ECDC: tra 6 mesi la variante Omicron sarà responsabile della metà dei casi di COVID nell’Unione Europea

ECDC CovidECDC: rischio variante Omicron molto alto – Entro 6 mesi causerà metà dei casi nell’Unione Europea – La variante Omicron produrra’ un calo della protezione tra i vaccinati e i guariti 

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ( ECDC ) ha rivisto al rialzo il rischio della variante Omicron da ALTO a MOLTO ALTO, e ha previsto che peserà per oltre metà delle infezioni attese in Europa nei prossimi mesi.

Attualmente, i casi di variante Omicron accertati in 27 Paesi del mondo sono 352, 70 casi in 13 Stati europei.

C’è un’ALTA PROBABILITA’ che la variante Omicron riduca la protezione delle persone guarite o vaccinate.

I dati preliminari dal Sudafrica sulla variante Omicron suggeriscono che potrebbe avere un sostanziale vantaggio di crescita rispetto alla Delta e, in tal caso, i modelli matematici indicano che Omicron dovrebbe causare oltre la metà di tutte le infezioni da virus SARS-CoV-2 nell’Unione Europea / Spazio Economico Europeo entro i prossimi mesi.

Intanto dalla mappa aggiornata dell’ECDC si evidenzia che solo Italia e Spagna, nell’Unione Europea, presentano aree di colore giallo, quindi a rischio ancora non-elevato di contagio. Il resto dell’Unione è rossa o rosso scura.

Per quanto riguarda l’Italia sono gialle Piemonte, Toscana, Umbria, Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna. Le restanti Regioni sono rosse, nessuna in rosso scuro.

La massima incidenza dei contagi, secondo l’ECDC si concentra in Germania, Benelux, Irlanda, Grecia e nell’Europa dell’Est. ( Fonte: Huff )

LINK: https://www.ecdc.europa.eu/en/publications-data/covid-19-threat-assessment-spread-omicron-first-update

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Moderna & Pfizer: la variante Omicron potrebbe ridurre l’efficacia dei vaccini anti-COVID

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Moderna & Pfizer hanno dichiarato che la variante Omicron potrebbe ridurre l’efficacia dei propri vaccini anti-COVID. A fine dicembre si saprà di quantoL’aggiornamento degli attuali vaccini per contrastare la variante Omicron è un business da 50 miliardi di dollari

Il produttore di vaccini contro il coronavirus Moderna ha lanciato campanelli d’allarme nei mercati finanziari avvertendo che i vaccini attuali potrebbero essere meno efficaci nel combattere la variante Omicron rispetto ai ceppi precedenti.

Penso che ci sarà un calo. Solo non sappiamo di quanto perché dobbiamo aspettare i dati. Ma tutti gli scienziati con cui ho parlato hanno confermato questo scenario'”, ha detto al Financial Times in un’intervista Stéphane Bancel, amministratore delegato di Moderna.

Bancel ha anche affermato che la variante potrebbe comportare modifiche sostanziali agli attuali vaccini già a partire dal prossimo anno ( 2022 ).

La tedesca BioNTech e il suo partner Pfizer hanno affermato che stanno lavorando per capire quale livello di protezione offra l’attuale vaccino e come adattarlo.

Regeneron Pharmaceuticals, che ha sviluppato il cocktail di anticorpi monoclonali REGN-COV2 ( Casirivimab / Imdevimab ), utilizzato come trattamento sui pazienti che hanno contratto il COVID-19, potrebbe anche essere meno efficace contro la variante Omicron.

Fonte: Washington Post 

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Primo semestre 2021

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L’Europa va verso i lockdown – Ha iniziato l’Olanda e l’Austria e tra poco potrebbe essere la volta della Germania – Il distanziamento l’unica arma efficace per arrestare la pandemia

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IN EUROPA NON SI RIESCE A CONTENERE LA DIFFUSIONE DELL’INFEZIONE E SI VA VERSO IL LOCKDOWN – IN OLANDA SARÀ LOCKDOWN PER 12 ORE AL GIORNO | GERMANIA, 76MILA CONTAGI AL GIORNO: MALATI SPOSTATI DAI MILITARI – IN AUSTRIA, IN ALCUNE REGIONI E’ SCATTATO IL LOCKDOWN GENERALE

L’UNICA ARMA EFFICACE PER CONTENERE LE EPIDEMIE E’ IL DISTANZIAMENTO

Il governo olandese, come previsto, ha annunciato un’ulteriore stretta per contenere la nuova impennata dei contagi da COVID nel Paese. Il premier Mark Rutte ha reso noto che l’inizio del coprifuoco per bar, ristoranti e negozi, che sarà in vigore a partire da domenica, scatterà ogni giorno alle 17. “I Paesi Bassi saranno di fatto chiusi tra le 17 e le 5”, ha detto Rutte in conferenza stampa.

IN GERMANIA TERAPIE INTENSIVE PIENE, AVIAZIONE TRASFERISCE MALATI

L’aviazione tedesca ha iniziato il trasferimento dei pazienti in terapia intensiva, mentre il Paese registra un nuovo numero record di casi giornalieri di coronavirus. L’agenzia di stampa Dpa ha riferito che un aereo medevac A310 della Luftwaffe trasporterà i pazienti gravemente malati dalla città meridionale di Memmingen allo Stato del Nord Reno-Westfalia.

Gli ospedali nelle regioni meridionali e orientali della Germania hanno avvertito che stanno esaurendo i letti di terapia intensiva. L’Agenzia di controllo delle malattie ha dichiarato che nelle ultime 24 ore sono stati segnalati 76.414 nuovi casi e 357 nuovi decessi per COVID-19, portando il totale dall’inizio dell’epidemia a 100.476.

Fonte: TgCom24 ( LINK: https://lnkd.in/dqS5zinf )

COVID: l’efficacia dell’antivirale Lagevrio è solo del 30% non del 50% come comunicato in precedenza

Molnupiravir.2

MERCK ( MSD ) HA ANNUNCIATO CHE IL FARMACO CONTRO IL COVID LAGEVRIO CHE DOVEVA RIDURRE RICOVERI E DECESSI DEL 50% HA UN’EFFICACIA SOLO DEL 30% – I DATI SONO STATI AGGIORNATI DOPO UN ULTERIORE STUDIO SU 1.400 PERSONE: DEI PAZIENTI TRATTATI CON MOLNUPIRAVIR, IL 6.8% E’ STATO RICOVERATO E UNA PERSONA E’ MORTA CONTRO IL 9.7% DI OSPEDALIZZAZIONI DEI MALATI TRATTATI CON PLACEBO

Merck & Co ha dichiarato che i dati aggiornati dello studio sull’antivirale Molnupiravir per il COVID-19 hanno mostrato che il farmaco è meno efficace nel ridurre i ricoveri e i decessi rispetto a quanto riportato in precedenza.

Molnupiravir ha mostrato una riduzione del 30% dei ricoveri e dei decessi, sulla base dei dati di oltre 1.400 pazienti.

I dati su 775 pazienti presentati ad ottobre avevano mostrato un’efficacia di circa il 50%.

Merck aveva richiesto l’autorizzazione negli Stati Uniti per il farmaco Molnupiravir l’11 ottobre, a seguito dei dati provvisori.

Un’analisi provvisoria pianificata dei dati il mese scorso ha mostrato che il 7.3% di coloro che avevano ricevuto Molnupiravir 2 volte al giorno per 5 giorni era stato ricoverato in ospedale e nessuno era morto entro 29 giorni dopo il trattamento, contro a un tasso di ospedalizzazione del 14.1% per i pazienti trattati con placebo.

Nei dati aggiornati, il 6.8% dei pazienti trattati con Molnupiravir è stato ricoverato in ospedale e una persona è morta, mentre il gruppo placebo ha avuto un tasso di ospedalizzazione del 9.7%.

Fonte: Wall Street Journal ( LINK: https://www.wsj.com/articles/fda-to-disclose-staff-review-of-merck-covid-19-pill-11637922600 )

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Vaccinazione per i bambini di 5-11 anni: l’EMA ha approvato il vaccino COVID-19 di Pfizer

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L’EMA ha approvato il vaccino COVID-19 di Pfizer per i bambini nella fascia 5-11 anni. Il richiamo dopo 3 settimane

L’ EMA ( Agenzia europea per i medicinali ) ha approvato il vaccino di Pfizer per i bambini tra 5 e 11 anni. La dose sarà ridotta a un terzo rispetto a quella degli adulti: 10 microgrammi anziché 30. Il richiamo verrà effettuato dopo 3 settimane.

In Italia i bambini in questa fascia d’età sono circa 4 milioni. Lunedì l’ AIFA ( Agenzia Italiana del Farmaco ) dovrebbe dare il via libera alla vaccinazione nella fascia d’età 5-11 anni.

Le vaccinazioni per i bambini di 5-11 anni partiranno il 20 dicembre. Gli Stati Uniti hanno già iniziato la campagna vaccinale nella fascia 5-11 anni, immunizzando finora 3 milioni di bambini. Israele e il Canada sono partiti all’inizio di questa settimana.

L’approvazione dell’EMA si basa su uno studio condotto da Pfizer su solo 2.000 bambini, che hanno ricevuto in parte il vaccino, in parte il placebo. E’ stato osservato che il vaccino ha un’efficacia del 90.7% nel prevenire le infezioni sintomatiche. Gli effetti collaterali più comuni sono risultati simili a quelli delle persone sopra ai 12 anni: dolore nel sito di iniezione, stanchezza, cefalea, brividi per uno o due giorni.

Non ci sono dati riguardo al follow-up nel medio-lungo periodo.

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Gran Bretagna – La strategia di Boris Johnson: lasciar correre il virus durante i mesi caldi per arrivare all’inverno con un buon livello di immunità di gregge

Boris Johnson.2

La strategia inglese dell’immunità naturale durante l’estate appare vincente

Le immagini degli scontri nelle capitali europee campeggiavano sulle prime pagine dei giornali inglesi: Londra guarda con incredulità e stupore all’Europa che si dibatte nelle spire del COVID, tra contagi che salgono alle stelle, restrizioni a raffica e battaglie nelle strade. E soprattutto si chiede: abbiamo avuto ragione noi fin dall’inizio ?

Il ministro della Salute, Sajid Javid, ha sottolineato come il Governo britannico abbia « preso una decisione difficile all’inizio dell’estate », ossia ABBANDONARE OGNI RESTRIZIONE, « mentre altri Paesi non hanno seguito la nostra linea ».

Ed è questa scelta, che a suo tempo qualcuno aveva bollato come criminale, che ha fatto la differenza, stando anche agli scienziati. « Una delle cose interessanti – ha osservato sir John Bell, professore di medicina a Oxford – è che potrebbe ben essere che il ritardo nel lockdown e il vasto livello di circolazione della malattia ci abbia fornito una protezione a lungo termine ».

In altre parole, l’alto numero di casi ha dato un vantaggio ai britannici rispetto agli europei: Grazie all’esposizione al virus molte persone hanno avuto una infezione naturale. QUESTA ERA LA STRATEGIA NASCOSTA DEL GOVERNO DI BORIS JOHNSON: LASCIAR CORRERE IL VIRUS DURANTE I MESI CALDI PER ARRIVARE ALL’INVERNO CON UN BUON LIVELLO DI IMMUNITÀ DI GREGGE.

L’opinione pubblica inglese ha accettato l’idea che si debba convivere con il virus che causa il COVID e che un certo numero di decessi è inevitabile, come con qualsiasi altra malattia. E questo nonostante il fatto che i contagi siano oltre 40.000 al giorno e i morti quotidiani oltre cento: numeri che in Europa sarebbero sufficienti a scatenare il panico, ma che a Londra sono considerati un punto di equilibrio sostenibile, soprattutto dal punto di vista del Sistema sanitario. ( Tratto da Corriere della Sera )

LINK: https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/mentre-rsquo-europa-si-prepara-nuovi-lockdown-gran-bretagna-sono-290410.htm

Haaretz – COVID in Israele: i nuovi casi rimangono stabili ma il tasso di infezione è in aumento

Israele COVID Adolescenti

COVID in Israele: i nuovi casi rimangono stabili, ma il tasso di infezione è in aumento

Le infezioni da COVID tra i bambini rappresentano il 49% di tutti i nuovi casi. Dopo una tendenza al ribasso la pandemia potrebbe riprendere a crescere

Primo ministro israeliano Naftali Bennett: La pandemia di coronavirus continuerà per ” un altro anno o due “

 

Il tasso di infezione da COVID-19 in Israele noto come numero R ( numero medio di persone infettate da ciascun portatore di coronavirus ) è salito a 1.04, secondo i dati del Ministero della Salute, indicando che la pandemia ha smesso di ridursi dopo una lunga tendenza al ribasso.

Gli Esperti sanitari ora temono che la diminuzione dei casi giornalieri venga invertita. Il numero di pazienti gravemente malati è attualmente pari a 131, di cui 80 sui ventilatori.

Un Comitato consultivo del governo israeliano ha raccomandato una dose di richiamo per i bambini di età compresa tra 12 e 15 anni.

La raccomandazione si basa su studi condotti su adulti piuttosto che sulla fascia di età dai 12 ai 15 anni, che hanno dimostrato che la protezione offerta dalla seconda dose diminuisce dopo 6 mesi.

Le dose di richiamo COVID sono attualmente disponibili per gli israeliani di età pari o superiore a 16 anni.

Tra gli adulti, è stato dimostrato che la protezione offerta dalla seconda dose scende a livelli molto bassi dopo circa 6 mesi.

I bambini che vivono in Israele nella fascia di età dai 12 ai 15 anni hanno iniziato a vaccinarsi alla fine di giugno, quindi si stanno rapidamente avvicinando ai sei mesi dalla loro seconda dose.

Il Comitato consultivo israeliano ha inoltre raccomandato che i bambini tra i 5 e gli 11 anni ricevano la prima e la seconda dose a distanza di tre settimane, come fanno gli adulti. Ciò avviene dopo che il Ministero della Salute ha approvato la somministrazione del vaccino COVID-19 di Pfizer ai bambini.

Poiché una grande percentuale di casi di infezioni virali in Israele si sta verificando in questa fascia di età, il Panel degli Esperti ha affermato che è preferibile che vengano vaccinati completamente il prima possibile piuttosto che estendere le due dosi su un intervallo più lungo.

Il primo ministro Naftali Bennett ha dichiarato che Israele è “sull’orlo di quella che sembra essere un’ondata di infezioni da coronavirus tra i bambini” e ha osservato che “siamo stati testimoni di una gravissima ondata di infezioni che affligge molte parti d’Europa, con un certo aumento del tasso di infezione anche in Israele”.

Il primo ministro israeliano ha osservato che le infezioni tra i bambini rappresentano il 49% di tutti i nuovi casi.

Bennett ha anche aggiunto che si aspetta che la pandemia di coronavirus continui per ” un altro anno o due “, sottolineando l’importanza di somministrare dosi di richiamo a coloro che sono già stati vaccinati prima di vaccinare il resto della popolazione. ( Fonte: Haaretz )

Prossimi provvedimenti: Green pass a 9 mesi e obbligo terza dose per gli operatori sanitari

Medico

Sono molto probabili a breve due provvedimenti governativi: Green pass a 9 mesi e obbligo terza dose per operatori sanitari

A) GREEN PASS DELLA DURATA DI 9 MESI

A causa del calo della protezione dei vaccini anti-COVID dopo 6 mesi dal completamento del ciclo primario, verrà ridotta la durata del Green Pass che passerà da 12 a 9 mesi. L’ ipotesi di riduzione a 6 mesi viene ritenuta non attuabile nell’immediato per il fatto che il Sistema sanitario nazionale ( SSN ) non sarebbe in grado di somministrare le terze dosi a un pubblico così vasto in tempi ristretti

B) OBBLIGO TERZA DOSE PER GLI OPERATORI SANITARI

Appare certo l’obbligo di vaccinazione per gli operatori sanitari esteso anche alla terza dose.

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Le aspettative sui vaccini anti-COVID erano diverse: i vaccini di prima generazione hanno un’efficacia di pochi mesi

Vaccino Pfizer

LA STAMPA – IL RETROSCENA DI MARCELLO SORGI: ” ROBERTO SPERANZA AVEVA ASPETTATIVE DIVERSE SUL VACCINO “

Sorgi, “è evidente” che il Governo, “preoccupato per la quarta ondata che si sta avendo in Europa”, voglia “mostrarsi pronto a fronteggiare le conseguenze, a tutt’oggi imprevedibili, del rialzo dei contagi. Di qui l’invio degli avvisi ai vaccinati per la terza dose”. Insomma, conclude l’editorialista, “la chiusura dell’anno si presenta per il Governo più problematica del previsto”, “la sensazione è che Speranza e i tecnici del Cts si augurassero una maggiore resistenza dei vaccini ai contagi. E abbiano dovuto invece prendere atto che non è così”. ( Fonte: Libero )

L’ASPETTATIVA RIGUARDO AI VACCINI A DICEMBRE 2020 ERA ALTA. L’ALERT DELLA STESSA PFIZER ( EFFICACIA DEL VACCINO SOLO PER 6 MESI ) IMPONGONO ORA LO SVILUPPO DI VACCINI DI SECONDA GENERAZIONE, OLTRE AD IMPIEGARE AL MEGLIO I FARMACI APPROVATI ( ANTICORPI MONOCLONALI ) E IN VIA DI APPROVAZIONE ( ANTIVIRALI ). MANCANO PROTOCOLLI OPERATIVI PER L’IMPIEGO RAPIDO DI ASPIRINA E DI FARMACI ANTINFIAMMATORI CON UN RUOLO PIU’ ATTIVO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE

Quando arriverà il freddo vero ci sarà una vera e propria impennata di contagi con il coronavirus. “Con l’inverno che non è ancora entrato nella sua fase più fredda, ciò che potrebbe ulteriormente aumentare l’aggressività del virus, e con il popolo dei vaccinati che aveva cominciato ad allentare le maggiori precauzioni ( mascherina al chiuso e distanziamento )”, avverte Marcello Sorgi nel suo editoriale su La Stampa, “il rischio di ritrovarsi con una nuova impennata di contaminazioni è concreto.

Il ministro della Salute, Roberto Speranza sta accelerando sulla terza dose, e questo, sostiene Sorgi “ha soprattutto il senso di una mossa d’immagine, dato che sarà impossibile avere grandi numeri per i richiami prima della fine di dicembre”. Del resto, la maggior parte delle seconde dosi sono state fatte tra giugno e luglio e dovendo aspettare almeno 6 mesi per la terza, “occorrerà attendere almeno un mese per mettere in fila i milioni di italiani ( quasi l’85% ) che hanno completato il ciclo vaccinale, e non si aspettavano di essere richiamati così presto negli hub dove si procede alle somministrazioni”.

Continua Sorgi, “è evidente” che il governo, “preoccupato per la quarta ondata che si sta avendo in Europa”, voglia “mostrarsi pronto a fronteggiare le conseguenze, a tutt’oggi imprevedibili, del rialzo dei contagi. Di qui l’invio degli avvisi ai vaccinati di tenersi pronti per la terza dose”. Insomma, conclude l’editorialista, “la chiusura dell’anno si presenta per il governo più problematica del previsto”, “la sensazione è che Speranza e i tecnici del Cts si augurassero una maggiore resistenza dei vaccini ai contagi. E abbiano dovuto invece prendere atto che non è così”.

LINK: https://lnkd.in/duRnaPWx

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Olanda: reazioni violente a Rotterdam contro le restrizioni per il COVID

Alta tensione a Rotterdam: polizia spara durante proteste contro lockdown Covid, 2 feriti

Rotterdam, spari della polizia, feriti e auto incendiate alla protesta contro il Corona Pass 2G

Auto incendiate, agenti che sparano, feriti: nel centro di Rotterdam ci sono state violente proteste contro le restrizioni per il COVID. Gli agenti hanno sparato e almeno due persone sono rimaste ferite, ha detto la polizia. I Paesi Bassi sono nel pieno della quarta ondata di COVID, con il maggiore numero di contagi dall’inizio dell’epidemia

La polizia dei Paesi Bassi ha sparato ieri sera diversi colpi di avvertimento nel porto di Rotterdam per disperdere una protesta contro le misure anti-COVID che stava diventando violenta, e almeno due persone sono rimaste ferite.

Centinaia di manifestanti si erano riuniti per esprimere la propria contrarietà al progetto del governo di limitare l’accesso agli eventi al chiuso solo a chi sia in possesso di un “corona pass”, un certificato con cui mostri cioè di essere vaccinato o di esser guarito dal COVID e non più – come è previsto finora – anche di essere risultato negativo a un tampone.

È stata dunque la proposta di togliere il tampone dal “Pass” e di passare al cosiddetto sistema “2G” a scatenare la rabbia dei manifestanti.

La protesta è sfuggita di mano. Al grido “libertà”, i manifestanti hanno fatto esplodere potenti fuochi d’artificio e hanno lanciato oggetti.

Il Green Pass 2G

Il Green Pass 3G viene rilasciato alle persone che si sono sottoposte a un ciclo vaccinale anti-COVID con 2 dosi ( validità del Pass per 12 mesi ), ai guariti ( validità del Pass per 6 mesi; guariti + vaccinazione con 1 dose -> validità per 12 mesi ), e a coloro che si sottopongono a tampone rapido ( validità del Pass per 48 ore ). La scarsa efficacia dei vaccini di prima generazione nel contrastare la diffusione dell’infezione ha indotto alcuni Paesi ad adottare il Green Pass 2G, che viene rilasciato solo ai vaccinati e ai guariti, con l’esclusione del tampone.

La situazione vaccinale in Olanda

In un anno, la situazione epidemiologica non è mutata. Anzi, per alcuni aspetti è persino peggiorata. Se dopo le prime 2 settimane di novembre 2020 le Autorità sanitarie avevano registrato 6mila positivi al COVID, esattamente 12 mesi dopo i contagi hanno superato quota 19mila. Ma quello che più preoccupa è la situazione negli ospedali: l’ultimo dato parla di 1.863 pazienti COVID ricoverati, di cui 380 in terapia intensiva. Un anno fa erano circa 1.500, di cui 586 in terapia intensiva. Con la differenza che se nel 2020 i ricoveri erano in fase calante, al momento la curva sembra destinata ancora a salire. Eppure, il tasso di vaccinazione in Olanda è tra i più alti nell’Unione Europea, con l’84.4% della popolazione adulta che ha completato la vaccinazione, secondo i dati ufficiali.

Le cause della crescita dei contagi

Oltre alla scarsa efficacia dei vaccini di prima generazione, un’altra ragione potrebbe essere stato l’eccessivo allentamento delle misure di precauzione contro il COVID, in particolare la scelta del Governo a inizio estate di eliminare quasi tutte le restrizioni. Già dopo poche settimane, il premier Mark Rutte era dovuto tornare sui suoi passi e ripristinare alcune misure, ma di fatto da allora in poi nel Paese vi è stato un sostanziale via libera al ritorno alla vita normale, con l’abbandono da parte della stragrande maggioranza della popolazione di precauzioni minime come l’uso della mascherina nei luoghi affollati al chiuso. ( Fonte: EuropaToday )

LINK: https://europa.today.it/attualita/caso-olanda-ospedali-pieni.html

 

IMMAGINI:

VIDEO DEI DISORDINI A ROTTERDAM IN OLANDA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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