Torn & Frayedsottomarini di superficie |
Dopo che il Parsi fu sparito, avvenne che fossi io colui che le Parche destinarono a prodiere di Achab, quando quel prodiere prese il posto vacante; e sempre io colui che, quando l'ultimo giorno i tre uomini furono sbalzati fuori dalla lancia rollante, fu sbattuto a poppa. Così, galleggiando ai bordi della scena che seguì ed essendone in tutto spettatore, quando il risucchio affievolito della nave affondata mi raggiunse, allora venni trascinato, ma lentamente, verso il vortice che si chiudeva. Quando vi giunsi, si era placato in una pozza di lattea schiuma. In tondo, allora, sempre in tondo a circoli via via più stretti che mi avvicinavano alla bolla nera simile a un bottone, sull'asse di quel cerchio che roteava lento, novello Issione io girai. Infine, toccando quel centro vitale, la bolla nera scoppiò; e allora, liberata dalla sua molla ingegnosa e risalita con gran forza, per la sua leggerezza, alla superficie, la bara-salvagente sfrecciò in tutta la sua lunghezza fuor d'acqua, ricadde, e mi galleggiò accanto. Tenuto su da quella bara, quasi per tutto il corso d'un giorno e d'una notte fluttuai su di un oceano molle e funereo. Inoffensivi, i pescicani mi guizzavano accanto come se avessero un catenaccio alla bocca; i selvaggi falchi marini trascorrevano via col becco inguainato. Il secondo giorno, un veliero si avvicinò e mi raccolse, finalmente. Era la «Rachele» che incrociava raminga e che, tornando sui suoi passi alla ricerca dei figli perduti, trovò solo un altro orfano.
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Giorni a terra. XVIII
Post n°58 pubblicato il 25 Settembre 2015 da call.me.Ishmael
Giorni a terra. XVIII Mi avvicinai a Phillips e Osterberg senza fornire l'impressione di essere turbato, poi Li presi sottobraccio e Li accompagnai nei presi di una grande finestra mentre l'armatore e sua moglie discutevano di qualcosa che riguardava il pranzo. La bambina, nel frattempo, continuava a giocare e solo di tanto in tanto sollevava la testina per lanciare delle occhiate penetranti nella nostra direzione. "Una delle piccole selvagge di Padre Reynolds" Sussurrai con un groppo alla gola "Dio solo sa quanto quell'uomo stia infestando la mia vita." Il mio secondo mi ricambiò la stretta e disse che non potevo, necessariamente, pensare tutto il male possibile di quei poveri orfanelli. Mi fece insomma capire che stavo esagerando e che, se avessi insistito, nella mia ossessione tutta la faccenda avrebbe assunto i tratti della pura malvagità. "Con i miei rispetti" Capitano "Ne abbiamo passate tante insieme che Mi permetto di offrirle il mio parere, senza tema di passare per sfacciato e oltraggioso." Gli risposi che comprendevo perfettamente, e vedendo la testa di Phillips che andava su e giù in segno di pensoso assenso, mi decisi a cercare di sovrastare i miei stessi cattivi pensieri e di godere di un buon pranzetto in compagnia di persone splendide. Ma non riuscivo a sedermi a quella commovente mensa con la spada del dubbio a incombere su di Me. Così abbandonai i miei ex sottoposti davanti alla finestra e mi avvicinai alla signora Dawson e al simpatico marito :"Signora, chi è quell'incantevole bimba che vedo giocare sul pavimento? Dai tratti somatici non è sicuramente di queste terre." La signora si pulì le mani nel grembiule di lavoro e poi le sollevo in aria con fare teatrale :"Ah, Ruth. L'ho trovata stamattina davanti al cancello con un carrettino su cui vendeva la sua mercanzia. Statuine di Maria Vergine in mezzo a verdura e frutti tropicali. Mi ha fatto pena e ho chiesto a Lei, insieme al bambino con cui stava, di seguirmi in casa per mangiare qualcosa e ricevere una robusta elemosina. Beh, per farla breve, il ragazzino se l'è data a gambe, Lei è rimasta e mi ha seguito pacifica dentro Casa." "E il carrettino? Dove lo ha lasciato?" "Ah, l'ho lasciato in giardino. è giusto che si dimentichi per qualche ora di condurre una vita così miserevole!" "Le dispiace se vado a dare un'occhiata alla sua mercanzia?" Poi aggiunsi con un sorriso "Le prometto che non ruberò nulla: né uno spicchio di ananasso, né un cespite di insalata." "Va bene" Rispose la cara signora "Ma faccia presto, che è già quasi tutto pronto in tavola." Annuì e mi avviai in giardino cercando di non fare allo sguardo pungente con cui mi seguiva Ruth. Arrivato nei pressi del carrettino iniziai a rovistare tra le robe, finché in uno scomparto interno trovai quello che stavo cercando: sei minuscole statuette della Vergine, ma solo una con il piccolo volto rigato dalle misteriose lacrime di sangue. |
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