Il vaccino a RNA messaggero anti-COVID può influenzare il ciclo ? Dopo la vaccinazione con vaccino Pfizer-BioNTech o con vaccino Moderna si può presentare ciclo abbondante o assenza di mestruazioni. Ad oggi non ci sono evidenze di effetti sulla fertilità

Vaccini & Mestruazioni

vaccini anti-COVID a RNA messaggero associati ad alterazioni mestruali  

L’ EMA ( Agenzia europea dei medicinali ) sta studiando le segnalazioni di casi di irregolarità nel ciclo mestruale – nello specifico ciclo abbondante o assenza di mestruazioni ( amenorrea ) – a seguito di vaccinazione a RNA messaggero ( mRNA ) contro il COVID-19, con i vaccini Pfizer-BioNTech e Moderna.

Il Comitato di farmacovigilanza, PRAC ( Pharmacovigilance Risk Assessment Committee ), dell’EMA aveva in passato analizzato le segnalazioni di disturbi mestruali nel contesto dei rapporti sulla sicurezza per i vaccini COVID-19 approvati nell’Unione Europea e aveva concluso che non ci fossero elementi che provassero un rapporto di causa-effetto fra questi vaccini e i disturbi stessi.

Alla luce di nuove segnalazioni spontanee di disturbi mestruali con entrambi i vaccini a mRNA e dei dati di letteratura, il Comitato ha deciso di compiere ulteriori studi sull’incidenza di ciclo mestruale abbondante o di amenorrea a seguito della vaccinazione con i vaccini di Pfizer-BioNTech e Moderna.

I disturbi mestruali sono molto comuni e possono verificarsi con un’ampia gamma di condizioni mediche di base, e possono derivare anche da stress e stanchezza.

Casi di questi disturbi sono stati segnalati anche in seguito a contagio da virus SARS-CoV-2.

In questo momento non è stata ancora definita una relazione tra i vaccini COVID-19 e le segnalazioni di periodi di mestruazioni pesanti o amenorrea.

Allo stato attuale delle conoscenze non ci sono evidenze ad indicare che i vaccini anti-COVID influenzino la fertilità.

Fonte: EMA, 2022

FOTO: Credit: Graphic created by M.E. Newman, Johns Hopkins Medicine, using public domain images

Aggiornamenti sui Farmaci by Xagena

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Pletal: valutazione del rischio-beneficio da parte del Comitato scientifico dell’EMA

L’AEMPS, agenzia spagnola per i medicinali e i prodotti sanitari, aveva chiesto al CHMP, Comitato scientifico dell’European Medicine Agency ( EMA ), di effettuare una revisione dei medicinali a base d …


 

EMA: limitato l’uso di medicinali contenenti Cilostazolo, un farmaco per la claudicatio intermittens

Il Comitato scientifico ( CHMP ) dell’EMA ( European Medicines Agency ) ha raccomandato che l’uso dei medicinali contenenti Cilostazolo utilizzati nel trattamento della claudicatio intermittens, una c …


 

Farmaci antibatterici: rischio di aritmie potenzialmente fatali con Azitromicina

La FDA ( Food and Drug Administration ) ha avvertito gli operatori sanitari e il pubblico che il farmaco antibiotico Azitromicina ( Zithromax o Zmax; in Italia: Ribotrex, Trozocina, Zitromax et altri …


 

Acido Nicotinico e sostanze correlate: l’EMA ha avviato una revisione dopo i gravi eventi avversi riscontrati nello studio HPS2-THRIVE

L’EMA ( European Medicines Agency ) ha avviato una rivalutazione su Acido Nicotinico e sostanze correlate Acipimox e Xantinol nicotinato utilizzate per il trattamento dei disordini lipidici. La riv …


 

Inibitori della pompa protonica e impotenza

Nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza, al 30 giugno 2012, sono presenti 4 segnalazioni di impotenza in corso di terapia con Esomeprazolo. I pazienti, tutti di sesso maschile, di età compresa tra 23 …


 

Xgeva: casi di ipocalcemia sintomatica, anche fatale, nei pazienti oncologici

Gli operatori sanitari sono stati informati del rischio di ipocalcemia sintomatica grave associato con l’uso di Denosumab ( Xgeva ) e sul rischio di comparsa tardiva di ipocalcemia. L’ipocalcemia può …


 

Farmaci incretino-mimetici per il diabete di tipo 2: possibile aumento del rischio di pancreatite e di reperti pre-cancerosi a livello pancreatico

L’Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA ( Food and Drug Administration ), sta valutando le scoperte di un gruppo di ricercatori che hanno riscontrato un aumentato rischio di pancreatite e di camb …


 

Domperidone e gli effetti indesiderati a livello cardiaco

L’EMA ( European Medicines Agency ) ha iniziato una revisione dei medicinali a base di Domperidone, utilizzati per alleviare sintomi quali nausea e vomito, senso di ripienezza gastrica e fastidio al t …


 

Flupirtina, un farmaco per il sollievo del dolore, associato ad epatossicità

L’EMA ( European Medicines Agency ) ha avviato una revisione dei medicinali a base di Flupirtina, a seguito di timori circa disordini epatici associati all’uso di questi medicinali usati per il sollie …


 

Emofilia A: avviata revisione su Kogenate Bayer ed Helixate NexGen per l’alta incidenza di anticorpi neutralizzanti il fattore VIII

L’EMA ( European Medicines Agency ) ha iniziato una revisione per determinare se i benefici di Kogenate Bayer e Helixate NexGen in pazienti non precedentemente trattati affetti da emofilia A continuan …


 

Benzodiazepine e rabdomiolisi

La rabdomiolisi è una sindrome clinica ad eziologia multipla caratterizzata da una sintomatologia muscolare e da una sintomatologia sistemica per immissione in circolo dalla lesione muscolare di vari …


 

Incretine e pancreatite

Nel primo semestre del 2012 sono state inserite nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza ( RNF ) 11 segnalazioni di pancreatite insorte in seguito all’utilizzo di incretine, una nuova classe di ipogli …


 

Farmaci antiaritmici: meccanismi di tossicità epatocellulare associati a Dronedarone e confronto con Amiodarone

Il Dronedarone ( Multaq ) è un nuovo farmaco antiaritmico con struttura benzofuranica simile a quella del Amiodarone ( Cordarone ). Poco dopo la sua introduzione, sono emersi casi di grave dann …


 

Acne, aggiornamento dell’EMA su Diane 35 e i suoi generici

L’Agenzia francese dei medicinali ha annunciato la sua intenzione di sospendere entro tre mesi l’autorizzazione all’immissione in commercio per Diane 35 ( Ciproterone acetato 2 mg, E …


 

Istruzioni sulla ripetizione delle procedure di monitoraggio previste dopo la prima dose di Gilenya, un farmaco per la sclerosi multipla recidivante-remittente

Nel mese di aprile 2012, la società farmaceutica Novartis aveva comunicato il rinforzo delle procedure di monitoraggio dopo la prima dose legate alla diminuzione transitoria della frequenza cardiaca e …

Apnea ostruttiva del sonno – Xagena Search: Aggiornamenti in Medicina by Xagena

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Apnea ostruttiva sonno














Disturbo del sonno negli anziani: trattamento

Il trattamento delle malattie collegate al sonno nei pazienti anziani deve tener conto dei cambiamenti fisiologici associati all’età. L’insonnia è comune tra gli anziani. Le benzodiazepine, sebben … leggi


Aggiornamento in Neurologia: Insonnia & Scompenso cardiaco

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Aggiornamento in Medicina

Insonnia & scompenso cardiaco, associazione è indipendente 

L’insufficienza cardiaca può essere un predittore indipendente dei sintomi dell’insonnia.
Diversi fattori contribuiscono ai sintomi dell’insonnia nello scompenso cardiaco, tra cui l’avanzare dell’età, la depressione, le comorbilità, il carico dei sintomi e il dolore.
Tuttavia, non è chiaro se l’insufficienza cardiaca stessa, indipendentemente da questi fattori associati, contribuisca ai sintomi dell’insonnia.
Uno studio ha valutato l’associazione dell’insufficienza cardiaca con i sintomi dell’insonnia dopo aver aggiustato i fattori sociodemografici, clinici e dello stile di vita. Questi fattori includevano età, sesso, razza, etnia, istruzione, stato civile, reddito, livello di povertà, disturbi respiratori del sonno, obesità, sintomi depressivi, malattie concomitanti, fumo, consumo di alcol e attività fisica.

CONTINUA SU INSONNIA.NET: LINK: https://www.insonnia.net/articolo/linsufficienza-cardiaca-indipendentemente-associata-ai-sintomi-dellinsonnia

 

Insonnia.net

 

Insonnia & Disturbi del Sonno News

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Insonnia – Le novità sull’InsonniaInsonnia.net fornisce informazioni e aggiornamenti sui Disturbi del sonno.

Solriamfetol per il trattamento dell’eccessiva sonnolenza nell’apnea ostruttiva del sonno

L’eccessiva sonnolenza è un sintomo comune di apnea ostruttiva del sonno ( OSA ), che spesso persiste nonostante la terapia primaria per OSA. Uno studio di fase III ha valutato Solriamfetol ( Sunozi …


 

Terapia cognitivo-comportamentale e Armodafinil per insonnia dopo trattamento del cancro

L’insonnia è una conseguenza stressante e spesso persistente del cancro. Anche se la terapia cognitivo-comportamentale per l’insonnia ( CBT-I ) è il trattamento di scelta nella popolazione generale, l …


 

Sicurezza e efficacia di Suvorexant nel corso di un trattamento di 1 anno con successiva interruzione improvvisa della terapia

Suvorexant ( MK-4305; Belsomra ) è un antagonista del recettore dell’orexina che si è dimostrato efficace per l’insonnia nel corso di 3 mesi. È stato condotto uno studio per valutarne il profilo cl …


 

Melatonina per i disturbi del sonno nei bambini con disturbi dello sviluppo neurologico

È stata valutata l’efficacia e la sicurezza della Melatonina nel trattamento di gravi problemi del sonno nei bambini con disturbi dello sviluppo neurologico.Uno studio di fase III di 12 settimane, in …


 

Insonnia persistente: terapia cognitivo-comportamentale da sola o in combinazione con Zolpidem

La terapia cognitivo-comportamentale e i farmaci ipnotici sono efficaci per il trattamento a breve termine dell’insonnia, ma pochi pazienti raggiungono la remissione completa con un singolo trat …


 

Ruolo di Lormetazepam nel trattamento della insonnia negli anziani

L’architettura del sonno cambia con l’età, sia in termini di efficienza che di durata totale del sonno. Le benzodiazepine ipnotiche promuovono rapida insorgenza del sonno, sonno ininterrotto e più l …


 

Trattamento dei disturbi del sonno negli anziani

Il trattamento delle malattie collegate al sonno nei pazienti anziani deve tener conto dei cambiamenti fisiologici associati all’età.L’insonnia è comune tra gli anziani.Le be …


 

Ramelteon nel trattamento dell’insonnia

Ramelteon ( Rozerem ), un antagonista altamente selettivo per i recettori della melatonina di tipo 1 ( MT1 ) e di tipo 2 ( MT2 ), è un farmaco ipnotico approvato dall’FDA ( Food and Drug …


 

Indiplon nel trattamento dell’insonnia

Indiplon è un ipnotico-sedativo non benzodiazepinico a breve durata d’azione. E’ un potenziatore allosterico ad alta affinità del recettore GABA-A. E’ stato mostrato ch …


 

Per il NICE non esistono differenze di efficacia tra i farmaci per l’insonnia

Gli ipnotici possono trovare indicazione , ma solo per brevi periodi , nella forma grave di insonnia, che altera la normale vita quotidiana . Il NICE ( National Institute for Clinical Excellence ) ri …


 

Il Temazepam , ma non lo Zolpidem, causa ipotensione ortostatica negli astronauti dopo un viaggio spaziale

Molti astronauti soffrono di insonnia e fanno uso di ipnotici. I farmaci più ampiamente utilizzati sono il Temazepam ( Normison ) , una benzodiazepina, e lo Zolpidem ( Stilnox ) , un’im …


 

Benzodiazepine e non-benzodiazepine nel trattamento dell’insonnia

Le benzodiazepine da diversi decenni sono i farmaci più usati nel trattamento dell’insonnia. Agiscono in modo non selettivo sui recettori omega 1 ed omega 2, che sono localizzati in div …


 

Insonnia post-ictus e trattamento con Mianserina

Ricercatori del Dipartimento di Neurologia della University of Helsinky hanno valutato l’incidenza di insonnia nei pazienti con ictus ischemico acuto e l’efficacia della Mianserina, un antidepressiv …


 

La Melatonina non sembra avere alcun effetto nei pazienti con insonnia primaria

Lo studio ha valutato gli effetti della Melatonina nei pazienti con insonnia primaria Sono stati arruolati 10 pazienti di età media 50 anni ( range: 30-72 ) che hanno incontrato i criteri de …


 

Sicurezza dello Zaleplon nel trattamento dell’insonnia

I primi farmaci impiegati nel trattamento dell’insonnia transitoria e cronica, sono state le benzodiazepine. I nuovi ipnotici, caratterizzati da un’aumentata specificità recettoriale, rappresentano …


Malattie metaboliche rare: Malattia di Fabry, Malattia di Gaucher, Sindrome di Hunter

MalattieRare.net

Malattie Metaboliche Ereditarie

Le Malattie Metaboliche Ereditarie sono causate dall’assenza o dalla carenza di uno degli enzimi intracellulari deputati alla produzione di energia nell’organismo.
Le proteine, i grassi e gli zuccheri contenuti negli alimenti vengono modificati nell’intestino in aminoacidi, acidi grassi e glucosio. Questi composti più elementari sono poi ulteriormente ridotti ad acqua ed anidride carbonica all’interno delle cellule attraverso la rottura enzimatica dei loro legami chimici. Quest’ultimo processo libera l’energia necessaria alle cellule per tutte le funzioni biologiche: crescita, contrazione muscolare cardiaca e scheletrica, sintesi di mielina per il sistema nervoso centrale, detossicazione dell’organismo, secrezione ed assorbimento, ecc. Un enzima per essere presente all’interno della cellula in “quantità” e “qualità” sufficiente a svolgere la sua funzione, deve essere “previsto” dal nostro patrimonio genetico grazie alla presenza del DNA del gene corrispondente. Un’alterazione del gene causa l’assenza dell’enzima, con conseguente riduzione della produzione di energia. Per alcune malattie metaboliche il danno è dovuto principalmente alla carenza di un prodotto importante che non viene più sintetizzato. Per altre invece all’accumulo di metabolici che risultano tossici, oppure per entrambi i meccanismi. ( Fonte: AISMME Associazione Italiana Sostegno Malattie Metaboliche Ereditarie )

Malattia di Fabry

La Malattia di Fabry ( nota anche come malattia di Anderson-Fabry ) è una patologia da accumulo lisosomiale descritta per la prima volta da Johannes Fabry e da William Anderson nel 1898, caratterizzata da un progressivo deterioramento fisico dovuto al deficit dell’enzima α–galattosidasi A ( GLA ). Il gene GLA codifica per l’enzima alfa–galattosidasi; il deficit parziale o totale dell’enzima porta all’incapacità di catabolizzare glicosfingolipidi con conseguente accumulo di globotriaosilceramide ( Gb3 ) nei lisosomi. Questo influisce in modo profondo sulla funzionalità cellulare e porta a un’ampia gamma di sintomi a carico di numerosi organi, tra cui i reni, il cuore ed il cervello. ( Fonte: Takeda )

Malattia di Gaucher

La Malattia di Gaucher, identificata per la prima volta nel 1882 da Philippe Charles Ernest Gaucher, è una patologia genetica rara da accumulo lisosomiale. La Malattia di Gaucher è causata dalla riduzione o mancata produzione della glucocerobrosidasi, enzima coinvolto nel catabolismo dei glicosfingolipidi in glucosio e grassi ( ceramide ) con conseguente accumulo del substrato, la glucosilceramide, nei lisosomi dei macrofagi. I macrofagi ingrossati, chiamati cellule di Gaucher, si concentrano in diversi organi, in particolare nella milza, nel fegato e nel midollo osseo, alterandone le normali funzioni. ( Fonte: Takeda )

Sindrome di Hunter

La sindrome di Hunter ( mucopolisaccaridosi II o MPS II ), descritta per la prima volta nel 1917 da Charles A. Hunter, è una patologia genetica e rara da accumulo lisosomiale, caratterizzata da un progressivo deterioramento fisico dovuto al deficit dell’enzima L- iduronato-2-solfatasi ( I2S ). L’enzima I2S, deputato al catabolismo dei mucopolisaccaridi  ( noti anche col nome di glicosaminoglicani; GAG ), componenti essenziali del tessuto connettivo del nostro corpo. La carenza dell’I2S determina l’accumulo nei lisosomi di due specifici mucopolisaccaridi, il dermatan-solfato ( DS ) e l’eparan-solfato ( HS ) con conseguente danno alle vie respiratorie, cuore, fegato, milza, ossa, articolazioni, volto, collo e cervello. ( Fonte: Takeda )

 

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https://www.malattierare.net
Malattie Rare, le novità sulle Malattie Rare. MalattieRare.net fornisce informazioni e aggiornamenti sul Terapia delle Malattie rare. Focus sulle Malattie …

Malattia di Gaucher

È indicata per il trattamento della malattia di Gaucher di tipo 1 in …

Angioedema ereditario

I trattamenti attuali per la profilassi a lungo termine nell …

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I bambini con tirosinemia di tipo 1: il trattamento precoce con …

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La sindrome di Jacobsen è una sindrome da geni contigui MCA …

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La carenza di ceramidasi acida è caratterizzata da una citochina …

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La causa della malattia di Castleman multicentrica HHV8 …

Trattamento neonatale della …

Trattamento neonatale della sindrome CINCA. La sindrome …

Apixaban – Xagena Search: News sui Farmaci by Xagena

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Anticoagulanti orali diretti

Gli anticoagulanti orali diretti sono molecole di sintesi e bloccano uno specifico fattore della cascata coagulativa. Si tratta di farmaci maneggevoli, con notevole facilità di impiego, in quanto ve … leggi












Aggiornamento sulla Gotta: Terapia ipouricemizzante

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Aggiornamento in Medicina

Gotta: la terapia ipouricemizzante può ridurre il rischio di diabete mellito di tipo 2

Precedenti ricerche avevano suggerito che la gotta sia un fattore di rischio indipendente per ipertensione, diabete mellito, insulino-resistenza e obesità.
Secondo i risultati di uno studio, la terapia per abbassare l’acido urico ( ULT ) può ridurre il rischio di diabete mellito di tipo 2 nei pazienti con gotta.
Sebbene la gotta sia un noto fattore di rischio per il diabete di tipo 2, la relazione tra terapia ipouricemizzante e rischio di diabete di tipo 2 rimane non ben definita.

CONTINUA SU GOTTAONLINE.NET – LINK: https://gottaonline.net/articolo/la-terapia-ipouricemizzante-pu-ridurre-il-rischio-di-diabete-di-tipo-2-nei-pazienti-con-gotta

 

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Focus

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Farmaci

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Impatto del tipo e della intensità di esercizio fisico sul dolore e …

Metotrexato

Metotrexato non ha effetto nella sinovite nei pazienti con artrite …

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Aggiornamento sull’Epilessia: Farmaci antiepilettici

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Aggiornamento in Medicina

Disfunzione cognitiva & Farmaci antiepilettici

Per verificare l’ipotesi che i singoli farmaci antiepilettici non siano associati a deterioramento cognitivo oltre ad altri fattori clinicamente rilevanti, è stato eseguito uno studio trasversale su pazienti ricoverati in un’Unità di degenza con monitoraggio video-elettroencefalografico ( video-EEG ).
Sono stati arruolati in modo prospettico pazienti ammessi a un programma specialistico ospedaliero per l’epilessia tra il 2009 e il 2016.
Le valutazioni includevano la funzione cognitiva oggettiva, le sottoscale della qualità di vita per la funzione cognitiva soggettiva e questionari per l’ansia e sintomi depressivi.
CONTINUA SU EPILESSIA.NET – LINK: https://www.epilessia.net/articolo/i-farmaci-antiepilettici-non-sono-associati-in-modo-indipendente-alla-disfunzione-cognitiva

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Epilessia parziale

Un terzo dei pazienti con epilessia …. Epilessia parziale: flutter …

Brivaracetam

Brivaracetam nel trattamento delle crisi epilettiche parziali refrattarie.

Epilessia autoimmune

Epilessia.net … trattamento dei pazienti con presunta epilessia …

Epilessia localizzata

Epilessia.net … pazienti con epilessia localizzata, soprattutto …

Farmaci

Sono stati valutati i rischi dei farmaci anestetici per via …

Epilessia del lobo temporale

Epilessia del lobo temporale, riduzione della glutammina …

Crisi epilettiche

La frequenza delle crisi epilettiche è associata all’età della …

Fycompa

È stata valutata l’efficacia e la sicurezza di Perampanel …

Allattamento

Effetti dell’allattamento al seno nei figli di donne in trattamento con …

Chirurgia dell’epilessia

Risultati ricerca per “Chirurgia dell’epilessia”. MedTV. Depressione …

Lorviqua di Pfizer ha ricevuto l’approvazione nell’Unione Europea per il trattamento di prima linea del cancro del polmone avanzato

OncoPneumologia

Terapia di prima linea del tumore al polmone non a piccole cellule ALK-positivo

Pfizer ha ricevuto l’autorizzazione all’immissione in commercio per il farmaco Lorviqua ( Lorlarinib ) dalla Commissione Europea ( CE ).

Il farmaco è una monoterapia per il trattamento degli adulti con diagnosi di carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) ALK-positivo, in fase avanzata, che non hanno ricevuto un precedente trattamento con un inibitore di ALK.

Lorviqua, commercializzato con il marchio Lorbrena, è approvato negli Stati Uniti dalla FDA ( Food and Drug Administration ).

Lorviqua trova indicazione negli adulti a cui è stato diagnosticato un tumore NSCLC ALK-positivo, metastatico.

L’approvazione della Commissione Europea per il trattamento di prima linea con Lorviqua si è basata sui risultati dello studio di fase 3 CROWN.

Rispetto a Crizotinib ( Xalkori ), il farmaco ha dimostrato di ridurre del 72% il rischio di progressione della malattia o di morte.

Lo studio CROWN è uno studio randomizzato, in aperto, parallelo in due parti. Ha coinvolto 296 persone con tumore NSCLC ALK-positivo avanzato non-trattato in precedenza che sono state divise equamente in due gruppi casuali. Il primo gruppo ha ricevuto Lorviqua in monoterapia mentre il secondo gruppo ha ricevuto Xalkori in monoterapia.

L’ampliamento dell’approvazione per Lorviqua in Europa è un progresso soprattutto per quasi il 40% dei pazienti con tumore NSCLC ALK-positivo metastatico che si trovano ad affrontare metastasi cerebrali al momento della diagnosi.

Nel 2019 la Commissione Europea aveva concesso al farmaco l’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata per Lorviqua come monoterapia per il trattamento di adulti affetti da tumore NSCLC ALK-positivo, avanzato.

Il profilo di sicurezza di Lorviqua è simile ai dati riportati in studi precedenti.

I risultati dettagliati dello studio CROWN sono stati pubblicati su The New England Journal of Medicine ( NEJM ) nel novembre 2020.

Fonte: Pfizer  – LINK: https://farmaci.xagena.it/c25f582d47e0fb77eb1b59f2094602af.html

 

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Eventi avversi in seguito a deprivazione androgenica …

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Controindicazioni all’uso di Bevacizumab e tossicità nei …

Cancro del pancreas

Cancro del pancreas: livelli plasmatici pre-diagnostici di 25 …

Monitoraggio sistematico e …

Monitoraggio sistematico e trattamento dei sintomi per …

Sopravvivenza estesa e fattori …

Sopravvivenza estesa e fattori prognostici per i pazienti con …
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