Buona Pasqua !

Pasqua

E con un ramo di mandorlo in fiore,
a le finestre batto e dico: «Aprite!
Cristo è risorto e germinan le vite
nuove e ritorna con l’april l’amore
Amatevi tra voi pei dolci e belli
sogni ch’oggi fioriscon sulla terra,
uomini della penna e della guerra,
uomini della vanga e dei martelli.
Aprite i cuori. In essi irrompa intera
di questo dì l’eterna giovinezza».
lo passo e canto che la vita è bellezza.
Passa e canta con me la primavera.
(Ada Negri)

Biscotti vegani di Halloween spaventosi

Deliziosi biscotti di Halloween, gustosi e perfetti per ogni palato! Vegani e divertenti da preparare insieme ai bambini e perfetti da regalare per evitare gli scherzetti di questa notte!
Ingredienti:

Zucchero di canna 100 g
Carote 200 g
Olio di mais 60 ml
Lievito per dolci in polvere 50 g
Farina integrale 300 g
Vaniglia q.b.

Preparazione:
Iniziate la vostra ricetta dei biscotti di Halloween mescolando lo zucchero di canna insieme al succo di carota. A questo punto aggiungete l’olio di mais e mescolate bene insieme inserendo i semi di un baccello di vaniglia.
Aggiungete a poco a poco la farina integrale insieme al lievito per dolci e mescolate fino ad ottenere un composto morbido e compatto. Avvolgete il vostro impasto nella pellicola e fatelo riposare in frigo per almeno mezz’ora. Una volta raffreddato l’impasto stendetelo con un mattarello fino ad ottenere l’altezza di circa mezzo centimetro e ritagliate i vostri biscotti con le forme più adatte ad Halloween: zucca, gatti neri, fantasmi e pipistrelli!
Infornate i vostri biscotti di Halloween in forno statico per circa 10 minuti a 170 °C (340 °F) fino a che non saranno belli dorati.
Sfornateli e decorateli con del cioccolato fuso e saranno pronti per essere scambiati come dolcetto in questa notte spaventosa!

Fonte:https://blog.cookaround.com/cucinandoconlialavanilla/biscotti-vegani-di-halloween-spaventosi/

Fave nette salentine con cicorie

Ingredienti per 4 persone:
500 g di fave secche pulite
1 patata media
500 g di cicorie pulite
4-5 cucchiai pieni di farina 00
olio q. b.
1 fetta di pane per fare i crostini abbrustolito o fritto

PREPARAZIONE

La sera prima mettere a bagno le fave in una ciotola con acqua fresca e un pizzico di bicarbonato di sodio.
La mattina seguente sgocciolare le fave dall’acqua e metterle in una padella,riempiendole ancora di acqua fino a sommergerle fino a un dito, affettare la patata e disporla nella pentola sopra le fave e sempre coperta dall’acqua.

Mettere il coperchio alla pentola e accendere il fornello molto basso, fare cuocere senza girare a fuoco molto lento e quando, assaggiando vi accorgete che le fave sono cotte, dopo circa 1 ora, un ora e mezza, aggiungendo altra acqua CALDA , mi raccomando, se quella messa all’inizio dovesse arrivare a consumarsi e scoprire le fave(in genere io non ne aggiungo quasi mai perchè quella messa all’inizio è sufficiente!) e comunque se è troppa le fave escono molto molli.
Quando vi accorgete che le fave sono cotte, prendete 4-5 cucchiai di farina e versateli velocemente dentro girando e non preoccupatevi se si faranno grumi.
Spegnete e fate intiepidire.
A questo punto prendete un minipimer ad immersione e frullate le fave in un bel purè( se non avete il minipimer potete usare un passaverdure, ma ci vorrà più tempo!).

Quando saranno fredde prenderanno più consistenza e prima di servirle basterà scaldarle sul fornello con un poco di olio extravergine di oliva.
A parte intanto avrete lessato le cicorie e abbrustolito il pane a pezzetti in una padella antiaderente o fritto, se vi piace così….

Servite nel piatto il purè di fave con le cicorie lesse e i crostini , tutto insieme: é questo il vero piatto salentino, vedrete che bontà!!!!!
Fonte della ricetta->https://blog.cookaround.com/cucinandoconlialavanilla/fave-nette-salentine-con-cicorie/

Firma-Nelly-3

Sofficette di uova al tonno e formaggio

Ingredienti per 4 sofficette ripiene di tonno:
per le omelette:
4 uova intere
4 cucchiai di grana grattugiato

Per il ripieno:
2 scatolette di tonno sott’olio
1 cucchiaio di capperi sott’aceto
2 sottilette (o formaggio tipo fontina)
un pizzico di origano

Preparazione:
Preparate l’impasto delle omelette, sbattete le uova in una ciotola con il formaggio grattugiato

Preparate il ripieno mettendo in un piatto il tonno sott’olio(sgocciolate l’olio in eccesso), i capperi, l’origano e in ultimo le sottilette tagliate a piccoli pezzi e mescolate bene tutto.

Mettete una piccola padella sul fuoco con poco olio e cominciate a preparare ad una ad una le omelette: fate cuocere da un lato poi aiutandovi con due forchette girate l’omelette e mettete il ripieno su un lato , poi piegate l’omelette a mezzaluna come un sofficino (si attaccherà da sola con la sottiletta che fonde), mettetela su un piatto da portata appena cuoce.

Fate man mano così tutte e 4 le omelette o sofficette e riscaldatele ancora(in forno o nel microonde) appena prima di servirle: sono meravigliose, da provare subito!!!!!

Fonte della ricetta:
https://blog.cookaround.com/cucinandoconlialavanilla/sofficette-di-uova-al-tonno-e-formaggio/

bacio

Frittelle di farina di castagne

Ingredienti

25 Cl Latte
4 Bicchierini Rum
1 Rametto Rosmarino
1/2 Arancia (scorza Gialla)
1 Cucchiaio Zucchero
1 Pizzico Sale
200 G Farina Di Castagne
Alcuni Cucchiai Olio D’oliva (o Strutto Di Maiale)
Per Servire:
Zucchero

Preparazione

Nel frullatore mettere: 25 cl di latte caldo; 4 bicchierini di rum; le foglioline di un rametto di rosmarino; la scorza (il giallo) di mezza arancia; 1 cucchiaio di zucchero e un pizzico di sale. Frullare benissimo fino a disintegrare ed omogeneizzare il tutto, quindi versare il liquido ottenuto in una zuppieretta, nella quale, in precedenza, sia stata messa 200 g di farina di castagne.
Con una forchetta rigirare e impastare a lungo fino ad amalgamare perfettamente ogni cosa in una pastella abbastanza consistente (aggiungere qualche altro cucchiaio di farina se necessario)
Poi, a grosse cucchiaiate, mettere, 3-4 per volta, tutto questo composto con qualche cucchiaio di olio di oliva o di strutto di maiale. Far friggere 4 minuti su una parte e 3 sull’altra, quindi sgocciolare, far asciugare qualche attimo su carta assorbente l’unto in eccesso, quindi unire nel piatto con le altre due frittelle (riso e mela), spolverare di zucchero e, bollente, mandare in tavola.
Fonte della ricetta:https://blog.giallozafferano.it/lacucinaverdementa/frittelle-di-farina-di-castagne/

Polpette di maiale, pane raffermo e pecorino


Gli ingredienti:
500 g di carne di maiale macinata
3 uova
250 g di pane raffermo grattugiato fine
60 g di formaggio pecorino grattugiato fine
l spicchio d’aglio
1 trito di prezzemolo abbondante
olio extravergine per friggere Q.B.
sale

In una capiente scodella versare pane, aggiungere le uova, la carne macinata, il pecorino, lo spicchio d’aglio tritato e prezzemolo.
Amalgamare bene: se il composto risulta molliccio, aggiungere altro pane grattugiato.
Dopo aver impastato tutti gli ingredienti, con le mani bagnate fare delle palline della grandezza desi-derata.
Portare a fuoco medio la padella con l’olio di frittura e versare le polpette a una a una, facendo at-tenzione che non si sovrastino.
Quando saranno belle dorate, con una schiumarola toglierle e adagiarle su carta assorbente.
Servirle calde.
fonte della ricetta:https://blog.cookaround.com/cucinandoconlialavanilla/polpette-di-maiale-pane-raffermo-e-pecorino/

…..Quando i bambini non mangiano

Che sia dopo lo svezzamento o da più grandicelli, l’inappetenza è una preoccupazione costante dei genitori.
Cosa fare?
È la dannazione di tutti i genitori.

“Mio figlio non mangia questo”, “mio figlio non mangia quello”.
E poi “fa un disastro a tavola”, “spesso non mangia proprio, vuole solo giocare”.
“E non parliamo di quando lo portiamo al ristorante”.

Che disastro il rapporto tra bambini e gastronomia: loro, i più piccoli, hanno tutto un mondo da scoprire, mentre i grandi hanno un’educazione alimentare da trasmettere.
Come risolvere il problema?

I “terribili” due anni
Se lo “sciopero del cibo” si manifesta nei primissimi anni di vita del bambino, e cioè subito dopo lo svezzamento, ci troviamo di fronte a una normalissima fase della crescita: gli Americani la chiamano i “terrible two”, i terribili due anni. Il piccolo inizia a percepire sé stesso e a costruire la sua identità. E il “no” al cibo o ad alcuni cibi, di solito, è la prima affermazione della sua identità. Altro che capricci, quindi: può essere perfino un segnale positivo. Quanto ai pasticci a tavola, a questa età il piccolo tende ad assaggiare e scoprire sapori diversi, anche toccando i cibi: giusto lasciarlo fare, dunque. Anche perché, pasticciando, pian piano riuscirà a prendere da solo i cibi e a soddisfare la fame, soddisfacendo il suo desiderio di autonomia e facilitando il ritorno dell’appetito. Bene, ma cosa fare di fronte al rifiuto di un cibo nuovo? Inutile insistere, secondo i pediatri. Ma non mettiamoci una pietra sopra: prima di decretare che un cibo “non gli piace” occorre provarci e riprovarci, anche 10 volte se necessario. Capita, poi, che ad essere rifiutati sono quasi sempre i cibi più sani, come le verdure. Qui occorre che gli adulti diano l’esempio mangiandole loro stessi, evidenziando il loro gradimento e colorando i piatti dei nostri bimbi con pomodori, carote o prezzemolo. O magari, attorno ai 4-5 anni, dandogli la forma di animali o personaggi dei cartoni animati. Un esempio? Un bel piatto di piselli a forma di rana, con i ravanelli o le cipolle come occhi e la carota come bocca. La regolarità dei pasti e lo stare tutti insieme a tavola sono altri fattori che, in genere, aiutano.

No a facili scorciatoie
E se il problema riguarda i bimbi più grandicelli, attorno ai 6-7 anni? Molti genitori risolvono il problema con la pizza, l’hamburger o la classica cotoletta con le patatine fritte. Per poi lamentarsi, magari, dell’obesità infantile. Trasmettere invece la propria cultura e le proprie tradizioni alimentari (sarà poi lui, crescendo, a metterci del suo) è quanto di più importante per la crescita del bambino. Per farlo, tra le armi migliori c’è sicuramente il buon esempio degli adulti. Ma anche un certo decisionismo: lasciarsi tiranneggiare e offrire sempre alternative al cibo sgradito è un errore capitale. Nessun bambino, davanti a un piatto pieno, si lascia morire di fame! Certo, occorre anche una certa variabilità. I bimbi, quando sono molto piccoli, tendono a mangiare sempre gli stessi cibi, ma con la crescita sono sempre più propensi alle novità, purché presentate in maniera progressiva e non traumatica.

Sapori semplici
Per venire incontro ai gusti dei bimbi, che in genere non amano i sapori troppo forti e i piatti elaborati, si sono da sempre cimentati grandi chef, con risultati non sempre all’altezza per i piccoli, implacabili giudici. Meglio allora affidarsi all’esperienza: per quanto riguarda i primi, oltre al tradizionale sugo di pomodoro, il pesto e gli asparagi di solito sono delle ottime carte da giocare. Per i bimbi che non amano il pesce, un bel ragù di mare può essere la soluzione giusta, magari con una spolverata abbondante di prezzemolo per dare colore al piatto. Tra i secondi, puntate sugli involtini ripieni con prosciutto crudo e salvia, oppure abbinate alle carni o al pesce i funghi o i carciofi, solitamente bene accetti dai più piccoli. Il solito cruccio sono le verdure. Vi lanciamo qualche idea: melanzane impanate al forno, patate in tutte le salse, spiedini di verdure, pannocchie bollite o arrostite, insalate miste con pomodori e carote e non semplicemente verdi. Ma provate, di tanto in tanto, anche qualche piatto più raffinato ed elaborato: uno chef in erba, magari, potreste riconoscerlo da qui.
Fonte della ricetta:https://blog.cookaround.com/milleeunapappa/quando-i-bambini-non-mangiano/

Firma-Nelly-3

Colomba pasquale alle mandorle

Vediamo come preparare la colomba alle mandorle fatta in casa!
TEMPO PREPARAZIONE
15 MIN
TEMPO COTTURA
50 MIN
PORZIONI
6 PORZIONI

INGREDIENTI:
• 300 g di farina di mandorle
• 130 g di farina
• 300 g di zucchero
• 8 albumi
• 200 g di scaglie di mandorle
• 160 g di burro
• zucchero a velo

PROCEDIMENTO
Imburrate uno stampo a forma di colomba e rivestitelo sul fondo e lungo tutto il bordo con le scaglie di mandorle. Montate a neve ben ferma gli albumi con 150 grammi di zucchero. Lasciate fondere a bagnomaria 150 grammi di burro fino a farlo diventare biondo. Mescolate la farina di mandorle con 150 grammi di zucchero e la farina. Amalgamate agli albumi le farine e il burro, mescolate bene il tutto e versate delicatamente l’impasto nello stampo cosparso di zucchero a velo. Cuocete in forno caldo a 180° quaranta minuti circa. Ritirate, lasciate riposare cinque minuti, sformate e servite.
Fonte della ricetta:https://blog.giallozafferano.it/unadonnaincucina/colomba-pasquale-alle-mandorle-2/

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Muffin alla banana e cioccolato

Ingredienti per 18 muffin:
3 banane + 1
70 ml di olio e.v.o.
50 gr. di fecola di patate
35 gr. di farina di farro
35 gr. di nocciole tritate
120 gr. di zucchero di canna
1 bustina di lievito per dolci
80 gr. di cioccolato fondente in pezzi
In una ciotola schiacciare 3 banane; aggiungere l’olio, lo zucchero, la fecola, la farina, il
lievito e le nocciole e mescolare bene.
Aggiungere il cioccolato in pezzi.
Versare il composto nei pirottini di carta e posizionare le rondelline della banana rimanente sulla
superficie.
Infornare a 180° per circa 25/30 minuti o finché i muffin saranno gonfi e dorati.
Fonte della ricetta:https://blog.cookaround.com/milleeunapappa/muffin-alla-banana-e-cioccolato/