Torn & Frayedsottomarini di superficie |
Dopo che il Parsi fu sparito, avvenne che fossi io colui che le Parche destinarono a prodiere di Achab, quando quel prodiere prese il posto vacante; e sempre io colui che, quando l'ultimo giorno i tre uomini furono sbalzati fuori dalla lancia rollante, fu sbattuto a poppa. Così, galleggiando ai bordi della scena che seguì ed essendone in tutto spettatore, quando il risucchio affievolito della nave affondata mi raggiunse, allora venni trascinato, ma lentamente, verso il vortice che si chiudeva. Quando vi giunsi, si era placato in una pozza di lattea schiuma. In tondo, allora, sempre in tondo a circoli via via più stretti che mi avvicinavano alla bolla nera simile a un bottone, sull'asse di quel cerchio che roteava lento, novello Issione io girai. Infine, toccando quel centro vitale, la bolla nera scoppiò; e allora, liberata dalla sua molla ingegnosa e risalita con gran forza, per la sua leggerezza, alla superficie, la bara-salvagente sfrecciò in tutta la sua lunghezza fuor d'acqua, ricadde, e mi galleggiò accanto. Tenuto su da quella bara, quasi per tutto il corso d'un giorno e d'una notte fluttuai su di un oceano molle e funereo. Inoffensivi, i pescicani mi guizzavano accanto come se avessero un catenaccio alla bocca; i selvaggi falchi marini trascorrevano via col becco inguainato. Il secondo giorno, un veliero si avvicinò e mi raccolse, finalmente. Era la «Rachele» che incrociava raminga e che, tornando sui suoi passi alla ricerca dei figli perduti, trovò solo un altro orfano.
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Post n°18 pubblicato il 07 Ottobre 2014 da call.me.Ishmael
Diciassettesimo giorno di navigazione Il Frate non si guardava intorno ma teneva gli occhi fissi avanti a Sé, come se stesse annusando l'aria e percependo odori e pensieri che a tutti gli altri sfuggivano. Visto così non spaventò i visitatori ignari. Era un omino vistosamente curvo e vecchissimo con ancora tracce di umidi capelli aggrovigliate sopra le orecchie, due pupille grigie semichiuse dalle palpebre cadenti e un petto rinsecchito che si intuiva sotto la tonaca, lisa e rotta in più punti, troppo grande per la sua modesta figura. Io pensai "Quanto tarderà prima che questo vegliardo reagisca alle parole feroci di Reynolds e ci spedisca tutti all'Inferno con un semplice cenno della mano?". La netta impressione che mi dava era questa: un matusalemme forgiato dalla preghiera e dai digiuni dotato di poteri sovrannaturali fornitegli da Dio Onnipotente in Persona. Mi parve che l'aggressione da parte del Pastore fosse un sintomo preoccupante di debolezza e che alla sua presenza, ieratica e maestosa, Reynolds si rivelasse per quello che era: un timido postulante della Fede con le gambe molli e la lingua intrecciata dai cattivi propositi. Visto l'improvviso silenzio di quest'Ultimo, capì che toccava a Me affrontare il fraticello e, come sempre, Mi feci forza e gli arrivai sino a mezzo metro dal viso :"Il suo confratello in Dio ci ha confidato che Lei avrebbe avuto molte cose da dirci sullo stato delle cose nell'isola. ci ha detto che Lei ha custodito un segreto per anni e anni e che ora fosse il momento giusto per sentircelo rivelare. Molto umilmente" e mi chinai levandomi il cappello "La preghiamo di illuminarci su questa strana vicenda che ci ha visto piombare in mezzo a strani fenomeni e situazioni contraddittorie, tali da fare imbiancare i capelli a un giovane nel pieno delle forze e a far tremare d'incertezza il più saldo dei combattenti. " Il religioso parve non reagire minimamente alle mie parole e, anzi, mi scavalcò come nemmeno esistessi e si avvicinò a un piccolo ripiano, ricavato dalla roccia dove stavano una brocca d'acqua, un calice e del pane raffermo. Spezzò il pane e bevve l'acqua, poi, come sovvenendosi di qualcosa rifece i suoi brevi passi e mi tornò davanti :"Conosce il passo delle Sacre Scritture che recita di trattare il nemico con la spada e l'amico con olio e unguenti raffinati? ebbene Io debbo capire se venite in pace o se siete al soldo di quello scherano alle vostre spalle". E sollevò il dito adunco in direzione di Padre Reynolds. Risposi quietamente :"Siamo sbarcati sull'isola qualche giorno fa e l'Uomo da Lei indicato ci ha accolti ma è stato parco di parole e di gesti. Non ci ha illuminato sulle vicende di questa terra. Per questo torniamo a chiedere a Lei, Fratello :Diteci quello che sapete e mostrateci quello che avete custodito." "Impossibile" Replicò Lui forbendosi l'acqua dalle labbra con il dorso di una mano "E poi, che motivo vi sarebbe nel conoscere quando Tutto è già stato deciso e la sciabola di Satana sta percuotendo questa terra, evidentemente colpevole in Tempi ancestrali di delitti innominabili. "Geremia" intervenne a un certo momento Padre Reynolds tremando come una foglia prima di staccarsi dall'albero "Gli uomini di questa terra sono puri come bimbi e innocenti come infanti: non meritano la punizione divina. Grande delitto è stato commesso da uno dei membri della Comunità che ora giace in fondo a un burrone con le ossa frantumate e il cervello a brani sulle rocce aguzze. Lui ha pagato ed è ingiusto che altri non colpevoli abbiano a soffrirne. Tu hai lasciato spalancare le porte dell'Inferno a quei Demoni Pirati e ora Essi stanno compiendo stragi in ogni parte dell'isola. Forse che non odi anche Tu, isolato sdegnosamente nella Fortezza dell'Ascesi, i colpi che si sparpagliano pei campi e nei boschi, forse che non cominci a sentire anche Tu, implacabile nell'Odio, le grida disperate delle Madri e i pianti accorati dei fanciulli? Torna in Te, dunque. E lascia la commozione inondare il tuo cuore e la Pietà traboccare dalla tua bocca e dai tuoi gesti!". Fuori, nel frattempo, gli spari e le urla si moltiplicavano e scendevano il pozzo riempiendoci le orecchie di orrore e sgomento. |
Inviato da: cassetta2
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Inviato da: several1
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Inviato da: Lutero_Pagano
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Inviato da: Estelle_k
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Inviato da: Indicativoimperfetto
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