Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"
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Messaggi di Aprile 2015
Post n°2039 pubblicato il 28 Aprile 2015 da ossimora
Non amo leggere in e book , non che non mi sia sforzata , ci provo e ci riprovo ma non riesco a portare a termine un libro intero ; il lucore mi distoglie , fisso lo sguardo e le parole perdono significato , debbo rileggere pagine intere. Se un testo mi piace lo compro cartaceo , altrimenti lo lascio lì , abbandonato nella sua miseria senza spessore , suscettibile di scaricarsi e di sparire quindi nel nulla. Scrivere invece è un'altra storia. Pur conservando taccuini neri un po’ ovunque e continuando ad esercitare l’arte amanuense con piacere e più che spesso ( ultimamente non mi piace la mia calligrafia, non sono abitudinaria in nulla evidentemente e lavorando ad un progetto“storico” ho ritrovato miei scritti molto più estetici !) mi rendo sempre più conto della ricchezza che offre la scrittura elettronica . Inserimenti , scambi, periodi flessibili da modificare , ampliare , cancellare come una magia , recuperare , inserire , sempre più quando scrivo a mano mi accorgo di cercare specifiche possibilità lì impossibili. Scrivere qui è creare comunque una creatura intimamente multimediale, anche quando non vengano applicati suoni o musiche o filmati, vuol dire"immaginare" nel senso pieno del termine, cioè pensare per immagini e non soltanto per parole. E’ stratificare , comprimere, svolazzare , è ricchezza e velocità , ricerca e intuito , sprezzatura ed interesse . Mi rilassa molto e quando sono stanca come stasera mi distoglie dalle fissità delle preoccupazioni quotidiane.
Post n°2038 pubblicato il 25 Aprile 2015 da ossimora
Tag: Celebration Time
Post n°2037 pubblicato il 21 Aprile 2015 da ossimora
Mi alzo al mattino, presto ; apro le finestre , prima appena un po’ , tanto quanto basta per sentire gli uccelli che risiedono nei pini del giardino dietro casa che fanno conversazione , riprendo il contatto con la luce , apro di più e lascio che il sole inondi ogni spazio possibile. Dalla finestra entra il pulviscolo atmosferico che mi piace tanto; i suoi giochi con il sole , il roteare , penetrando , sfilare e modificarsi continuamente ; la memoria di me bambina che volevo acchiapparlo , possederlo , l’impossibilità di farlo e la frustrazione, le risate di mia madre . Stamattina c’è un azzurro deciso che mi riconcilia , in parte , con l’amarezza suscitata dai fatti che accadono alle nostre sanguinolente frontiere ( il tremendo è che non si può più nemmeno esprimere la propria indignazione , il dolore, perché c’è sempre qualcuno che sminuisce la tua empatia rubricandola al capitolo “buonismo naifs “ ). Stanotte mi sono svegliata di soprassalto , ripensavo e ancora e ancora e ancora da due giorni , a quei corpi accalcati in una stiva puzzolente , le urla , l’odore forte di paura e angoscia, le mani inaridite che si aggrappano ai cadaveri ; galleggiare , l’acqua che invade tutto , i polmoni collassati , il sale, le urla strozzate,le lacrime e il silenzio dell’acqua gorgogliante e cattiva che ingoia possibilità di riscatto . La claustrofobia si fa cosmica ; quelle madri hanno visto partire figli amati , consegnati alla speranza , non li rivedranno più , non sapranno nemmeno immaginare dove sono , buio , il loro dolore pervade tutto , intossica , delimita confini di intollerabilità . Tragedie di proporzioni immani alle quali io non riesco e non voglio abituarmi : non lo faccio , non posso ; sono compressa e attonita, tanto più queste orribilia si ripetono , tanto più mi sembra idiota tutta una serie di chiacchiere odiose del vecchio mondo putrefatto , ipersiliconato , efficentista che pensa soltanto alla forma fisica ed all’apparenza . Urlavamo “sono cittadino del mondo “, adesso lo siamo ancora e di più anche se non lo grida più nessuno , lo siamo perché tutto ciò che consumiamo/ divoriamo diligentemente viene dai confini del mondo , anche le vite umane.
Post n°2036 pubblicato il 15 Aprile 2015 da ossimora
Dopo la condanna dell’Europa all’ Italia sui fatti della Diaz a Genova durante il g8 , è tutto un parlottare ed io mi diverto perché (ahimè sarà l’età) mi bastano due parole , ed anche due non detti, per capire al volo dove vogliono parare le persone e che cosa pensano e non solo ; anche cosa sanno veramente di quei giorni e di che cosa è accaduto .Si ..però , va bene ...ma . E’ un gran minestrone , confondono estintori lanciati a camionette ,con devastazioni vandaliche miste a colpi di pistola alla testa , mutande alla finestra negate , con violenze inaudite a persone che dormivano tranquillamente . Informarsi davvero , soprattutto in un paese che non è all’avanguardia per la libertà d’informazione come il nostro , non è semplice lo capisco ma sono certa che molti di coloro che sostengono che infondo …si …la tortura ...hanno violentato qualche ragazza , spaccato la milza a qualcuno , fatto a pezzi 82 persone , umiliandole e facendole piangere eh però…infondo la violenza era stata la cifra delle giornate di Genova. ..non sappiano davvero cosa è successo e questo purtroppo è tanto brutto. Adesso se ne esce il poliziotto che su qualche social afferma che “lui lo rifarebbe” . La cosa non mi meraviglia nè scandalizza affatto e trovo strano che ci sia tanta gente che lo attacca : Che si aspettavano? . Lo trovo più che normale ,l’assalto alla Diaz , definito dal vicequestore Michelangelo Fournier ,un pestaggio da “macelleria messicana” , per sua natura aveva ovviamente bisogno di personaggi carichi di fascismo , e di violenza fin nel profondo ( "corpi scelti pianificati a tavolino" ), diversamente non sarebbe mai stato possibile , lì non bastava la mera obbedienza sia pure all’allora ministro dell’interno, ci voleva la carica “dentro”, l’odio ; immagino che quei signori che umiliavano le persone carichi di aggressività rivivranno con un brivido di piacere e di orgoglio ( una vera mattanza di libidine sado ) , (ho sentito un "signore "delle forse dell'ordine rivolgersi ad una persona dicendole :" sei vestita come una zecca" e questo in una occasione di normale chiacchiera figurarsi) la dice lunga sulla formazione ideologica di certi corpi , trovo quindi assolutamente normale e compatibile col soggetto la sua affermazione.
Post n°2035 pubblicato il 11 Aprile 2015 da ossimora
Leggo sui giornali che lo scaltro troglodita (non voglio nominarlo) in mancanza di invettive , tutte pro domo sua , da destinare miserrimamente e quotidianamente contro migranti / terroristi/zingari , ormai sola cifra del suo“programma politico” , si è scagliato oggi , con la sua loquela da sottoscala di bar,contro la presidente della Camera dei deputati . Ho notato che in molti ce l’hanno con la signora in questione e francamente la cosa mi meraviglia e mi fa pensare che la capacità di giudizio e di analisi del cittadino medio sia davvero minima se non nulla . Pensando ai presidenti precedenti …ci sono , nell’ordine G.Fini , burbanzoso , fascistissimo ripulito e messo a Genova per la grande mattanza , Bertinotti , simpatico salottiero ma assolutamente insipido , Pierferdi l’arrivistone , uomo per tutte le stagioni con nel cuore i palazzinari romani , l’algido Violante e l’altra donna …l’aureolata , taieullerata , Pivetti , più che insignificante . Ecco nessuno di costoro si è meritato parole di disprezzo e veri e propri insulti come Laura Boldrini . Perchè? Io sono stata molto felice quando è stata eletta , anzi ci speravo e mi sembrava incredibile venisse proposta e non solo perché è soltanto la terza donna nella nostra storia che ricopre questa carica ma perché la conoscevo come giornalista , dai suoi reportage all’estero e come operatrice O.N.U. nel suo impegno per i rifugiati . Oggi mi sembra impersonare più che dignitosamente il ruolo istituzionale che riveste , senza sbavature né uscite maldestre . Anzi , di più ,mi sembra avere coraggio di dire cose che non trovano sempre consensi politici a destra e a manca , sempre coerenti col suo pregresso impegno umanitario e con un solido senso delle istituzioni. Certamente sentirsi dire “e’ Il nulla fatto donna “ dallo “scaltro troglodita “, (mentre lo stesso si allea per le regionali con cani e porci , tentando di acchiappare quella cosiddetta maledetta maggioranza, affatto silenziosa ;razzista , intollerante , meschina , vecchia , capace solo di insultare e proteggere la sua stessa miseria mentale e materiale ) non l’avrà colpita più di tanto ... ma io voglio lo stesso offrirle tutta la mia solidarietà !
Post n°2034 pubblicato il 07 Aprile 2015 da ossimora
Per arrivarci , ci siamo persi un paio di volte , abbiamo fatto un giro vizioso raddoppiando praticamente i chilometri ( mappe bah!) ma alla fine siamo approdati in questo luogo infossato fra le colline e raggiungibile soltanto da anguste e abbastanza pericolose stradine bianche , soprattutto quando , come ieri , tanta era la gente che tentava di arrivare. Era da un po’ che mi avevano raccontato storie su questo luogo al confine fra la provincia di Terni e quella di Perugia , zone a me sconosciute. Una natura attorno incontaminata e completamente libera dalle culture intensive , credo che fra qualche settimana sarà al suo massimo splendore ; ancora tutto attorno era decisamente dormiente . Alla “Scarzuola”si è accolti dal rigore e dalla semplicità di un convento Francescano , proprietà dell’architetto Tommaso Buzzi che l’ha acquistata nel 1956 …ma proprio dietro al convento l’architetto (che ne fece peraltro la sua dimora ; una sorta di buon ritiro dopo aver lavorato con i più grandi coevi ) creò quella che lui definì un oasi di raccoglimento ,di studio , di lavoro, di musica e di silenzio, di Grandezze e di miseria , di vita sociale e di vita eremitica , di contemplazione in solitudine , regno della fantasia , delle favole , dei miti ,echi e riflessi fuori dal tempo e dallo spazio , echi del passato e note dell’avvenire …in barba a chi lo rimproverava di aver disintegrato lo spirito francescano del luogo…
Post n°2033 pubblicato il 06 Aprile 2015 da ossimora
Post n°2032 pubblicato il 04 Aprile 2015 da ossimora
Mare I Di tutti gli angoli del mondo Amo d’un amore piú forte e piú profondo La nuda spiaggia in estasi e la duna Dove mi unii al mare, al vento e alla luna. II Odoro gli alberi la terra e il vento Che la primavera colma di profumi Ma io vi voglio solo e solo vi procuro La selvaggia esalazione delle onde In ascesa verso gli astri come un grido puro. Sophia de Mello Breyner Andresen Come un grido puro traduzione e cura di Federico Bertolazzi Crocetti Editore 2013
Post n°2031 pubblicato il 02 Aprile 2015 da ossimora
«Nel momento in cui mi sono ritrovato a scrivere questo libro, ho cercato di restituire sulla pagine quello che succede a tutti noi quando proviamo una forte sofferenza: diventiamo il centro dell’universo,qualunque sia il tipo di dolore, ed escludiamo tutto il resto.» Intervista a Marco Peano. Iniziano giornate di tempi lunghi e vacanze ,non molti ma ci vogliono .Imperativo categorico: ritualità siano a zero ed orologio assente . Stamattina ho finito di leggere “L’invenzione della madre “di Marco Peano . Ho incontrato ed ascoltato l’autore nemmeno una settimana fa .Opera prima . Libro autobiografico . Il racconto minuzioso del distacco dalla propria madre malata di cancro , di un giovane il quale si fonde totalmente in lei , in quello che sta accadendo al suo corpo , alle sue cellule . Gli anni della speranza, degli interventi ,l’agonia e la fase terminale e poi la morte e la sua mancanza ; spazio interiore di dissoluzione e di inclusione metafisica. Il tutto raccontato con una scrittura attenta , essenziale , a tratti sconcertante per la capacità di percepire sfumature di emozioni che spesso sfuggono e grazie a lui riemergono alla coscienza. La rabbia , la voglia di prolungare un discorso già invece interrotto dalle possibilità dei farmaci e del dolore .Evocativo, commovente , ben scritto.
Mattia ( il protagonista ) mette in scena un’autopsia del presente. Non può far altro che vedere corrispondenze, coincidenze, situazioni che accidentalmente eppure inevitabilmente si mettono in rima: esplorare metafore, studiare etimologie. Perché laddove, al cospetto della morte, tutto perde senso, allora tutto deve avere senso, ogni particella di realtà è sintomatica e rivelatrice,il significato deve nidificare ovunque. E nonostante ciò tutto resta intollerabile e l’indagine non conduce a nulla se non a immaginare di poter conservare il fiato della madre in una serie di palloncini così da poterne affrontare la mancanza futura inalandone il respiro.
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Inviato da: ossimora
il 12/09/2024 alle 19:00
Inviato da: jigendaisuke
il 11/09/2024 alle 20:49
Inviato da: jigendaisuke
il 11/09/2024 alle 20:47
Inviato da: jigendaisuke
il 11/08/2024 alle 23:41
Inviato da: jigendaisuke
il 08/08/2024 alle 20:02