E DI MAIO CONSEGNO’ L’ITALIA A SALVINI

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Ora che la crisi di governo è stata ufficialmente aperta da Salvini che, giustamente, non vede l’ora di capitalizzare la vittoria alle europee e sfruttare l’onda emotiva che scuote il paese a suo favore, come tra l’altro  affermerebbero i sondaggi che danno la Lega tra il 38/40% se si andasse a votare oggi, non resta che ringraziare Di Maio & c. se tra qualche mese ci ritroveremmo Salvini a Palazzo Chigi, e tutta una serie di Ministri, vice Ministri e Sottosegretari targati Lega a occupare le poltrone dei vari dicasteri. Ma soprattutto se ci ritroveremmo un paese diviso letteralmente in due tra nord e sud. Dove economicamente il nord primeggia e il sud boccheggia sempre più!

A chi come me aveva ingenuamente creduto nel M5S, non resta che fare mea culpa per averli votati.

Non è mai bello dover ammettere di aver preso una cantonata. Mi consola il fatto che in tempi non sospetti, precisamente il 2 aprile 2018, esattamente un mese dopo la clamorosa vittoria dei 5S alle politiche, quando solo si ventilava la remota possibilità che si formasse un’alleanza di governo 5S/Lega, sul mio blog scrissi una lettera aperta a Luigi Di Maio in cui palesavo i miei dubbi su una simile eventualità. Auspicando perfino un’alleanza con il PD, ma mai una con Salvini che del sud e del suo popolo ne aveva dette di cotte e di crude per poi magicamente illuminarsi sulla Via di Damasco, chiedendo scusa. Allargando il proprio bacino elettorale anche al mezzogiorno, ricavandone impensabili, per me, consensi.

In quella mia lettera a Di Maio, dopo aver espresso i miei dubbi e perplessità, concludevo: “Egregio Onorevole Luigi di Maio, un’alleanza con il Pd (di Renzi n.d.r.), seppure soffrendo, la potrei anche accettare. Una con la Lega proprio no. A quel punto, alle prossime elezioni, mi sa che anch’io farò parte del partito degli astenuti!”

A distanza di  un anno e mezzo, visto nel frattempo come è degenerata la situazione politica italiana, ritengo che attualmente  l’unica cosa che non debbano fare le persone di buon senso sia quella di astenersi dall’andare a votare alle prossime elezioni.

Così come un’inattesa affluenza di votanti bocciò la riforma costituzionale targata Boschi/Renzi, non è escluso che il partito degli astenuti, tuttora maggioranza relativa nel paese, non decida di turarsi il naso e tornare a votare per mandare all’aria i piani di Salvini.

Perché ciò avvenga non credo occorra la nascita di un nuovo soggetto politico che catalizzi su di sé i voti degli astenuti. Basta che tra gli attuali partiti presenti in Parlamento qualcuno di loro abbia il coraggio di liberarsi dalla zavorra che lo “blocca” nelle decisioni politiche, mettendo alla porta chi, pur non ricoprendo più il ruolo di Segretario, continua a volersi comportare come tale, spezzettando il partito, alimentando continue bagarre interne.

Se questo partito, alias il PD, avrà la forza di scucirsi da dosso una volta e per sempre il marchio Renzi, non è impensabile che il suo simbolo possa risultare polo d’attrazione per quei milioni di italiani che, delusi dalla politica, da anni non vanno più a votare. Ma lo fecero per bocciare la riforma costituzionale  varata, guarda caso, proprio dello statista di Rignano sull’Arno!

Per quanto riguarda il M5S, la cui palese incapacità a governare sta portando Salvini a Palazzo Chigi, non basterà certo il ritorno in campo di Di Battista per fargli riacquistare credibilità da parte dell’elettorato!

Di Battista è un ottimo arringatore di masse. Seppure riuscisse a evitare l’estinzione del movimento, risollevandone le sorti politiche,  è ormai evidente che le urla e i sit in vanno bene solo quando si è all’opposizione, per governare ci vuole ben altro! Se, come pare, Di Battista vuole riproporre nel M5S lo spirito delle origini, quello dei famosi vaffa per intenderci, tacitamente sta affermando che mai i 5S andranno al governo. In quanto, come si è visto, governare significa mediare, anteporre gli interessi dell’alleato di governo ai propri. A meno che alle prossime elezioni il M5S non riuscisse a prendere da solo oltre il 50% dei consensi. Un’utopia!

Se è vero che molte leggi  varate dall’attuale governo portano il marchio 5S, è altresì vero che in momenti determinanti i 5S sono venuti meno ai loro ideali, lasciando perplessi i propri elettori, attivisti e perfino alcuni rappresentanti parlamentari: no alla richiesta all’autorizzazione a procedere su Salvini per la vicenda Diciotti; approvazione del Decreto Sicurezza bis che punisce chi salva vite in mare; delegare al Parlamento la decisione sulla TAV, non facendo cadere il governo nel momento in cui la Lega era per il Sì e i 5S per il NO.

Un partito che si dichiara apertamente anti-sistema non può dare l’impressione d’essere a sua volta inchiodato alla poltrona. Un partito che afferma di voler aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno, non può apparire a sua volta immischiato in squallidi giochi di potere.

Dispiace dirlo, Di Maio non si è dimostrato all’altezza della situazione: ha reso il movimento succube di Salvini, lasciando che l’alleato lo corrodesse fino al midollo per poi svilirlo!

All’indomani della debacle delle europee, quando il M5S dimezzò i voti rispetto alle politiche mentre la Lega li raddoppiò, il capo del movimento avrebbe dovuto avere un sussultò di dignità e dimettersi. Restare alla guida del movimento malgrado la disfatta, delegando a poche migliaia di iscritti sulla piattaforma Rosseau la decisione di restare o meno alla guida del movimento, è stato un gesto con cui ha dimostrato quanto poco conto tenesse dell’opinione dei milioni di elettori che lo avevano prima votato e poi voltato le spalle.

Oggi sulla schiena di Di Maio pende una responsabilità non da poco. Se Salvini dovesse andare al governo, dando una virata estremamente a destra al paese, spaccandolo in due tronconi con conseguenze tristemente prevedibili per il sud, sarà perché  Di Maio è voluto andare a ogni costo al governo con la Lega, quando lui stesso il 17 giugno del 2017 a “Porta A Porta” lucidamente affermava: “Io sono del sud. Faccio parte di quella Italia a cui la Lega diceva VESUVIO LAVALI COL FUOCO. Io non mi alleerò mai con la Lega“.

Magari si trattava di una controfigura!?…

 

E DI MAIO CONSEGNO’ L’ITALIA A SALVINIultima modifica: 2019-08-09T09:39:44+02:00da kayfakayfa
  1. Caro Vincenzo sono pienamente d’accordo sulla triste e lucida analisi di questa vergognosa e pericolosa situazione che stiamo vivendo. Anch’io confido nel PD che, nonostante tutto, credo sia l’unica forza politica in grado di contrastare questa discesa agli inferi e garantire la democrazia. Spero tanto che gli italiani rinsaviscano.

    • A questo punto, non vedo altra soluzione.Solo mi lascia perplesso sentire Zingaretti chiedere aiuto a Renzi… Quando mai un generale deve chiedere la cortesia a un suo soldato di aiutarlo? Il soldato deve solo obbedire!…

  2. Ritengo che prima di scrivere sui blog, bisogna realizzare di avere il cervello collegato con la bocca, e soprattutto che il suddetto cervello abbia in memoria 80 anni di storia.
    In un paese dove la magistratura è rossa;
    l’editoria è rossa;
    la televisione è rossa;
    la musica è rossa (il festival di San Remo da dieci anni a questa parte è diventato festival dell’Unità);
    il giornalismo è rosso;
    la scuola è rossa (mia figlia adolescente frequenta un liceo artistico fucina di futuri artisti che inneggiano alla falce e martello);
    persino andare a far la spesa significa recarsi ai rossi (le Coop);
    centri sociali sono rossi (tutti inneggianti alla violenza);
    i centri per il reclutamento degli immigrati sono rossi (questo spiega come mai i xenofobi rossi si dedicano così tanto a ciò che reputano “missione umanitaria” ma io la chiamerei “missione monetaria”);
    le ong sono tutte rosse (reclutando quei disperati per la modica somma di 5000 $ in combutta con il già citati centri sociali rossi);
    la festa del 1 maggio è una festa rossa (altro che festa dei lavoratori);
    e per ultimo coloro che hanno cambiato la storia dopo la seconda guerra mondiale, sono rossi.
    In virtù di quanto elencato, scritto a malincuore da un uomo del sud che non ha votato Lega e ha votato 5S, ritengo che Salvini sia il male minore, ma ritengo sia l’unica persona che abbia i cabbasisi (tanto per citare un’espressione colorita dell’estremo sud coniata da un autore certamente non leghista) 80 anni di storia appena descritti.

    • Hai dimenticato il rosso dei conti bancari, delle rose, della mantilla del torero, della Ferrari, il vestito di babbo natale, la divusa delle giubbe rosse…
      In questo caso il cervello è collegato con le mani, non con la bocca. Purtroppo la storia italiana non la si può restringere agli ultimi 80 anni, dimenticando il pregresso. Troppo facile, ma soprattutto intellettualmente disonesto. Andando a ritroso nel tempo, a molto prima del ventennio, fu un manipolo di meridionali corrotti e criminali che permisero ai Savoia di invadere il sud, come non si stancava di denunciare l’autore dei “cabbasisi” cui fai riferimento, il quale non credo condividesse la tua stessa visione, pur essendo come te un uomo del profondo sud, come lo è anche il sottoscritto.
      Tranquillo, tra poco potrai votare chi più ti sta a cuore, fortunatamente siamo ancora una democrazia!

  3. Caro Enzo hai scritto diverse imprecisioni importanti nel tuo articolo.
    Il M5s non si è alleato con la Lega ma ha fatto un contratto di governo sottoscritto da entrambi e che dovevano rispettare e portare a termine , cosa che la Lega poi non ha interrotto per capitalizzare i consensi.
    Visto che non ricordi , subito dopo il voto il M5s è andato al PD di fare un accordo ma il PD ha negato e quindi una grossa colpa dei consensi che ora ha la Lega è anche colpa del PD che ha fatto una legge scellerata elettorale non votata dal M5s , che purtroppo obbligava a fare accordi con altri parti a meno che non raggiungi il 40/45% dei voti.
    Sulla vicenda Diciotti sia Conte che Di Maio hanno concordato con Salvini come procedere .
    Sulla vicenda TAV , certe decisioni di non procedere visto che è un accordo internazionale, lo può prendere solo il Parlamento e in quella sede il M5s ha votato contro mentre tutte le altre forze politiche compreso il PD hanno votato a favore quindi…
    Inoltre il M5s è stato l’unico partito che si è rivolto al popolo e a chi soffre facendo approvare il Reddito di cittadinanza , voleva il salario minimo , leggi per i riders , aiutare chi lavora nei centri commerc. in tutte le feste , ha fatto sgravi INPS , sbloccato molte opere ferme da anni , decreto dignità che così molti lavoratori da determinati passano a indeterminati , rimborsi ai truffati delle banche ecc ecc.
    Mentre Salvini ha fatto approvare Quota 100 che ha fatto felici solo quelli che hanno potuto aderire mentre la maggior spesa ricadrà sulle spalle degli Italiani senza avere quel turn over che si aspetta poichè le ditte non vedono l’ora di diminuire il personale.
    Quindi prima di scrivere caro Enzo informati.

    • Caro Riziero, o come ti chiami realmente, più che informarmi io, mi sa che dovresti leggere meglio tu. Forse, preso dalla foga di mettere in evidenza la tua sapienza, ti è sfuggito che nel pezzo ho scritto che, rispetto alla Lega, i 5S hanno varato molte più leggi, evidenziando il link su cui, se clicchi sopra, compaiono i provvedimenti varati dai 5S fino a febbraio us. Come vedi più che informarmi meglio io, dovresti leggere meglio tu! 😉

  4. Il problema non è quante leggi sono state varate in più o in meno, la questione vera è se le leggi varate siano utili e servano realmente a migliorare la condizione generale. Ora se si volessero prendere in esame i dati numerici, al netto del tifo – notoriamente una brutta malattia- questi mostrerebbero che quota 100 ha aumentato la spesa previdenziale ma non ha aumentato il numero di occupati. L’assegnino è stato richiesto solo da molti meno cittadini di quanto ipotizzato, e dunque è frutto di una errata analisi e soprattutto è una errata soluzione.