La Serie A 23/24 da uno a dieci-Ottava giornata

I nostri voti all’ottava giornata di Serie A.

Cominciamo con Empoli-Udinese, con i toscani (7) che “ai punti” avrebbero meritato la vittoria, ma si sa, nel calcio conta fare goal e l’Empoli non l’ha fatto o meglio, l’aveva fatto, ma il VAR l’ha giustamente tolto per fuorigioco. 6 all’Udinese, le cui uniche occasioni le ha prodotte Samardzic (7). Infine 9 all’arbitro Fabbri e ai suoi collaboratori per il sapiente uso del VAR.

Il Lecce (7) raccoglie solo un punto contro un Sassuolo (5) stranamente “attendista”. I salentini avrebbero meritato di più per quanto prodotto, considerando che il migliore in campo per noi (e non solo per noi) è stato Consigli (9).

L’Inter perde due punti (quando vinci 2-0 e pareggi non è un punto guadagnato, sono due punti persi) contro un Bologna coriaceo. I nerazzurri (5) partono forte, ma poi non riescono ad amministrare il match, mentre i felsinei (7) confermano quanto di buono già combinato da quando Thiago Motta siede sulla loro panchina. 10 a Lautaro per il goal e 4 sempre a Lautaro per l’ingenuo fallo da rigore che rimette in carreggiata il Bologna. 9 a Zirkzee per come si è costruito e ha finalizzato la rete del 2-2, anche se va detto che la difesa nerazzurra nell’occasione gli ha lasciato fare un po’ quel che gli pareva (e per questo merita 5).

La Juventus (6) fa suo il “derby della Mole”, contro un Torino (5) praticamente mai pericoloso (unica occasione: una bella girata di Sanabria nel finale). Dopo un primo tempo scadente, alla fine sono state due tavanate galattiche di Milinkovic-Savic (2, proprio come le uscite per prendere farfalle che sono costate due goal ai granata) a risovere il match, più che le giocate bianconere.

Se abbiamo dato 9 a Fabbri per l’uso sapiente del VAR ad Empoli, diamo 1 a Piccinini e ai suoi collaboratori per l’uso che hanno fatto del VAR a Genoa, decidendo di fatto le sorti di Genoa-Milan con un loro errore. Il goal di Pulisic era infatti da annullare per fallo di mano, ma forse al VAR stavano guardando un film di Cicciolina. Per il resto, Genoa-Milan (6 a tutte e due le compagini) è stata una partita con poche emozioni fino al goal (unica nota da segnalare una super-parata di Maignan su tiro di Dragusin deviato: intervento da 10). Nel finale invece è successo di tutto, ma noi evidenziamo il modo in cui Giroud ha sostituito Maignan espulso (fallo da 2: non si entra così!): 9 al francese per il tempismo nell’uscita effettuata nel finale (meglio lui di Milinovic-Savic…).

Vince il Monza (7), ma il 3-0 è forse un passivo troppo pesante per la Salernitana (6), che comunque qualcosa ha creato.  I brianzoli sono partiti forte, poi hanno contenuto gli avversari, grazie anche ad un Di Gregorio strepitoso (9). 9 anche all’intervento di Ochoa su Vignato. 5 alla difesa della Salernitana nell’occasione del primo goal: troppo “morbida” su Colpani (il cui goal merita 8).

Il Frosinone (8) porta a casa tre meritati punti, contro un Verona che non è stato a guardare (6 agli scaligeri), ma obiettivamente è stato inferiore ai ciociari, che si confermano squadra ben organizzata (e l’azione del loro secondo goal firmato da Soulé, da 9, lo dimostra).

Torna al successo la Lazio, piegando l’Atalanta in un match avvincente. Dopo una partenza-razzo, i biancocelesti (7) hanno subito il ritorno degli orobici (6), ma alla fine Vecino ha trovato la zampata vincente che regalato il successo (a nostro avviso meritato) alla sua squadra. 8 all’azione del secondo goa laziale, mentre avremmo da porre una domanda alla difesa bergamasca: sul goal del 3-2 chi ha marcato Vecino, l’Uomo Invisibile? In attesa della risposta diamo alla difesa citata 4.

E’ Roma-show a Cagliari! I giallorossi (9) vincono dominando dall’inizio alla fine, regalando goal e spettacolo. Ora occorre vedere se avranno un po’ più di continuità, ma le premesse di miglioramento ci sono state, contro un Cagliari (4) ridotto a sparring-partner. 9 a Lukaku per la doppietta e 9 a Belotti per il suo goal.

Concludiamo con la Fiorentina (9) che fa il colpaccio andando ed espugnare meritatamente Napoli. I viola hanno dimostrato ancora una volta la loro efficace organizzazione tattica, contro un avversario (5) che dimostra di avere dei problemi in campo e fuori (stasera è toccato a Politano protestare platealmente per essere stato sostituito e per questo si becca un 1 perché poteva evitare di fare il buzzurro). Unica pecca viola sono ancora le disattenzioni difensive (grave quella di Parisi che causa il rigore partenopeo: da 2 e anche quella che nel secondo tempo lancia Osimhen verso la porta non è da meno, perciò 2 a Kayode perché sulla rimessa laterale si guarda dove si lancia il pallone), ma c’è da dire che abbiamo visto anche un super-Terracciano (9 per le parate du Lobotka e Osimhen).

La Serie A 22/23 da due a dieci-Ventiduesima giornata

I voti alla ventiduesima giornata.

Iniziamo con Milan-Torino. Il Milan (6) vince ma non convince ancora, contro un Torino (6) volitivo ma sterile. 8 a Giroud per il goal da bomber.

Bella gara tra Empoli e Spezia (7 a tutte e due le compagini), con i liguri che vanno in vantaggio ma si fanno rimontare (2 ad Esposito: fallo ingenuo che ha riaperto una partita che probabilmente era chiusa, visto che la sua squadra vinceva 2-0 in undici contro dieci). 9 a Vicario per le due prodigiose parate sul primo rigore di Verde (è vero: purtroppo per lui si sono rivelate inutili, ma il gesto tecnico va apprezzato). 10 a Verde per il suo super-goal.

La Roma (7) a Lecce gioca bene, costruisce, ma non riesce a trovare la stoccata decisiva, contro un Lecce (6) ben organizzato ma che deve molto a Falcone (9): migliore in campo.

Bella sfida all’Olimpico tra Lazio e Atalanta, con i bergamaschi sugli scudi (8) e una Lazio (6) che crea ma non concretizza, anche a causa della pessima serata di Immobile (4, fallisce due goal che uno come lui dovrebbe realizzare). 9 al goal di Zappacosta.

Scoppiettante primo tempo fra Udinese e Sassuolo, con due squadre (7 a tutte e due) che si affrontano a viso aperto. I friulani nel secondo tempo creano forse di più, ma alla fine il pareggio ci è sembrato giusto.

Bella vittoria per il Monza (8), che espugna Bologna con una prestazione attenta, precisa, senza sbavature, dimostrandosi sempre più una solida realtà. Il Bologna (5) perde e non riesce a produrre granché. 8 a Petagna per l’azione personale che genera il goal-partita di Donati.

Vince la Juventus (7), non brillante ma efficace, che non concede molto ad una Fiorentina (6) che comunque ha cercato di insidiare i bianconeri. Molto lavoro al VAR per l’arbitro Fabbri, che alla fine se l’è cavata (7). 3 a Kean per il goal divorato “alla Blissett”.

Tutto facile per un Napoli (9) sempre più sicuro di sé e sempre più dominatore del campionato contro una Cremonese (5) sparring-partner. I partenopei confermano ancora una volta la loro forma e la loro forza. 8 a Kvaratskhelia per il goal.

Il Verona (7) vince e guadagna tre punti pesanti contro una Salernitana (6) che nel finale avrebbe potuto pareggiare (4 a Piatek perché quei goal lì un centravanti deve farli). Gli scaligeri sono stati superiori per gran parte del match, nel finale sono calati e per poco i campani non ne hanno approfittato.

L’Inter (7) domina ma non trova la giocata vincente contro una Sampdoria (6) volitiva e che alla fine riesce a strappare un punto con le unghie e con i denti.

La Serie A 22/23 da zero a dieci-Sesta giornata

I nostri voti alla sesta giornata di Serie A.

Questa volta, lo preannunciamo, fioccano gli zero.

Iniziamo con Napoli-Spezia, match vinto con merito dagli azzurri (7), che molto hanno creato, ma hanno solo concretizzato a due minuti dalla fine con Raspadori (6), che si fa perdonare una prestazione sottotono con la sua rete decisiva. Per quanto concerne i liguri (5), hanno fatto una gara di puro contenimento rendendosi pericolosi solo grazie ad uno sbaglio di Mario Rui: un po’ pochino. Al contrario è troppo quello che ha fatto Spalletti: un po’ va bene, poi basta, dunque giusta l’espulsione (e il tecnico si becca un bel 2 per questo).

L’Inter vince ma non convince (6 ai nerazzurri), contro un Torino che avrebbe certamente meritato di più (7 ai granata), per quanto fatto vedere. Menzione per Handanovic (8), che ha effettuato parate decisive. Quando fa un errore la processione di critiche è implacabile, purtroppo registriamo che è più forte rispetto alla processione di elogi che da ieri sarebbe dovuta partire.

Vince il Milan, soffrendo, ma dimostrando comunque di essere squadra (7 ai rossoneri), contro una Sampdoria che si è ben battuta (6 ai liguri). 4 a Leao per la clamorosa ingenuità, mentre a Giampaolo che fa il giargianese diamo 2. Diamo anche 2 a Fabbri perché quello su Sabiri è tutta la vita rigore.

L’Atalanta (6) sciupa l’occasione di restare al comando da sola, contro una buona Cremonese (7), che ha fronteggiato colpo su colpo gli avversari. 3 a Dessers, perché sullo 0-0 invece di passare la palla al compagno libero si incaponisce in un’azione personale che porta al nulla. Giochi da solo, fenomeno? Musso ha un’incertezza fatale sul goal, ma proprio sul proseguimento dell’azione di Dessers sfodera un’ottima parata. In pochi gliel’hanno riconosciuto, lo facciamo noi, per quello che vale.

Il Bologna (7) vince meritatamente un match deciso da tre goal frutto di tre dormite difensive. La Fiorentina (5) dopo un buon inizio, si perde e perde. 2 a Igor per il fallo su De Silvestri (giochi nella Fiorentina, non a Calcio Fiorentino, caro Igor). In tutto questo, vogliamo lanciare un saluto e un abbraccio a Sinisa Mihajlovic.

Continua a vincere l’Udinese (8), che sfrutta al meglio l’espulsione di Ruan, causata da un errore grossolano di Henrique (4).  Il Sassuolo (5) con un uomo in meno esce praticamente di scena e alla fine perde meritatamente. 9 a Samardzic per il goal.

Un Lecce sfortunato (che merita comunque 7) non vince contro un Monza che non ci convince ancora, nonostante il primo punto (5 ai brianzoli). 9 al goal di Sensi, zero a Pairetto e ai suoi collaboratori, giacché non fischiano un rigore al Lecce che grida vendetta (e allora che ci sta a fare il VAR?).

Una buona Lazio (7) manca di cinismo e per poco non chiude il match contro un Verona che si è mostrato inferiore a lei. Bastava fischiare il rigore su Kallon, anche qui zero all’arbitro Irrati e ai suoi collaboratori, a cui giriamo la domanda fatta a Pairetto: che ci sta a fare il VAR? Zero anche a Sarri per il dito medio verso la panchina del Verona.

A noi piace parlare di calcio giocato, nell’analizzare Juventus-Salernitana però diventa dura parlarne. Quello che è accaduto è fuori da ogni logica e forse, meriterebbe un post a parte. Viene tolto un goal buono alla Juve con il VAR, ma il VAR non funzionava correttamente (se così fosse stato, si sarebbero accorti di Candreva). Allora, anche qui ci chiediamo: è a questo che serve il VAR? Per quanto riguarda la partita, diamo 5 alla Juventus (ci si aspetta di più), 7 alla Salernitana, zero all’arbitro Marcenaro e ai suoi collaboratori. Zero infine a tutti perché la rissa finale è roba da tamarri in discoteca.

Chiudiamo con Empoli-Roma. Bella gara, in cui non sono certo mancate le emozioni, con due squadre che si sono fronteggiate a viso aperto. Noi diamo 7 a tutte e due le compagini. La Roma ha ancora qualche amnesia difensiva, ma nel complesso ci è piaciuta, ma ci è piaciuto soprattutto Dybala, autore di un goal da 10 e di una grande prestazione. 3 infine ad Akpa-Akpro per il fallo su Smalling, evitabile.

La Serie A da tre a dieci-Ventisettesima giornata

I nostri voti alla ventisettesima giornata.

La prima partita è stata Milan-Udinese. Rossoneri sottotono (5), contro un’Udinese coriacea (7), che ha meritato il pareggio. Leao (7) migliore del Milan, anche se il suo goal è tanto dubbio quanto quello del pareggio friulano.

L’Inter gioca una buona partita (7), ma non riesce a fare goal. Tuttavia a noi i nerazzurri non sono spiaciuti, come non c’è spiaciuto il Genoa (7).

Pari tra Salernitana e Bologna, che disputano una buona e avvincente gara (7 a tutte e due le compagini).

La Juventus (6) vince ad Empoli. Il gioco dei bianconeri non entusiasma (non è una novità), come preoccupa il fatto che sul 3-1 non abbiano messo la partita in cassaforte (anzi, se Bonucci non salva sulla linea quel colpo di testa, non si sa come sarebbe finita…), ma i punti sono stati portati a casa. L’Empoli ha giocato una buona partita (7 ai toscani, che forse meritavano di più), ma si sono dovuti arrendere davanti ad un Vlahovic mostruoso (10). Due goal, più uno propiziato da una sua giocata (guardiamo chi e come ha fatto partire l’azione del goal di Kean).

Bellissimo match fra Sassuolo (8) e Fiorentina (7, giacché il primo tempo i viola hanno subito gli emiliani). Due squadre che giocano a calcio, con due allenatori giovani e bravi. Menzione per Traoré e il suo goal (da 10), una magia degna di quella di Mbappé in Psg-Real di Champions.

Colpo grosso del Cagliari (8) a Torino, con Mazzarri che assapora la vendetta dell’ex. I sardi vincono (meritando) contro un Toro che, al netto delle parate di Cragno (9), ci è parso sottotono (5).

Bella e convincente prova del Verona (8), contro un Venezia (5) apparso remissivo.  Menzione per il “Man of the Match” Simeone (9), la cui tripletta è comunque frutto del gioco corale veronese.

La Roma ottiene in Zona-Cesarini una meritata vittoria. I giallorossi (8) dominano, specialmente dopo l’uscita di Amian, autore di un’ingenuità clamorosa (da 3). Possono raccontarci ciò che vogliono, ma quello è fallo tattico e dunque passibile di ammonizione. Se uno è già ammonito l’espulsione non fa dunque una grinza. 8 all’arbitro Fabbri, checché ne dica Tiago Motta (su di lui ci soffermeremo dopo). Lo Spezia (6) ha cercato di resistere fin che ha potuto, grazie ad un po’ di fortuna e ad un ottimo Provedel (9).

Se una romana ha vinto in Zona-Cesarini, l’altra invece ha perso. La Lazio perde contro il Napoli, ma forse senza meritarlo, per la prova offerta. 7 ai biancazzurri, che hanno semplicemente il torto di non concretizzare quanto creato. 7 anche ad un Napoli coriaceo, che ora si trova in testa alla classifica. 9 ad Insigne, Pedro e Fabian Ruiz per i goal.

Concludiamo con l’Atalanta (9), che è tornata l’Atalanta che abbiamo ammirato nelle ultime stagioni, riducendo la Sampdoria (5) al semplice ruolo di sparring-partner. 9 a Miranchuck per il goal.

Inoltre

Tre come il suo storico numero di maglia a Paolo Maldini. Non ci sono piaciute le sue dichiarazioni nel dopo Milan-Udinese. Anche il goal di Leao era dubbio (si vede una spinta sull’avversario), dunque come ha accettato quello deve accettare il goal dell’Udinese, punto e basta.

Tre pure a Thiago Motta. L’espulsione è un’ingenuità del suo giocatore, non certo dell’arbitro, se la prendesse col primo quindi. Poi, onestamente:  contestare il rigore fischiato alla Roma è cabaret.

La Serie A da zero a dieci-Ventinovesima giornata

Ritornano i nostri voti al campionato. Prima però, permetteteci  un grosso saluto e un grosso abbraccio a Giacomo Ferri. A volte su questo blog lo abbiamo sfottuto un po’ per il suo continuo ripetere “Secondo me” e per il suo giubbotto alla Fonzie, ma gli auguriamo di cuore di riprendersi presto e di guarire presto. FORZA GIACOMO!!

10

DANIELE VERDE Eurogoal!! Se l’avesse fatto Ronaldo Tuttosport ne avrebbe parlato per sei mesi.

9

FABIO QUAGLIARELLA Il vizio del goal non ha proprio intenzione di perderlo. Chapeau.

ANTONIN BARAK Gran goal.

ROBERTO DE ZERBI Per aver avuto il coraggio di lanciare i giovani e lasciare a riposo precauzionale i Nazionali in una partita contro un avversario non certo abbordabile. La fortuna aiuta gli audaci. Lui lo è stato.

GIORGIA ROSSI Always wonderfull!

8

CLAUDIO RANIERI Domina tatticamente la partita, poi certo non è colpa sua se un suo giocatore compie una scelleratezza incredibile.

DUSAN VLAHOVIC Ridendo e scherzando è già a quota tredici goal segnati. Complimenti.

ANTONIO SANABRIA Sfiora la tripletta che lo avrebbe fatto entrare nella storia del suo club, sebbene ci stia solo da tre mesi. Potrebbe risolvere ancora delle magagne a questo Toro.

FC INTERNAZIONALE Non gioca bene, ma vince e porta a casa tre punti fondamentali. Una volta di più si dimostra una squadra compatta, che subisce poco (dettaglio non trascurabile, giacché i campionati li hanno sempre vinti quelli che prendono pochi goal, non quelli che ne fanno tanti) e che al momento buono, il goal sa trovarlo.

7

FEDERICO CHIESA Nella stagione della Juve, non certo entusiasmante, lui è indubbiamente una delle poche note positive e uno dei pochi a dimostrare di meritare di stare ancora in questa squadra.

FC TORINO Pareggio meritato e conquistato coi denti. Per poco non ci scappava pure il “Colpo Grosso”, ma i tifosi granata crediamo che possono essere soddisfatti dell’atteggiamento della loro squadra, una volta tanto.

6

AC MILAN Raggiunge il pareggio con le unghie e coi denti, ma non ci sembra più il Milan di qualche tempo fa.

NAPOLI CALCIO Vince, ma non senza fatica e dimostrando limiti di tenuta. Segnale positivo il rientro ormai stabile di Mertens.

AS ROMA Non gioca male, ma spreca troppo e concede troppo.

5

CAGLIARI CALCIO Gioca bene, ma quando ti mangi l’inverosimile i risultati sono questi.

4

ALVARO MORATA Il modo in cui spreca il contropiede nel recupero è poesia…

3

ADRIEN SILVA Compie un’ingenuità troppo grande. La sua squadra aveva la partita in mano, lui con la sua espulsione complica tutto.

2

DIFESA DELLA JUVE SUL GOAL DEL 2-1 DI SANABRIA L’attaccante granata ha il merito di crederci, senza dubbio, ma la Juve prende un goal da “Bottega degli Orrori”. Retropassaggio “Ad Minchiam” di Kulusevski, poi in tre difensori contro un attaccante,  riescno a farlo andare al tiro e a fare goal, grazie alla gentile partecipazione di Szcesny. Pirlo avrà delle colpe, ma un goal così, gente che gioca in Serie A non deve prenderlo.

MICHAEL FABBRI E I SUOI COLLABORATORI Col VAR certi errori sono inammissibili. Quello di de Ligt su Belotti è rigore, punto.

1

FRANCK RIBERY D’accordo che si è scusato (era il minimo) ma un giocatore della sua esperienza queste cose non le deve fare.

ANTONIO GIUA E I SUOI COLLABORATORI Il rigore concesso alla Lazio è un’indecenza, poche balle!! Il VAR serve a vedere queste cose, non i film porno!!

0

RISSA FINALE DI LAZIO-SPEZIA Complimenti. Solo un’ora e mezza prima è stato fatto un minuto di silenzio per ricordare un giovane calciatore morto. Lazzari, Agudelo e Correa: tre giargianesi!

Pep: continua pure a farci del male!

Ieri  abbiamo appreso che dalle pagine del Corriere dello Sport viene data la colpa degli insuccessi delle squadre italiane a Guardiola e al fatto che lo si è cercato di copiare. Fin lì, è un’opinione (che noi non condividiamo) lecita, se non fosse che il mister spagnolo viene definito un “male”. Allora a questo punto, noi pensiamo che non solo si esageri, ma di più.

Vogliamo anche noi dire la nostra dunque, senza presunzione alcuna.

Un po’ di tempo fa Fabio Capello rilasciò le seguenti parole (proprio al Corriere dello Sport, nemmeno a farlo apposta): “Noi in Italia siamo arrivati in ritardo finanche nel copiare Guardiola. Ci siamo messi a scimmiottarlo quando lui era più avanti e stava cambiando. Abbiamo copiato non Guardiola ma l’ex Guardiola”.

Noi, quando si parla di calcio, Fabio Capello lo ascoltiamo sempre volentieri, con quello che ha dato al nostro amato sport prima come calciatore e poi come mister.

Quindi siamo d’accordo con lui quando afferma che mentre qualcuno copiava Guardiola, non si è accorto che il mister spagnolo aveva già cambiato sistema. Sono i fatti che lo dicono.

Ben non avesse modificato nulla, definire Guardiola e il suo calcio “Male” è semplicemente vergognoso.

Definire il suo Barcellona un male, semplicemente perché c’è chi cerca di proporre un calcio simile (cercando di produrne anche i risultati) non riuscendoci, vuoi perché a centrocampo non dispone di Xavi e Iniesta, vuoi perché non gli si dà il tempo necessario, oppure ancora perché  magari la società non lo supporta in tutto e per tutto, è un’ingiustizia clamorosa.

Per questo noi, amanti del calcio,  invece ringraziamo “Don Pep” e consideriamo il suo Barcellona, il suo Bayern e pure il suo City, un bene, non un male. Se però qualcuno lo considera un male allora sapete cosa diciamo?

Grazie a Guardiola e alle sue squadre, per averci fatto del male.

Grazie a Jurgen Klopp e alle sue squadre, per averci fatto del male.

Grazie a Zinedine Zidane e al suo Real, per averci fatto del male.

Grazie a Josè Mourinho e alle sue squadre, per averci fatto del male.

Grazie a Carlo Ancelotti  per averci fatto del male.

Grazie a Louis van Gaal e al suo Ajax, per averci fatto del male.

Grazie a Marcello Lippi per averci fatto del male.

Grazie a Fabio Capello e alle sue squadre  e grazie  perché la sera del 18 maggio 1994 ad  Atene, il suo Milan contro il Barcellona ci fece del male.

Grazie a Johan Cruijff per averci fatto del male.

Grazie ad Arrigo Sacchi per averci fatto del male.

Grazie a Nils Liedholm e al suo possesso palla, per averci fatto del male.

Grazie a Giovanni Trapattoni (poco spettacolare un fico secco! Guardatevi come giocava la sua Juve dei 51 punti, guardatevi Juventus-Bordeaux o Juventus-Aston Villa, guardatevi come la sua Inter dei record tritava gli avversari..) per averci fatto del male.

Grazie a Jupp Heynckes,  Ernst Happel, Brian Clough, Joe Fagan, per averci fatto del male.

Soprattutto (non ce ne vogliano gli altri, ma merita una menzione particolare): grazie a Rinus Michels per averci fatto del male.

Inoltre, grazie a Gian Piero Gasperini per il male che ci sta facendo con la sua Atalanta.

Grazie a Maurizio Sarri per averci fatto del male.

Anche se in pochi lo ricordano e purtroppo in tanti lo sbeffeggiano (ingiustamente): grazie a Gigi Delneri per averci fatto del male col suo Chievo.

Grazie a Zdenek Zeman e al suo Foggia per averci fatto del male.

Grazie a Giovan Battista Fabbri per il male che ci fece col suo “Real Vicenza”.

Potremmo andare ancora avanti, ci scusiamo se abbiamo dimenticato qualcuno, concludiamo ringraziando ancora il Corriere dello Sport perché,  se non era per loro, non avremmo probabilmente scritto questo post e ci saremmo dimenticati di ringraziare tutte queste persone per i “danni” che ci hanno arrecato.

La Serie A da zero a dieci- 28°giornata

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Ecco a voi i nostri voti (siamo tornati al “formato” originale) alla giornata di campionato appena conclusa. Da segnalare numerosi goal, tra i quali alcuni di notevole fattura.

10

FRANCK RIBERY La classe non è acqua.

LUIS MURIEL Doppietta realizzata con due goal uno più bello dell’altro, chapeau.

9

PAULO DYBALA Ennesima perla. Immaginiamo se quest’estate avesse lasciato la Juve, come si mormorava?

NAHITAN NANDEZ Che goal!

ROGERIO, JEREMIE BOGA E DARKO LAZOVIC Impreziosiscono la girandola di goal di Sassuolo-Verona con tre goal uno più bello dell’altro.

8

DOUGLAS COSTA Quando è in serata è calcio-bailado! Peccato che sia discontinuo.

CAGLIARI CALCIO  Vittoria convincente.

ANDREA BELOTTI E RADJA NAINGGOLAN Due bei goal.

STEFANO PIOLI Come già espresso solo pochi giorni fa: tutta l’ammirazione possibile per quello che sta facendo, in una situazione non certo simpatica (allena sapendo che stanno cercando altri al suo posto).

F.C BOLOGNA Tre punti d’oro, che allontanano i felsinei dalle acque torbide, grazie soprattutto alle giocate di MUSA BARROW (8 pure a lui).

JUAN MUSSO Se l’Udinese non fa la fine del Milan e del Torino quando hanno incontrato l’Atalanta, il merito è soprattutto suo. Sfoggia parate straordinarie, se le avesse fatte Donnarumma a quest’ora i giornali erano pieni di titoli.

7

FABIO LIVERANI A Torino presenta una squadra ben messa in campo. Certo, se Lucioni si addormenta lui che colpa ne ha?

LUIS ALBERTO Risolve un match problematico.

A.C. FIORENTINA Sconfitta immeritata.

ANTE REBIC “El segna semper lù”.

NAPOLI CALCIO Continua il momento positivo (anche se la SPAL, va detto, non è il Barcellona).

KEVIN LASAGNA Lui due goal li fa, se la squadra ne prende tre (e senza un grande Musso forse ne prendeva di più), non è colpa sua.

6

GENOA 1893 Pareggio che sa di brodino.

F.C. INTERNAZIONALE Vittoria agguantata nel finale, al termine di una prestazione non certo entusiasmante.

5

BRESCIA CALCIO  Butta nel cesso una possibilità per cercare di risollevarsi un pochino.

A.S. ROMA Brutta partita, la Champions si allontana.

4

F.C. TORINO  È ancora colpa di Mazzarri?

U.S. SAMPDORIA Perde tre punti di importanza fondamentale, così non va.

3

FABIO LUCIONI Imperdonabile leggerezza che cambia il volto di una partita fino a quel momento ben giocata dalla sua squadra.

2

MICHAEL FABBRI E I SUOI ASSISTENTI IN LAZIO-FIORENTINA Quello su Caicedo  è rigore come Luca Giurato è Enzo Biagi. Col VAR certi errori non sono più scusabili.

1

TOMMASO BERNI Concetto già espresso in altre occasioni: quanta goffagine devi avere in corpo per farti espellere dalla panchina?

JURAJ KUCKA  Si fa espellere comportandosi da tamarro, ma soprattutto compromettendo una partita che la sua squadra stava giocando bene. Fossimo la sua società gli appiopperemmo una multa coi fiocchi.

 

0

DUSAN VLAHOVIC  Fallo senza senso.

 

PREMIO SPECIALE

PREMIO “CHE PARTITA HAI VISTO?” A CRISTIAN STELLINI  Dire una buona volta: “Non meritavamo di vincere, ma ci teniamo stretti i tre punti, oppure “Ci sono stati momenti in cui meritavamo di vincere e non ci siamo riusciti, oggi è successo il contrario”, fa così schifo? Evidentemente al secondo di Conte sì, giacché si presenta in conferenza stampa asserendo che l’Inter ha meritato di vincere, quando chiunque ha visto la partita sa che non è così. D’Aversa infatti ha commentato opportunamente che forse Stellini ha visto un’altra partita.