato dalle notizie di persecuzioni e confino per i dissidenti. 
E lei...Livia esiliata che canta "Soledad" e non riesce a distaccarsi dalla nostalgia per l'Italia e per il suo commissario .
Insomma si intrecciano vari piani narrativi e storie che si sviluppano piacevolmente .
Una lettura piacevole e rilassante , avrei voluto che continuasse...

 
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Appunti di lettura 2023

Post n°2328 pubblicato il 26 Novembre 2023 da ossimora

Il fuggiasco - Massimo Carlotto - Libro E/O 1996, Tascabili e/o |  Libraccio.it


N .39
Massimo Carlotto
IL fuggiasco
e/o

Ho trovato questo libro vecchie edizioni e/o alla fiera dell'antiquariato di Arezzo .
Una bancarella con tanti titoli interessanti che ci contendevamo in molti. 
Le sue pagine , ingiallite sui bordi mi hanno riportato e fatto conoscere e rivivere una storia giudiziaria che non conoscevo e che ha dell'incredibile .
Ho letto gialli più recenti di Carlotto ma non mi era arrivata eco di questa storia giudiziaria .
Un caso che si sviluppa attraverso condanne , assoluzioni , comitati di cittadini ed intellettuali per la sua liberazione ( il primo firmatario fu Norberto Bobbio)  e che trova la sua conclusione con la grazia accordata dall'allora presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro .
 Carlotto ce la narra come una storia di "fumus persecutionis ".
Più che un romanzo la  storia giudiziaria che ha travolto l'autore ( accusato  , dopo essere stato lui a chiamare i carabinieri , di avere ucciso una donna con 59 coltellate) .
Particolarmente avventurosa, piena di intrecci con altri esuli , latitanti , perseguitati politici ,( lo stesso Carlotto era un militante di Lotta Continua ) la  lunga parte riservata alla latitanza , con particolare riguardo a Parigi ed a Città del Messico. 
Alcune pagine sono davvero toccanti, c' è l'aspetto gradevole dell'esilio ; incontrare tante persone , intessere nuove amicizie e nuovi legami , conoscere luoghi/ odori diversi  poi però c'è il malessere , la bulimia , gli stati d'ansia , la paura , la distanza dagli affetti.
Infondo tutta la narrazione è pervasa da una profonda angoscia , anche se  scritto con una certa ironia., si percepisce bene la tensione ed il senso di precarietà. 
Un solo dubbio emerge .
Forse lui mette in conto che chi lo legge conosca già la questione giudiziaria nei suoi dettagli e non spiega mai il momento dell'evento delittuoso .
Tante parole sull'accanimento dei giudici ( probabilmente giuste e reali) ma nulla sulle prove che hanno determinato le sue condanne . Questo manca completamente e lascia dei sospesi.

 
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Appunti di lettura 2023

Post n°2327 pubblicato il 22 Novembre 2023 da ossimora


Neri Pozza – I libri di Eppi


N.38

Tanguy Viel

Call Girl

Neri Pozza / BLOOM

IL romanzo racconta un fatto di cronaca. 

Siamo in Francia ,costa atlantica .

Una  giovane , bella ragazza ritorna dalla città dove lavorava come modella e posava per riviste e cartelloni pubblicitari. 

Torna dal padre , un pugile ormai a fine carriera che tenta di riavvicinarsi al ring per un ultimo evento di commiato. 

Grazie alle sue passate glorie il sindaco e ad una certa stima  , il sindaco del paese lo ha assunto come autista, proprio grazie a questa amicizia il pugile gli chiede un favore ,l ’aiuto per trovare una casa per la figlia.

 Qui scatta il corto circuito che smuove la storia.

 Il sindaco , colpito dall’avvenenza della ragazza , la aiuta approfittando del suo potere per sedurla e farne un amante a sua disposizione. 

Lei lo asseconda quasi in stato di trance ma alla fine , dopo la rovinosa debacle del padre sul ring decide di denunciarlo . 

Una storie “nera” , ben scritta che procede lasciando presagire ciò che realmente accade .

Aleggia su tutto il peso della sopraffazione strisciante che viene dal potere e dalla sua gestione spudorata e meschina.

 Fa emergere la fascinazione sociale verso i potenti di turno sulle persone ed i meccanismi di dominio di chi il potere lo detiene rispetto alle persone più vulnerabili e fragili socialmente.

 
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Appunti di lettura 2023

Post n°2326 pubblicato il 20 Novembre 2023 da ossimora


La seconda casa - Rachel Cusk - Recensioni di QLibri

N. 37
Rachel Cusk
La seconda casa
Einaudi / BIG

Scrittrice canadese trasferitasi in Europa pochi anni fa . 
Una scrittura molto donna , molto concentrata sui suoi pensieri , sulle analisi delle sue relazioni in una continua dialettica , un borbottio fra la sua vita reale, i suoi desiderata spesso inespressi e le relazioni che intraprende nella sua vita. Interessante .
Un continuo interrogarsi e leggersi su ciò che è e ciò che potrebbe essere "se" .
Tutta la storia inizia e finisce a Parigi dove la protagonista , io narrante si rivolge ad un non precisato Jeffers come un alter ego.
La protagonista .M , incontra L. tramite i suoi lavori artistici in una galleria , ne resta turbata profondamente. 
 Tempo dopo, quando ritorna nella sua dimora isolata in mezzo alla natura sulla costa oceanica dopo aver a lungo ripensato a quell'artista si decide a scrivergli , invitandolo a trascorrere del tempo nella "seconda casa " che lei e Tony , suo marito hanno restaurato e ricostruito nelle radure boschive sulle tracce di un vecchio chalet.
 Quando realmente L. si presenta , assieme ad una giovane amica , Brett , prende il via il racconto di un estate alla ricerca di comprensioni reciproche e di liti che si concluderanno con la morte di L. proprio a Parigi. 
Nella casa isolata vivono M. ,Tony , il marito di M. , Justine , la di lei figlia e Kurt il fidanzato , nella seconda casa Brett e L. 
Solo la protagonista e l'artista hanno solo l'iniziale del nome pur essendo i reali protagonisti. 
L'incontro di M. con L, prima soltanto tramite l'opera d'arte poi con questa estate condivisa , a larghi tratti convulsa e contraddittoria  spinge M. a comprendere sempre meglio se stessa , il profondo rapporto con la figlia Justine , col marito Tony , con la stessa scelta dell'isolamento in riva all'oceano ma c'è  insita anche una critica al mondo elitario e capriccioso dell'arte , ai privilegi che ne derivano. Ma c’è di più: è in queste domande di senso che gravitano intorno alla necessità di guardare, guardarsi ed essere guardati che si annida una delle riflessioni cruciali del romanzo, riguardante le possibilità che hanno immagine e parola di descrivere il reale.

 
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Appunti di lettura 2023

Post n°2325 pubblicato il 14 Novembre 2023 da ossimora


Biblioteca comunale di Cavriana | Cavriana

N: 36 
Isaac Rosa 
Lieto fine
Einaudi /Big

Il secondo scrittore spagnolo in pochi giorni. 
Einaudi Big pubblica sempre autori interessanti ed Isaac Rose certamente lo è.
Il romanzo è la storia di due coniugi  Antonio ed Angela .
Una storia molto comune. 
I due sposati da 13 anni con due figlie ed un divorzio che sta per compiersi.
La loro storia è narrata dall'inevitabile rottura che sta per compiersi a ritroso fino al loro primo incontro , denso di passione ; il tutto in un alternarsi di due voci che osservano e raccontano due verità , due mondi che non riescono più a comprendersi .
Nulla sfugge al suo sguardo impietoso, capace di riflessioni pressanti . 
Amore , fastidio , verità.
La storia procede a ritroso ma a mio avviso sempre posando  solo l'accento sulle negatività e le incomprensioni della vita di coppia , focalizzandosi su ogni mancanza di attenzione , ogni minima stanchezza, la paura , l'incertezza.
E' tutta una disanima cruda, crudissima , ottimamente scritta , senza sconti , pure eccessiva , pressante.
 Una reciproca messa sotto accusa ; un caparbio rinfacciarsi atteggiamenti , condotte che hanno portato al disamore , alla rottura . .
Chirurgica l'analisi continua , un pò paranoica , mancando quasi completamente della gioia e della serenità che certamente ci sono state ma che non vengono prese in considerazione.
Mi è piaciuta la scrittura , ricca ,articolata , ricercata , minuziosa nel passare al microscopio il senso delle parole dei due protagonisti  anche se la ridondanza esagerata in certe parti è risultata un pò noiosa.

 
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Appunti di lettura 2023

Post n°2324 pubblicato il 09 Novembre 2023 da ossimora

Aspettando il Salone del Libro: Manuel Vilas al Circolo dei Lettori -  OUTsiders webzine

N:35
Manuel Vilas
In tutto c'è bellezza
Guanda 

Questo romanzo di Vilas si potrebbe definire un necrologio disperato nel quale traspare la vita dei suoi genitori , della loro fine e dei loro caratteri  poi ci sono i figli meno delineati. 
Tutti i protagonisti sono rinominati con i nomi dei musicisti ...il padre è Bach , la madre è Wagner , i figli ( viventi ) Brahms e Vivaldi e così via .
Di cosa parla quando dice "in tutto c'è stata bellezza "?
E' qualcosa di impalpabile , al confine del tempo , della famiglia , dei ricordi ; è il passato . 
Lo spazio affollato i cui si è vissuto e che ci ha reso gli uomini e le donne che siamo nel presente. 
Vilas racconta in un momento in cui verde fortemente l'illogicità di tutte le cose e da sfogo e voce ai messaggi oscuri che rintraccia in tutte le cose , i corpi umani , i mezzi di comunicazione .
E' il 2015 e lui sospetta che in lui ci sia qualcosa di malato ( una depressione ?) , si sottopone ad una TAC cerebrale ma il responso è negativo . 
E tutto diventa "giallo " Che le cose e gli esseri umani diventino gialli significa che hanno raggiunto l'inconsistenza o il rancore " .Un anno prima Vilas ha divorziato da una moglie della quale non parla mai .
Ha invece spesso con sé i due figli .
La scrittura definita dallo stesso Vilas "caotica" invece scorre magari stratificandosi ma con un certo ordine .
Vilas racconta la sua verità , quella di un ex alcoolista , un derelitto con l'enigma della sua incipiente vecchiaia .
Un libro sepolcrale , luttuoso , dolente , a tratti filosofico , in bilico continuo fra le assenze e la presenza .
Nonostante tutto; caducità del vivere , dolore del vivere , in tutto "c'è stata bellezza"  ma ci siamo accorti dopo averla vissuta .
Sono un pò turbata da questo libro pervaso dalla morte , esalta i genitori che traccia a maglie larghe,  disprezza i ricordi ma se ne alimenta. 
A volte ho trovato qualche guizzo poetico .
L'ho anche letto velocemente ; lo stile dei capitoli brevi , quasi frammenti è di rapida lettura ma spesso ho pensato a due cose , la prima che la Spagna in molti aspetti della produzione letteraria , pittorica , poetica ha sempre molto a che fare con la morte ( penso a Goya , Saramago ed oltre ) e che forse che un altro titolo poteva essere ..."In tutto c'è morte"!!

 
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