La Serie A da zero a dieci-Ottava giornata

I nostri voti al campionato, come di consueto.

Bella partita tra Spezia e Salernitana (7 a tutte e due), decisa da un goal straordinario di Kovalenko (10).

Molta attesa per Lazio-Inter, che vedeva tornare Inzaghi all’Olimpico contro la sua ex squadra. Ha vinto la Lazio (7), l’Inter dopo un buon primo tempo è calata (6), ma a tenere banco nel dopo-partita non sono le giocate dei calciatori, ma il goal del 2-1. Cos’è successo è risaputo, noi però vogliamo andare un po’ controcorrente. Bene ha fatto l’Inter a proseguire l’azione, altrettanto bene ha fatto la Lazio a ripartire (non l’hanno buttato fuori gli altri il pallone, perché dovevano farlo loro). I giocatori dell’Inter non hanno visto Di Marco a terra? Lautaro sicuramente non l’ha visto, ma che gli altri nove non l’abbiano visto e non abbiano potuto dire a Lautaro “Butta fuori il pallone” ci pare strano, piantiamola con quest’ipocrisia (se ci fosse stata Belen Rodriguez nuda a terra, invece di Di Marco, qualche giocatore nerazzurro l’avrebbe vista…). Diamo 4 ad Irrati perché I due rigori c’erano, Di Marco non è stato colpito alla testa e un minuto dopo il caos, correva beatamente per il campo. (arrestare il gioco per cosa, dunque?), segno che a nostro avviso ha ben giudicato gli episodi essenziali. Non dare il rosso a Dumfries e darlo a Felipe però è stato un errore troppo grossolano.

Il Milan (7) vince in rimonta contro un buon Verona (7, non meritava la sconfitta), dimostrando carattere. A decidere è stato un errore clamoroso di Guenter (3). La partita è stata comunque condizionata da due rigori che definire generosi è dire poco, per questo rifiliamo un bel 5 a Prontera.

Il Cagliari vince finalmente la sua prima partita. Lo fa meritatamente, grazie anche al solito Joao Pedro (9) e ad un Cragno decisivo (9 anche a lui). La Sampdoria cerca di giocarsela, ma alla fine esce sconfitta. Noi non drammatizzeremmo (diamo 6 ai blucerchiati che comunque le loro occasioni le hanno create).

Buona partita del Bologna ad Udine (da 7), bene Barrow (8). L’Udinese (6) pareggia, ma non convince, anche se ha l’attenuante di aver giocato in 10 per più di metà partita. Pereira merita 2, è vero che l’espulsione è stata un po’ severa, ma lui, già ammonito, perché ha voluto rischiare? Statti fermo! L’arbitro Abisso e i suoi collaboratori meritano 1. Possibile che nessuno si sia accorto che il goal di Beto era da annullare?

Emozioni a non finire a Marassi tra Genoa e Sassuolo, con gli emiliani in vantaggio (8 a Scamacca per i due goal), ma che alla fine si fanno rimontare (anche un po’ ingenuamente e per questo diamo un 6, che in caso di vittoria poteva essere 7). Male Consigli (sul primo goal rossoblù la responsabilità è sua e per questo diamo 4), bene il nuovo acquisto genoano Marquez, che alla fine va pure in rete e merita 8 per la pesantezza del suo goal.

L’Atalanta (9) vince ad Empoli e sembra di nuovo avvicinarsi alla squadra che abbiamo ammirato nelle ultime stagioni. L’Empoli comunque non ha sfigurato (come può far presagire il risultato). Ha giocato, ha avuto le sue occasioni e con un po’ di fortuna magari avrebbe perso, ma con un passivo meno grande (per questo diamo 6 ai toscani). Ilicic (al di là del rigore sbagliato) realizza una doppietta e merita 7 (un voto in meno lo deve al penalty).

Soffre il Napoli (7), che dopo un primo tempo arrembante, rischia contro un Toro non trascendentale, ma ben organizzato dopo un avvio difficile (e per questo gli diamo 6). Risolve ancora Osimhen (8), di cui cominciamo a capire quanto siano state determinanti le sue numerose  assenze fra i partenopei lo scorso anno. Tra i granata una citazione per Brekalo (7), l’attaccante più pericoloso fra i granata. 4 ad Insigne per come ha calciato il rigore.

Arriviamo all’altro match-clou (insieme a Lazio-Inter) della giornata: Juve-Roma. La Juve merita 8 (come lo merita Allegri, che dopo un inizio non facile sta trovando la quadratura del cerchio, almeno così sembra) per come ha gestito la partita, dimostrandosi squadra magari non appariscente, ma tenace e compatta. Una sola, grande ingenuità, le poteva costare cara, ma il tanto criticato Szczesny (9) ha tolto le castagne dal fuoco. Dopo il Milan in casa e La Spezia, è la terza volta che il numero 1 bianconero risulta decisivo. Alla faccia di chi lo insultava!

Una menzione la merita un altro calciatore spesso beccato dalla tifoseria juventina: Mattia De Sciglio (8), ieri autore di una grande prova, suggellata dal cross decisivo da cui è scaturito il goal di Kean.

I giallorossi sono partiti bene, ma poi hanno sbattuto contro il muro bianconero. Hanno avuto un’occasione d’oro, ma l’hanno buttata nel cesso. A proposito, Veretout merita 2, ma non per aver sbagliato il rigore (capita..), ma per aver fatto il fenomeno con Abraham. Ha voluto tirare il rigore al posto del compagno a tutti i costi e poi l’ha tirato in quella maniera. In pratica una figura di merda.

Noi alla Roma diamo comunque 7 (come lo diamo a Mourinho, anche se non ci sono piaciute le sue proteste nel finale), giacché si è impegnata (ha anche dovuto fare a meno di Zaniolo) e ha cercato di giocare a calcio.

Il Venezia (7) vince meritatamente contro la Fiorentina (5), dimostrando che di questo passo in Serie A ci può non solo stare benissimo, ma giocarsi le partite senza timori reverenziali. Bella la giocata sul goal, in particolare il controllo+assist di Henry (9).

Altro

Tre a Lele Adani. Elogia gli uruguaiani del Cagliari (e fin lì va bene), ma nel farlo dice: “C’è Caceres che fa goal”. Ora, con tutto il rispetto per Caceres, il suo era un tiro “Ad Minchiam” che se non trovava una deviazione sarebbe arrivato in bocca al portiere. Domanda: ma Adani il giargianese deve per forza farlo per contratto o gli viene naturale farlo?

Due a Riccardo Sottil. Già ammonito, fa un fallo da ammonizione. Sacrosanta la decisione arbitrale di espellerlo quindi. Invece di protestare recitare  un po’ di “Mea Culpa”?

Zero a Dumfries. Confonde il calcio con la boxe.

La Serie A da inclassificabile a dieci-31°giornata

logo

Ecco i nostri voti all’ultima giornata di campionato. Questa volta c’è chi è riuscito ad andare sotto lo zero con il suo comportamento.

10

STEFANO PIOLI Questo è essere professionisti! La sua dirigenza annuncia ai quattro venti che lo ha già silurato, lui va in panchina e in due partite mette in campo una squadra capace di rifilare 7 goal alle prime due in classifica.

SINISA MIHAJLOVIC Nella polemica con Caressa ha ragione e basta. Juve, Inter, Milan e le romane hanno più tifosi, non per questo bisogna trattare le squadre piccole come infiltrate.

9

GIGIO DONNARUMMA Sia ben chiaro: non abbiamo mai criticato lui, ma chi lo pompava. Ieri con la parata sul colpo di testa di Rugani è stato decisivo.

ADRIEN RABIOT Come Andrea Margheritoni in “Mezzo destro Mezzo sinistro” quando viene insultato dal tifoso tedesco ubriaco, prende il pallone e va a segnare un goal eccezionale, dimostrando che non è un pippone.

LUIS MURIEL  Ennesima perla.

JORDAN VERETOUT Perla che regala tre punti.

8

FABIO LUCIONI Dopo la clamorosa ingenuità con cui inguaiò la sua squadra nella partita contro la Juve, si riscatta diventando match-winner contro la Lazio.

GABRIEL Si riscatta da un errore grossolano con parate prodigiose che salvano la sua squadra.

FRANCK KESSIE’ Da oggetto (quasi) misterioso ad anima del centrocampo rossonero.

ZLATAN IBRAHIMOVIC Chapeau. Da quando è arrivato  la media punti è tutta un’altra per il Milan. Siamo sinceri, eravamo dubbiosi, arrivava da un campionato non certo paragonabile al nostro, ma Zlatan è un grande professionista e ci sta smentendo. Un vero totem.

ROBERTO DE ZERBI Continua a farci vedere bel calcio insieme ai suoi ragazzi.

UDINESE CALCIO Tre punti importanti conquistati senza problemi.

DARKO LAZOVIC Sul goal dell’1-0 si beve Skriniar come un crodino.

7

NAPOLI CALCIO Continua il momento positivo.

HENRIKH MKHITARYAN Ha un vizio tutt’altro che brutto: quello del goal.

IVAN JURIC Altra esibizione di bel calcio della sua squadra e il merito è senza dubbio anche suo. Bravo anche nel rispondere all’arroganza di Conte.

6

F.C. JUVENTUS Media fra 8 dei primi sessanta minuti e 4 degli ultimi trenta.  Sessanta minuti di ottimo calcio buttati nel cesso per dieci minuti di follia. Naturalmente tutti a dare addosso a Rugani, è tipico prendersela coi più deboli, ma dopo il rigore c’è stato un calo che ha coinvolto tutta la squadra, compreso Bonucci di cui parliamo tra poco.

U.S. SAMPDORIA Perde, è vero, ma tiene testa all’Atalanta impensierendola. Giocando così la salvezza arriverà.

F.C. TORINO Tre punti d’oro. Giocar bene è altra cosa, ma col Brescia era fondamentale vincere e così è stato fatto.

5

S.S. LAZIO Un po’ meglio rispetto alla gara col Milan, ma i problemi rimangono e comunque è lontana parente della squadra ammirata prima del lockdown.

LEONARDO BONUCCI Quando non ha di fianco Chiellini o l’ultimo De Ligt, mostra i suoi limiti.

GENOA 1893 Altra sconfitta, la questione si fa sempre più dura.

F.C. INTERNAZIONALE Per poco non vince una partita in cui la vittoria sarebbe stata immeritata. Altra occasione persa, l’Atalanta che effettua un momentaneo sorpasso, insomma alla vigilia della stagione le attese non erano queste. Urge guardarsi in faccia, protestare sui falli non serve a nulla.

4

DANIELE RUGANI Gioca poco, contro il Milan se n’è visto il motivo.

3

SPAL Semplicemente una nave che sta affondando.

2

ALEX SANDRO L’assist al Milan sul quarto goal è poesia. L’avesse fatto De Sciglio a quest’ora sai gli insulti, ma siccome vige l’esterofilia, va bene così (o meglio non va bene, ma accettiamo giacché non c’è altro da fare)

1

GONZALO HIGUAIN Già lo scrivemmo una volta, lo rifacciamo. Hai toccato si e no 5 palloni in 70 minuti, cosa hai da fare il tamarro se Sarri ti sostituisce?

0

ANTONIO CONTE “Stai muto e non rompere il c….o” lo dici al tuo cane.

INCLASSIFICABILE

PATRICK  della Lazio. Vai a giocare coi cannibali. Qualcuno dirà che ciò che ha fatto  lo fece pure Suarez, ma pure Suarez allora doveva andare a giocare coi cannibali.

La Serie A da zero a dieci- 19°giornata

logo

Prima di scrivere la nostra consueta rubrica, un grosso abbraccio e un grosso in bocca al lupo a Nicolò Zaniolo e Merih Demiral.

Ora, ecco i voti dell’ultima giornata di campionato.

10

Non sappiamo a chi darlo, allora lo diamo al nostro più fedele lettore: il signor FABIO VOLA!

9

SAMIR HANDANOVIC Ventiquattro rigori parati non sono un caso, chapeau!

ATALANTA BERGAMASCA Domina la partita in casa di colei che, fino a sabato sera, era prima in classifica. Anche qui, chapeau!

8

ZLATAN IBRAHIMOVIC E’ ancora decisivo! Sarà un caso se con lui abbiamo visto il miglior Milan stagionale?

LU-LA  L’anima dell’inter, più ancora di Conte che urla per novanta minuti, ad un certo punto insopportabile.

7

IVAN JURIC Senza fenomeni, mette in campo una squadra che gioca bene e raccoglie punti importanti. Complimenti.

MAURIZIO SARRI Per mezz’ora vediamo un’ottima Juve, che poi però cala alla distanza. Comunque è campione d’inverno ed è già un buon risultato.

GENNARO GATTUSO La sua squadra gioca bene e non merita di perdere, se poi Ospina e Di Lorenzo la combinano grossa, cosa ne può lui?

LUCA GOTTI La sua squadra scala posizioni in classifica, un po’ di merito è anche suo o no?

CLAUDIO RANIERI Stesso discorso fatto per Gotti.

6

FABIO QUAGLIARELLA Ritorna al goal (anche se contro il Brescia di domenica, pure Raducioiu dei bei tempi avrebbe fatto faville).

PAULO FONSECA La sua squadra cerca di giocare a calcio, ma farlo partendo subito da 0-2 è difficile per chiunque, specie se contro hai la Juventus.

5

CAGLIARI CALCIO E’ in regressione. Gli auguriamo sia solo un momentaneo calo atletico.

4

BRESCIA CALCIO Voto in linea con la prestazione di Genoa.

3

JORDAN VERETOUT Certi errori al limite dell’area non sono ammissibili pure nei pulcini.

LUIS MURIEL Ha sulla coscienza un rigore tirato “Ad Minchiam”, che è costato tre punti d’oro alla sua squadra.

2

DAVID OSPINA Regala di fatto tre punti alla Lazio.

1

MASSIMILIANO IRRATI Con il VAR certi errori non sono più scusabili. Rocchi è da assolvere, giacché con dieci giocatori davanti la trattenuta di Martinez poteva sfuggirgli, lui no.

0

LE MAGLIE DI ROMA-JUVENTUS Per un attimo abbiamo avuto il dubbio che giocassero Verona-Bari, quando le squadre sono entrate in campo. Va bene il business, ma a tutto c’è un limite.

PREMIO CORAZZATA POTEOMKIN A coloro che discernevano su una spinta di Zapata a Martinez.